“Un referendum per la sostenibilità”
Dal Corriere di oggi
Falconara “La scelta dell’amministrazione di autorizzare l’Api a costruire due nuove centrali da 580 mega watt è impattante per l’ambiente, il territorio e la salute dei cittadini”. Così il “Comitato Promotore del Referendum contro la costruzione delle centrali”. “Contrastare questa scelta – dice il coordinatore Marcello Abramucci – significa credere nel futuro della città, lottare per uno sviluppo sostenibile, non cedere alla rassegnazione. Il referendum è uno strumento di partecipazione democratica per dire no ad un’ulteriore devastazione del territorio”. Fra le ragioni del no: i risultati dello studio epidemiologico che registra “un aumento di mortalità per leucemie e tumori nel nostro territorio, le emissioni nell’aria di tonnellate di metalli pesanti e polveri sottili, l’innalzamento della temperatura del mare a ridosso della raffineria”. Per il comitato (di cui fanno parte i medici Paola Mazzanti, Stefano Fiori e Giorgio Di Noto, Glauco Aderisio, Mario Breccia, Giancarlo Giardini e Giovanni Fantacone) si “comprometterebbe la sicurezza del territorio”.
1 commento:
Falconara,sentiva la necessita' di avere un altro comitato qualificato.A leggere i nomi di questi paladini,ho la certezza che siano contro l'Api da decenni,a prescindere dalla costruzione delle centrali o meno. Non abbiamo bisogno di questi scienziati,per capire che le nuove centrali si potranno fare solamente se porteranno meno inquinamento rispetto alla situazione attuale. Questa e' la condizione sulla quale si dovrebbe discutere,ma i vari comitati evitano di farlo.Alla fine il sospetto e' lecito.Sono contro le centrali ,o contro l'Api,a prescindere.
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