venerdì 26 gennaio 2018

Per difendere la spiaggia arrivano 860mila euro di scogliere

Per difendere la spiaggia arrivano 860mila euro di scogliere

Consegnato il cantiere che si stopperà da maggio a settembre per la stagione balneare. L'ultimo intervento risale a una trentina di anni fa


Per difendere la spiaggia arrivano 860mila euro di scogliere
Ben 23.500 tonnellate di pietre stanno per riversarsi sul mare falconarese. Provenienti dalle cave di Acquasanta Terme andranno a rinforzare le scogliere e, di conseguenza, a proteggere la spiaggia dall’erosione e gli stabilimenti in caso di mareggiate. Il pontone inizierà a farsi vedere dalle parti del confine con Ancona già verso la metà di febbraio. Oggi, mercoledì 25 gennaio, la consegna del cantiere dal Comune all’impresa Daloisio che si è aggiudicato l’appalto di un lavoro atteso dagli anni ‘80. Per arrivare a questo risultato il Comune ha lavorato a un iter burocratico durato ben 4 anni. Alle casse comunali non costerà nulla. Degli 860mila euro di intervento 330mila li metterà Multiservizi (che di recente ha finanziato anche una nuova tubatura tra il sottopasso di via Roma e via Aspromonte per altri 290mila euro) mentre i restanti 430mila saranno a carico della Regione Marche che, con il servizio Difesa della costa, ha seguito la progettazione. Consegna prevista in 210 giorni con interruzione prevista tra maggio e settembre per consentire il pieno svolgimento della stagione balneare. «Se il meteo lo consentirà – spiega il sindaco Goffredo Brandoni - chiederemo proroga per primi giorni di maggio. I lavori partiranno da Palombina Vecchia per far sì che entro maggio sia protetta la parte di spiaggia dove sorgono gli stabilimenti. Si tratta di un lavoro di cui la nostra città aveva bisogno. Permetterà nelle prossime stagioni un probabile allargamento della battigia e una sicura salvaguardia degli stabilimenti balneari dove gli operatori hanno investito somme importanti». L'impresa, che ha già occupato una banchina del porto di Ancona e inizierà da subito a stoccare le pietre da posare sulle attuali scogliere. 
È previsto un innalzamento a 1,2 metri dal livello del mare per tutte. Sarà saltata solo una barriera: quella sud rispetto al pontile di Palombina Vecchia, vincolata dalla Soprintendenza per la presenza della nave romana affondata. Si conta di recuperare anche scogli che nel tempo si sono distaccati della attuali barriere frangiflutti. Soddisfazione è stata espressa da Alessandro Filippetti, presidente del consorzio dei bagnini. «Il lavoro unito che è stato fatto qui a Falconara – ha detto – è un esempio per tutte le città italiane perché spesso non è sufficiente disporre di risorse economiche se poi non c'è condivisione negli intenti. In questo caso amministrazione, enti sovraordinati e privati hanno collaborato. Noi stessi abbiamo agevolato le istituzioni nei vari sopralluoghi. Il modello Falconara, di collaborazione, molti ce lo invidiano e auspico e che questo meccanismo sia adoperato per tutti i problemi che ha la spiaggia». Riferimento nemmeno tanto velato al problema degli sversamenti per il quale sono previsti investimenti nei prossimi anni. Lo stesso Patrizio Ciotti di Multiservizi non nega che «Multiservizi è entrata in questo lavoro per proteggere le opere di oggi, visto che vi passa un'importante condotta, e quelle di domani». Alla consegna dei lavori era presente anche l'onorevole Emanulele Lodolini. Il sindaco Brandoni lo ha pubblicamente ringraziato «per l’impegno nell’iter amministrativo – si legge in una nota - come segno di buona collaborazione per il bene del territorio, inoltre da parte di tutta l’Amministrazione ringrazio anche la Capitaneria di Porto nella persona del comandante Rocco Polimeno che è sempre stato al nostro fianco nel corso di questi 4 anni». 


