sabato 31 luglio 2010

Dal Corriere Adriatico





Riflettori accesi su Falconara estate

Auto d’epoca e musica

Falconara Numerosi anche questo fine settimana gli appuntamenti fra spettacolo e cultura organizzati dal Comune nell’ambito della rassegna “Falconara estate 2010”. Oggi alle 18 in piazza Mazzini è in programma un raduno di auto d’epoca con intrattenimento musicale a cura del concertino “Burro e Salvia” e del gruppo “Charlie Rock”. Domanial centro di documentazione per l’arte contemporanea di palazzo Pergoli in piazza Mazzini incontro con la vita, l’arte e il mondo poetico di un grande artista marchigiano, Corrado Cagli. La visita guidata alla raccolta sarà accompagnata da letture di brani a cura di Giorgio Sebastianelli. Ingresso alla serata (cui seguirà una degustazione di gelato artigianale) 2 euro e 50, prenotazioni alla cooperativa Artes telefonando allo 071-2814443 o inviando una mail a info@artescooperativa.com. Sempre domani alla corte del Castello di Falconara Alta il laboratorio teatrale G.S. Dinamis presenta “Pinocchio il musical” (ingresso intero 10 euro, ridotto 5 euro).


La Cna lancia l’allarme. Il segretario territoriale Andrea Riccardi: “C’è poco da fare, il saldo è negativo”

Crisi, piccole imprese ancora in ginocchio

Falconara E’ ancora crisi per le piccole aziende del territorio che anche in questi primi sei mesi dell’anno hanno faticato a riprendersi e molte delle quali, messe in ginocchio dalle difficoltà economiche nazionali ed internazionali, hanno scelto di abbassare definitamene la saracinesca. “C’è poco da fare, il saldo è in negativo – spiega Andrea Riccardi segretario territoriale della Cna – ed emerge chiaramente esaminando l’albo delle imprese artigiane. A Falconara da gennaio ad oggi siamo a meno 5 mentre a Chiaravalle a meno 3 e meno 5 a Montemarciano”. Il dato più eclatante, secondo Riccardo, riguarda Falconara dove sono state aperte 32 nuove imprese artigiane, ma si sono registrate ben 37 cancellazioni. “Se andiamo a studiare le aperture e le chiusure sulla base delle singole attività – prosegue Riccardi – notiamo che a Falconara il settore delle autoriparazioni e dell’autotrasporto registra un saldo negativo di meno 3 unità, mentre l’edilizia a fronte di 5 chiusure vede 10 nuove imprese, con un saldo positivo. Per gli altri settori merceologici il numero delle nuove aperture non si discosta in maniera significativa dalle cancellazioni. Nel Comune di Chiaravalle, a fronte di 20 cessazioni si registrano 17 nuove imprese. Anche in questo caso, andando ad analizzare i settori merceologici notiamo che il settore alimentare segna 3 aperture ed una sola cessazione, mentre il dato sulla nati-mortalità dell’edilizia, rispetto al dato positivo di Falconara Marittima, segna un meno 1”.

“È poco confortante fare il confronto con il dato provinciale – osserva Giuliano Gioacchini, presidente della Cna zona nord – che segna un meno 18 rispetto al nostro meno 12. Tuttavia dobbiamo fare i conti con la coda della crisi economica che ha falciato tante attività artigianali e penalizzato le nuove scelte imprenditoriali del territorio. Se confrontiamo i dati di questo primo semestre con quelli del 2009, notiamo che lo scorso anno a Falconara il saldo fra aperture e chiusure è stato di meno 10”.

marina minelli ,

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“Serve il sostegno delle istituzioni”

Falconara Le difficoltà economiche creano problemi soprattutto a settori come l’autotrasporto e le autoriparazioni, ma c’è anche la questione delle numerose imprese che aprono per chiudere i battenti pochi mesi dopo. Una situazione che non può evolvere in senso positivo senza il sostegno delle istituzioni. “Come associazione – dicono Riccardi e Gioacchini – intendiamo impegnarci e confrontarci con i massimi livelli istituzionali, affinché la ripresa avvenga nella maniera più veloce e le nuove imprese possano usufruire di un affiancamento”.


