dal Corriere Adriatico di oggi
Con il trucco delle cartiere venivano acquistate in Germania e poi rivendute
con sconti vantaggiosissimi
Le auto comprate senza Iva
Proseguono le indagini della Finanza, possibili casi analoghi
Proseguono i controlli della Guardia di finanza del comando provinciale di Ancona per capire se vi siano altri giri simili nel territorio per quanto concerne il mercato delle autovetture di lusso acquistate all'estero e rivendute poi nella nostra provincia eludendo il fisco. L'operazione denominata Virtual Car, appena conclusa e iniziata alla fine del 2006, ha visto un modo insolito nello scegliere le auto da acquistare, ovvero l'uso di internet. I dieci uomini denunciati e tutt’ora indagati, uno di Montemarciano, due di Osimo, uno di Poggio San Marcello, uno di Fano, uno di Campodarsego (Padova), uno di Sciacca (Agrigento), un’altro ancora di Latina e due di Cisterna di Latina, tutti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e alla truffa nei confronti dello Stato, agivano tutti nella stessa maniera per importare Ferrari, Lamborghini e Porsche, ma anche Bmw, Mercedes e Audi. Sceglievano le auto rigorosamente di lusso dai siti internet di alcuni concessionari tedeschi. Tra le varie vetrine del web c'era ad esempio il www.mobile.de.Auto molto costose ma che, con il trucco delle cartiere, potevano poi essere vendute fino a 20 mila euro in meno rispetto al prezzo di un qualunque altro concessionario italiano. Significativo il caso di una Porsche 997 S4 acquistata in Germania a 90 mila euro al netto di Iva - ha spiegato il colonnello Paolo Papetti durante la conferenza stampa di giovedì - e rivenduta a un autosalone italiano a 94.500 euro, che altrimenti sarebbe costata 113.400 euro. L'operazione, evidentemente antieconomica, è possibile solo per effetto del mancato versamento dell'Iva da parte della cartiera.Un giro d'affari da 50 milioni di euro e che permetteva di vendere, secondo gli investigatori, un migliaio di auto al mese. Secondo i finanzieri, la vicenda è iniziata alla concessionaria Mondo Auto di Falconara, chiusa a fine 2007. L'autosalone riceveva l'ordine da un cliente nazionale per poi cercare l'auto sul web e quindi ordinarla. A questo punto una persona andava in treno o in aereo in Germania per poi, contanti alla mano, pagare l'auto all'autosalone tedesco a nome però di una cartiera italiana. A questo punto non rimaneva altro da fare che ritirare la vettura di lusso e, una volta applicata la targa temporanea, tornare in Italia per consegnarla al nuovo autosalone in attesa che il cliente venisse a ritirarla. Tutti i clienti che hanno acquistato le auto erano ignari del tarocco e, proprio per questo motivo, le vetture non sono state sequestrate.
ALBERTO BIGNAMI,
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