Quanti malati immaginari
Secondo i dati del ministero la Regione conquista un -61,2%

Dal Corriere di oggi
Ancona Questa volta il segno meno porta l’ottimismo e restituisce il sorriso. Così sarà per il ministro Renato Brunetta, che con i fannulloni da mesi sta conducendo una feroce battaglia e ora raccoglie i suoi frutti. Dati alla mano, a febbraio 2009 rispetto allo stesso mese 2008, la Regione Marche si conquista un posto al sole: con oltre il 60 per cento in meno di assenze per malattia, e cioè un 61,2% tondo tondo, l’ente raggiunge i posti più alti della classifica nazionale. Prima di noi, solo il Molise con il 74, 3% e la Liguria con un -61,7%. Ma i record di casa nostra non si fermano a questo. Sempre secondo le cifre snocciolate dal ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, periodicamente aggiornate sul sito www.innovazionepa.it, ci sono altri numeri degni di nota in termini di riduzione di assenteismo per malattia: l’Azienda ospedaliera universitaria di Ancona che registra un -68,3% e il nosocomio civico di Ascoli Piceno dove la discesa viaggia sul 69,1%. Cifre di spessore, sempre secondo il ministero, anche a confronto con il resto dello Stivale. A queste si possono aggiungere quelle relative ad enti più piccoli che sono però tra le riduzioni più consistenti rilevate nella regione: i comuni di Filottrano dove le assenze per la malattia sono diminuite del 76,1%, Cingoli che giunge a quota -70,6 e il comune di Loreto dove si va a -61,5%. Insomma, la cura Brunetta sembra produrre effetti positivi e nel complesso l’indagine condotta dal ministro indica una tendenza al taglio del 38,2% delle assenze superiori a 10 giorni. In diminuzione, ma in modo molto più contenuto con un -8,8% rispetto allo stesso mese del 2008, le assenze per altri motivi.Dunque, tutti felici e contenti? “Per chi fa l’amministratore pubblico l'obiettivo è che il personale produca risultati utili ai cittadini”, sbotta Paolo Petrini, vicepresidente della Regione e assessore al Personale. E ancora, tanto per far capire il messaggio: “Vorrei che Brunetta non rispondesse solo ai primordiali bisogni dell’opinione pubblica ma che si spostasse di più per individuare altri parametri di confronto”.Nell’attesa di una risposta dalla Capitale, sono ancora le cifre a parlare. Al comune di Jesi, a febbraio 2009, le assenze sono scese del 60,4% rispetto allo stesso mese 2008, a San Benedetto e a Montemarciano il meno vale un 58%, alla Provincia di Macerata si scende a -58,1; a Falconara la riduzione è pari al 56,9%, alla Provincia di Pesaro e Urbino è del 49,5%, a Civitanova Marche la contrazione è pari a 49,1%. E se a Fano si scende a -47,8, a Tolentino ci si ferma al - 40,6. Più contenute le riduzioni nei comuni di Ancona, -32%, Fabriano, -36,8%, Pesaro, -31, Senigallia, -29 e Fermo con un -25,3; a Camerino, la riduzione è del 14,9%, a Castelfidardo del 13% e dell’11,1% a Porto San Giorgio. Nessuna variazione infine al comune di Macerata.
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