martedì 1 dicembre 2009

Falconara :L'azienda in difficoltà
CAM: il personale dice no alla cassa integrazione.
Per i precari poche chances


FALCONARA - Gli impiegati amministrativi del Cam dicono no alla cassa integrazione e per i precari dell’azienda si riducono drammaticamente le possibilità di rinnovare il contratto di lavoro. L’assemblea sindacale di ieri mattina si è opposta al piano aziendale di cassa integrazione spalmata su 23 impiegati a rotazione (anziché gravare su 5/6 posti in esubero) che avrebbe consentito la trasformazione dei tempi determinati in scadenza al 31 dicembre in indeterminati. «Un’operazione consensuale - spiega Stefano Tenenti - ci avrebbe agevolato nella trattativa ma i lavoratori non si fidano più: già nel 2006 avevano rinunciato alle ferie arretrate, agli incentivi e, per i livelli alti, a parte dello stipendio e non è cambiato nulla». Una beffa dunque per i precari, visto che per primavera è prevista l’estensione della raccolta rifiuti “porta a porta” fino a via degli Spagnoli e quindi l’utilizzo di almeno 3 operai in più. Unità che aumenterebbero con l’arrivo della nuova raccolta in tutti i quartieri. «Una specie di ricatto - aggiunge Tenenti - ma il Cam non può chiedere la cig, attivando quindi lo stato di crisi, e poi assumere: è una contraddizione in termini». L’alternativa proposta dal sindacato è quella di adeguare la Tarsu ai costi dell’azienda. Operazione sicuramente impopolare che il Comune non vuole rischiare. «Comprendo Brandoni - prosegue Tenenti - ma in ogni città, il porta a porta ha generato costi maggiori per attrezzature e aumento di personale».
di MARCO CATALANI

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