domenica 26 aprile 2009

dal Corriere Adriatico di oggi

“Presenza fissa di un agente ai Servizi sociali”

Falconara “E’ da disapprovare ogni forma di violenza fisica e verbale ma la situazione dei servizi sociali va gestita in modo diverso”. Secondo l’ex assessore Antonio Mastrovincenzo, oggi consigliere comunale del Pd, gli uffici di un settore così delicato, attualmente collocati a palazzo Bianchi, l’ex municipio di via Matteotti, “dovrebbero essere costantemente presidiati da un agente della polizia municipale o da una guardia giurata” e inoltre “questo ambito così complesso va trattato con la massima delicatezza e gestito con il dialogo unito alla chiarezza e alla fermezza”. Loris Calcina, capo gruppo della lista civile Cittadini in Comune, esprime la tua totale solidarietà all’assessore Gilberto Baldassarri ricordando che “le persone in stato di bisogno devono essere aiutate in tutte le maniere, però non è ammissibile usare certi sistemi di prevaricazione. Il rispetto delle regole - dice Calcina - deve venire prima di ogni altra considerazione. Le regole e le leggi le devono rispettare tutti i cittadini, senza distinzione di etnie. Nessuno può mettere le mani addosso ad un’altra persona, sia esso un assessore o un uomo qualunque. Noi siamo per l’integrazione, ma chi vuole essere aiutato deve prima di tutto comportarsi bene”. Il sindaco Goffredo Brandoni, informato dallo stesso Baldassarri di quanto accaduto nella sede dei servizi sociali, commentando l’episodio, pur senza negarne la gravità, ha invitato a non dare eccessivo risalto al fatto. Dal canto suo Elisabetta Sardi, che attraverso un’associazione di volontariato segue la situazione dei rom falconaresi, condanna l’episodio di violenza “inammissibile e intollerabile”, ma osserva che “l’assessore Baldassarri non dovrebbe promettere sistemazioni e alloggi, perché poi quando questi non ci sono e non arrivano, gli animi si esasperano”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' il colmo!
Una guardia giurata ai servizi sociali,per protezione. Chi la paga? Ecco a cosa siamo arrivati.
Questo è il frutto di una politica decennale che ha visto chi di dovere e di competenza tapparsi le orecchie,bendarsi gli occhi,girarsi da un'altra parte e dire sempre di sì ai prepotenti
Mp.