Sollievo-Brandoni, bilancio chiuso
Maggioranza contro il ricorso sulla Variante: “E’ di una gravità mai vista”
dal Corriere di oggi
Falconara Il ricorso al Tar contro la variante di Montedomini, presentato dalla lista civile Cittadini in Comune con l’obiettivo dichiarato di mettere in crisi la maggioranza di centrodestra, ha fatto perdere al sindaco qualche notte di sonno, ma alla fine l’assestamento è stato chiuso. Non senza polemiche e malumori che hanno reso incandescente la seduta consiliare di lunedì sera.
Secondo il capogruppo del PdL Clemente Rossi “il ricorso al Tar per ottenere la sospensiva della Variante è di una gravità senza precedenti”. “Non tanto – ha chiarito – perché il privato cittadino non possa adire una tale via legale, essendo nel suo pieno diritto, quanto perché ispirata da una forza politica che si ritiene unica depositaria della verità e degli interessi genuini di una intera cittadinanza. Quando si è battuti politicamente, per la via democratica, con i numeri e con le idee, e si fa ricorso ad ‘aiuti’ esterni all’istituzione che direttamente si rappresenta, si riconosce la propria debolezza e si certifica la propria sconfitta”. Brandoni aveva già evidenziato la “strumentalità e la malafede dell’azione, in prossimità dell’approvazione dell’assestamento di bilancio, nel tentativo di affossare l’amministrazione e, più ancora, nella finalità oggettiva di danneggiare la città”, mentre Rossi ha stigmatizzato “l’atteggiamento distruttivo di questa forza politica”. Duro anche l’attacco del consigliere del PdL Piero Pastecchia che ha messo l’accento sullo scorretto e “subdolo tentativo di mettere in difficoltà la maggioranza”. “Abbiamo usato uno strumento legale e di diritto – ha replicato il capo gruppo dei Cic Loris Calcina –. Sindaco e maggioranza non pensavano che saremmo andati fino in fondo, pensavano che saremmo stati omertosi, che non avremmo fatto seguire alle parole i fatti. Con il ricorso rivendichiamo il tentativo di evitare i danni alla città e ai falconaresi che la Giunta Brandoni ha innescato con la variante urbanistica. Il nostro è un atto di difesa dell’interesse pubblico, cosa che sindaco, giunta e PdL non sono capaci di garantire poiché si rifiutano di capire che l’urbanistica non serve per fare cassa, l’urbanistica serve a gestire il territorio”.
“Solo la buona urbanistica e la buona pianificazione possono dare nel tempo un vantaggio anche economico – ha proseguito Calcina – Al contrario, una cattiva urbanistica, come lo è la variante di Castelferretti, sarà anche una cattiva economia, un cattivo affare a causa del quale le conseguenze saranno pagate dai cittadini”.
Secondo il capogruppo del PdL Clemente Rossi “il ricorso al Tar per ottenere la sospensiva della Variante è di una gravità senza precedenti”. “Non tanto – ha chiarito – perché il privato cittadino non possa adire una tale via legale, essendo nel suo pieno diritto, quanto perché ispirata da una forza politica che si ritiene unica depositaria della verità e degli interessi genuini di una intera cittadinanza. Quando si è battuti politicamente, per la via democratica, con i numeri e con le idee, e si fa ricorso ad ‘aiuti’ esterni all’istituzione che direttamente si rappresenta, si riconosce la propria debolezza e si certifica la propria sconfitta”. Brandoni aveva già evidenziato la “strumentalità e la malafede dell’azione, in prossimità dell’approvazione dell’assestamento di bilancio, nel tentativo di affossare l’amministrazione e, più ancora, nella finalità oggettiva di danneggiare la città”, mentre Rossi ha stigmatizzato “l’atteggiamento distruttivo di questa forza politica”. Duro anche l’attacco del consigliere del PdL Piero Pastecchia che ha messo l’accento sullo scorretto e “subdolo tentativo di mettere in difficoltà la maggioranza”. “Abbiamo usato uno strumento legale e di diritto – ha replicato il capo gruppo dei Cic Loris Calcina –. Sindaco e maggioranza non pensavano che saremmo andati fino in fondo, pensavano che saremmo stati omertosi, che non avremmo fatto seguire alle parole i fatti. Con il ricorso rivendichiamo il tentativo di evitare i danni alla città e ai falconaresi che la Giunta Brandoni ha innescato con la variante urbanistica. Il nostro è un atto di difesa dell’interesse pubblico, cosa che sindaco, giunta e PdL non sono capaci di garantire poiché si rifiutano di capire che l’urbanistica non serve per fare cassa, l’urbanistica serve a gestire il territorio”.
“Solo la buona urbanistica e la buona pianificazione possono dare nel tempo un vantaggio anche economico – ha proseguito Calcina – Al contrario, una cattiva urbanistica, come lo è la variante di Castelferretti, sarà anche una cattiva economia, un cattivo affare a causa del quale le conseguenze saranno pagate dai cittadini”.
Manutenzioni stradali congelate
Falconara Il Comune, per l’assestamento del bilancio (approvato lunedì in consiglio con il voto contrario dell’opposizione) ha dovuto tirare ancora di più una cinghia già abbastanza stretta. Al conto economico del 2009 sono infatti improvvisamente mancati gli oltre due milioni di euro della contestata “variante” di Montedomini e l’amministrazione cittadina, per chiudere il buco, ha dovuto tagliare una serie di spese. Sono state infatti momentaneamente “congelate” le risorse destinate agli interventi su via del Consorzio e su altre strade che necessitano di manutenzioni.
2 commenti:
certo che non si trova "pace" per queste strade a Falconara
"Grazie Calcina",per lo spirito di abnegazione ,con il quale cerchi di risolvere i problemi dei falconaresi.Senza la tua illuminata sapienza, Falconara sarebbe una citta' alla deriva.Grazie di nuovo.
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