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giovedì 18 gennaio 2018


Tra i ruderi della Montedison anche un neonato: tolto ai genitori

Tra i ruderi della Montedison anche un neonato: tolto ai genitori

Tra i ruderi della Montedison anche un neonato: tolto ai genitori
I carabinieri scoprono 12 abusivi che bivaccavano all'interno dell'ex fabbrica di concimi chimici. Tra questi anche un neonato
Tra gli "inquilini" abusivi nelle casette dell'ex Montedison, stavolta, c'era anche un neonato di appena 4 mesi. La scoperta l'hanno fatta i carabinieri della Tenenza di Falconara che, insieme alla Polizia Municipale falconarese, all'alba di oggi (giovedì 18 gennaio) hanno effettuato un blitz tra i ruderi dell'ex fabbrica di concimi chimici, abbandonata da decenni. Il piccolo era con la madre insieme a un gruppo di romeni tra i 19 e i 50 anni. Dodici persone in tutto: 4 donne e 8 uomini, tutti già noti alle forze dell'ordine. Considerando le condizioni igieniche del posto ma anche l'inquinamento dei terreni, per il piccolo è stata disposta una procedura d'urgenza di allontanamento. Il neonato è stato portato in una struttura protetta. Tutti gli altri sono stati denuncati a piede libero per invasione di edifici. 
Quella della Montedison è una situazione che si trascina da anni. A ogni intervento delle forze dell'ordine, segue uno sgombero, denunce per gli occupanti, un'ordinanza di messa in sicurezza del Comune nei confronti del privato per serrare gli accessi che poi vengono puntualmente violati. E il giro ricomincia. L'ipotesi di recupero dell'area, previa bonifica, è al momento in mano ai consigli comunali di Falconara e Montemarciano. Iter tortuoso. Al momento le rispettive assise comunali  devono votare una variante ai propri Prg. A breve se ne discuterà a Montemarciano. Ancora da calendarizzare l'approdo in sala del consiglio a Falconara. A parlare, ad ogni modo, è ancora la carta. Di fatti concreti per strappare l'area al degrado non se ne vedono se non in lontananza. 

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domenica 14 gennaio 2018

Il Comune patrocina la conferenza filoislamica, Lega Nord: "M5S apre moschee mentre chiudono le aziende"

Il Comune patrocina la conferenza filoislamica, Lega Nord: "M5S apre moschee mentre chiudono le aziende"

Interviene così il commissario nazionale per la Lega nelle Marche, alla notizia del patrocinio da parte dell’Amministrazione comunale della conferenza “Per il dialogo e la conoscenza tra civiltà”


Il Comune patrocina la conferenza filoislamica, Lega Nord: "M5S apre moschee mentre chiudono le aziende"
"A Fabriano chiudono le imprese e si aprono moschee camuffate da centri islamici. È un grave paradosso, uno dei tanti targato 5 stelle: scappano i fabrianesi e si attirano extracomunitari musulmani". Interviene così il Senatore Paolo Arrigoni, Commissario Nazionale per la Lega nelle Marche, alla notizia del patrocinio da parte dell’Amministrazione comunale di Fabriano della conferenza “Per il dialogo e la conoscenza tra civiltà”, prevista per il 4 febbraio 2018 all’Hotel Janus, alla quale sono state invitate soltanto associazioni legate al mondo arabo-islamico.
“Il sindaco Santarelli e la sua amministrazione grillina, da poco insediata, stanno già mostrando il loro volto e la loro incapacità. Invece di servire le comunità islamiche dovrebbero preoccuparsi dei problemi di sicurezza della città che maldestramente governano e soprattutto dei 6mila disoccupati vittime della profonda crisi economica che sta drammaticamente colpendo uno dei distretti industriali più importanti della carta e degli elettrodomestici. Ad oggi – precisa Arrigoni – sono quasi 800 i nuovi posti di lavoro a rischio per le vertenze aperte tra le parti sociali e le principali imprese che operano sul territorio, e la Lega si è già attivata per presentare in Consiglio Regionale due mozioni per creare nel fabrianese una zona franca con tassazione minima per le piccole e medie imprese e per sostenere i livelli occupazionali. Non sorprende invece che il Movimento 5 Stelle e il suo Sindaco siano completamente assenti sulla questione, occupati come sono a inaugurare nuove moschee spacciate come “centri culturali” e a presiedere conferenze per le associazioni islamiche. Non dimentichiamoci che l'Islam non ha mai sottoscritto intese con lo Stato Italiano né conosciamo i loro  statuti come previsto dalla Costituzione. Oltretutto la Provincia di Ancona è stata interessata in passato dalla presenza di elementi radicali poi arrestati ed espulsi, ed è molto grave che in un periodo in cui  la sicurezza nazionale è minacciata dal terrorismo di matrice islamica si diano queste concessioni senza che ci sia trasparenza sulle fonti di finanziamento e soprattutto ignorando la contrarietà dei propri cittadini” ha concluso il commissario della Lega.
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Amministrative 2018, il movimento si presenta: «Necessario riportare la sinistra in consiglio»