venerdì 30 luglio 2010

Berlusconi sfiducia Fini, via da Pdl e dalla Camera


Ansa

ROMA - Alla fine la rottura, quella definitiva, insanabile, e' arrivata. E le parole - scritte nell'ufficialita' di un documento votato da 33 membri dell'ufficio politico su 36 - aggettivano pesantemente il solco della crisi. Berlusconi, addirittura, parla di Fini al passato (''i litigi erano un prezzo troppo alto'') e quasi lo deride quando, denunciando il suo venir meno dal ruolo istituzionale, nel documento ricorda con una punta di sarcasmo come il presidente della Camera avesse ''rivendicato il suo ruolo superpartes'' solo durante la campagna elettorale delle regionali. Per ''non dare il suo sostegno'' al bene comune del partito, rincara. Una terzieta' a senso unico, insomma, e di comodo, e' l'accusa di Berlusconi che fa ripercorrere quasi minuto per minuto dettagliatamente tutto il travagliato rapporto con Fini nel documento. Un Fini il cui ''atteggiamento distruttivo non era prevedibile'' ma che tuttavia ha via via evidenziato un profilo politico di opposizione al governo, al partito ed alla persona del Presidente del Consiglio". Accuse pesanti che quasi fanno passare in secondo piano il deferimento ai probiviri di Granata, Briguglio e Bocchino, annunciato nelle prime righe del documento che poi dedica le sei cartelle solo ad attaccare (con motivazioni) Fini. L'ex leader di An, dunque, e' fuori dal partito, dunque. Ma fuori anche dalla presidenza della Camera. Un desiderata, questo. Forse solo una richiesta politica ad effetto alla quale, pur indirettamente, Fini risponde seccamente scandendo che la terza carica dello Stato non e' ''nelle sue disponibilita'''. Una situazione che il Capo dello Stato, si sottolinea in ambienti parlamentari, sta seguendo con attenzione non senza preoccupazione. Intanto la risposta politica dei finiani - costruita pezzo per pezzo durante tutta la giornata - arriva in contemporanea alla conferenza stampa del premier a Palazzo Grazioli e ai primi lanci d'agenzia: dimissioni dal gruppo e formazione di gruppi autonomi. I numeri, almeno quelli fatti circolare alla Camera e al Senato fanno esultare gli uomini vicini a Fini, che ha pero' deciso di rinviare ad una conferenza stampa da tenere domani la controreplica al Cavaliere. E di argomenti cui ribattere ce ne sono molti: ''dall'assoluta incompatibilita' delle posizioni dell'On. Fini con i principi ispiratori del Popolo della Libertà, con gli impegni assunti con gli elettori e con l'attività politica del Popolo della Libertà'', alla denuncia del venire meno della fiducia del PdL nei confronti del ruolo di garanzia di Presidente della Camera'' fino all'aver volutamente profittato della liberta' di dissenso nel partito per trasformarla da ''legittima a uno stillicidio di distinguo'' finalizzati ad una ''critica demolitoria''. E ci vuole tutta la storia politica e lo sforzo diplomatico di Ignazio La Russa per leggere in quel 'viene meno allo stato la fiducia' nei confronti di Fini (unica aggiunta al documento entrato a Palazzo Grazioli) un modo per ''non chiudere la porta a chiave'' in faccia all'ex leader di An.

DA FINI VIA LIBERA A GRUPPI,RESTO PRESIDENTE CAMERA
di Milena Di Mauro
Le dimissioni di 34 deputati finiani dal gruppo del Pdl sono gia' in mano al capogruppo Fabrizio Cicchitto, domani dovrebbero arrivare a Maurizio Gasparri, ex compagno di strada, quelle di 14 senatori. E in tarda mattinata i gruppi autonomi dei fedelissimi del Presidente della Camera dovrebbero gia' essere costituiti, con correlata conferenza stampa di Gianfranco Fini, politicamente 'espulso' dall'ufficio di presidenza del Pdl (che ha anche deferito ai probiviri Italo Bocchino, Carmelo Briguglio e Fabio Granata). Berlusconi aveva appena terminato di dare lettura del duro documento politico che sancisce il definitivo divorzio dei due co-fondatori del Pdl. E Fini, riunito con i suoi a Montecitorio, dava la linea: fedelta' al governo e ad ogni impegno preso con gli elettori del Pdl mai in discussione, gruppi autonomi, stop alle esternazioni incontrollate dei singoli. Quanto alla Presidenza della Camera, una secca replica al premier che parla di un ''venir meno'' della fiducia del Pdl rispetto al ruolo di garanzia del Presidente della Camera indicato dalla maggioranza che ha vinto le elezioni: ''La presidenza della Camera non e' nella disponibilita' del presidente del Consiglio. Io non mi dimetto''. Fini ha adesso gioco facile nel portare dalla sua parte quei parlamentari a lui fedeli che ancora oggi aspettavano di vedere quanto duro fosse il documento di censura politica verso il Presidente della Camera prima di dare la loro disponibilita' all'ingresso in un gruppo autonomo. Berlusconi ha parlato di una insopportabile ''forma di dissenso all'interno del partito che si manifesta nella forma di una vera e propria opposizione, con tanto di struttura organizzativa, tesseramento e iniziative, prefigurando gia' l'esistenza sul territorio e in Parlamento di un vero e proprio partito nel partito, pronto, addirittura, a dar vita a una nuova aggregazione politica alternativa al Popolo della liberta''. E piu' in generale il documento, commentano i finiani ''ha superato anche le piu' pessimistiche previsioni''.

