Con estremo piacere, da oggi, il consigliere extracomunitario aggiunto Sig Rahman Mofizur, sara' ospite di questo blog. Pubblico il suo intervento di ieri in Consiglio Comunale, presto ci sara' anche la versione in doppia lingua.

Egregio Signor Sindaco
Signori Consiglieri
Ho deciso di fare questo intervento per cercare di fare capire a voi tutti che cosa vuole dire essere un immagrato. Un immigrato e' una persona. Una persona che lascia la propria terra, gli amici, i parenti, non per fare una vacanza o perche' ha avuto sucesso nel suo laoro. L'immigrato e' una persona che lascia tutto quello che ha perche' e' costretto a farlo, per dare una speranza di vita a se' e ai propri figli. Partire e' una scelta difficile, e' come nascere di nuovo in un'altra tera, in mezzo a gente che non conosci, che ha usanze diverse dalle tue, lingua diversa, religione diversa. E devi imparare ad accettare quella nuova vita in n mondo dove non sei nessuno. Ma voi italiani questo lo sapete bene perche' fino a poche decine di anni fa ervate anche voi, come noi, costretti ad essere degli immigrati. Anche voi sapete che se e' difficile partire e' ancora piu' ifficile decidere dove andare. Io, come altri, ho scelto l'Italia, il vostro paese, come mia nuova casa. Non ho scelto l'Italia per la richezza - ci sono paesi piu ricchi. Non ho scelto l'Italia per le opportunita' di lavoro - ci sono paesi che danno piu' opportunita'. Ho scelto l'Italia per gli italiani. L'umanita', il sorriso, l'amicizia. Questi sono i valori che noi abbiamo visto negli italiani piu' che negli altri popoli occidentali. Sono arrivato in silenzio. Ho lavorato e lavoro duramente, ma sto bene. Ho una casa mia, ho dei nuovi amici, vivo in pace la mia nuova vita da italiano.
Io voglio oggi ringraziarvi per l'opportunita' che mi avete dato e perche' la vostra democrazia mi permette di essere qui tra voi, in questo consiglio, per partecipare alla vita della vostra citta', che e' diventata anche la mia citta'.
E questa mia presenza, qui oggi, e' importante per tutti gli immigrati. Per questa presenza ci sentiamo riconosciuti come cittadini e ci sentiamo onorati di questo riconoscimento.
Io sono qui per portare la voce di tante persone, che sono venute qui da tutto il mondo e che hanno tanto da dare, ma anche qualcosa da chiedere. La richiesta piu' forte e' quella di partecipare, diincontrarsi per discutere dei problemi degi immigrati - tra immigrati - e dei problemi dellanostra citta' - insieme agli altri cittadini. Vogliamo incontrarci per fare poposte e per capire le decisioni prese dall'Amministrazione, i progetti, le idee.
Chiediamo, per questo, di poter avere una stanza, anche piccola, per poterci incontrare. E' una richiesta che vuole permettere al consigliere straniero di svolgere al meglio il ruolo che e' stabilido dal regolamento del Consiglio comunale. Questa e' la richiesta che faccio a Lei signor Sindaco e a voi colleghi consiglieri, perche' noi immigrati ci possiamo sentire sempre piu' falconaresi. La mia generazione forse non imparera' mai del tutto la vostra lingua e le tradizioni, ma i nostri figli si. Loro potranno essere pienamente falconaresi ed e' a loro per primi che dobbiamo pensare nelle nostre azioni. Per questo motivo, in questi ultimi giorni e' forte la preocupazione tra gli immigrati che vivono a Falconara, per via di certi atteggiamenti che, al di la' degli obiettivi dichiarati e comprensibili, sembrano voler segnare una distanza. Sembrano voler separare invece che unire. Mi riferisco ai controlli a sorpresa nelle abitazioni, nei negozi, dove vivono e lavorano gli immigrati. Comprendiamo l'obiettivo di evitare le situazioni di degrado e di prevenire le situazioni di potenziale pericolo ma dico che forse i modi per affrontare il problema potevano essere altri. Quando un ragazzo si comporta male voi, come noi, andate dai genitori e insieme a loro vedete come affrontare il problema. Quando una famiglia che fa parte di una vostra parrocchia vive in condizioni di degrado