Riscaldamenti al minimo: proteste di dipendenti e genitori
Dal Carlino del 13 Gennaio
I dipendenti comunali rischiano di beccarsi un bel raffreddore dopo le nuove disposizioni per il risparmio energetico, che impongono restrizioni nell'utilizzo del riscaldamento e controlli serrati sulle bollette; l'avvio del nuovo regime, infatti, e' coinciso con un periodo di freddo pungente. Cio' che, in particolare, non va giu' alla "truppa" e' che i "generali", ossia dirigenti e funzionari, abbiano provveduto a compensare l'abbassamento del riscaldamento centralizzato portandosi le stufette elettriche, che per il Comune comportano consumi di energia elettrica molto elevati, vanificando la strategia di risparmio che puntava a spendere 150mila euro l'anno in meno rispetto ai consumi attuali. Gli amministratori comunali hanno allora deciso di correre ai ripari: "Considerata l'estrema situazione di disagio, avvertita in particolare a Palazzo Bianchi - annuncia l'assessore al Patrimonio Matteo Astolfi - faremo una prova di innalzamento di 1 o 2 gradi del riscaldamento centralizzato, per creare condizioni di lavoro ottimale. A quel punto, pero', sara' assolutamente bandito l'utilizzo delle stufette elettriche, che gia' ora non sarebbe permesso". Ma intanto altre proteste si levano da parte degli utenti degli impianti sportivi: stando ai genitori, ad essere penalizzati sono i bambini che frequentano la piscina comunale, dove il riscaldamento viene acceso nello stesso orario dell'ingresso in acqua, anche se in realta' i piccoli si cambiano negli spogliatoi mezz'ora prima.
2 commenti:
d'accordo che bisogna risparmiare visto che i soldi non ci sono più, però che si arrivi fino a mettere a repentaglio la salute dei lavoratori comunali a me mi pare esagerato
Concordo con anonimo.
E non solo la salute dei lavoratori comunali, ma anche di anziani e bambini e soprattutto in un periodo di freddo così intenso come questi giorni.
Insomma, ogni tanto bisogna darsi una regolata...
Paolo B.
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