Api & occupazione ieri assemblea con i sindacati: chiesto un incontro con la regione per il pear
I lavoratori: "Vogliamo chiarezza sul piano industriale"
Dal Carlino del 12 Gennaio
Subito un incontro con i vertici aziendali per conoscere il piano industriale, poi un'azione forte nei confronti della Regione per evidenziare la necessita' di rivedere il Pear, affinche' si sblocchi il nodo della nuova centrale. Questa la linea d'azione dei sindacati di categoria dei lavoratori Api, che ieri si sono riuniti in assemblea preoccupati dalle voci, sempre piu' insistenti ma mai ufficializzate, di possibili esuberi. "Abbiamo ben chiari i passi da fare - spiega Massimo Duranti della Rsu Cgil - ma prima di avviare un confronto con la Regione chiederemo la massima onesta' e trasparenza all'azienda: ai dirigenti chiediamo di conoscere il piano industriale, i progetti e le prospettive, che possano confermare o smentire l'ipotesi degli esuberi, lasciando fuori i ricatti occupazionali" Per la fase 2, ossia il confronto con la Regione, i rappresentatni sindacali di categoria confidano pero' nel sostegno dei livelli regionali di Cgil, Cisl e Uil, cui viene chiesta unita' di intenti. "E' ovvio - prosegue Duranti - che l'intermediazione dei sindacati confederali e' preziosa per ottenere un incontro in Regjione, ma andremo avanti comunque". Per la Cgil a questo punto e' prioritario risolvere le divergenze di vedute tra i vari livelli del sindacato, mentre appare compatta la posizione lla Cisl. Danile Paolinelli, della Femca Cisl, conferma la linea illustrata: "intendiamo avviare una serie di incontri prima con l'azienda, per conoscere le prospettive e da li capire se rientrano in un disegno generale di mantenimento dei livelli occupazionali e di sviluppo di un polo ambientalmente compatibile. Alla Regione potremo a quel punto fare presenti quelle che sono le prospettive occupazionali, comprese quelle legate alla nuova centrale. Rispetto all'impianto la Cisl, a vari livelli, non e' contraria, ma in questo momento serve un quadro preciso: l'azienda ci metta in grado di caprie qual e' il progetto industriale". Ma intanto la posizione del segretrio regionale della Cgil, Maurizio Di Cosmo, che difende il Pear e incita la Regione a perseguire lo sviluppo delle fonti rinnovabili come motore occupazionale, di ricerca e di innovazione, e' completamente sposato dai comitati cittadini, che giudicano strumentali le voci di esubero perche' "ancora per parecchi anni rimarremo legati a benzina, gasolio, metano e gpl, dunque servira' raffinare... e l'Api sta raffinando tutto quello che puo'".
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