“I volantini strappati? Una vicenda distorta”

FALCONARA – “Sono qui per ascoltare, per raccogliere indicazioni e suggerimenti”. Presente, al posto dell’assessore alla scuola Stefania Signorini, all’affollato incontro di lunedì sera organizzato dalle Rsu degli istituti comprensivi cittadini per parlare della riforma Gelmini, il sindaco Brandoni ha assicurato che è sua intenzione “raccogliere consigli”. Quanto alla storia dei volantini strappati (quelli che erano stato realizzati per pubblicizzare l’iniziativa) il primo cittadino ha parlato di “storia distorta”. “Ho semplicemente controllato laddove è consentito dalla legge”, ha detto, facendo poi presente che non è sua abitudine “strappare i manifesti”. “Sì va bene – ha ribattuto con un certo vigore l’ex assessore Giancarlo Scortichini – ma lei nelle scuole non deve entrare”. Un botta e risposta che per un attimo ha scaldato l’atmosfera ed ha ricordato i tempi in cui l’attuale sindaco discuteva con Scortichini dai banchi del consiglio comunale. Una polemica breve, stemperata nella discussione del progetto di riforma che secondo gli insegnanti (Paola Seri per la rsu), i sindacalisti (Sergio Belelli per la Cisl e Manuela Carloni per la Cgil) e l’assessore regionale alla pubblica istruzione Ugo Ascoli “sarà un disastro”. “Mi fa piacere vedere qui tante persone – ha commentato l’assessore Ascoli – i temi della scuola mobilitano ed in questo caso la preoccupazione è forte perché non solo i cambiamenti annunciati verranno attuati senza un minimo di dibattito, ma la sensazione è che si voglia solo far cassa con la scuola”. Offrendo nel contempo un grosso volano alle istituzioni private a cui i genitori dovranno, per forza di cose, rivolgersi. Nelle sole Marche gli accorpamenti dovrebbero togliere 46 scuole in 26 Comuni, ma i fondi risparmiati non verranno reinvestiti nel settore e, ha fatto notare Ascoli, “un Paese che non investe nell’istruzione non può essere competitivo”. Sempre a proposito della “visita” del sindaco nelle scuole cittadine per controllare il posizionamento dei volantini sull’assemblea sindacale e chiederne, nel caso, la rimozione, Cisl Scuola, Flc cgil e Uil Scuola esprimono “profondo sconcerto e disappunto” ed invano Brandoni a “non travalicare i limiti delle sue funzioni e a mostrare in futuro maggiore rispetto dell’autonomia dei dirigenti scolastici e delle rappresentanze sindacali”.
9 commenti:
Ringraziando il Signore Scortichini a Falconara e' stato consegnato alla storia
Ora non puo fare piu danni RIP
Vai Goffredo! Tanto sai che sarai sempre attaccato, sui giornali del ventennio comunista a falconara non si trovava mai una nota "storta" contro gli ex sindaci
oltre al rispetto delle istituz.scolastiche e dei sindacati
sarebbe necessario il rispetto dei genitori,di sicuro quelli che non ne possono più di politica e ideologia dentro la scuola in cui vanno i propri figli!!
E' pubblica o no la scuola o è più pubblica per qualcuno?
Io all'assemblea c'ero.
L'intervento di Scortichini, che ho conosciuto quella sera per la prima volta, è stato inopportuno, come allo stesso modo lo è stato l'accenno del sindaco sul "fattaccio" dei volantini, dato che l'assemblea riguardava ben altre e più importanti cose. Ma si sa che la politica (tutta e senza distinzioni) molte volte si sofferma su cose marginali.
Di quest'articolo, apparso sul Corriere, mi ha dato fastidio che la giornalista abbia dato più risalto alla vicenda dei volantini che non al vero argomento per cui è stata indetta l'assemblea. Messo così, sembra che l'unico argomento interessante della serata sia staa la querelle sui volantini tra i signori della politica. Cosa più falsa di questa non esiste. I genitori presenti in sala erano lì perchè volevano approfondire, sapere cosa accadrà alla scuola pubblica con la "manutenzione" dei ministri Gelmini-Tremonti e non alle solite scenette tra politici.
Mi piacerebbe che il giornale rettificasse l'articolo, scrivendo quello che si è realmente detto, soprattutto che era un'assemblea al di sopra dei partiti, con l'unico scopo di spiegare il punto di vista degli insegnanti e illustrare gli effetti che la "riforma" porterà nell'istruzione dei nostri figli.