Amministrative 2018, il movimento si presenta: «Necessario riportare la sinistra in consiglio»

Una sinistra unita al governo del Comune? I promotori di “Falconara a sinistra” ne sono convinti e credono sia l'unico per cambiare rotta rispetto anni che definiscono di declino politico


Amministrative 2018, il movimento si presenta: «Necessario riportare la sinistra in consiglio»
Una sinistra unita al governo del Comune? I promotori di “Falconara a sinistra” ne sono convinti che, tramite una nosta stampa, fanno sapere come sia necessario "cogliere l'occasione dell'imminente tornata elettorale per spodestare l'amministrazione di centrodestra, rivelatasi fallimentare soprattutto sui temi sociali ed ambientali, e mettere in campo azioni decise e concrete per cambiare il futuro del martoriato territorio falconarese. Bisogna fermare il vistoso declino di questi ultimi anni ed invertire la tendenza. C'è bisogno di rimettere al centro dell'attenzione lavoro, ambiente, salute, infrastrutture, scuola, cultura, sicurezza, casa.
Naturalmente la ricetta è riportare la sinistra in consiglio comunale. "E' urgente la rinascita del nostro Comune, che sta pagando un prezzo troppo alto proprio per le sue caratteristiche uniche ed attrattive: terre fertili, mare, colline, fiume, ferrovie, aeroporto, strade, autostrade, popolazione laboriosa ed onesta. Adoperiamoci affinché queste nostre peculiarità tornino ad essere risorse di crescita e di sviluppo, anziché di sfruttamento indiscriminato del territorio e degli uomini. Falconara a Sinistra chiama a raccolta tutti i cittadini che vogliono riprendere in mano il loro futuro e quello della città, per costruire assieme un programma elettorale serio e fattibile: non un libro dei sogni ma un progetto che possa tradursi in azioni concrete a vantaggio dell'intera collettività falconarese, senza privilegi per alcuno ma con opportunità per tutti". 
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venerdì 12 gennaio 2018

Puzze e torcia, i lavoratori difendono la Raffineria: «Fanno campagna elettorale sulla nostra pelle»

Puzze e torcia, i lavoratori difendono la Raffineria: «Fanno campagna elettorale sulla nostra pelle»

La Rsu dell'Api interviene contro il tam tam dei social network che tende ad associare i fenomeni odorigeni con l'attività del petrolchimico: «I politici mascherano pochezza di contenuti»


Puzze e torcia, i lavoratori difendono la Raffineria: «Fanno campagna elettorale sulla nostra pelle»
Non siamo interessati a interpretare il ruolo di ostaggi di una campagna elettorale che cerca di mascherare la pochezza ddi proposte e contenuti con falsi accadimenti funzionali a polemiche per il proprio tornaconto». Firmato, nero su bianco, dalle rappresentanze sindacali della Raffineria Api. I lavoratori dicono la loro dopo il tam tam mediatico che, soprattutto sui social network, ha puntato il dito sul petrolchimico rispetto alle due notti di aria irrespirabile avvertita in diversi punti della città. Un fine settimana, la scorsa, con il numero verde per le emergenze ambientali allertato più volte, la polizia municipale a incontrare direttamente i cittadini nei loro appartamenti per raccogliere le segnalazioni e l'Arpam in azione. Arpam e Municipale si sono anche presentati ai cancelli della Raffineria per richiedere la documentazione sulle emissioni nelle nottate in questione.
«Vogliamo esprimere rabbia e indignazione – sbottano i lavoratori – perché nonostante i controlli puntuali ed immediati degli enti a fugare le preoccupazioni si è voluto fare polemica anche sulla visibilità del vapore e della torcia resa tale dall’avvio delle operazioni di manutenzione e comunicate in precedenza a tutti gli interessati. Tutto ciò si rivela come specchio evidente di una campagna di disinformazione e calunnia che nella sua gravità mina a destabilizzare la serenità e la tranquillità dei lavoratori durante un periodo importantissimo per tutto il sito in coincidenza con la fermata impianti per l’esecuzione della manutenzione generale».
Secondo la Rsu, prosegue il comunicato «accusare i lavoratori che si guadagnano da vivere in stabilimenti impattanti ma necessari e criminalizzarli è divenuto oramai lo sport nazionale da cui certa politica locale non si discosta. I lavoratori però dicono no, rivendicando la bontà dell’ operato, della sorveglianza e del vivere il lavoro in maniera seria e corretta. I lavoratori, per larga parte residenti con le proprie famiglie a Falconara e zone limitrofe, operano sempre in conformità alle normative vigenti ed alle procedure interne garantendo sempre la sicurezza, il rispetto della salute e dell’ambiente sia all’interno che all’esterno del sito. La rsu continuerà nella missione di sempre: difendere il lavoro, vigilare sulle operazioni e sulla gestione degli impianti e sarà come sempre in prima linea nella difesa della salute dei lavoratori, ma sarà anche altrettanto dura ed intransigente contro chi, strumentalmente, si accanisce contro le nostre maestranze».
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M.Catalani


