giovedì 8 gennaio 2009

Fiordelmondo della Uilcem sostiene la realizzazione della centrale alla raffineria Api

“Il Pear ha aumentato il deficit energetico”



Dal Corriere dell'8 Gennaio

ANCONA - La Uil della Chimica dell’Energia e del Manifatturiero delle Marche esprime con forza tutta la “disapprovazione possibile nei confronti della linea politica adottata dalla Giunta Regionale in ambito energetico, una politica che appare non al servizio della comunità, e che non ragiona su dati di fatto, ma presumibilmente su ideologie”.Il coordinatore regionale Andrea Fiordelmondo va nei dettagli della questione: “La distorsione italiana, che demanda alle regioni tramite il Pear le scelte in campo energetico, consente di dire no a tutto, non nel mio giardino. Ora diciamo no, potremmo servirci dell’adè basta utilizzato dai comitati di Falconara, anche noi, a chi per visibilità politica gioca con il lavoro delle persone, a chi dipinge le raffinerie e la chimica italiana come killer”.La Uilcem Marche ritiene inadeguato il Pear , “poiché prevede la costruzione di microcentrali che nessun imprenditore si è proposto di costruire, che nessun territorio, e nessuna amministrazione vuole, e che richiederebbero la realizzazione di infrastrutture di servizio gravose”. “Un Pear - continua Fiordelmondo - che ad oggi non ha consentito la riduzione del deficit energetico ma anzi lo ha sensibilmente aumentato.La Uilcem Marche ritiene “contraddittorio l’atteggiamento della giunta regionale, che sponsorizza l'evoluzione della raffineria in polo energetico ambientalmente avanzato, e si oppone a questo percorso negando la costruzione della centrale a ciclo combinato gas naturale/gas di raffineria, che consentirebbe inoltre, a seguito dell’inserimento del nuovo ciclo combinato, una riduzione delle emissioni atmosferiche e la possibile realizzazione di un sistema di teleriscaldamento per il territorio”. E ancora, la Uilcem “sostiene la costruzione della centrale, nel suo complesso da 580 MW, presso la raffineria Api, perchè garantirebbe sicurezza energetica alla regione, garantirebbe sicurezza ambientale poiché costruita all’interno di un sito industriale continuamente monitorato dalle autorità preposte, sottoposto ai più stretti regimi di controllo, che si avvale dell’esperienza imprenditoriale e del know how del personale, garantendo, non meno importante, i livelli occupazionali”.Altro punto e sempre la Uilcem in trincea. “Sosteniamo la costruzione della centrale presso la raffineria - aggiunge Fiordelmondo - perché questa ha ottenuto anche il consenso dell’amministrazione comunale di Falconara Marittima, e la convenzione stipulata tra le parti garantisce, oltre che a benefici economici al territorio, di attuare ulteriori vincoli e strumenti di controllo da parte dell'amministrazione comunale”.E per chiudere la Uilcem delle Marche “sostiene l’indipendenza energetica della Regione del Paese e la tutela dell’ambiente la sicurezza nel lavoro e del lavoro”. E per ora chiude.

6 commenti:

  1. Bravo Fiordelmondo, ora ci vuole una manifestazione, anche perche' circola voce ch l'Api sta per mandare a casa 150 dipendenti!!!!

    RispondiElimina
  2. che problema c'è? Gli dà lavoro a tutti Amagliani

    RispondiElimina
  3. Se non fanno le centrali e mandano a casa 150 famiglie altro che regionali 2010!!

    RispondiElimina
  4. ma come il Pear non era il meglio del meglio?
    Non dovevano fare a gara gli industriali a costruire minicentrali e soddisfare il bisogno energetico?

    RispondiElimina
  5. finalmente uno che parla chiaro

    RispondiElimina
  6. ma perchè la sinistra non capisce niente?
    nè quella nazionale nè quella locale?
    Ma chi ascoltano questi dirigenti politici?
    Ma dove stanno rinchiusi?
    Io non posso pensare che sono tutti stupidi.
    Allora vuol dire che non gliene frega niente. Ma dai e dai fanno la fine dei comunisti e dei verdi.
    Ci vuole un mago che glielo spiega?

    RispondiElimina