domenica 7 settembre 2008

Gilberto Baldassarri






Dal Messaggero


FALCONARA – «Il Comune dimostra di avere idee confuse e dannose? Saranno i fatti a smentirvi». E’ la risposta dell’assessore alle politiche sociali Gilberto Baldassarri, all’indomani delle polemiche sollevate dal consigliere di minoranza Antonio Mastrovincenzo, il quale aveva criticato, tra l’altro, anche il trasferimento dei servizi sociali a palazzo Bianchi, a suo parere ai danni degli anziani. «L’accorpamento dei servizi a palazzo Bianchi – commenta Baldassarri –, significa risparmio di strutture da destinare ai servizi per i cittadini, garantire una maggiore sinergia tra scuola, cultura, sport, politiche giovanili e servizi sociali. Ma soprattutto significa predisporre le basi affinché nel 2010 l’Ambito sociale possa ritornare a Falconara e che vi sia così lo spazio sufficiente per ospitarlo con le sue strutture amministrative». L’assessore precisa inoltre che con il trasferimento dei servizi all’ex municipio si darà più spazio agli attuali locali di via Roma e alle associazioni che vi operano in collaborazione con il Comune, in modo da liberare anche la struttura di via Corridoni per venderla o utilizzarla ad alloggi. «Infine – prosegue – dare attuazione e funzionalità a tutto il complesso di via Roma ancora vuoto, vuol dire garantire che i servizi vadano dalla gente e non la gente ai servizi. Questo è un nuovo modo di organizzare e governare la città che probabilmente non è stato ancora compreso». Baldassarri annuncia inoltre la realizzazione, a breve, dell’Osservatorio sociale, ovvero una nuova organizzazione di lavoro coordinato tra uffici con conferenze di servizio, nuove relazioni tra Asur, Comune, scuole e la nascita di un nuovo registro per l’albo di tutte le associazioni, enti e cooperative operanti sul territorio.


L’ex Fanesi non diventerà mai un teatro


FALCONARA - Difficile dire oggi quello che sarà in un prossimo futuro la grande “incompiuta” falconarese. Per quel cantiere, che pesa con le sue transenne sul centro cittadino e con il suo mutuo sui bilanci del Comune, c’è adesso una sola certezza: l’ex rimessa non diventerà mai un teatro. “E’ una questione spinosa - ammette l’assessore a lavori pubblici e patrimonio Matteo Astolfi - perché per la messa in vendita dovremmo calcolare il costo dell’edificio, più le spese per la bonifica e per la ristrutturazione, e il risultato genera un valore che è fuori mercato”. Però, l’amministrazione cittadina vorrebbe non avere più un cantiere aperto a pochi passa da piazza Mazzini, ma spiega l’assessore, “è difficile trovare una formula anche per un project financing poiché le destinazioni d’uso sono molto limitate”. Niente abitazioni, a causa della distanze troppo ravvicinate con gli edifici circostanti, resta l’uso per il terziario o per un parcheggio a servizio della Ztl e della stazione. “A fine luglio - precisa Astolfi - ci sono stati contatti con istituti di credito, vista la concentrazione di banche nella zona poteva essere un’idea, ma non ci sono stati riscontri positivi e al momento tutto tace”. Nel giugno scorso, poche settimane dopo il suo insediamento, Astolfi aveva comunque fatto sapere che la giunta avrebbe approvato una variante al progetto in modo da poter completare, in accordo con il progettista, l’architetto Dezzi Bardeschi, i quattro-quinti del primo stralcio. “Il che significa - aveva chiarito - che verrà effettuata una ‘tamponatura laterale’ dell’edificio e contemporaneamente potrà essere sistemato il balcone di proprietà della famiglia Fanesi che vive nell’edificio laterale, lesionato nel corso dei lavori”. “Vorremmo lasciarci aperte varie strade - aveva precisato Astolfi - e per questo abbiamo deciso di non fare il tetto, così potremo valutare con calma e scegliere l’utilizzo migliore, ma con questo intervento finalmente potremo chiudere il cantiere e rendere un po’ più dignitoso il centro. Il garage quindi, ormai è certo, non diventerà mai il teatro sognato dal sindaco Carletti, il quale ancora prima di posare la prima pietra l’aveva già intitolato ad una gloria locale, la drammaturga Anna Bonacci.Poco dopo la presentazione del progetto, nel febbraio del 2002, erano subito emersi problemi, fra cui principalmente la scoperta dell’inquinamento da idrocarburi del sottosuolo. Nel garage, pagato un miliardo delle vecchie lire, infatti, c’era stata un’autofficina e all’esterno per lungo tempo c’era stata una pompa di benzina con relativo deposito di carburante. Alla causa intentata dal Comune alle due proprietarie (chiusa poi in via stragiudiziale) è seguita la caratterizzazione del sito e la successiva bonifica (costata circa 150 mila euro). Negli anni sono sorte anche molte difficoltà con i residenti perché, non solo la frettolosa, e non adeguatamente protetta, demolizione della struttura aveva riempito le case e i negozi, compresa una farmacia, di un fitto strato di polvere, ma poco dopo l’inizio dei lavori in quasi tutti gli edifici della zona circostante l’ex garage, sono stati rilevati danni strutturali, crepe e lesioni di vario genere alle pareti confinanti.
MARINA MINELLI,

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete fatto molto bene ad accorpare tutto a palazzo Bianchi, ora vendete lo stabile di via roma e fate cassa altrimenti la manovra sara stata del tutto insufficiente.

Anonimo ha detto...

Grande Gilbo continuate cosi che siete grandi! La gente e' con voi!! Lascia pure parlare il Pd tanto l'unica cosa che sa fare e' darti addosso, ma ormai avrai sviluppato una grande corazza, sei il nostro punto di riferimento, una brava persona di centrosinistra nel centrodesta!!! Vai cosi e non ti fermare!!!

Anonimo ha detto...

I crociati del pd contro baldassarri. Interessanti. Sono curioso di saperere invece la posizione del pd sulle centrali api. Vediamo se sono finalmete cambiati come dicono o il vecchio modo di fare politica sterile rimarra' ancora. Ormai il consiglio e' vicino e lo spartiacque per il pd pure...

Anonimo ha detto...

Grandi! Senza paura fate vedere chi sa far politica, la forza dei vostri pensieri, delle vostre ragioni e della vostra voglia di fare faranno scomparire il vecchio elefante politico che non sa far politica

Anonimo ha detto...

Sprechi sprechi e sprechi! E nessuno fa niente contro le persone che hanno utilizzato male i soldi pubblici? Bisogna indicare i colpevoli...o no? Bisogna arrivare a far pagare qualcuno per aver riempito di polvere i negozi..per aver rovinato i palazzi cirocstanti... non si può continuare così! Nel piccolo di falconara può sembrare stupido ragionare così, ma nello statale non regge questa situazione! Possono combinare tutti i casini che vogliono e cavarsela tranquillamente con una pacca sulla spalla! BISOGNA MANDAR VIA LE PERSONE CHE NON SANNO FARE!

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

infatti questo governo o riesce nell'impresa di mettere tutti in riga prima se stesso poi il parlamento,poi gli enti locali,oppure non andrà lontano.Nessuno più è disposto a tollerare GLI SPRECHI CHE PAGHIAMO TUTTI,MENO COLORO CHE SE NE AVVANTAGGIANO E SONO TANTI.

Anonimo ha detto...

io mi domando: com'è possibile che le follie delle 2 amministrazioni carletti non hanno prodotto una piccola mani-pulite in chiave locale? Perchè i responsabili dello sfascio non finiscono davanti al giudice?
Quale santo li protegge?