domenica 5 ottobre 2008

L'uovo di giornata




Nella paradossale battaglia per difendere la scuola dal ministro dell'Istruzione la sinistra e la sua stampa di complemento la deve smettere di usare i bambini come scudi umani.
Ormai c'è n'è una al giorno. Ieri abbiamo saputo della maestra che ha convocato la manifestazione contro la Gelmini facendo scrivere una nota sul diario dei ragazzi, da far leggere e firmare ai genitori.
Sempre ieri a Bologna, genitori e insegnanti hanno tentato di occupare la scuola elementare don Marella, portandosi i bambini al seguito, col sacco a pelo e i materassini. Per poi gridare allo scandalo quando i carabinieri hanno fatto sgombrare la scuola spaventando i piccoli alunni.
Oggi dall'Unità apprendiamo che manovre del genere sono considerate un successo democratico. Così infatti l'intrepido titolo del quotidiano: "Una giornata di lotta a staffetta. Gli insegnanti, i precari, i genitori, ma anche tanti bambini".
Grande successo della manifestazione dunque: anche i bambini sono contro la riforma del ministro Gelmini, scendono in piazza, si accampano sulle scalinate del ministero e rilasciano interviste bellicose. Come quella che sempre l'Unità ha cura di riportare: "Marco biondino di 9 anni - scrive impavido il giornalista - la mette sul pratico: voglio andare a scuola anche il pomeriggio, a casa mi rompo". Più che contro la Gelmini sembra un'intervista contro i genitori, ma ovviamente la tesi del giornalista è che la Gelmini abbia abolito ora e per sempre il tempo pieno.
Insomma basta: se genitori e insegnanti hanno voglia di manifestare lo facciano pure ma lascino in pace figli e figlie, non li schierino in una guerra che non è la loro, non ne facciano oggetto di propaganda politica.
Non si difende un'idea di scuola alternativa a quella del governo, giusta o sbagliata che sia, mettendo i bambini sugli spalti della rivolta così da nascondersi dientro la retorica dell'innocenza, magari sperando di esporli come "vittime collaterali".
Se proprio volete la guerra contro Mariastella, armatevi e partite, ma lasciate i bambini a casa.

Da L'Occidentale

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E' scoppiata la Gelmini-mania grande Mariastella!!!

Anonimo ha detto...

Mi chiedo con quale diritto io genitore devo sottostare ad iniziative che riguardano me e i miei figli e che non condivido.
Facciano pure tutte le manifestazioni che vogliono,facciano scioperi ,come la legge prevede..e basta.
Io sono d'accordo quasi su tutto con il ministro e i miei figli non devono essere strumentalizzati.
La maestra o il professore insegnino a fare il riassunto e spieghino la divina commedia:per questo sono pagati.Se si vogliono mettere il velo nero al braccio lo facciano prima delle lezioni o dopo.
Spero che questo andazzo finisca presto e tanti genitori la pensano come me.FUORI la politica dalla scuola ,se no mi si dia la possibilità di scegliere la privata!!Cioè con un bonus da spendere dove voglio.Adesso sono cornuto e mazziato.Mando i miei figli in una scuola dove mi riconosco poco e se cambio devo pagare 2 volte.
M.B.

Paolo B. ha detto...

"Mi chiedo con quale diritto io genitore devo sottostare ad iniziative che riguardano me e i miei figli e che non condivido."

Anch'io me lo chiedo, ma non rivolta solo a insegnanti e genitori, ma a un ministro che fa riforme senza ascoltare nessuno, per decreto, mandando indietro la scuola. Gli insegnanti non hanno solo il compito di insegnare a fare un riassunto o a spiegare la Divina Commedia, ma hanno anche il compito di educare, dato che sono le persone con cui i nostri figli passano più tempo dopo quello con i propri genitori.
La scuola sta passando un brutto momento e, invece, di rinnovarla, discutendo sui programmi, si fanno enormi passi indietro (almeno per quanto riguarda la scuola elementare o primaria).
Il discorso sarebbe molto lungo, ma spero vivamente che chi ci governa capisca che una riforma del genere non porta niente di buono, se non al tanto richiesto risparmio richiesto dal Ministro Tremonti. Non è il ritorno al maestro unico che migliora la scuola, anzi la peggiora.
Paolo B.

Anonimo ha detto...

Siam venuti su tutti quanti con il maestro unico. Le cose non mi sembravano cosi catastrofiche!!!

Paolo B. ha detto...

"Siam venuti su tutti quanti con il maestro unico. Le cose non mi sembravano cosi catastrofiche!!!"

