“Non meritavo questa sconfitta”
Amagliani esce di scena: “La deroga al terzo mandato non è stata capita dagli elettori del mio partito”
Dal Corriere
Falconara Deluso e amareggiato per questi numeri che sono “pesanti come pietre”, ma consapevole di avere sempre fatto il suo dovere e di avere lavorato con “passione e impegno”. La mancata rielezione del falconarese Marco Amagliani è stata una delle sorprese delle elezioni regionali, ma l’ex assessore ne prende atto e basta. “Non recrimino nulla, è così e basta - spiega -. Sono sereno, ho sempre lavorato con impegno. Posso solo dire che evidentemente non sono stato capito, nella provincia e soprattutto nella mia città dove ho realizzato per la prima volta una indagine epidemiologica e un registro dei tumori. Tutto questo è passato nel totale silenzio e anzi il risultato elettorale è stato inversamente proporzionale al valore di questa iniziativa”.
Amagliani, consigliere comunale dal 1985, assessore a Falconara dal 1989 al 2002, presidente del consiglio provinciale dal 1998 al 2000 e dal 1996 al 1998 presidente del Cotran, diventato proprio in quegli anni Conerobus, consigliere regionale (e poi assessore) dal 2000, parla di ingiustizia nei suoi confronti. “L’astensionismo non c’entra niente - assicura -. Le cause di questa sconfitta sono tutte da cercare all’interno del mio partito. La deroga per il terzo mandato che mi è stata concessa perché prevista dal regolamento non è stata per niente digerita e questo è il risultato”.
Ad Amagliani sono mancati solo una manciata di voti, 150 più o meno, ma su queste poche preferenze si è giocato il suo futuro politico. “Poco male, un lavoro ce l’ho - prosegue -. A 20 anni ho vinto un concorso pubblico, tornerò a fare il mio lavoro. Mi dispiace solo essere messo a riposo dall’attività amministrativa. Non sono un ragazzino, ho 53 anni, ma non sono vecchio da pensione, potevo fare ancora molto. Sono in una fase della vita in cui le esperienze e le conoscenze accumulate sono davvero tante. Potevo essere utile e lavorare bene, ma le urne hanno deciso altrimenti e io rispetto la scelta fatta dal popolo sovrano. Mi dispiace essere messo da parte e mi dispiace che sia accaduto anche a Stefania Benatti, una delle migliori colleghe che ho avuto. E’ una ingiustizia, assurdo che una persona come lei non ce l’abbia fatta”.
Amagliani augura buon lavoro ai nuovi consiglieri, anche se, rispetto alla situazione che si è creata con le recenti alleanze, le sue perplessità sono molte. “Con l’Udc in maggioranza - fa presente - inevitabilmente la politica si sposterà a destra e sono convinto che molti temi verranno messi in discussione, come l’ambiente, l’energia, la famiglia, la scuola. Noi eravamo un argine e questo sbarramento adesso non c’è più. Spero che il Pear non venga messo in discussione, ma non ci credo molto”.
Quanto all’Idv, Amagliani è convinto si tratti solo di “un’onda lunga che viene cavalcata anche con molta arroganza come dimostra quanto sta accadendo al Comune di Ancona”.
Amagliani, consigliere comunale dal 1985, assessore a Falconara dal 1989 al 2002, presidente del consiglio provinciale dal 1998 al 2000 e dal 1996 al 1998 presidente del Cotran, diventato proprio in quegli anni Conerobus, consigliere regionale (e poi assessore) dal 2000, parla di ingiustizia nei suoi confronti. “L’astensionismo non c’entra niente - assicura -. Le cause di questa sconfitta sono tutte da cercare all’interno del mio partito. La deroga per il terzo mandato che mi è stata concessa perché prevista dal regolamento non è stata per niente digerita e questo è il risultato”.
Ad Amagliani sono mancati solo una manciata di voti, 150 più o meno, ma su queste poche preferenze si è giocato il suo futuro politico. “Poco male, un lavoro ce l’ho - prosegue -. A 20 anni ho vinto un concorso pubblico, tornerò a fare il mio lavoro. Mi dispiace solo essere messo a riposo dall’attività amministrativa. Non sono un ragazzino, ho 53 anni, ma non sono vecchio da pensione, potevo fare ancora molto. Sono in una fase della vita in cui le esperienze e le conoscenze accumulate sono davvero tante. Potevo essere utile e lavorare bene, ma le urne hanno deciso altrimenti e io rispetto la scelta fatta dal popolo sovrano. Mi dispiace essere messo da parte e mi dispiace che sia accaduto anche a Stefania Benatti, una delle migliori colleghe che ho avuto. E’ una ingiustizia, assurdo che una persona come lei non ce l’abbia fatta”.
Amagliani augura buon lavoro ai nuovi consiglieri, anche se, rispetto alla situazione che si è creata con le recenti alleanze, le sue perplessità sono molte. “Con l’Udc in maggioranza - fa presente - inevitabilmente la politica si sposterà a destra e sono convinto che molti temi verranno messi in discussione, come l’ambiente, l’energia, la famiglia, la scuola. Noi eravamo un argine e questo sbarramento adesso non c’è più. Spero che il Pear non venga messo in discussione, ma non ci credo molto”.
Quanto all’Idv, Amagliani è convinto si tratti solo di “un’onda lunga che viene cavalcata anche con molta arroganza come dimostra quanto sta accadendo al Comune di Ancona”.
3 commenti:
Amagliani,dovrebbe chiedersi come mai i cittadini di Falconara,non lo abbiano votato.Forse con molta presunzione,pensava che la sua battaglia contro l'Api,gli avrebbe portato consensi.Non ha calcolato probabilmente,che molti operai dell'Api,una volta suoi elettori,sono stati costretti a voltargli le spalle,vista la crociata da lui intrapresa contro la raffineria.Strano che un politico navigato come Amagliani,non l'abbia previsto.
Amagliani sa bene quanti voti ha preso in raffineria per il rinnovo della concessione. Tanti ragazzi lo hanno votato tra cui anche il sottosritto. Credo che l'ex assessore sappia bene dove ha perso tanti voti. Basta volerlo dire
Per US:Da quando e' stata rinnovata la xconcessione alla raffineria(2002 se non sbaglio),di acqua sotto i ponti ne e' passata tanta.Amagliani da quella data in poi,si e' distinto solo per attacchi contro l'Api,Brachetti e nuove centrali.Non per niente la contestazione verso Amagliani e la regione Marche,da parte delle maestranze Api,e' cosa recente.I voti presi all'atto del rinnovo della concessione,e anche poco dopo,non sono paragonabili quantitativamente a quelli presi ultimamente.Anche il sottoscritto anni fa lo ha votato.Ma siccome lavoro in raffineria,ci tengo a mantenere il posto di lavoro e,in ambito territoriale,quando si vota alle amministrative,ho imparato a dare il mio consenso a quei partiti che non vedono la raffineria come un mostro da distruggere.Ho famiglia da mantenere e,un minimo di buonsenso mi consiglia di non votare piu' da tempo per l'accoppiata CIC(Calcina)-Amagliani.E l'impressione e' che tanti lavoratori dell'Api mi abbiano seguito.
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