giovedì 29 luglio 2010

Dal Corriere Adriatico

Per Duca la maggioranza è nel pallone

“E adesso basta con i veti”

Ancona “Chi sarà il prossimo della lista a dover saltare dalla torre? Ormai il copione è collaudato e si ripete”. Mena fendenti pure Eugenio Duca, capogruppo di Sinistra per Ancona. “Qualche esponente del Pd passa la velina ad alcuni Idv che la girano al PdL. Questi presentano la mozione di sfiducia e il gruppo Pd esprime solidarietà e apprezzamento alla vittima designata e l’invita a dimettersi, terrorizzati dal voto, ove il fuoco amico e gli esperti favisti, la impallinino come avvenuto in precedenza”. Continua. “Se come afferma il sindaco l’assessore non ha fatto niente di disdicevole, Gramillano respinga le dimissioni e la smetta di farsi imporre veti”. Duca, Perticaroli e Quattrini parlano anche di “maggioranza nel pallone”, dopo la lite in VI commissione sugli impianti sportivi e l’odissea della commissione urbanistica, convocata per oggi, anticipata a ieri, e infine riconvocata stamattina.

Rifiuti in fiamme in via della Ferrovia

Due incendi in un’ora C’è l’ombra del dolo

Ancona Due incendi a distanza di nemmeno un’ora nella stessa zona. Il primo quasi certamente di natura accidentale, sul secondo c’è invece il sospetto che possa essere doloso. E’ successo ieri tra mezzogiorno e le 13 in via della Ferrovia, la strada che da Vallemiano conduce a Pietralacroce, a neanche due chilometri dal comando dei vigili del fuoco. In fiamme, nel promo caso, le sterpaglie d’un terreno incolto. L’incendio è stato subito domato dagli idranti di una squadra di vigili del fuoco intervenuti in seguito alla segnalazione di un passante. Secondo i pompieri è stato probabilmente causato da un automobilista che avrebbe lanciato una cicca di una sigaretta ancora accesa. Diverso invece il secondo rogo, avvenuto a una cinquantina di metri di distanza dal primo e a ridosso del muro di cinta della Cibieffe Metalli, una ditta di smaltimento rifiuti che si trova al civico 14. La segnalazione al centralino dei vigili del fuoco è giunta attorno le 12.50. Un automobilista ha notato del fumo nero e denso alzarsi da un cumulo di rifiuti nei pressi della ditta di cui è titolare Debora Bruschi. Sul posto sono intervenuti ben tredici vigili del fuoco con sei automezzi, diretti dal funzionario di turno, il geometra Fabrizio Mancini. Dato che si trattava di rifiuti speciali, tra cui materiali ferrosi e pezzi di plastica, i pompieri hanno inondato di schiuma il cumulo di spazzatura in modo da raffreddarlo. Poi è stata utilizzata l’acqua degli idranti per spegnere definitivamente l’incendio. Durante le operazioni i pompieri avrebbero notato la presenza di più punti di innesco e per questo è spuntata l’ipotesi di un piromane. Tanto più che i due roghi sono avvenuti a poca distanza dal capannone dell’autodemolitore Bensi, incendiato da ignoti la notte del 21 dicembre del 2009. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri e una volante della questura. Gli agenti hanno avviato le indagini ma non ci sono testimoni. All’interno del capannone non c’era alcun dipendente della ditta e nessuno tra i pochi residenti che vivono in zona ha notato qualcosa di strano.
Mirco Donati
Il consigliere Pdl a quota 50 mila

