mercoledì 5 gennaio 2011

Corriere Adriatico

Minacce a Ripesi: “Bruciamo tutto”

Sgominata la banda che seminava estorsioni e terrore. Nel mirino la Errebi, blitz decisivo dei carabinieri

Falconara “Se non pagate vi facciamo saltare in aria”. Saltavano di ditta in ditta a seminare piazzali ballerini e terrore. La banda specializzata in truffe ha lasciato tracce di estorsioni e paura anche a Falconara. Volevano spillare soldi in cambio di lavori beffa anche alla tipografia Errebi dove hanno sibilato pure minacce di morte, e di dare fuoco ai locali.

I carabinieri di Falconara l’hanno sgominata. Prima hanno preso il capo, di nazionalità inglese. Poi hanno identificato i tredici complici irlandesi mettendo fine alle loro scorribande col bitume. Dopo aver imperversato in lungo e in largo per l’Italia con imprese riportate anche da alcuni blog su internet, la gang col sangue anglosassone e i modi tutt’altro che british è stata decapitata quando gli investigatori dell’Arma di Falconara, agli ordini del tenente Matteo Demartis, hanno preso sul fatto Heley Y., 65 anni, il boss. Gli hanno fatto scattare le manette ai polsi proprio quando aveva allungato la mano per ritirare l’assegno dai titolari della tipolitografia gestita dalla famiglia Ripesi.

L’azienda grafica di via del Lavoro doveva essere l’ennesima vittima a cui spremere denaro per mini-cantieri scadenti, è stato il capolinea dei mordi e fuggi truffaldini. “Mi è avanzato dell’asfalto, posso sistemare il piazzale a prezzi convenienti, mi pagate solo la manodopera”. Diecimila euro era il corrispettivo pattuito, e i proprietari della Errebi avevano deciso che si poteva fare. Cinquemila euro di anticipo, e subito via ai lavori. Poi però, seguendo un cliché consolidato, il finto intoppo. “L’intervento è più grosso di quel che pensavamo, 10 mila euro non bastano più. Ce ne vogliono 13 mila”. L’italiano non era fluente, ma l’inglese si faceva capire bene. E hanno capito tutto dalla ditta, fiutando puzza d’imbroglio. Hanno fatto fare una perizia sul pezzo di lavoro fatto. Risultato: qualità extra-scadente, la copertura del terreno era instabile e leggera come carta velina. All’obiezione dei piccoli imprenditori, Heley è passato alle maniere forti: “Pagate quel che dovete o vi facciamo saltare in aria”. Minacce per fortuna rimaste inattuate, perché poi sono entrati in azione i carabinieri di Falconara. Gli uomini del tenente Demartis hanno preparato la trappola all’inglese, pizzicandolo mentre ritirava l’assegno che aveva tentato di estorcere. E’ finito nel carcere di Montacuto, dove si trova tutt’ora. Le indagini dell’Arma sono proseguite, e sempre a Falconara sono riusciti a identificare tutti i tredici componenti di manovali irlandesi senza scrupoli che eseguivano gli ordini di Heley. Avevano tentato di mettere con le spalle al muro anche un piccolo imprenditore di Montemarciano, e chissà quanti altri schizzi di catrame e di paura avrebbero gettato ancora se non fossero stati messi fuori causa dai carabinieri. Per tutti è scattata la denuncia a piede libero per associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni e alla truffa. Fine delle scorrerie.

emanuele coppari

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