Prg, approvazione a rischio
Alcuni cittadini ricorrono: in Provincia c’è stato un iter burocratico errato
Dal Corriere di oggi
Falconara Piano Regolatore Generale a rischio dopo la decisione del Consiglio di Stato di procedere all’annullamento dell’atto del Consiglio provinciale che ne aveva sancito l’adozione definitiva nel marzo del 2003. Il documento urbanistico del Comune, varato nel 1999 dalla giunta Carletti ed arrivato dopo un lungo iter in Provincia, a quanto pare avrebbe dovuto essere approvato con una delibera della giunta e non dal voto dell’assemblea consiliare come invece avvenuto. L’irregolarità è stata rilevata qualche mese dopo il nulla osta definitivo dell’ente quando alcuni cittadini falconaresi hanno deciso di presentare ricorso (per problemi relativi alla non edificabilità di alcune aree) finito in ultima istanza davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Alcune settimane fa il Capo dello Stato ha dato ragione ai ricorrenti, ma la Provincia di Ancona è corsa subito ai ripari avviando una procedura per rimettere “in pristino tutti i procedimenti”. “Secondo noi – dice il vice presidente della Provincia ed assessore all’urbanistica Giancarlo Sagramola – la decisione è stata presa senza tenere conto che nel 2003 eravamo in una fase di passaggio da una normativa all’altra. In precedenza i Prg dovevano essere approvati dal Consiglio, poi successivamente sono passati sotto la diretta responsabilità della giunta. Noi all’epoca, abbiamo fatto tutte le indagini necessarie per capire quale era la strada da percorrere ed è emerso, in base ad una norma transitoria, che il Prg doveva passare in giunta per una presa d’atto e poi successivamente essere approvato dal Consiglio provinciale e così è stato fatto”. La questione, scottante perché proprio sul Prg ’99 e sulle successive varianti si fonda il traballante bilancio del Comune di Falconara, è stata analizzata a fondo e l’esecutivo guidato da Patrizia Casagrande (che nel 2003, all’epoca del secondo mandato del presidente Enzo Giancarli, era titolare della delega all’urbanistica) ha deciso in questi giorni di rivedere tutta la procedura e di approvare il documento “ora per allora”. Insomma, un nulla osta “retrodatato” che dovrebbe risolvere in via definitiva la vicenda. Adesso resta da vedere se gli organismi di controllo daranno il loro avallo all’operazione avviata dalla Provincia di Ancona, in caso contrario per il Comune di Falconara la situazione potrebbe diventare veramente difficile in quanto il pareggio del conto economico è stato ottenuto solo grazie all’attuazione di una serie di varianti al Prg ’99, fra questa la più cospicua è la cosiddetta variante di Castelferretti sotto la collina di Montedomini.
1 commento:
Allora alla fine pagherebbe l'incolpevole attuale amministrazione di falconara per i casini fatti dalla Provincia?
Posta un commento