Record di contatti per il blog di Baia


Dal Corriere Adriatico

Falconara Record di contatti per il blog del consigliere comunale del PdL Raimondo Baia. “Dal gennaio 2008 il mio spazio web ha avuto 50000 graditissime visite – spiega Baia – l’ avventura è iniziata, in occasione delle elezioni comunali del 2008 a Falconara. Doveva essere un punto di incontro tra simpatizzanti dell'allora Alleanza Nazionale per discutere dei problemi organizzativi e delle prospettive di An e più in generale della realtà cittadina con le sue tante criticità. Poi l'amministrazione è passata al centro-destra, io sono diventato consigliere di maggioranza e An è confluita insieme a Forza Italia nel Pdl. Così il blog si è ‘allargato’ in modo da rappresentare una realtà molto più complessa da quella iniziale”. Il blog è nato come “una piccola finestra, senza tante pretese, all’interno della quale dare voce alle tante persone di area moderata, a cui spesso mancano spazi di attenzione e di ascolto”. “Voleva rappresentare la realtà cittadina, (e dei dintorni) nei suoi variegati aspetti, negativi e positivi – prosegue Baia – e voleva dare visibilità alle tante realtà positive come le iniziative di volontariato in tutti i settori e le iniziative portate avanti dai tanti operatori economici e del commercio”. “In quest'ottica – afferma – credo di aver dato spazio a tutti coloro che, pur con sensibilità diverse, e diversi punti di vista, avessero cose di buon senso da dire, critiche costruttive e proposte sensate. Ci sono riuscito? Le 50.000 visite, i tanti accessi da tutta Italia, i meno numerosi ma significativi accessi dall'Europa e dal mondo, mi rassicurano e mi inducono a continuare”.

martedì 27 luglio 2010

La "Rosa Parks" dell'autobus di Varese



Solidarietà con la 22enne Roberta Dos Santos, brasiliana che vive in Italia da 10 anni, dove ha preso il diploma per assistente nelle case di riposo. Giorni fa la ragazza è rimasta vittima di un brutto episodio di razzismo a Varese, nella dicono civilissima Lombardia. La giovane era sull'autobus e si stava lamentando con un'amica perché non funzionava l'aria condizionata, quando interviene un sedicente autista "in borghese", con tanto di moglie incinta accanto, che prima le dice "la prossima volta che vi lamentete vi mettiamo il tappeto rosso", poi l'apostrofa con vari insulti tipici come "tornatene a casa tua" e "negra di merda".

Non contento, chiede al conducente del bus di farla scendere - ma Roberta si rifiuta e risponde agli insulti, giù botte, moglie incinta compresa, che graffia la ragazza al collo. Due anziani, grazie al cielo, riescono a riportare l'ordine. Questa la versione offerta dalla ragazza all'edizione on line di "Varese News", quotidiano della lombardia. Il giornale fa il suo lavoro, tanto che cercando in archivio scopriamo che il varesotto non è nuovo a episodi del genere, sempre sugli autobus, e protagonisti, anzi vittime, gli immigrati. Ma alla redazione scappa un paragone che, sinceramente, a noi sembra esagerato. Roberta? E' "la nuova Rosa Parks", l'afroamericana che negli anni Cinquanta, rifiutandosi di scendere da un autobus, divenne una eroine del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti.

Be', non ci risulta che in Italia ci sia la segregazione razziale, sicuramente non quella legalizzata com'era ai tempi della Parks. La donna, per essersi rifiutata di scendere, fu arrestata e processata visto che allora gli afroamericani dovevano sedere nei posti a loro riservati dalla legge. Roberta invece, per quanto comprensibilmente sconvolta, ha continuato il tragitto fino alla fine, e ha poi avuto modo di denunciare l'accaduto al giornale, così come avrebbe potuto fare rivolgendosi direttamente alle forze dell'ordine (se non l'ha già fatto), visto che, a quanto dice, è stata aggredita. Aggiungiamo che se i fatti stanno così come li racconta, l'amministrazione di Varese dovrebbe attivarsi al più presto per pizzicare l'autista in incognito e valutare se sia il caso che resti al suo posto.

Ma da qui a far intendere che la Lombardia è diventata segregazionista e che i nativi si preparano a riunirsi in bande con il cappuccio da Ku Klux Klan ce ne vuole. Per cui, memori della birretta usata da Obama per placare la questione razziale, proponiamo ai colleghi di VareseNews di lanciare una battaglia comune, che anche a Roma e nel resto d'Italia avrebbe sicuramente grande successo: "Rivogliamo gli autobus con l'aria condizionata!". A quaranta gradi, in quegli enormi scatoloni puzzolenti, o in quell'incubo di nome metropolitana di Roma, la gente, si sa, dà in escandescenza. Ed esce il meglio di noi stessi, razzimo e xenofobia compresi. Per cui chiediamo a Roberta di diventare la testimonial di una campagna sul funzionamento dei nostri mezzi pubblici, più che di una rivolta antisegregazionista. Di quest'ultima infatti non si vede il bisogno. Basta punire chi ha sbagliato, sempre che il primo cittadino di Varese intenda farlo.

lunedì 26 luglio 2010

dal CORRIERE ADRIATICO


Consumati 80 chili di alici e 35 di gelato.

