Tagli all'Api Regione nel mirino
Dal Carlino di oggi
Con la prospettiva di esuberi alla raffineria Api, paventata a gennaio e rilanciata dal sindaco nel consiglio di giovedi', si profila un braccio di ferro dei lavoratori, ma non con l'azienda bensi' con la Regone, accusata di aver imposto restrizioni eccessve sotto il profilo ambientale, con un anomalo incremento dei costi. "Le difficolta' cui ha accennato il sindaco sono reali - conferma Andrea Fiordelmondo- della Uil - e da tempo l'azienda ha annunciato ua razionalizzazione dei costi dll'energia e del personale. Non tanto per la crisi, quanto per le restrizioni imposte dalla Regione in tema ambientale, con una disciplina piu' severa rispetto a quella nazionale per l'inquinamento dell'acqua, dell'aria e del sottosuolo. Senza contare che le scelte politiche regionali ostacolano i progetti di sviluppo dell'azienda". Cosi', secondo Fiordelmondo, l'api, pressata dai costi connessi al contenimento dell'inquinamento, dovra' razionalizzare "e se questo si tradurra' in tagli al personale - attacca il sindacalista - l'assessore Marco Amagliani venga a spiegarlo ai lavoratori, che il suo partito dice di rappresentare". A giugno, continua il rappresentante provinciale della Uil, "l'azienda presentera' il piano industriale in cui sono contemplati tagli. Riguardo al personale, l'unica manovra possibile e' quella della mobilita': secondo Amagliani, il taglio vorra' dire piu' sicurezza?". Secondo Fiordelmondo si profila quindi una trattativa difficile, con manifestazioni eclatanti su esempio dei Comitati, come lo treet crossing, "ma la strada, in questo caso, restera' bloccata per giornate intere".
2 commenti:
Non c'è bisogno di azioni eclatanti!
Basta mandare a casa l'anno prossimo Spacca, Amagliani e tutti gli altri.E' l'unica soluzione
la regione rischia l'anno prossimo. Nn a caso alcuni papaveri alzano polveroni sparando a salve. E' ora scossa di rimuoverli x non fargli fare piu danni. Sarebbe una svolta epocale.
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