Era venuto dalla Libia con un barcone
Vendeva eroina, giovane arrestato
ANCONA - La polizia di Ancona ha arrestato un pluripregiudicato tunisino, Mohamed Hnaiech, 34 anni, per spaccio di stupefacenti. L'uomo, noto negli ambienti dei tossicodipendenti con il nomignolo di "Jappa", fin dal suo approdo sulle coste italiane con un barcone proveniente dalla Libia si sarebbe dedicato, secondo gli investigatori, a questa attività in diverse città italiane, fino ad arrivare ad Ancona, dove era diventato il punto di riferimento per chi cercava eroina. I poliziotti della Narcotici lo tenevano d'occhio perché sospettato di aver venduto eroina tagliata male che aveva provocato, tra settembre e inizio ottobre, alcune overdose tra i suoi clienti, per fortuna senza esiti letali. Il tunisino era diventato più guardingo, sospettando di essere pedinato, tanto da aver murato lo stupefacente in un capannone in disuso dell'area portuale, utilizzando stucco a presa rapida.
Tra le sostanze usate per tagliare la droga pare che utilizzasse anche dell'intonaco polverizzato. Gli agenti lo hanno infine bloccato e con l'aiuto del cane antidroga Tar, che ha demolito a morsi una parete in cartongesso, hanno trovato oltre 20 dosi per circa 25 grammi di eroina (che al dettaglio avrebbe fruttato circa 1.000 euro) e 200 euro provento di spaccio. L'uomo ha tentato la fuga ma è stato fermato e si trova ora nel carcere di Montacuto su disposizione del pm Rosario Lioniello. Le indagini proseguono per addebitargli anche la cessione delle dosi tagliate male. Il 34enne dovrebbe rispondere così anche di lesioni come conseguenza di altro reato.
Tra le sostanze usate per tagliare la droga pare che utilizzasse anche dell'intonaco polverizzato. Gli agenti lo hanno infine bloccato e con l'aiuto del cane antidroga Tar, che ha demolito a morsi una parete in cartongesso, hanno trovato oltre 20 dosi per circa 25 grammi di eroina (che al dettaglio avrebbe fruttato circa 1.000 euro) e 200 euro provento di spaccio. L'uomo ha tentato la fuga ma è stato fermato e si trova ora nel carcere di Montacuto su disposizione del pm Rosario Lioniello. Le indagini proseguono per addebitargli anche la cessione delle dosi tagliate male. Il 34enne dovrebbe rispondere così anche di lesioni come conseguenza di altro reato.
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