Il Festival del Mare ha acceso il centro


Che festa con il pesce azzurro


Falconara Un’ondata di successo per la seconda edizione del Festival del Mare, tre giorni di spettacoli e concerti in piazza Mazzini. Sabato sera l’isola pedonale di fronte la sala mercato si è trasformata come per incanto in un ristorante sotto le stelle con venticinque tavolate. Dalle 20 alle 23 oltre trecento persone hanno partecipato alla cena con menù fisso a 13 euro. A deliziare i loro palati ci ha pensato uno staff di otto cuochi. Guidato dallo chef Claudio Api dell’Arnia Il Cuciniere da Alberto Berardi del ristorante Il Camino, hanno cucinato su due griglie ben 80 chili di alici forniti dal consorzio Pesca Ancona. I tradizionali sardonici scottadito sono stati degustati dopo le squisite lasagne con pesce azzurro. Patate al forno come contorno, acqua e vino a fiumi e per concludere del fresco gelato (ne sono stati consumati ben 35 chili) offerto dalla gelateria Cocco Verde di Riccardo De Simone. “C’era davvero tanta gente, il doppio dell’anno scorso - rileva lo chef Claudio Api -. Vorrei ringraziare l’amministrazione comunale e l’assessore Stefania Signorini che hanno creduto nell’evento e soprattutto i dirigenti dell’ufficio cultura, Angela Ortolani, Stefania Staffolani e Viviana Giovannetti”. La serata si è poi conclusa con il concerto dei Beat Generation, band di musicisti e cantanti romani che ha proposto brani di rock e pop dagli anni ’70 ad oggi.

Ieri sera il gran finale con un lungo spettacolo di musica e cabaret. Sul palco si sono esibiti Dennis Fantina, il vincitore della prima serie di Amici di Maria De Filippi, gli Operapop, ovvero Enrico Giovagnoli e Francesca Carli, i due tenori pesaresi che hanno vinto un’edizione dei I Raccomandati. Poi spazio al cabaret con le gag di Carmine Faraco di Colorado Caffè e le improvvisazioni teatrali degli artisti del Teatro Terra di Nessuno, fino ad arrivare al concerto di Ron, ospite d’onore della serata, che ha cantato le migliori canzoni del suo repertorio, accompagnato dall’orchestra Mediterranea diretta da Michele Pecora. Organizzazione e allestimenti sono stati curati dalla Professional Eventi Service di Walter Dominelli. “E’ andata molto bene e ringrazio gli sponsor principali, Prometeo, Coim, Fly3, Kara, Microlab e Cattolica Assicurazioni, che hanno consentito la perfetta realizzazione del Festival”.

sabato 24 luglio 2010

Dal Corriere Adriatico

Party in spiaggia, l’aperitivo è soft


Meno cocktail e più fantasia. Guazzarotti: “Effetto delle nuove norme sulla guida in stato di ebbrezza



Falconara La crisi cambia il modo di vivere le sere d’estate? “Forse, un po’, ma non si tratta solo di crisi economica, ci sono anche altri fattori”. Gianluca Guazzarotti, titolare del “Solaria beach village” e pioniere delle feste in spiaggia racconta l’evoluzione di una tendenza che negli scorsi anni ha riempito le notti falconaresi. “Premetto – dice – che noi facciamo due serate sempre pienissime, il karaoke del mercoledì e la festa del giovedì gestita dallo staff del Noir di Jesi, però non si può certo dire che sia tutto come nelle passate stagioni. La gente si muove meno e consuma molto meno”. Effetto dei pochi soldi in tasca e delle difficoltà oggettive delle famiglie, ma non solo. Secondo Guazzarotti a cambiare drasticamente e rapidamente le abitudini dei nottambuli dell’estate sono state anche le nuove norme per quello che riguarda la guida in stato di ebbrezza. “Il giro di vite – spiega – ha voluto dire meno consumazioni, ma anche difficoltà in più a spostarsi, ad andare lontano. Prima noi per l’evento del giovedì avevamo fedelissimi da Ascoli Piceno, da Rimini, adesso le persone arrivano da Ancona o al massimo dall’entroterra e fanno molta attenzione a quello che bevono”. I cocktail fruttati e le birre analcoliche “ancora qua non hanno preso piede”, fa presente Guazzarotti, e così la paura di vedersi drasticamente decurtati punti sulla patente vince sulla voglia di passare una serata un po’ trasgressiva. “Questo lo definirei un anno di transizione – prosegue Guazzarotti – fra patenti e crisi la situazione è difficile, dovremo trovare delle idee alternative, ma ci stiamo già lavorando. Per il resto se il tempo tiene non ci possiamo davvero lamentare la spiaggia è sempre al completo e il ristorante va piuttosto bene e anche l’attività serale sempre più intensa verso Ancona è solo benvenuta, più persone ci sono meglio è e poi con i colleghi di Palombina Nuova c’è un ottimo rapporto e si cerca sempre di non entrare in rotta di collisione con eventi simili, per dire noi il mercoledì facciamo il karaoke e al Gabbiano c’è la serata afro”. Una strada nuova la stanno già percorrendo i ragazzi del Marakaibo (l’ex Giemme della zona Disco) che alla musica e alle feste alternano serate a tema e tornei. Fra le iniziative recentissime e di grande successo la proiezione degli storici e divertentissimi cortometraggio del gruppo “Risoterapia” con la partecipazione a sorpresa di uno dei protagonisti, il “mago Adrian” e una serata tex mex con tanto di ospiti in costume da cow boy, toro meccanico, musica country e ovviamente un piccantissimo menù interamente messicano. Tendenza serate a tema a partire dal tramonto anche da “Roselli al Mare” (in zona sottopasso della Stazione) dove quasi tutti i fine settimana Stefano e Roberto Roselli propongono aperitivi soft con sottofondo di musica e degustazione di specialità marinare accompagnate da un bicchiere di vino bianco.
marina minelli

