domenica 22 marzo 2009

Truffa una connazionale, cubana nei guai


Dal Corriere di oggi

Falconara Fingendo di conoscere un funzionario del Consolato italiano a Cuba, gli ha detto che se gli avesse consegnato 2 mila euro per velocizzare la pratica per il visto turistico, avrebbe potuto far arrivare a tempo record in Italia il fratello che vive a L’Avana. All’appuntamento per lo scambio del denaro, fissato per giovedì sera alla stazione ferroviaria di Falconara, invece delle telecamere di Striscia La Notizia, ci ha trovato i carabinieri in borghese che l’hanno tratta in arresto per truffa. E’ finita così ai domiciliari una cubana di 35 anni, O,L. le sue iniziali, residente ad Ancona e in regola con il permesso di soggiorno. La donna, incensurata e senza lavoro, poco tempo fa aveva conosciuto una sua connazionale, G.G., anche lei 34enne, regolare sul territorio italiano e residente ad Ancona, dove fa la barista. Tra le due, dato che sono entrambe originarie di L’Avana, si era subito creata un’amicizia e O.L. aveva pensato di abbindolarla per realizzare un suo sogno: avrebbe utilizzato quei duemila euro per fare il biglietto aereo, raggiungere il fidanzato che vive in Spagna e farsi una lunga vacanza senza spendere neanche un centesimo. Così dopo aver saputo che l’amica aveva necessità di far arrivare il fratello in Italia, ha architettato un piano niente male per raggirarla. “Fammi un accredito di duemila euro su Postepay e vedrai che entro venti giorni tuo fratello sarà ad Ancona”, gli ha promesso vantando conoscenze nel Consolato italiano a L’Avana e fornendogli anche l’indirizzo di un sito Internet da lei aperto come garanzia dell’accordo. La barista, sospettando che ci fosse qualcosa di losco sotto, giovedì mattina si è presentata alla caserma della Tenenza di Falconara per denunciare l’episodio. Gli uomini del tenente Matteo Demartis hanno subito accertato che l’indirizzo web era in realtà fittizio ed era riconducibile a un sito spagnolo, guarda caso proprio della città dove risiede il ragazzo della truffatrice. Così i militari dell’Arma hanno preparato una trappola per incastrarla. E’ bastata una chiamata al cellulare fatta dalla ragazza ingannata per fissare l’appuntamento alle 20 alla stazione di Falconara e cogliere in flagranza di reato la connazionale. Del resto l’abbindolatrice non avrebbe potuto rifiutare l’incontro: si sarebbe vista consegnare subito quei 2 mila euro in contanti senza ricorrere all’accredito sulla carta pre-pagata. Così, appena avvenuto lo scambio del denaro, il tenente Demartis insieme a cinque suoi uomini, tutti in borghese, l’hanno subito bloccata e arrestata. Si terrà probabilmente stamattina il processo per direttissima al tribunale di Ancona.

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