lunedì 6 ottobre 2008

L'uovo di giornata





Ogni tentativo di suscitare una discussione razionale sui provvedimenti del ministro Gelmini e, in particolare, sulla reintroduzione del maestro unico nelle scuole primarie, è stato vano. Orecchie da mercante. I sindacati della scuola, con la Cgil in testa, e il Partito Democratico, con Veltroni e Garavaglia in testa, hanno deciso di pronunciare come dischi rotti un solo slogan menzognero: «La scuola elementare italiana è una delle migliori del mondo ed è il fiore all’occhiello del sistema italiano dell’istruzione. Perché si vuole distruggerla?». Memori dell’aureo precetto “ripeti mille volte la stessa bugia e diventerà una verità” hanno distribuito la velina dappertutto e tutti ripetono lo slogan come ossessi. Lo ha fatto in televisione, con le stesse identiche parole, anche Epifani, noto esperto di didattica delle scuole primarie.
Chi ha tentato di addurre argomenti e di spiegare perché la scelta del maestro unico è pedagogicamente e didatticamente corretta, e non risponde soltanto a criteri di economia, si è visto opporre un muro di silenzio. La controprova è che quando non si è potuto far finta di niente – di fronte a un articolo di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, che spiegava come la scelta del maestro multiplo non avesse avuto alcun senso se non quello di usare la scuola come ammortizzatore sociale in mano ai sindacati – la risposta del ministro-ombra Garavaglia è stata una serie di balbettamenti-ombra, privi di qualsiasi consistenza. L’unico tentativo di difesa si è avuto da parte di alcuni pedagogisti che, dopo aver rifilato – in omaggio al precetto di cui sopra – la balla che in tutti i paesi moderni esiste un sistema di presenze multiple di maestri si sono chiesti come mai farà il maestro unico a insegnare la lingua italiana, la matematica, le scienze, la geografia, la salute, le norme sul traffico, la ginnastica e le tante altre materie del genere disegno, ballo, canto, ceramica, ecc.
Ingenui o falsi ingenui? Intanto, le norme sul traffico dovrebbe essere in grado di insegnarle chiunque possieda una patente automobilistica… o c’è bisogno di un maestro apposito anche per questo? Il termine “insegnare la salute” non merita commenti. E, soprattutto, quel che è tragicomico è che, dopo aver spezzettato la scuola elementare in una miriade di attività, materie e pseudomaterie, mettendo tutto sullo stesso piano, si venga a dire che non si può fare a meno di molti maestri… I sindacati e la sinistra non possono tollerare che la scuola – ovvero il territorio da loro considerato da un trentennio come proprietà privata e pascolo esclusivo – venga gestita senza il loro consenso, anzi che si muova una sola paglia senza il loro consenso. Pertanto, la dichiarazione di Bonanni secondo cui la scuola non è un’azienda con un amministratore delegato, bensì è di tutti, è vera: a patto di dire che finora la scuola è stata un’azienda amministrata dai sindacati e che il problema è che finalmente si sta affermando il principio che è di tutti, ovvero che chi la gestisce è il governo e il Parlamento. Perciò se lorsignori sono democratici farebbero bene a fare tre passi indietro e a non impicciarsi di maestri unici o multipli, di dottrine pedagogiche, e lasciare alle istituzioni preposte di occuparsene. Ma è chiaro che di passi indietro non ne faranno neppure mezzo, e quindi quella che si profila è una grande battaglia di democrazia. Se essa si concluderà con un cedimento e con la riaffermazione del potere sindacale di decidere come gestire la scuola persino sul piano dei contenuti didattici, possiamo dire un addio definitivo al sistema dell’istruzione in Italia.

4 commenti:

Paolo B. ha detto...

Questo dimostra come alcune persone scrivono senza sapere effettivamente cosa scrivono. I sostenitori del maestro unico hanno provato minimamente a sentire gli insegnanti su cosa ne pensano? O si basano solo sulle dichiarazioni di politici e sindacati?
Io, personalmente, non credo che al momento, un solo insegnante riesca a tenere a bada classi di 30 bambini. E sappiamo benissimo che non è facile oggi, dato che gli stessi genitori si sono messi a minare il ruolo dell'insegnante.
Poi mi domando: perchè alle medie e alle superiori ci sono professori per ogni materia e alle elementari no? Addirittura alla materna si vuole mettere un insegnate al mattino e uno al pomeriggio! Allora, le maestre devono sapere insegnare tutto, i professori no? Cosa c'è di diverso?
Secondo me nulla! Quindi o si fa tutto unico o si lascia così com'è!

Anonimo ha detto...

vorrei dire al cortese Paolo che un conto è guidare la bici,il motorino,la macchina,un conto è il tir,un altro ancora è guidare l'aereo o la nave..
Sono stata maestra elementare in tempi lontani(unica )poi sono passata alle superiori dopo aver superato regolare concorso a cattedre.Lei pensa che l'italiano sia la stessa cosa? Crede forse che in quarta o quinta si insegni la divina commedia,comninciando dai 4 sensi interpretativi dell'oprera? Naturalmente accennando alla patristica e alla scolastica come minimo e affrontando i severi argomenti dell'allegoria.Naturalmente collegando personaggi e temi a Stazio,Petrarca,Ariosto,Montale,E.L.Master e ancora al cantico dei cantici e al viaggio di S. Brandano,a J.Joyce
Non ho notizia dello studio della poetica e dei sonetti di PetraRCA.
Nè mi risulta che alle elementari si debbano preparare 4 tipologie di saggi brevi,di arg. artistico-letterario,economico,storico e scientifico perchè all'esame di maturità ci sono.
Non mi risulta che in storia si studino le teorie economiche,nè le principali correnti filosofiche.
Vorrei aggiungere che un insegnante delle superiorinel triennio può avere 80,90 alunni e correggere circa 300 compiti in classi al quadrimestre.Un elaborato specie di quinta necessita tra correzione e registrazioni varie di tre quarti d'ora.i COMPITI CATALOGATI E CORRETTI VENGONO DEPOSITATI E TIRATI FUORI IN PRESENZA DI CONTESTAZIONI (SEMPRE PIù FREQUENTI)e di debiti o bocciatura.
Come vede di diverso c'è molto anche se ho fatto solo pochi esempi. E' meglio che trovi altri argomenti se ne ha.
Cordialmente
Rosella R.

