Gallegati dice no, la Sinistra al bivio
I Socialisti bloccano l’apparentamento e gli schieramenti rifiutano l’intesa a Gramillano in cambio di assessorati
Dal Corriere di oggi
Ancona Gallegati dice no. Si complica, per il centrosinistra di Gramillano, portare sopra il 50 il 40,1% dei consensi. Tanto che il segretario Ranci lancia un appello al voto agli ex Pd, peraltro espulsi, che al primo turno hanno scelto liste concorrenti. Leggi i galeazziani. Oggi si terrà l’incontro tra il candidato e Duca. Un faccia un faccia, su richiesta di Gramillano, nonostante il mandato del Pd anche a Ranci.
Gramillano-Gallegati
Secondo lo staff di Gramillano l’incontro con Mauro Gallegati si terrà domani. Ma un incontro c’è già stato ieri e i risultati non vanno nella direzione sperata dai democratici. I grillini si aspettavano un impegno formale, una garanzia sulla realizzazione delle cinque priorità programmatiche. Ma l’apparentamento non si può fare, ha detto a Gallegati il candidato del Pd: ci vuole la firma di tutti i partiti della coalizione di partenza. La faccenda l’altra sera ha gelato pure la segreteria Pd, riunita dalle 18 a discutere e a dividersi (grosso modo a metà) su apparentamento sì o no. A tagliare corto è stato Gramillano, arrivato verso le 21.30.
Niente apparentamentiI Socialisti, in particolare, hanno detto no (ma anche l’Idv, mentre Rc e Pdci nicchiano) perché, nella ripartizione dei consiglieri, resterebbero fuori dall’aula. La proposta avanzata ai grillini è quindi così composta: una dichiarazione programmatica congiunta, un appello da parte di Gallegati al suo 4,87% di elettorato a votare Gramillano, un assessorato a Gallegati (ambiente). “La gente ci ha dato il voto per il nostro programma, non per una poltrona”, sottolinea il portavoce dei grillini Gianni Maggi.
Gramillano-Duca
Sinistra per Ancona ha fissato un’assemblea per le 21, a Torrette, per valutare l’esito del colloquio. A Duca dovrebbe essere avanzata la stessa proposta fatta a Gallegati. Il centrosinistra conta un assessorato a Duca, uno a Gallegati, uno ai socialisti (Borgognoni?), due all’Idv (uno a Brasili?), uno ai Comunisti e quattro al Pd (Benadduci, Brisighelli e due esterni). Più difficile impegnarsi sulla presidenza del Consiglio, forse utile a far quadrare altri conti (Comunisti?). Ma sembrano conti senza l’oste. Gallegati non ci sta, Sinistra per Ancona con tutta probabilità neppure: vuole l’apparentamento che gli consentirebbe di passare da uno a tre consiglieri, con l’ingresso di Libri e Orlandini.
Gli incontri di Bugaro
Si discute su un patto di governo a tre, Bugaro-Speciale-Galeazzi. Bugaro ha incontrato ieri la delegazione Udc, Andrea Speciale e il segretario Pericle Truja. Un confronto definito “utile”, che potrebbe portare a convergenze. I contatti avanzeranno anche ai livelli regionale e nazionale. Il Pdl non vuole apparentamenti, che, in caso di vittoria, farebbe salire a due i consiglieri Udc e a quattro quelli di Galeazzi, con la discesa del Pdl a 17 e un consigliere alla Lega. All’Udc verrebbe comunque riconosciuto uno spazio in giunta (Speciale vicesindaco?), all’area Galeazzi pure o forse la presidenza del Consiglio. O forse entrambe le cose. “Ad Ancona non è più una scelta fra centrodestra e centrosinistra, ma tra un programma, il nostro, teso a rimettere in moto la città offrendo pari opportunità per tutti e chi come Gramillano è stritolato tra i veti della peggior partitocrazia la cui vittoria decreterebbe il tramonto definitivo del futuro della nostra Ancona”, sottolinea Bugaro in una nota in cui parla di una “nostra ormai possibile vittoria”.
Galeazzi, polo di centro e una maxi civica
Ancona Galeazzi lavora al terzo polo di centro con l’Udc. Il partito preferisce un apparentamento con Bugaro, la lista civica no. L’altra sera da Sardella Galeazzi ha riunito tutti i quaranta candidati per discutere il da farsi. La lista, che ha superato di poco l’8%, è eterogenea. E’ probabile che non tutti voteranno nella stessa direzione. Per ora l’ex sindaco sta a guardare. Gli apparentamenti vanno decisi entro le 12 di domenica, ma il candidato sindaco ha deciso di non farne. Lo stesso Galeazzi si aspettava di più, ma il voto, dice, è stato “condizionato dallo spauracchio della destra, che ha spinto ad un serrate le fila a sinistra”. No ad apparentamenti ufficiali - ribadisce, appunto - “né a destra né a sinistra”. “Noi non abbiamo chiamato nessuno - spiega - e del resto Gramillano ha detto che non ci vuole, mentre con Bugaro bisogna confrontarsi su due-tre questioni, per quello che riguarda il programma (ci sono differenze tra noi e loro) e la squadra”. Ma in generale Galeazzi preferisce lavorare di volta in volta “su progetti e proposte per la città”, forte di almeno due consiglieri comunali. Il progetto politico va avanti. La sua lista Vola Ancona sarà “strutturata e trasformata in associazione culturale” o movimento politico vero e proprio, “magari in collegamento con altre civiche della regione”.
1 commento:
Sti idioti fanno la fine di Falconara e mandano su i fascisti
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