sabato 29 settembre 2018

L'acqua nel fosso è nera e puzzolente, si teme un inquinamento industriale

L'acqua nel fosso è nera e puzzolente, si teme un inquinamento industriale

Si attende il risultato delle analisi dell’Arpam, che arriveranno entro tre settimane. Tra le ipotesi, quella di una fioritura batterica di origine naturale


L'acqua nel fosso è nera e puzzolente, si teme un inquinamento industriale
Acqua maleodorante e con una colorazione anomala. Tanto da temere subito a una fuoriuscita di inquinanti. Comune, Arpam e Forestale sono intervenuti nei giorni scorsi al fosso San Sebastiano di Castelferretti dopo la segnalazione dei cittadini. I tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo nell’area di via dell’Artigianato, fino all’incrocio con via del Consorzio, nel tratto che costeggia il corso d’acqua e per contenere la diffusione di eventuali sostanze hanno predisposto balle di fieno, che funzionano da filtro meccanico. L’ufficio Ambiente, nella stessa giornata di lunedì 24 settembre, ha chiesto l’intervento dell’Arpam i cui tecnici hanno campionato l’acqua del fosso e sottoporranno i campioni ad analisi.
Ispezione anche da parte dei carabinieri forestali del Comando stazione di Ancona, che hanno esaminato anche il tratto a monte di via dell’Artigianato per individuare eventuali fonti di provenienza di sostanze. I militari non hanno individuato scarichi attivi e una delle ipotesi è che possa trattarsi di una fioritura batterica di origine naturale. Sarà però necessario attendere il risultato delle analisi per accertarlo. «Il risultato delle analisi dell’Arpam è atteso entro tre settimane – è il commento dell’assessore all'Ambiente, Valentina Barchiesi – e ci permetterà di capire se il fenomeno è legato, per esempio, alla fermentazione di sostanze vegetali o se il fosso è stato oggetto di uno scarico illecito». In occasione di entrambi i sopralluoghi è stata notata la presenza di polistirolo nel corso d’acqua, proveniente da un’azienda vicina, trasportato dal forte vento di lunedì mattina. All’azienda è stato imposto di recuperare il materiale.


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Bypass, giù le case espropriate e poi via ai lavori del nuovo tracciato ferroviario

Bypass, giù le case espropriate e poi via ai lavori del nuovo tracciato ferroviario

A fine ottobre le demolizioni degli edifici di Villanova e entro il mese di novembre l'avvio del cantiere per l'opera contestata da comitati e ambientalisti


Bypass, giù le case espropriate e poi via ai lavori del nuovo tracciato ferroviario
È previsto entro il mese di novembre l’avvio dei lavori di realizzazione del bypass ferroviario, l’opera di arretramento della ferrovia nel tratto che si sviluppa tra il sito della ex Montedison e l’abitato di Villanova. Lo hanno annunciato i rappresentanti di Italferr e Rfi, contattati dal sindaco Stefania Signorini. Il progetto esecutivo sarà approvato definitivamente entro ottobre. Nel frattempo sono partite le attività propedeutiche alla realizzazione del nuovo tracciato, che consistono nella bonifica dei terreni da eventuali ordigni bellici e altro materiale e nella demolizione degli edifici che interferiscono con il bypass, espropriati da tempo. Tale demolizione è prevista per la fine di ottobre, quando sarà completato l’iter burocratico per l’affidamento dei lavori.
Durante la fase di abbattimento degli immobili saranno adottate tutte le misure di mitigazione per ridurre i disagi ai residenti delle abitazioni circostanti, come l’installazione di reti antipolvere e la bagnatura dei ruderi per evitare eccessive dispersioni. Saranno naturalmente rispettate tutte le norme in vigore Bypass, giù le case espropriate e poi via ai lavori del nuovo tracciato ferroviario
riguardo alla rumorosità delle attività e agli orari di svolgimento delle operazioni. Attualmente nelle case espropriate è cominciata l’eliminazione degli infissi, che vanno separati dalle parti in muratura per essere recuperati. «Nell’ottica di offrire l’informazione più puntuale possibile alla cittadinanza – afferma il sindaco Stefania Signorini – pubblicheremo sul sito istituzionale del Comune il progetto definitivo, sul quale si basa quello esecutivo».
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mercoledì 19 settembre 2018

Mondo dell'arte in lutto, è morta Elsa Volpini: la vita nei suoi acquerelli

Mondo dell'arte in lutto, è morta Elsa Volpini: la vita nei suoi acquerelli

Originaria di Fano ma residente dal Dopoguerra a Falconara aveva incantato tutti con la sua tecnica pittorica e partecipato a numerose mostre personali e collettive. Aveva 92 anni, in un libro autobiografico la tragedia dell'occupazione nazista


