Niente fiducia alla nuova Giunta, Sturani: è finita

«A casa», in aula esplodel’urlo di gioia del Pdl

Dal Messaggero di oggi

«A casa». Il grido liberatorio si alza dai banchi del centrodestra appena viene comunicato il risultato del voto di fiducia a Sturani. La tensione del Pdl esplode a tratti durante le sei ore di discussione in aula, a cui i consiglieri di opposizione hanno deciso di mettere fine abbandonando il Consiglio. «Sturani abbia la dignità e il buongusto di non trascinare ancora la città nella vergogna in cui l'ha gettata» attacca il coordinatore provinciale Fi Bugaro. «L'epilogo è addirittura peggiore della previsione – commenta l'on. Ciccioli, Pdl – appare chiaro che non ci siano alternative al voto per decidere una nuova amministrazione in discontinuità con la precedente». Dopo il voto, il tentativo di continuare i lavori della seduta con la modifica al regolamento delle Circoscrizioni. Un atto necessario in vista delle elezioni di giugno che però ha fatto saltare i nervi all'opposizione. «Non ci sono le condizioni politiche e morali per continuare la seduta» ha commentato il capogruppo Fi Gnocchini. «Paradossale che una vicenda nata da un'indagine della magistratura si concluda con il tentativo di spartizioni di poltrone» ha dichiarato in aula Berardinelli Fi. Il capogruppo An Zinni ha rigettato le accuse di sciacallaggio politico sul caso delle dimissioni di Sturani date fuori tempo massimo. «Siamo stati i primi a fare chiarezza sui tempi con l'intervento dell'on. Ciccioli – ha affermato Zinni – resta però in piedi la vicenda giudiziaria e politica del sindaco, impresentabile sotto il profilo istituzionale». Duro anche il commento della Teodori Udc sulla proposta di Giunta: «Chi crede che la maggioranza diventerà coesa con l'ingresso in giunta di queste quattro persone?».