Paolo B. ha detto...

Cara Rosella R., intanto la mia era una provocazione.
Poi ovvio che le materie trattate alle elementari sono diverse trattate alle superiori e non c'è alcun bisogno che mi fa l'elenco di cosa si fa, dato che io ho fatto le elementari e lo scientifico, ho una madre maestra e un padre professore! Mi sono espresso male, d'accordo, ma quello che intendo è che per quanto possa essere meno articolato l'italiano alle elementari, se un insegnante si dedica solo a insegnare l'italiano, secondo me rende meglio e lo studente capisce un po' di più.
Preferisco avere tre maestre che sanno insegnare bene la loro materia, che una maestra unica che deve insegnare tutto e forse male. Si dice che è meglio fare una cosa ma fatta bene piuttosto che cento ma fatte male.
E francamente non credo che la difficoltà sia nel fatto che alle elementari l'italiano sia più facile da insegnare che alle superiori. Nelle superiori ci saranno più cose da insegnare, ma alle elementari le maestre devono saper gettare le basi, altrimenti i proff. non potranno raccontare loro di Dante, Virgilio, Manzoni, Pascoli, Verga e via dicendo. Ognuno ha il suo compito e deve essere fatto bene. Per questo è meglio avere una maestra che si dedica solo all'italiano, una che si dedica solo alla matematica, una all'area antropologica. Perchè, per quanto possa essere più snello il programma di italiano alle elementari, richiede comunque professionalità, passione e capacità.
Ma la vera difficoltà di fare l'insegnante è educare, perchè nessuno mi toglie dalla testa che le maestre e i proff. sono educatori insieme ai genitori dei giovani. E questo è il ruolo che l'insegnante deve recuperare. Non deve solo insegnare Verga e compagnia, a fare 2+2 o a ricordare i fatti della storia, ma deve educare alle regole, al rispetto, a vivere nella scoietà in collaborazione ovviamente con i genitori. Ma purtroppo ci sono alcuni "esemplari" di questi ultimi che hanno visto la scuola come un parcheggio per i loro figli e se ne "fregano" altamente dell'educazione, tanto che davanti a un brutto voto accusano l'insegnante, anche davanti ai loro figli, piuttosto che chiedere al prof/maestra il motivo di tale decisione e poi ragionarci con il figlio. E questo secondo me è inaccettabile ed è da qui che deve ricominciare la ristrutturazione della scuola, non da mere manovre finanziarie volte solo al risparmio.
Inoltre bisogna considerare che già è difficile controllare i bambini in tre, non oso pensare da sole. Addirittura mi è stato riferito che vogliono togliere la compresenza nella scuola materna e mettere una maestra al mattino e una al pomeriggio.
Io ci farei stare la Ministra un giorno da sola con alcuni bambini vivaci, con altri irrispettosi delle regole, con altri "scalmanati" e poi le vorrei chiedere se così si può lavorare e come si sente!
Mi scuso con la professoressa si è sentita offesa, ma non mi va giù che un Ministro, per decreto e senza confronto, prenda decisioni così drastiche e pericolose per una scuola che è già un disastro, facendolo passare come una miglioria per la scuola. Dov'è 'sta miglioria? Dove sono queste opportunità di sviluppo per la scuola con il maestro unico? E perchè ha tanta paura di confrontarsi con chi la pensa diversamente da lei, tanto da far mettere la fiducia al decreto?
Per questo mi sono chiesto provocatoriamente se e per assurdo se non era il caso di fare tutto un maestro unico, dalle materne alle superiori!
Paolo B.

Anonimo ha detto...

lo sa Paolo che siamo d'accordo su molti aspetti anche se non sembra? Anch'io penso che l'elemento educativo è fondamentale alle elementari come alle superiori.E' la stessa cosa e in certi momenti rispetto alla poetica di Verga è prioritario cogliere una parola,uno sguardo,un'apparente disattenzione.Solo che dopo un'ora con 25 alunni,1 ora con 27 alunni,un'ora con 20 e tre diverse programmaz.,la quarta ora di fronte alla quarta classe nella stessa mattinata tutto diventa molto, molto, difficile.
Spesso tra noi ci diciamo scherzando ( ma non tanto) che ci servirebbe il modulo delle maestre non a 3 magari a 2!
Due prof ogni classe,uno si occupa della letteratura fino al rinascimento,l'altro forse riesce a fare anche il 900 e così la storia.Soprattutto ci si dividerebbe la montagna di inutili cartacce che ci sottrae tempo prezioso allo studio e al rapporto coi ragazzi che dovrebbe essere prioritario sempre.Correggere la metà dei compiti? Avere tempo e fiato per fare bene le cose? Un sogno!Di queasti tempi poi..
Spero che il blogger posti altri articoli sulla scuola e spero di incontrarla di nuovo
:-) Rosella