Non solo feste Sotto le stelle eventi culturali

Falconara Musica, feste, ma non solo. Il mare e i suoi stabilimenti balneari, i bar ed i ristoranti sono diventati luogo di incontro ed offrono i loro spazi alternativi per eventi culturali. Dopo gli appuntamenti letterari da Raffy e il GGD – Girl Geek Dinner da Picchio Beach con le ragazze appassionate di internet e new media, adesso è la volta di “Nero di Seppia”. Stasera (ore 19 e 30) lo stabilimento all’uscita del sottopasso di via Mameli, da quest’anno gestito da Moira Cerioni, accoglierà la scrittrice falconarese Laura Moll per la presentazione del suo romanzo “Il fiume”, un racconto carico di “sentimenti e passioni senza tempo ed età, dedicato a chi ha un animo sensibile e romantico”. A seguire è in programma un aperitivo con degustazioni.

venerdì 23 luglio 2010

Dal Corriere adriatico di oggi


Funziona anche il cerca-lavoro negli stabilimenti


Falconara Da quest’anno il servizio Informagiovani del Comune ha fatto da collegamento fra i bagnini del consorzio Falcomar e i ragazzi falconaresi che cercavano un lavoro estivo. Finito il peregrinare di bagnino in bagnino per presentare la propria candidatura, hanno presentato una domanda con annesso curriculum all’Informagiovani che ha stilato una graduatoria. La scelta è stata effettuata dai titolari e dai gestori degli stabilimenti balneari e nell’eventualità di molte candidature per lo stesso posto è stata data la precedenza ai residenti nel Comune di Falconara. L’Informagiovani ha anche organizzato molte iniziative dedicate ai ragazzi, in particolare una serie di laboratori di orientamento alla scelta post scuola superiore.

Bonifica dei siti inquinati, ecco 3,3 milioni di euro


Ancona Sono in arrivo oltre tre milioni e 270mila euro di finanziamenti ministeriali per la bonifica di siti inquinati di interesse nazionale, presenti nel Comune di Falconara, da Rocca Priora fino a Marina di Montemarciano. La notizia, appresa mercoledì in Commissione, viene commentata positivamente dal consigliere regionale del Pdl e vice presidente della commissione ambiente dell’Assemblea legislativa Daniele Silvetti. Lo stanziamento - spiega in una nota - è legato “all’accordo di programma sottoscritto pochi giorni fa” dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Marche e dal Comune di Falconara ed è “una cifra davvero consistente per il risanamento di una zona ad alto tasso di inquinamento e fortemente vessata da questioni di carattere ambientale”. Il finanziamento servirà a bonificare aree pubbliche individuate già nel 2002 con la legge 179 in seguito all’istituzione da parte della Regione dell’Aerca, l’Area ad elevato rischio di crisi ambientale, una decisione presa dopo l’incendio avvenuto il 25 agosto del 1999 alla raffineria Api. Nel 2006 il decreto ministeriale 808 aveva integrato e ripartito nuove risorse.

Numerose le aree contaminate che potranno essere bonificate. Nell’elenco figurano l’area dell’ex Montedison, il sottopasso di via Monti-Tognetti, il vecchio campo sportivo parrocchiale di Marina di Montemarciano, l’area dello stabilimento Dear, l’ex industria chimica bitumi dove ora c’è l’Edilverde. E poi ancora l’ex stabilimento Vibro Cementi sull’Adriatica e soprattutto l’area marina che si estende dal sottopasso di via Monti-Tognetti fino all’ex Montedison.

