domenica 19 aprile 2009

“Stefania, com’eri generosa”


Falconara La pur grande chiesa di Sant’Andrea di Castelferretti non è stata sufficiente a contenere tutti quelli che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Stefania Barchiesi, 41 anni, ex capo stazione scomparsa improvvisamente giovedì scorso. Parenti, amici, colleghi ferrovieri, hanno invaso silenziosamente anche piazza della Libertà, attendendo la fine della Messa e l’uscita del feretro, per salutare la mamma Diva e la sorella Marilena e per accompagnare Stefania fino al piccolo cimitero del paese.

Amata, apprezzata e stimatissima nell’ambiente delle Ferrovie, Stefania aveva ereditato dal padre Bruno e dallo zio, la passione per i treni ed è stata per quasi dieci anni capo-stazione allo scalo ferroviario di Ancona e dal 2004 impiegata negli uffici della Direzione compartimentale movimento di Ancona che dirige tutte le stazioni ferroviarie delle Marche, dell’Abruzzo e dell’Umbria.

Membro del consiglio direttivo del Dopolavoro ferroviario di largo Sarnano, Stefania Barchiesi era anche presidente regionale della società nazionale di mutuo soccorso “Cesare Pozzo”, la storica associazione che assiste e tutela il lavoro dei ferrovieri. All’interno della “Cesare Pozzo” nel corso degli anni aveva ricoperto una serie di importanti e prestigiosi incarichi. E’ stata corrispondente regionale del giornale sociale “Il Treno”, responsabile delle attività di formazione, dalla carica di consigliere regionale fino alle recenti elezioni grazie alle quali era diventata la più giovane presidente regionale donna dell’associazione di mutuo soccorso il cui presidente nazionale ieri era a Castelferretti per l’ultimo saluto ad una delle sue più preziose collaboratrici.

Stefania Barchiesi era anche l’anima del dopolavoro ferroviario di Ancona. Sette anni aveva subito un intervento chirurgico al cuore, ma aveva continuato a vivere con la sua spiccata ironia, coinvolta in mille attività e senza mai far pesare le sue condizioni a parenti e amici. Nella sua omelia il parroco don Gabriele Ruzziconi ha ricordato l’impegno sociale di Stefania, ma anche la sua gioia di vivere e la capacità di “saper donare un aiuto concreto agli altri”.

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