Api il rigassificatore fa un passo avanti
Dal Messaggero del 3 Ottobre
FALCONARA L’Autorità portuale (Ap) e il porto di Ancona pronti ad accogliere a braccia aperte ed efficienti il rigassificatore Lng targato Api Nova Energia la cui realizzazione è programmata al largo della raffineria di Falconara. Ieri il Comitato portuale Ap ha espresso all’unanimità parere tecnico favorevole “alla realizzazione di una struttura - ha detto il segretario Ap, Tito Vespasiani - che si configurerà come una forte molla per l'indotto economico e lavorativo di tutta l'area dello scalo dorico”. Infatti soldi freschi, circa 1 milione di euro l’anno, entreranno nelle casse Ap a titolo di tasse per i servizi di imbarco-sbarco. Una cifra calcolata in proporzione ai 4 miliardi di metri cubi di metano che il rigassificatore è destinato a movimentare a regime nei 365 giorni. Per quanto riguarda la ricaduta favorevole sulle maestranze specializzate del porto, si mobiliteranno il personale di pilotine e rimorchiatori, gli operatori di varia logistica e gli ormeggiatori. Dovranno supportare e rendere possibili le circa 80 operazioni marittime terminali cui saranno chiamate le navi gasiere a bordo della quali avverrà il processo di rigassificazione (trasformazione del metano dallo stato liquido in cui viene trasportato a quello aeiriforme).Le speciali imbarcazioni cargo approderanno più o meno 40 volte l’anno alla piattaforma-isola Spm già esistente a 16 km dal sito del petrolchimico Api, dove scaricheranno il gas, altrettante saranno le fasi di disormeggio. Dall’isola il combustibile raggiungerà la costa tramite una nuova impiantistica, costituita da un braccio meccanico, da una condotta sottomarina parallela alle tubazioni già presenti e da un tratto di pontile (100 metri). Dopo l’approdo, scorrerà attraverso una seconda e più grande condotta a terra, lunga un 1 km, che lo convoglierà nella dorsale della rete distributiva Snam. Il parere favorevole del Comitato portuale al “progetto terminal rigassificazione” redatto dalla Nova Energia (società del gruppo Api) sarà immediatamente inoltrato al ministero dello Sviluppo economico. Dove, in sede di conferenza servizi, il progetto potrà accelerare il suo iter, avendo già ricevuto dalla Giunta regionale il parere di compatibilità col Piano energetico ambientale regionale e dal ministero dell’Ambiente la dichiarazione di procedibilità.Resta da ultimare la fase di Valutazione di impatto ambientale e, entro alcuni mesi, il percorso autorizzativo dovrebbe concludersi positivamente. La struttura non prevede alcuna nuova installazione al largo della costa - ha più volte sottolineato l’Api - non richiederà alcuna stazione di rilancio a terra, non interferirà con aree protette e rotte navali, escluderà lo stoccaggio fisso e utilizzerà, con modifiche, le installazioni a terra già presenti nel sito Api. Il terminal di Falconara si affianca, all'esame del ministero, a quello che riguarda lo specchio di mare a 30 km al largo di Porto Recanati. Ovvero il progetto “Tritone” della società Gaz de France per la rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi annui di combustibile. Le ipotesi costi e tempi di realizzazione: 350 milioni di euro per la nave rigassificatrice, 150 per il gasdotto; 2010 e 2012 gli anni di inizio e fine di lavori, previsti in periodi non turistici.
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