venerdì 13 febbraio 2009

Niente accordo sulla variante
Il Consiglio resta diviso. Il Pdl: "serviva un voto per il bene della città"


Dal Corriere del 13 Febbraio


Falconara - Ha scomodato Alcide De Gasperi, il consigliere del Pdl Raimondo Baia mercoledi sera per il suo lungo e accorato appello a favore di un voto unitario (che alla fine pero' non c'e' stato) su un atto decisivo: la variante di Castelferretti. Se il documento urbanistico (nonostante la volonta' della giunta Brandoni di mandarlo avanti a tutti i costi) dovese finire lettera morta, se gli intoppi burocratici alla lunga scoraggiassero gli investitori (il ricorso al Tar della lista civile e' ormai certo), se non se ne facesse piu' niente, per il Comune ci sarebbe solo la strada del dissesto. "La differenza tra un politico e uno statista -ha osservato Baia- sta nel fatto che il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni. In quest'aula non ci sono statisti. Ma ci sono venti consiglieri che devono solo decidere se regalare alla comunita' un possibile dissesto o rimettere in sesto tutti insieme senza distinzioni di schieramento questo comune. A voi la scelta".
Nessuna disquisizione tecnica, dunque, ma solo la richiesta (arrivata anche da altri del Pdl) di decidere "per il bene della citta'". Un invito che pero' nessuno dei sei componenti dell'opposizione consiliare falconarese ha voluto cogliere. "Nel merito del provvedimento - ha detto il capogruppo del Pd Emanuele Lodolini - non possiamo condividere nè concedere la fiducia alla decisione di giunta di non prendere in considerazione l'eventualità di ridurre le quote edilizie previste dalla variante cosi' come richiesto dalla Provincia". E poi, secondo Lodolini, la decisione di demandare "un'eventuale riduzione ai successivi piani attuativi in base agli esiti della verifica di impatto ambientale non puo' essere da noi avallata in quanto presuppone una fiducia e una condivisione degli indirizzi di governo di questa maggioranza che non c'e'". Il collega Andrea Rossi, elencando i motivi del no (assenza di coordinamento con le progettazioni superiori) ha rincarato la dose e ribadito la contrarieta' del Pd non solo alla variante, ma anche a "un'urbanistica solo per fare cassa". "La condivisione - ha osservato - richiede il rispetto, ma questa maggiornaza ha dimostrato di non averne nei nostri confronti. E non serve neanche parlare del passato, perche' voi sulla Quadrilatero ci avete mandato a picco votando contro, dunque ora non ci potete chiedere nulla". Inevitabile anche il voto contrario della lista civile Cittadini in Comune che si e' vista respingere dalla maggioranza un emendamento con il quale veniva chiesto di "accettare o respingere le prescrizioni della Provincia". "Infatti - ha chiarito Loris Calcina - la legge urbanistica regionale non prevede l'accoglimento parziale preteso dalla giunta ma solo il rifiuto o l'accoglimento. Cosi', a nostro avviso, l'amministrazione comunale ha agito in contrasto con la normativa che in tutto l'iter della variante e' stata piu' volte disattesa". Scontato il voto finale: favorevole il Pdl, contraria tutta l'opposizione.

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