Per l’esponente del Pdl è “la dimostrazione tangibile che il Governo Berlusconi è sensibile a tali problematiche e si impegna concretamente per la tutela ambientale e il risanamento delle aree che presentano un elevato tasso di inquinamento”. “Attraverso il prossimo avvio delle attività di bonifica - afferma Silvetti - i cittadini di Falconara, e non solo, potranno finalmente vivere condizioni ambientali più favorevoli e accettabili”. Silvetti ringrazia anche i funzionari e i tecnici della Regione, che “si sono adoperati per il conseguimento di tale importante risultato”.

Al mare con lo sconto, che successo


Distribuite un centinaio di tessere, soprattutto a ragazzi under 20.

Servizi balneari a prezzi ridotti


Falconara Sono un centinaio i ragazzi residenti a Falconara e a Chiaravalle che hanno già richiesto la Carta Giovani Mare grazie alla quale è possibile ottenere sconti e agevolazioni su molti servizi nelle strutture balnerari e nei ristoranti della spiaggia cittadina. L’iniziativa, varata dall’Informagiovani del Comune di Falconara in collaborazione con il Comune di Chiaravalle, è un grande successo ad appena una settimana dalla sua attivazione perché, come osservano i responsabili del servizio, “risponde a un’effettiva esigenza dei ragazzi”. “Siamo molto soddisfatti della risposta ottenuta - dicono all’Informagiovani - per i ragazzi è importante sapere che ci sono facilitazioni per andare al mare senza pesare troppo sulle famiglie”.

La tessera consente ai giovani di età compresa fra i 15 e i 29 anni di usufruire delle strutture balneari falconaresi a prezzi ridotti. Con la Carta Giovani Mare si possono ottenere sconti su servizi balneari (affitto ombrelloni, sdraio, altro) e sulla pizzeria e sulla ristorazione presso tutti gli esercizi che aderiscono all’iniziativa e sono facilmente identificabili grazie al cartello esposto all’ingresso. “Abbiamo avuto moltissime richieste dai giovani fra i 15 e i 20 anni - spiegano all’Informagiovani - e soprattutto i ragazzi di Chiaravalle hanno apprezzato questa idea, perché chi non ha la patente viene al mare in treno o in bus e Falconara è facilmente raggiungibile con in mezzi pubblici”.

L’idea è piaciuta così tanto che sono già arrivate diverse richieste di collaborazione da altri Comuni limitrofi che vorrebbero aderire all’iniziativa e proporla così ai ragazzi residenti nei loro territori. La Carta Giovani Mare può essere ritirata esibendo la carta d'identità in cui sia riportata l'attuale residenza (oppure il certificato di residenza rilasciato dal Comune) presso l'Informagiovani di Falconara in via Trento 24 (tel. 071/911258) aperto il lunedì dalle 10 alle 12 e il mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19 (chiuso per tutto il mese di agosto); oppure presso l'Informagiovani del Comune di Chiaravalle, in piazza Mazzini, 23 (tel. 071/9499295) aperto nel periodo estivo dal martedì al venerdì dalle 9 e 30 alle 12 e 30. “Purtroppo a Falconara faremo un mese di pausa - dice la responsabile dell’Informagiovani - ma chi volesse ritirare la sua tessera può farlo senza problemi anche a Chiaravalle per tutto il mese di agosto”.

La collaborazione dell’Informagiovani con gli operatori del mare non si è fermata alla card per gli sconti. Nel corso dell’estate il Comune, insieme alla Consulta dei Giovani e all’Informagiovani, ha promosso anche una serie di iniziative dedicate alla cultura e allo sport, fra cui il Summer Rock Festival che si è svolto mercoledì sera e un torneo di beach volley che si è svolto dal 15 al 18 luglio negli stabilimenti Le Palme, Solaria, Marakaibo, Koco Beach, Blu e Lido Azzurro.

marina minelli,

giovedì 22 luglio 2010

“Non vogliamo il Cie nel nostro territorio”



