sabato 13 febbraio 2010

Il sindaco bocciato sulla riconversione

Urla e spintoni tra dipendenti della Sadam e Comitato: un operaio finisce all’ospedale. In Consiglio è bagarre

Jesi La bocciatura del sindaco Fabiano Belcecchi è arrivata alle 23, al termine di una seduta-fiume. L’esito era scontato, forse non in queste dimensioni: 17 i voti contrari alla proposta del primo cittadino, 12 quelli a favore, un astenuto (Polita). Con l’opposizione hanno votato Bucci del Prc, Fancello e Fratesi del Pdci, Brecciaroli dei Verdi, Santarelli e Negozi del Pd. Con il sindaco si è schierato D’Onofrio in disaccordo con il centrodestra. Urla, fischi, striscioni sbandierati in aula, parole pesanti contro alcuni consiglieri, anche al termine della seduta. Perfino un malore e l'arrivo di un'ambulanza. I lavoratori della Sadam hanno inscenato una protesta per sostenere le proprie ragioni. Ieri il Consiglio è stato chiamato a votare il documento di riconversione dell'ex zuccherificio. Ed è stata bagarre. Già dalle due del pomeriggio i lavoratori, quasi un centinaio, hanno iniziato ad affollare l’ingresso del municipio. Hanno atteso i consiglieri al varco, non risparmiando slogan e sfottò.

Occupata l’aula

“Non possiamo avanzare, non c'è posto”. Questo ripetevano, ma al tentativo di qualcuno di entrare, come di qualche esponente del Comitato, ci sono stati spintoni e urla. Si è sfiorata la rissa, tanto che il presidente Paolo Cingolani ha dovuto sospendere i lavori proprio per il baccano e i commenti continui agli interventi dei consiglieri contrari alla riconversione. Dalla parte degli operai anche i militanti del Tnt. La seduta è stata interrotta poco prima delle 19 proprio perchè la situazione dell'ordine pubblico rischiava di degenerare, nonostante la presenza massiccia di carabinieri, polizia e vigili urbani, oltre che agenti della Digos.

Forze dell’ordine in massa

Gli operai, che invocano la firma dell'accordo di riconversione da parte del sindaco, sono entrati nell'aula, dove si trovavano già la giunta e i consiglieri, impedendo di fatto ad altri cittadini e ai rappresentanti del Comitato per la Tutela della salute della Vallesina di entrare. Sono volati insulti e spinte. Un operaio è finito al Pronto soccorso sostenendo di aver ricevuto un colpo ad un rene da parte di un esponente dei Comitati anticentrale, che respingono ogni responsabilità. Quasi tutti i consiglieri hanno parlato.

Lunedì la firma in Regione

Il primo a intervenire è stato il sindaco Fabiano Belcecchi, che ha ricordato come la firma dell'accordo, prevista lunedì in Regine, sia di sua competenza. Sulla carta, i no dell'assemblea, preoccupata per le ricadute ambientali del progetto in un'area che è già ad alto rischio, e per garanzie occupazionali ritenute insufficienti, erano prevalenti già ad inizio seduta.

Nel dichiarare il suo voto contrario, il consigliere del Pdci Claudio Fratesi ha espresso anche amarezza “a sentirsi dare del buffone - ha detto - sapendo come sia difficile votare. Ma ci sono clausole che non ci rassicurano. Abbiamo a che fare con poteri fortissimi. L'ultimo documento fa un passo indietro rispetto alle garanzie per i lavoratori e per la città. Eppure c'è chi, come il consigliere provinciale Animali, sulla vicenda dice cattiverie e offende”. Anche secondo l'esponente dei Verdi Luca Brecciaroli “non ci sono le condizioni per firmare. Non possiamo far finta di nulla di fronte ai dati negativi che arrivano dal monitoraggio ambientale”. Critico anche Mario Sardella (Md), secondo cui “il sindaco ha gestito la situazione da segretario della Cgil”.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

NON HO CAPITO COME HA VOTATO IL CENTRODESTRA????
MICA AVRA' VOTATO CONTRO CON I COMUNISTI SPERO?

Anonimo ha detto...

pare proprio di si. Rinnegano tutto nella speranza di far cadere il sindaco. Per cosa poi? Per riperdere le elezioni. Che tristi

Anonimo ha detto...

I 150 DIPENDENTI + FAMIGLIE E INDOTTO SE CADE L'AMMINISTRAZIONE DI SINISTRA,PER CHI VOTERANNO? PER LA SINISTRA CHE LI VUOLE MANDARE A CASA PER IDEOLOGIA? PER LA DESTRA CHE LI VUOLE UGUALMENTE MANDARE A CASA PER LEGGEREZZA E STUPIDITA'?
Veramente Iesi e LE Marche si meritano la sinistra a vita.