Allarme droga
FALCONARA Allarme droga e giovani, troppi i casi di ragazzi-spacciatori a Falconara. Il “boom” dei giovani pusher sembra un vero e proprio caso, anche se non è solo un problema falconarese. Fatto sta che dall’inizio dell’estate sono state diverse le operazioni contro il traffico di stupefacenti messe in atto dalla tenenza dei Carabinieri, e spesso sono stati coinvolti proprio i giovanissimi, studenti molto spesso incensurati, insospettabili e quasi sempre provenienti da famiglie perbene. L’assessore alle Politiche sociali, Gilberto Baldassarri, sta già studiando la situazione, e mette in guardia le famiglie. «I giovani di oggi non sono abituati al sacrificio – commenta – I risultati si ottengono con l’impegno e i ragazzi sembra che non siano propensi a questo. Per placare questo fenomeno dovrebbero intervenire, in primis, le famiglie. I genitori, infatti, devono vigilare sui propri figli e capire le motivazioni che possono portarli a compiere dei gesti così sbagliati». E continua: «Disagio giovanile? Non credo sia solo questo. Il discorso è molto più complesso e interessa una moltitudine di valori. Inoltre, in questi casi, è pericolosissimo generalizzare, occorre studiare ogni caso uno ad uno, poiché ogni ragazzo va trattato prima di tutto come individuo. Poi, dopo averli ascoltati, magari si potrebbe procedere ad aggregarli per cercare una soluzione». L’assessore sottolinea anche come sia importante una collaborazione tra le istituzioni quali il Comune, le scuole e le Asl, coinvolgendo anche i singoli ambienti di lavoro. «Tutti gli enti e le istituzioni da sole non possono fare granché – conclude – ma un lavoro di squadra e di stretta collaborazione porterebbe tantissimi vantaggi. Occorre, insomma, un filo comune». Dello stesso avviso anche il sindaco Goffredo Brandoni, che conferma l’arrivo in città del nuovo comandante della Polizia municipale, previsto per il 15 settembre, e che una delle priorità della municipale sarà proprio il monitoraggio delle scuole.
2 commenti:
ha ragione BALDASSARRI ogni caso è a sè e le motivazioni della diffusione dello spaccio sono ccmplesse e molteplici,però da qualche parte bisogna iniziare magari con la divisa a scuola,il 5 in condotta,l'esame di riparazione e una famiglia che dica qualche volta NO
Secondo me bisogna dare aiuto e spazio agli oratori.Però anche i preti dovrebbero essere più sensibili.
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