NUOVE VIOLENZE SESSUALI

Notizia ANSA
ROMA - Una ragazzina di quattordici anni violentata in un parco a Roma, una boliviana stuprata a Milano. E ieri un'altra violenza sessuale si una adolescente a Bologna, non lontano da casa. Dopo questi ultimi fatti di cronaca e brutale violenza, e tra le polemiche sulla sicurezza, il governo ha deciso di anticipare al prossimo consiglio dei ministri alcune delle misure contenute nel disegno di legge Sicurezza, approvato dal Senato. Intanto, sul fronte delle indagini, spunta un identikit per lo stupro avvenuto nella capitale.
GIOVANE SUDAMERICANA STUPRATA A MILANO
Una studentessa boliviana di 21 anni ha subito una violenza sessuale, la scorsa notte, attorno alle 4, da parte di un uomo, che ha descritto come nordafricano. La vittima è studentessa, regolare in Italia. Secondo il suo racconto, la scorsa notte era andata, insieme ad un amico, ai 'Magazzini Generali', in una zona non lontana dall'Università Bocconi. Si erano uniti ad altri conoscenti. Intorno alle 3.30, alcuni del gruppo sono usciti dalla discoteca e la giovane ha preceduto l'amico attendendolo accanto all'auto di lui per essere riaccompagnata a casa. A quel punto - secondo il suo racconto - le si è avvicinata un'auto di media cilindrata, dalla quale è sceso un uomo, descritto appunto come nordafricano, che l'ha indotta a forza a salire, allontanandosi velocemente verso la zona est della città. La violenza, secondo la giovane, si sarebbe consumata a bordo della stessa auto, in un parcheggio prossimo al Parco Forlanini, quindi ad una certa distanza dai 'Magazzini Generali'. La giovane ha detto che, dopo lo stupro, ha convinto il suo aggressore a fermarsi ad un chiosco notturno di cibi e bevande. Mentre lui scendeva, ha chiamato un'amica al cellulare ("mi hanno violentata, manda qualcuno") poi è scesa a sua volta. L'uomo se ne è accorto, ha intuito che era stato dato l'allarme ed è fuggito prima dell'arrivo dei carabinieri.
ROMA: RAGAZZINI ASCOLTATI, C'E'UN IDENTIKIT
Sono stati ascoltati per quasi tutto il pomeriggio dagli investigatori della squadra mobile di Roma i due ragazzini di 14 e 16 anni, lui aggredito e lei violentata ieri sera nel parco della Caffarella. I due ragazzi insieme alle famiglie hanno trascorso diverse ore negli uffici della polizia cercando di far riaffiorare ricordi "mirati e selettivi" che possano servire da adesso in poi a dare impulso alle indagini. E sembra ormai definitivamente pronto l'identikit dei due uomini, stranieri dell'est Europa che ieri sera hanno trascinato, dopo averli minacciati, i due ragazzini in un luogo buio ed impervio nel parco della Caffarella. All'ultima stesura dell'identikit dei due gli psicologi e la polizia scientifica hanno lavorato per ore insieme alla 14enne e al suo fidanzato. Ad uno dei due aggressori, con grandi sforzi, i due ragazzini hanno tentato di dare un volto: lo hanno descritto scuro e con i capelli lunghi.
ROMA, DA DOMANI SGOMBERI CAMPI ABUSIVI
Per quanto riguarda la polemica sui campi rom, che secondo il segretario nazionale della Destra Francesco Storace, andrebbero chiusi, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha replicato che "i campi rom vanno fortemente regolamentati. Ce ne sono pochi a norma. Bisogna uscire dalla zona grigia fra legalità e illegalità. Da domani cominceranno gli sgomberi di molte baraccopoli abusive. L'obiettivo è avere pochi campi regolari e ben controllati in modo tale che la gente non abbia paura". Il sindaco ha poi parlato anche dei controlli che, ha detto, "bisogna intensificare, anche se l' area dove è avvenuto lo stupro era di confine rispetto al parco della Caffarella. Tutte le aree di confine fra città e parchi, aree verdi e aree agricole sono le aree più difficili. Questa difficoltà - ha detto ancora - viene poi aumentata dalla diffusione di persone senza fissa dimora, di disperati , gente che non ha una collocazione sociale precisa. Questo, ovviamente, diventa fattore di insicurezza. Nessuno - ha poi precisato Alemanno - vuole criminalizzare questo o quel gruppo etnico. Dobbiamo però intervenire su queste condizioni di degrado, perché dal degrado nasce l'insicurezza".
RESIDENTI: PRONTI ALLE RONDE
Stanno pensando a ronde notturne i residenti del quartiere dove si trova il parco della Caffarella. Stamani, un gruppo di uomini si è ritrovato davanti all' entrata del parco nel quartiere Appio Latini. "Stiamo organizzando una fiaccolata per richiamare l'attenzione del mondo politico e istituzionale verso quest'area abbandonata da anni". "Abbiamo paura a mandare i nostri nipotini alla scuola vicino al parco - dice una nonna - Li lasciamo davanti all'ingresso e li adiamo a riprendere. Ci sono troppi stranieri e nomadi che ci mettono paura. Poi di sera, quando cala il buio, qui davanti non ci passiamo poco".E' intanto caccia aperta ai due agressori. Secondo quanto appreso, non sarebbe stato possibile ottenere un identikit dei due uomini dai due fidanzatini: il ragazzo, sentito in questura ieri sera, avrebbe fornito solo sommarie indicazioni sull'abbigliamento degli aggressori e sulla capigliatura di uno dei due. Sul luogo dello stupro, individuato in tarda serata dalla polizia, però, sarebbero state trovate tracce definite "importanti" per il "prosieguo delle indagini".
5 commenti:
"Questa difficoltà - ha detto ancora - viene poi aumentata dalla diffusione di persone senza fissa dimora, di disperati , gente che non ha una collocazione sociale precisa". Concordo in toto. Questa e' la lenta deriva che portera' l'italia allo sfascio. O la sinistra si decidera' a mostrarsi risoluta oppure le persone insorgeranno
sccccc tutti zitti. Sentiamo che dice la tenda d'abramo e i moralizzatori politici della Cisl
la sinistra non ha fatto mai niente in vita sua nei confronti di questa gente, anzi la sempre tutelata. io non so come tu possa dire fesserie del genere, ma sè sei quello che ci chiama cattivoni o fascistelli non mi stupisco anzi direi che sei fuori dalla realtà
Ci mancava DiPietro a dire che le intercettazioni servono per catturare gli stupratori.
Bravo,il fatto è che la polizia è bravissima a prenderli ,con o senza intercettazioni,ma i giudici,tanto buoni,li rilasciano subito.
Uno di questi ultimi è un clandestino pluriespulso e pliripregiudicato.Stava dentro e qualche giudice l'ha messo fuori.
Avrà pensato :-si vede che quello che faccio non è grave e tanto a casa non mi ci rimandano-
io non ci vedo niente di male nelle ronde se sono gruppi di cittadini,con il cellulare in mano,che pattugliano il territorio e all'occorrenza chiamano i carabinieri.
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