“Ma quale nome, qui bisogna aprire la scuola”
FALCONARA – “Il nome ha poca importanza, a me interessa aprirla questa scuola, non solo intitolarla ed organizzare una inaugurazione fittizia a cui non fa seguito nessun utilizzo effettivo”. E a quanto pare il sindaco Brandoni, dopo due mesi e mezzo di verifiche, collaudi e trattative, riuscirà a portare, nell’edificio di via Marsala (intitolato a Fabrizio De’ Andrè, ma in procinto di cambiare nome) i corsi di musica comunali affidati da tempo all’associazione Artemusica. “Mi piacerebbe sapere cosa hanno inaugurato l’anno scorso – dice – non avevano i permessi tecnici e l’auditorium era addirittura vuoto, mentre in questi giorni sono state installate le poltroncine che abbiamo recuperato ad un costo bassissimo dall’ex cinema Sport”. Quanto al nome Brandoni conferma la volontà di dedicare la struttura “finalmente messa a norma ed utilizzata”, ad un personaggio locale. “Si tratta solo di cambiare la targa – osserva – e il costo non supererà i 50 euro. Ce lo possiamo permettere”. “La vicenda è assurda – prosegue il Sindaco – parlare di inaugurazione senza collaudo tecnico ed amministrativo è come pensare di aprire un esercizio commerciale senza licenza”. Oltre alle poltroncine, che in questi giorni sono state sistemate nel piccolo auditorium-sala da concerti, l’amministrazione ha intenzione di portare nella scuola di musica uno dei due pianoforti attualmente in possesso dell’ente. “L’altro lo sistemeremo nella sala del Leone – assicura Brandoni – e quando avremo i fondi per farlo accordare potrà essere usato in occasione dei matrimoni”.
6 commenti:
bravi perchè fate tutto a costo basso
.....anche se arrivano i soldi dell'Api
i soldi dell'api.....non vendete la pelle dell'orso prima di averlo catturato.
il comune ha fatto la convenzione e per Falconara si dovrebbero aprire scenari nuovi,ma c'è una cosa CHE NON MI è CHIARA.
la regione Marche deve dare il suo assenso o no alle centrali?
Se non lo dà ,che succede?
Tanto per mettervi il bastone tra le ruote....
Raccapricciante in effetti innaugurare un qualcosa "senza licenza". E poi un'auditorium sensa sedie, sarebbe come aprire un cinema e non avere da sedere, a meno che non sia un drive in e la gente "se le porti da casa".
By stella
Personalmente ho assistito ad alcuni matrimoni in comune, e anche in località diverse, ma in nessuno ho trovato un pianoforte.
Sarebbe davvero un bel servizio da donare ai futuri sposi.
Chissà però quanto costa riaccordarlo.
Lancio un appello!
Cercasi accordatori o musicisti in grado di accordrci un piamoforte, e possibilmente a costo zero.
M'è entrata in testa una domanda leggendo questo post e i vari commenti; ma dov'erano questi 2 pianoforti prima? E che se ne facevano?
Non li avremo pagati con le nostre tasche a nostra insaputa, com'è già successo in precedenza altre volte? E se analizziamo in fondo quasi sicuramente queste "altre volte" saranno state anche tante.
se la regione nn da l'ok lo stato nn approva.
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