Io sono del '75 e sono stato l'ultimo ad avere il maestro unico. Mia sorella, del'76, ha iniziato con le tre maestre come è adesso. Io non so cosa significa avere tre maestre, ma vengo da una famiglia di insegnanti e ho l'opportunità di sentire dai diretti interessati come vanno le cose. E tra il maestro unico e le tre maestre di differenze ce ne sono: ora come ora non è così facile tenere a bada bambini numerosi e a volte poco rispettosi dell'altro e dell'insegnante (parlo per conoscenza e non per sentito dire).
C'è una bella differenza tra quando andavo io alle elementari e i bambini di oggi. Più il tempo passa più i bambini diventano più svegli, vivaci, a volte non sanno nemmeno cosa significa il rispetto. In più oggi i genitori (e per fortuna non tutti) si elevano a difensori dei figli contro i soprusi degli insegnanti, che hanno osato dare un brutto voto o una nota al loro "innocente" figlio (anche qui parlo per esperienza).
Insomma, ci sono bambini che vengono su con un senso di onnipotenza paurosa e guai se la maestra lo fa notare al genitore; questi risponde che mai suo figlio farebbe una cosa del genere: come se non si sapesse che i bambini si comportano in maniera diversa se ci sono i propri genitori o non ci sono!
Io, anche se non l'ho vissuta personalmente, sono favorevole alle tre maestre, mi dà una sensazione di garanzia maggiore che non il maestro unico, che francamente vedo solo come una mossa per risparmiare!
Ribadisco la Gelmini dovrebbe prima informarsi meglio su come funziona la scuola!
Per finire, una piccola nota sulla "Strumentalizzazione dei bambini".
La mia secondogenita va all'asilo e mi è tornata a casa con dei fogli dove era spiegato il perchè le insegnanti sono contrarie alla riforma. Non mi sono certo scandalizzato, anzi ho apprezzato il gesto di informare i genitori. D'altronde la scuola si è formata da docenti, genitori, studenti e personale ATA, ma il protagonista è lo studente e non capisco perchè non debba sapere a cosa va incontro la scuola. Anche i bambini, sono vivaci, attivi, ma anche molto intelligenti!
Paolo B.

Anonimo ha detto...

i passi indietro..il maestro tuttologo......
Eh no! Adesso la scuola elementare è tuttologa ,nel senso che sembra doversi occupare di tutto e di più..dall'educaz.alimentare a quella stradale,a quella artistica a quella musicale,a quella alla convivenza civile,all'informtica,
al riciclo e potrei continuare con almeno 5 o 6"educazioni" che portano solo frammentazione.
No,la scuola elementare non è la scuola media,non è il liceo e tantomeno l'università. Si chiama elementare e dunque deve dare gli elementi della conoscenza,i "fondamentali" del sapere,quelli che vanno dati e irrobustiti negli anni appunto delle elementari, perchè dopo è tardi! I fondamentali li deve dare l'insegnante prevalente e deve essere in grado di farlo,con impegno e rigore aggiornandosi.
Poi è giusto che intervenga l'insegnante di inglese e un'altra figura per lo sport o strumento misicale o altro e che ruoti per parecchie classi.Quello che rappresento è la trasposizione pari pari della scuola primaria francese.Non è la quantità delle ore passate a scuola,tantomeno il numero dei maestri che detrminano un insegnamento di valore,anzi il contrario secondo me.
Va da sè che l'educazione è una componente fondamentale e non mi sogno di sminuirla,ma ha poco a che fare con il maestro unico
(che poi è prevalente).Il discorso è lungo,sono d'accordo e non è possibile qui fare un discorso di natura pedagico-didattica.
Mi piacerebbe comunque che ci fossero dibattiti dove si discutesse del merito e del merito non parlassero i sindacati della scuola, ma le associazioni professionali degli insegnanti oltre a pedagogisti, psicologi altre figure professionali che hanno titolo a parlare di queste cose.Sono convinto che la prima pietra di una nuova scuola fatta di chiarezza e rigore sia il maestro prevalente. Poi viene il resto nel caos generale della scuola tutta. La mia è convinzione
di genitore e insegnante.
Grazie a Paolo che mi ha dato modo di discutere perchè la realtà ha tante sfaccettature e al blogger che ha inserito questo pezzo.
M.B.

Paolo B. ha detto...

Beh ringrazio io per l'opportunità datami da M.B. e dal blogger!
Fatto sta che secondo me manca un luogo dove poter discutere dei problemi della famiglia, della scuola e dei nostri figli qui a Falconara!
Io la butto lì... Non sarebbe il caso di costituire un'associazione che si occupi della famiglia, dei suoi problemi, dei rapporti con la scuola, con le istituzioni? Qui a Falconara non c'è niente del genere, non c'è un organo che rappresenti l'interesse delle famiglie. Non so se è realizzabile, ma ci si potrebbe provare. Io sono disposto a mettermi in gioco.
Scusate il fuori tema, ma sentivo il bisogno di dirlo.
Grazie.
Paolo B.