andate dal parroco e insieme alla comunita' dei parrocchian cercate di risolvere il problema nel modo migliore, pensando anche al destino di quella povera famiglia. Allora vi chiedo: perche' non mi avete parlato? Perche' non avete chiesto di affrontare insieme un problema che ci riguarda direttamente? Potevamo parlare, trovare soluzioni che arrivavano allo stesso obiettivo senza mettere paura o disagio a nessuno, in pace e serenita'. Forse non sapete quanto e' complicato ottenere i permessi di soggiorno, come e' facile trovarsi clandestini da un giorno all'altro. Ma sapete quanto e' facile perdere un posto di lavoro e quanto e' difficile trovarne uno nuovo. La legge non ci aiuta in questo, e' confusa, non si capisce, ognuno la vede in modo diversol Sapete quanto normale e' per noi essere costretti alla illegalita', dai datori di lavoro che ci fanno lavorare in nero, dai padroni di casa. Ma noi sopportiamo, in silenzio. Queste cosi ci fanno male e ci mettono paura. La paura che non saremo mai considerati cittadini uguali, falconaresi come voi. Non lo saremo noi, non lo saranno i nostri figli. La paura che nonostante io ho lavorato e ho una casa ia saro' sempre un ospite nella citta' dove vivo. La sensazione brutta, di sentirsi sempre in colpa senza avere fatto nulla di male. Sono cose, quelle che stanno accadendo, che non fanno onore all'Italia, per quello che l'Italia e' agli occhi del mondo: una terra di pace, di amore e di amicizia. Allora mi rivolgo a voi con il cuore, a nome di tutti gli immigrai di Falconara: parliamo! Facciamo una commissione, un tavolo con tutte le forze politiche, con il Sindaco, per affrontare i problemi degli immigrati. Siamo qui per vivere in pace e per essere utili alla nostra citta'. Desideriamo la vostra amicizia
Non lo dimenticate mai.
Grazie
Rahman Mofizur
Ciao Rahman, con piacere pubblico il tuo intervento e ti dico che su questo blog cittadino sarai sempre il benvenuto. E' per me un piacere dare spazio e voce alla comunita' falconarese immigrata.
RispondiEliminaUna buona giornata
Raimondo
E' bella la lettera di Rahman
RispondiEliminaBenvenuto Signor Mofizur su questo blog, le do il benvenuto. Volevo dirle che ho letto il suo intervento. Lo trovo appropriato ed intelligente. Vorrei dirle che i controlli che vengono fatti sono posti in essere nell'interesse di tutti i cittadini onesti sia italiani che extracomunitari. Io ad esempio ho un esercizio commerciale a Falconara. A volte vengo controllato per vedere se tutto e' in regola. I controlli sono giusti e vanno a tutelare sia gli italiani che gli extracomunitari regolari che lavorano e sono una risorsa per noi Italiani. Non si senta mai discriminato. Anche se non ci conosciamo apprezzo chi in maniera onesta paga le tasse e lavora. Le auguro buona fortuna per la sua casa, la sua famiglia ed il suo lavoro.
RispondiEliminaMax
Mi fa piacere Raimondo che ospiti il consigliere aggiunto. Era ora che qualcuno di destra prendesse posizione e facesse capire a tutti quanti che noi non siamo fascisti e non disprezziamo chi e' diverso da noi per usi costumi e tradizioni. Do personalmente la mia solidarieta' al consigliere Mofizur. Qua su questo blog deve sentirsi come a casa sua. Noi di destra rispettiamo le persone che sono venute e lavorano nel nostro paese in maniera onesta come Lei. Siamo intransigenti con chi delinque sia italiano che straniero. Siccome SIAMO TUTTI UGUALI, le regole valgono per tutti allo stesso modo. Un saluto a lei e alla comunita' immigrata falconarese
RispondiEliminacaro Rahman devi capire che è molto dura per tutti.Poi noi Falconaresi ci siamo visti discriminare da troppo tempo.Tutti vengono aiutati specie gli extracomunitari tranne noi.Sai quanti giovani sono andati via e vanno via da Falconara?
RispondiEliminaComunque sono convinta che tra di voi c'è tanta brava gente
sapete cosa dico.Prima agli italiani le case popolari e i libri di scuola ma non ce l'ho con il signor rahman
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