Mondo dell'arte in lutto, è morta Elsa Volpini: la vita nei suoi acquerelli
La tecnica dell'acquerello per descrivere le immagini che vedeva attorno a sé, la penna per raccontare la memoria e ciò che è accaduto affinché non posso più risuccedere. Il mondo dell'arte piange la scomparsa di Elsa Volpini, pittrice originaria di Fano ma residente dal Dopoguerra a Falconara Marittima. La donna si è spenta oggi all'età di 92 anni. I funerali sono stati fissati per venerdì 21 settembre alle 15 alla Chiesa del SS Rosario. Cittadina Benemerita di Falconara nel 2011 la Volpini era molto conosciuto in ambito artistico per i suoi acquerelli. Centinaia sono le sue apparizioni in personali e collettive organizzate sia a Falconara che nel resto della provincia.
Da giovane, durante l'occupazione dell'Italia da parte dei nazisti, aveva vissuto momenti drammatici. Due soldati erano entrati nella casa colonica dove viveva con i genitori. Quando l'avevano vista la volevano sequestrare e lei, temendo le sevizie, si era buttata da una finestra ed era scappata. Per rappresaglia i soldati sequestrarono i genitori e diedero fuoco alla casa. Tutte memorie raccolte nel libro autobiografico "Era una piana fertile e ghiaiosa", edito nel 2004. 
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lunedì 17 settembre 2018

Viveva in una villa e guadagnava 20mila euro al mese, arrestato il grossista della cocaina ad Ancona

Viveva in una villa e guadagnava 20mila euro al mese, arrestato il grossista della cocaina

A nulla è servito intimargli l’Alt perché il presunto spacciatore si è dato alla fuga, dando il via ad un inseguimento protrattosi per diversi chilometri alla velocità di 150 chilometri orari


Viveva in una villa e guadagnava 20mila euro al mese, arrestato il grossista della cocaina ad Ancona
Lui le mani non se le sporcava mai. Salvo nei casi in cui a chiedere la droga fosse qualche amico facoltoso dell’Ancona bene: avvocati, commercialisti, imprenditori. Allora sì, prendeva la sua Peugeot 308, nascondeva la cocaina dentro la plancia dell’autoradio e andava direttamente a domicilio dei clienti di èlite. Per tutti gli altri c’erano i suoi “cavalli”. Così chiamava i pusher. Praticamente dei pony express della droga che spacciavano al dettaglio nelle varie piazze del capoluogo dopo aver acquistato la polvere bianca di altissima qualità da lui. Così arrivava a guadagnare intorno ai 20mila euro al mese visto che le cifre settimanali si aggiravano sui 5mila euro. Cifre con le quali poteva mantenere un tenore di vita sufficente da permettersi di vivere in una villetta in affitto in una zona residenziale di Falconara. Questo è il quadro delineato dagli investigatori della Squadra Mobile di Ancona che, diretti dal capo  Carlo Pinto (in basso a destra), hanno arrestato il grossista della cocaina anconetana: un 34enne albanese irregolare sul suolo italiano
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Stefano Pagliarini

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domenica 9 settembre 2018

Sbaracco: arriva il mercatino delle occasioni per le vie del centro



Sbaracco: arriva il mercatino delle occasioni per le vie del centro

Sbaracco: arriva il mercatino delle occasioni per le vie del centro

La città di Falconara si prepara ad accogliere sabato 8 settembre e domenica 9 gli stand dello Sbaracco, il mercatino che animerà l’isola pedonale del centro città con le offerte straordinarie dei negozi falconaresi, pronti a mettere in vendita gli articoli di fine stagione con sconti che vanno dal 50 al 90 per cento. A questa nuova edizione dello Sbaracco aderiscono 17 commercianti, alcuni del centro, altri di Palombina Vecchia, che occuperanno 28 stand dislocati nel tratto di via Bixio compreso tra via Cairoli e piazza Mazzini.
Sarà possibile acquistare a prezzi stracciati capi di abbigliamento e intimo, calzature, accessori, articoli di pelletteria, biancheria per la casa, occhiali, prodotti di erboristeria, persino vini. Non mancherà un punto di ristoro con street food preparato al momento. Gli stand resteranno aperti con orario continuato dalle 10 alle 20.



