lunedì 11 maggio 2009

Immigrati, perché siamo nel giusto
L'Italia ha impresso maggior rigore alla guerra contro l'immigrazione clandestina ed alla tratta di essere umani che si svolge quotidianamente nel Mediterraneo, con obiettivo le nostre coste. Lo sta facendo attuando un principio di legalità e di equità: soccorrere ed accompagnare nei centro di identificazione chi sta sui barconi entro le nostre acque territoriali, respingere e scortare al porto di partenza chi è in acque internazionali.Con questo metodo nei soli giorni a cavallo del fine settimana sono stati riaccompagnati in Libia oltre 500 clandestini, mentre qualche decina è stata soccorsa. La svolta è stata determinata sostanzialmente da due fatti: l'approvazione definitiva del pacchetto sicurezza, che prevede tra l'altro il reato di clandestinità; l'entrata a regime dell'accordo con la Libia che a fronte di sostanziose contropartite economiche da parte italiana comporta l'impegno congiunto dei due paesi contro il commercio di immigrati. Un terzo episodio, rilevante anche quello, è stato l'atteggiamento sconcertante e ai limiti dell'illegalità di Malta nel caso del cargo che i nostri mezzi e la nostra marina hanno dovuto andare a prendere nonostante fosse in acque maltesi. Allora il governo ha chiesto l'intervento dell'Unione europea, di cui Malta fa parte, ma l'Ue se ne è sostanzialmente disinteressata.Questi sono i fatti; il resto chiacchiere e strumentalizzazioni.Chi predica la multietnicità ad ogni costo, chi si riempie la bocca della linea delle porte aperte agli immigrati, chi si scaglia contro il reato di clandestinità, dovrebbe alzare lo sguardo a quei paesi e quei leader che, la stessa sinistra, ha scelto come modelli. Barack Obama ha appena annunciato che potenzierà con nuovi dispositivi elettronici la barriera che separa gli Usa dal Messico, per contrastare il flusso degli irregolari.La Spagna di Zapatero sta facendo lo stesso nell'Africa ancora sotto il controllo spagnolo. L'Australia è impegnata a respingere gli sbarchi provenienti dalla Malesia. La Grecia vigila con le armi contro i clandestini dell'Albania e dei Balcani. La Francia sta perfino contrastando le rivolte degli immigrati di ultima e penultima generazione.Ecco, se vogliamo impedire che si arrivi al paradosso francese, frutto di molti anni di "porte aperte" della sinistra parigina, e che ha tra l'altro propiziato in passato l'ascesa di Jean-Marie Le Pen, dobbiamo pensarci fin da adesso. Dobbiamo cioè porci il problema di combattere con ogni mezzo la clandestinità anche per favorire l'immigrazione e integrazione regolare.L'Unione Europea di tutto ciò si disinteressa: è inutile girarci intorno, è così. Non esiste una politica comune e coerente sull'immigrazione, esistono molte politiche dei singoli Paesi. Il caso Malta ne è l'ennesima conferma.Ogni tanto qualche organismo europeo, spesso privo di rappresentatività e potere reale come il Consiglio d'Europa, si scaglia contro l'Italia. Lo fa perché l'Italia è un bersaglio facile, essendo più esposta degli altri alle rotte degli immigrati, e per pregiudizio ideologico contro Berlusconi. In tanti anni, però, né l'Ue, né il Parlamento di Strasburgo, né il Consiglio d'Europa hanno mai definito una politica seria e comune sull'immigrazione.Stessa cosa per l'Onu, che direttamente o attraverso le sue agenzie, dalla Fao all'Unicef, mai è stata in grado di prevedere, combattere e reprimere le grandi catastrofi e tragedie mondiali.La credibilità degli organismi internazionali si giudica dai risultati che ottiene, ed oggi essi sono pari a zero. La credibilità del governo, al contrario, si giudica ogni giorno sulle cose concrete. Ora, grazie anche all'approvazione del pacchetto sicurezza e agli accordi con i paesi africani, il governo sta mantenendo i propri impegni anche sull'immigrazione. Ricordiamoli quali erano questi impegni: niente immigrati clandestini, niente tratta degli esseri umani, sì a chi viene a lavorare da noi rispettando le nostre leggi. Sono del resto le medesime cose che chiediamo agli italiani.Questo significa assumersi le responsabilità e combattere i racket, la criminalità ed il razzismo alla radice. Il resto è solo propaganda di sinistra, ed un eccesso di buonismo da parte di certi ambienti cattolici. Non tutti per fortuna.
Governo Berlusconi

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora mi domando perchè non ci hanno fatto votare per l'ingresso in Europa!! Di chi è la colpa??
Della sinistra,della destra?Di chi?
Certo che questo schifo assoluto di europa ,non so a chi serve,ma a noi Italiani ci danneggia solo.
Forza LEGA
Forza Maroni

Anonimo ha detto...

L'Europo e' un carrozzone penoso. Dipende dagli stati uniti. Paghiamo europarlamentari che stanno a bruxelles a fare le damerine. Poi vengono fuori gli scandali del tipo quote latte. Ma chiedo una cosa: chi chiede i voti per il parlamento europeo nella nostra zona, si adopera per far arrivare le accise a falconara?? Finche' non vedro' risultati non votero'. Comunque forza lega

Anonimo ha detto...

Finalmente,dio bonino ho sentito Maroni rispondere a quella tipa dell'alto(de che?)commissariato ONU per i rifugiati.La Libia è membro dell'onu e l'onu stessa perchè non si adopera per vigilare sui campi in cui vengono detenuti quelli che poi si imbarcheranno per l'Italia?
Ma li facciano in Libia questi controlli per vedere chi ha diritto all'asilo e chi no!
Poi una bella commissione europea
si metta a controllare ,sempre in Libia,che gli aventi diritto vengano smistati in tutta europa,un po' all' Austria,un po'al Belgio,un po' alla spagna zapatera,un bel po' a malta che finora ha fatto finta di niente,un po' a tutti,all'italia BASTA.
Vuoi vedere che qualcosa cambia?
vuoi vedere che i signori dell'europa e qualche furbetto dell'onu comincia a capire che siamo stufi di essere il cesso di tutti?
Anche in italia però i furbetti non mancano.Quante belle associazioni campano sull'accoglienza?Quanti,privati,enti..mangiano sull'immigrazione?

Anonimo ha detto...

Non fate tutti gli ingenui.
Quanta gente campa con gli immigrati,comprese tante belle e buone associazioni!!
ingenuo