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venerdì 5 gennaio 2018

Un nuovo mezzo di trasporto per anziani e disabili, consegnate le chiavi alla Polis

Un nuovo mezzo di trasporto per anziani e disabili, consegnate le chiavi alla Polis

Da sempre la Polis si occupa di aiutare le famiglie in difficoltà su tutto il territorio, le quali hanno un disabile o un anziano bisognosi di assistenza
Un nuovo mezzo di trasporto per anziani e disabili, consegnate le chiavi alla Polis
i è tenuta venerdì 22 dicembre la cerimonia di consegna, con tanto di taglio del nastro, per l’inaugurazione del nuovo mezzo di trasporto per i cittadini di Falconara. In questa occasione i “Progetti del Cuore”, rendono disponibile un nuovo mezzo di trasporto per anziani e disabili volto a garantire ai cittadini il servizio di trasporto sociale gratuito per una durata di quattro anni, durante i quali il servizio sarà estito in maniera integrale: dall’allestimento del mezzo per il trasporto disabili, alla gestione delle spese, come ad esempio l’assicurazione compresa di copertura casco. Quest’anno a ricevere il mezzo sarà la Polis di Falconara che avrà a disposizione un Fiat Doblò attrezzato.
Da sempre la Polis si occupa di aiutare le famiglie in difficoltà su tutto il territorio, le quali hanno un disabile o un anziano bisognosi di assistenza. All’inaugurazione, per festeggiare l’arrivo del mezzo, erano presenti i responsabili del progetto, le famiglie degi futuri utenti del trasporto e i presidenti di Polis, che hanno avuto il piacere di ringraziare le attività che hanno reso possibile il progetto, mettendo il proprio logo sulla carrozzeria del mezzo. «Avere un mezzo attrezzato per il trasporto dei nostri cittadini bisognosi è uno strumento eccezionale - specifica il dirigente Enzo Criscione durante la cerimonia - che ci permette di dare risposta alle nostre tante esigenze. Ci occupiamo da sempre di coloro che hanno disabilità, in particolare adulti e anziani, i quali a volte non sono autosufficienti e necessitano di un aiuto, soprattutto negli spostamenti. La nostra assistenza che prevede il trasporto dai rispettivi domicili, fino alle strutture di cura e di degenza trasporti per le visite mediche o esami specialistici, trasferimenti verso le case di riposo o per qualsiasi altra necessità personale. Tutti questi servizi sono fondamentali per sostenere le famiglie in difficoltà, e il mezzo, con i suoi molti viaggi giornalieri, diventa uno strumento irrinunciabile per poterli effettuare».
A sostenere il progetto anche Annalisa Minetti, che aveva presentato l’iniziativa all’inizio nell’ambito dei “Progetti del Cuore” per cui: «La mia esperienza personale mi ha resa particolarmente sensibile a tutte le iniziative con cui si cerca di migliorare la vita dei cittadini diversamente abili, al punto di avermi guidato verso i “Progetti del Cuore” come quello che si sta portando avanti a Falconara: la vocazione di questa iniziativa è di contribuire a risolvere il problema, sempre più stringente per l’Amministrazione pubblica e per le associazioni di volontariato, della destinazione di fondi per l’acquisto di mezzi da trasformare e adibire al trasporto dei cittadini con disabilità o ridotta capacità motoria».