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    Api, nuova soluzione per il monitoraggio dell’aria: c’è l’ok

    Api, nuova soluzione per il monitoraggio dell’aria: c’è l’ok dell'azienda

    Il dettaglio è emerso durante il primo incontro tra il sindaco Stefania Signorini e i vertici dell’azienda. L'acquisto rientra nel progetto Falconara Ambiente


    Api, nuova soluzione per il monitoraggio dell’aria: c’è l’ok
    Il sindaco di Falconara Stefania Signorini ha ricevuto stamattina al Castello Ugo Brachetti Peretti e Daniele Bandiera, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Api Anonima Petroli Italiana spa. Si tratta del primo incontro del sindaco di Falconara con i vertici del gruppo, che hanno chiesto di incontrare il primo cittadino dopo l'elezione dello scorso 24 giugno. È stata l'occasione per confrontarsi sulle attività industriale sul territorio e il discorso si è concentrato in particolare sulle questioni inerenti la tutela della salute e dell’ambiente. All'incontro ha partecipato anche Giovanna Badiali dell'ufficio Ambiente del Comune.
    I vertici di Api si sono resi disponibili a sostenere l’acquisizione di una unità mobile per rafforzare il monitoraggio della qualità dell’aria in tutto il territorio comunale, già coperto da tre centraline fisse, con lo scopo di migliorare la trasparenza e l’informazione verso la cittadinanza sulla qualità dell’aria. L’arrivo dell’unità mobile rientra nel progetto Falconara Ambiente, lanciato la settimana scorsa dal sindaco Stefania Signorini, dopo un incontro con il direttore tecnico scientifico di Arpam Stefano Orilisi, il dottor Luciano Benini responsabile del servizio territoriale dell’Agenzia di Ancona e l’ingegner Stefano Cartaro, suo collaboratore. Un progetto che sarà realizzato d’intesa con tutte le autorità preposte a livello regionale. Gli esperti dell’Agenzia regionale per l’ambiente delle Marche hanno messo a disposizione la loro competenza tecnico scientifica e si occuperanno della stesura del progetto.
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    sabato 1 settembre 2018

    Discarica abusiva vicino l'oasi, addio a 100 tonnellate di rifiuti speciali

    Discarica abusiva vicino l'oasi, addio a 100 tonnellate di rifiuti speciali

    Sono stati necessari due container per poter rimuovere ben 100 quintali. I rifiuti speciali erano stati abbandonati a pochi passi da un’area naturalistica


    Discarica abusiva vicino l'oasi, addio a 100 tonnellate di rifiuti speciali
    Pesavano 100 quintali i rifiuti speciali e ingombranti rimossi ieri mattina, 28 agosto, dal personale di Marche Multiservizi. L’azienda dell’igiene urbana è intervenuta in via del Fiume, nelle campagne tra l’aeroporto e la sponda dell’Esino, per ripulire una zona dove si erano accumulati rifiuti speciali e ingombranti abbandonati illegittimamente.
    Nel giro di due mesi nell’area immersa nel verde si erano ammassati materiale inerte, elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, carcasse di televisori) e masserizie in legno, oltre a scarti vegetali. Uno scempio che era stato oggetto di segnalazioni. Il personale di Marche Multiservizi è intervenuto con mezzi leggeri per il trasporto degli elettrodomestici e pesanti per caricare gli inerti. Sono stati necessari due container per poter rimuovere tutto. La discarica è stata accumulata da persone incivili che non hanno mostrato alcun rispetto nemmeno per la zona, a pochi passi da un’area naturalistica. I rifiuti sono stati portati al Centro Ambiente di via Saline per essere avviati a recupero, nel caso del materiale inerte, o a smaltimento. Nella foto sotto: via del Fiume nel suo nuovo aspetto


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    E' morto l'ufficiale della Polizia Locale

    E' morto l'ufficiale della Polizia Locale

    L’amministrazione comunale e in particolare il corpo di polizia locale si stringe alla famiglia del defunto, che fu ufficiale del Comando fino al 2003


    E' morto l'ufficiale della Polizia Locale
    L’amministrazione comunale e in particolare il corpo di polizia locale di Falconara si stringe alla famiglia di Giorgio Giombini, ufficiale del Comando falconarese fino al 2003, anno della pensione. Giombini è scomparso nelle scorse ore e aveva 79 anni. «Giorgio era un ottimo collega – lo ricordano gli agenti - sempre disponibile con tutti e professionalmente ineccepibile. Era davvero un galantuomo d’altri tempi, un signore. Le sue ironiche ma garbate considerazioni sui fatti della vita erano famose e si ricordano con piacere, come i suoi modi sempre gentili».
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