lunedì 8 marzo 2010



ELEZIONI REGIONALI: IL PDL NON HA CANDIDATO UNO JESINO? L’ELETTORATO RISPONDE “ADOTTANDO” IVANA BALLANTE!



Nei giorni scorsi ho seguito sulla stampa il disagio espresso da vari esponenti politici locali per la mancata candidatura alle regionali di uno jesino del PdL. Ritengo opportuno condividere pubblicamente tale dissenso anche perché in passato ho sempre sostenuto la necessità di riferimenti territoriali per portare le istanze locali nell’assise regionale. E per ben due volte l’avv. Antonio Grassetti di AN ha mancato l’elezione per una manciata di voti a favore di candidati anconetani, che potevano contare su una base elettorale più ampia. Ora, però, con il PdL si poteva ragionevolmente pensare di eleggere un consigliere jesino per rappresentare e sostenere in Regione le peculiarità della nostra città, fortemente penalizzata da una politica troppo accentrata su Ancona. Ed ora? La reazione non può essere certamente quella di non andare a votare o di riversare i consensi su altre forze politiche; si tratterebbe di una protesta sterile che andrebbe a favorire proprio chi non vuole un rappresentante del PdL di Jesi. Ed allora, tra i 5 candidati schierati in Vallesina, scegliamone uno che ci possa rappresentare adeguatamente e coinvolgiamolo nelle problematiche cittadine. La persona più indicata potrebbe essere l’avv. IVANA BALLANTE di Filottrano, già Sindaco per dieci anni nella sua città e attualmente amministratore comunale e provinciale che vanta forti legami con Jesi, dove tra l’altro insegna diritto in un Istituto scolastico superiore. Già alcuni ambienti cittadini hanno preso contatto con la candidata, in virtù della sua vasta esperienza come amministratore pubblico e della sensibilità da lei dimostrata su problematiche ambientali, salute, sanità e occupazione. Personalmente auspico che il progetto vada avanti e che l’elettorato jesino “adotti” l’avv. Ivana Ballante come proprio candidato di riferimento.


Jesi, 02/03/2010

f.to Romano Zenobi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono sempre i soliti nomi

Anonimo ha detto...

perchè non vietare il cumulo delle cariche?cons. comunale, consigliere provinciale e cons.re regionale, alla faccia del politico di carriera.....