Ma si sa il soprannome dato al Corriere una base di verità ce l'ha.
Paolo B.
Ho visto poco fa ad un tg una marcia di protesta contro la riforma scolastica.Davanti una teoria di bambinetti con dei lumini in mano.Non so se quei bambini sono i figli dei manifestanti (lo spero).Di certo i miei figli non devono essere minimamente coinvolti dentro la scuola dalla benchè minima strumentalizzazione.
Lo so che chiedo la luna,ma vorrei un incontro ALLA PARI a scuola.
Ovvero 2 o 3 relatori contrari alla riforma da individuare tra
maestri,genitori,pedagogisti ed anche un politico se proprio non se ne può fare a meno.
Poi vorrei dall'altra parte altri 2 o 3 relatori favorevoli alla riforma (ci sono sapete!)da individuare tra professori delle medie e delle superiori,genitori,pedagogisti e un politico come sopra.
Non so come sia andata all'assemblea perchè non c'ero e l'idea che mi sono fatto leggendo il giornale non è positiva.
Comunque comincio a pretendere che
nel valutare una riforma non mi si passi sopra la testa come genitore!
Ripeto: sul manifesto che segnala l'incontro voglio leggere tanti nmi che indivuduo come contrari e tanti che individuo come favorevoli. Se no non ci perdo neanche tempo. Mi dispiace ma penso che l'opinione delle maestre sia molto di parte ( la propria)
G.
non so quali sono le competenze del sindaco in proposito,ma ha fatto bene a farsi sentire.
A scuola ci vanno anche i figli di gente non di sinistra
M vien da ridere leggendo genitori di destra e di sinistra.
La riforma sconvolge profondamente il modo di insegnare, a prescindere che la ministra sia di destra.
Quello che gli insegnanti contestano è il modo scelto per attuare la riforma, cioè senza confronto.
L'assemblea di lunedì era aperta a tutti, anche a chi è favorevole alla riforma, anche se personalmente non capisco cosa ci sia di favorevole.
Ovvio che gli insegnanti sono di parte, ma non perchè di sinistra o di destra, ma perchè con un colpo di spugna si sono cancellati quasi 20 anni di lavoro.
Non è facile riassumere quello detto in assemblea, ci vuole più spazio; certo è che il giornale ha puntato più sull'aspetto politico, d'altronde erano presenti il Sindaco e un assessore regionale, che non sui veri contenuti della riunione.
Quella sera mi hanno colpito in particolar modo tre cose.
1) Dietro riflessione di un genitore, le insegnanti hanno fatto autocritica, ammettendo di aver dato poco spazio al rapporto insegnate-genitore, contribuendo a creare l'irreale situazione dove il genitore diventa il "sindacalista" del figlio.
2) Ho saputo che da una parte si tagliano posti di lavoro, ma gli insegnanti di religione invece aumenteranno. Da considerare che le classi sono miste, formate da bambini di religione cattolica, islamica, etc...
3)La domanda che mi è rimasta più impressa. Una madre, senza offendere nessuno, ha affermato che il suo interesse è che il proprio figlio sia istruito bene. Ora ha chiesto se con il maestro unico questo sia possibile.
Le insegnanti, tutte in coro, hanno risposto di no. Ma non perchè una maestra non sa l'italiano, la matematica e così via, ma perchè ci sono metodi didattici diversi per ogni materia consolidati da anni, che non si basa più sulla lettura del sussidiario. e poi bisogna anche considerare l'evoluzione dei bambini, il fatto che i bambini di oggi non sono gli stessi di quando andavamo a scuola noi.
Mi pare un po' riduttivo misurare questa riforma solo guardando se si è di destra o di sinistra.
Io so solo che in questo modo si dà una botta enorme, in senso negativo, alla pubblica istruzione.
La questione del Sindaco è irrilevante. Quello che mi lascia perplesso, ma è un altro discorso, è la mancanza della volontà di confronto. Non può nè deve permettersi di dire che non ci devono essere manifestazione contro la riforma Gelmini, perchè siamo in un Paese "democratico", dove tutti hanno diritto di manifestare le proprie idee, in modo rispettoso.
Infine, la questione strumentalizzazione dei bambini. Io non tifo nè per la destra nè per la sinistra, ma nel caso della scuola non ho nessun problema se le mie bambine mi portano avvisi riguardanti assemblee o scioperi o quant'altro. La scuola è per loro ed è bene che sappiano che qualcosa non va.
Paolo B.
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