martedì 1 settembre 2009

Da "Il Velino"
Respingimenti: finanziati dall'Ue, Zapatero li fa da anni
Respingimenti: finanziati dall'Ue, Zapatero li fa da anni
Roma, 31 ago (Velino) - “È evidente che occorre contrastare l’immigrazione clandestina, soprattutto il traffico di migranti. Bisogna, prima di tutto, chiedere al governo libico di rispettare gli accordi sottoscritti e che impegnano questo governo a pattugliare fattivamente le coste e avere un’azione di contrasto efficace”. Lo sostiene Piero Fassino che però precisa: ”I respingimenti vanno fatti nel rispetto dei principi del diritto internazionale e, in particolare, non può essere sacrificato il diritto all’asilo politico...” che “fino ad oggi non è stato rispettato dal governo”. Una accusa al trattato con il quale Italia e Libia hanno dato il via al “respingimento” in alto mare dei clandestini. Eppure Fassino nel 2007, segretario dei diesse, appoggiò il tentativo avviato da Romano Prodi, allora presidente del Consiglio, e ultimato con il protocollo D’Alema-Amato (concordato in gran segreto nella capitale libica, da D’Alema il 23 novembre del 2007”) che prevedeva (proprio come quello firmato da Berlusconi con Gheddafi) i “respingimenti” collettivi. D’altro canto sui “respingimenti” la politica dell’Unione europea è stata da sempre favorevole.

L’Ue, infatti, finanzia da anni a Nouadhibou la capitale economica della Repubblica islamica di Mauritania, un vero e proprio carcere dove gli spagnoli di Zapatero hanno ottenuto che vengano “ospitati” quelle migliaia di clandestini che vorrebbero raggiungere, o hanno raggiunto, le Canarie. Migliaia di subsahariani (molti provenienti anche dal Darfur), decisi a tentare l’“avventura” in Europa. Il centro di identificazione dei subsahariani è stato creato nel 2005, sulla base di un accordo tra la Spagna e la Mauritania per il “respingimento” in mare dei clandestini e si trova in una ex-scuola, ristrutturata dal Genio militare spagnolo. La sua gestione è affidata alla Direction Régionale de la Sûreté di Nouadhibou ed alla Croce Rossa spagnola, con l’assistenza umanitaria supplementare della Mezzaluna Rossa mauritana, e il controllo dell’Unhcr, mentre il finanziamento del Centro è assicurato dal programma Frontex dell’Unione europea. La prova che i respingimenti in alto mare anche di persone provenienti da zone come il Darfur, sono da anni “programmati” e condivisi anche dalle Nazioni Unite e senza le aspre polemiche che, invece, caratterizzano le iniziative anti clandestini nel Canale di Sicilia.
(Vittorugo Mangiavillani) 31 ago 2009 17:00

5 commenti:

  1. NON E'POSSIBILE. DOVE TROVI queste notizie? Perchè non le dicono i telegiornali?
    Ma a noi ci hanno presi sempre tutti x il c.....?
    Ma che fa l'altissima commisiaria rifugiati? Ha protestato quando gli spagnoli hanno fatto il CIE in Mauritania?
    Oppure gli Spagnoli possono fare i respingimenti e noi no?

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  2. Notizia goduriosa.
    Ma non ci trovo nulla di strano.
    La Spagna, Aznar o Zapatero mai si sarebbe messa a 90° come noi italiani sinistri,cattolici e buonisti

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  3. Se occorre soltanto trovare esempi di disumanità compiuti da altri per giustificare la propria, allora vi suggerisco anche altri argomenti:
    Stalin e la strage degli ucraini; i turchi e la strage dei kurdi; la "civile" inghilterra con i giacobiti; i "respingimenti" dei polacchi verso i tedeschi dopo la guerra; o quelli di Gheddafi verso gli italiani che vivevano in Libia...gli antichi romani (perfino l'antica Roma!)respingevano le tribù ostrogote che penetravano nell'impero!
    Allora che aspettiamo? Visti tanti precedenti possiamo sentirci autorizzati a sterminarli tutti in mare! Evviva!

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  4. Sterminarli tutti in mare? Accogliere qualche centinaio di milioni di profughi in Italia e mantenerli?
    Direi una via intermedia.
    Esattamente quella di Maroni, ma forse la via scelta da Zapatero con i CIE in Mauritania è migliore.
    Migliore per il fatto che la finanzia l'Europa.

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  5. Anonimo delle 1742. Dato il tono finale del suo messaggio Le consiglio vivamente di non mettere mai piu' piede in questo blog.

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