Falconara “Spacca ha ragione, niente Cie sul nostro territorio”. Secondo il segretario provinciale del Pd Emanuele Lodolini, che è anche consigliere comunale a Falconara, una struttura del genere, proposta dal ministro Maroni in via Fossatello nel compendio demaniale denominato “Area logistica esterna ex aeroporto”, avrebbe un “impatto negativo sull’equilibrio della zona e sulla programmazione delle aree comunali”. Lodolini, che sulla questione ha presentato un ordine del giorno, apprezzando il tempestivo intervento del presidente Spacca volto a ribadire l’indisponibilità del Governo regionale a condividere la scelta di realizzare un Cie nel territorio marchigiano, ricorda inoltre l’interrogazione del Pd di Falconara discussa nella primavera del 2008, subito dopo la prima proposta del ministro Maroni di prevedere almeno un Cie in ogni regione. Anche nel 2009 il Pd falconarese ha presentato un’altra interrogazione per chiedere, ad un anno di distanza dalla prima, di conoscere eventuali novità in merito alla realizzazione di un Cie nel territorio falconarese. “Ad entrambe le interrogazioni, accomunate dalla volontà di monitorare attentamente l’evolversi della situazione - fa presente Lodolini - l’amministrazione comunale ha sempre risposto dicendo di non aver mai ricevuto comunicazioni ufficiali in merito. Posizione confermata anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, svoltosi in data 8 luglio, dal sindaco Brandoni durante la discussione relativa all’ interrogazione del Pd sul Federalismo demaniale e caserma Saracini. E dopo poche settimane ecco la proposta del ministro”. Obiettivo dell’ordine giorno, prosegue il segretario provinciale del Pd, “è impegnare l’amministrazione comunale a favorire processi di promozione della coesione sociale con l’obiettivo di costruire una comunità plurale e coesa nella quale si valorizzi il contributo positivo delle differenze nel contesto civile e culturale delle nostre realtà locali e ad esprimere la propria contrarietà alla realizzazione di un Cie nel territorio falconarese. Il modello Cie finora non ha garantito il pieno rispetto dei diritti dei migranti, né una piena corrispondenza al dettato costituzionale”.
Calci e pugni a due poliziotti Viado in manette

Falconara Reagisce con calci e pungi ai controlli di due agenti di polizia, arrestato un viado brasiliano di 35 anni. E’ successo martedì sera attorno le 21.30 a Falconara lungo la Clementina. Quando gli agenti di una volante della Questura di Ancona sono scesi per chiedergli i documenti, il viado ha provato a scappare. Subito raggiunto dai poliziotti, li ha colpiti con calci e pugni all’altezza delle spalle e delle ginocchia prima di essere bloccato e identificato. Si chiama Marcellino De Santo, è domiciliato a Rimini, ma è solo uno degli almeno otto nomi che in passato aveva fornito alle forze dell’ordine. Arrestato per resistenza e lesioni, è anche risultato clandestino, in quanto il permesso di soggiorno era scaduto. Gli agenti hanno riportato lesioni guaribili in cinque giorni.

mercoledì 21 luglio 2010

Squillo uccisa a Falconara
Scoperto l'assassino


ANCONA (21 luglio) - E’ un bielorusso di 45 anni, Juri Zolotov, ora ricercato su mandato di arresto europeo, l’uomo sospettato di aver ucciso nel gennaio 2009 a Falconara una prostituta brasiliana di 35 anni, probabilmente durante un tentativo di rapina. I carabinieri del Reparto operativo di Ancona, diretti dal colonnello Luciano Ricciardi, hanno risolto il giallo di Edneia "Thais" Alves Gomes, trovata morta nel suo appartamento in un residence di Rocca Priora l’11 gennaio di un anno fa, grazie ad una indagine molto complessa, condotta anche attraverso accertamenti sul Dna e intercettazioni telefoniche.

Thais, madre di un bambino avuto da un italiano e affidato alla nonna in Brasile, sarebbe dovuta rientrare in patria il 12 gennaio, con i soldi messi da parte prostituendosi. Un’amica la trovò invece cadavere sul pavimento dell’ingresso-soggiorno del bilocale, morta per compressione del torace ormai da due giorni (nella notte fra l’8 e il 9 gennaio), con i polsi e le caviglie legati e una striscia di nastro adesivo da pacchi sulla bocca.
Su ordine del gip Alberto Pallucchini che ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Valeria Sottosanti, Zolotov viene ricercato in tutta Europa
50.ooo Grazie

Dal gennaio 2008 questo blog ha avuto 50000 graditissime visite


Questa avventura in realta' e' iniziata, in occasione delle elezioni comunali del 2008 a Falconara. Doveva essere un punto di incontro tra simpatizzanti dell'allora Alleanza Nazionale per discutere dei problemi organizzativi e delle prospettive di AN e piu' in generale della realta' cittadina con le sue tante criticita'. Poi l'amministrazione e' passata al centro-destra, io sono diventato consigliere di maggioranza e An e' confluita insieme a Forza Italia nel PDL. Cosi' il blog gradualmente si e' "allargato" in modo da rappresentare una realta' molto piu' complessa e diversa da quella iniziale.
Voleva essere questo piccolo mio blog, una piccola finestra, senza tante pretese, che desse voce alle tante persone di area diciamo cosi', moderata, a cui spesso mancano spazi di attenzione e di ascolto.
Voleva rappresentare la realta' cittadina, (e dei dintorni) nei suoi variegati aspetti, negativi e positivi.
Soprattutto mi e' piaciuto dare visibilita' alle tante realta' positive come le iniziative di volontariato in tutti i settori e le iniziative portate avanti dai tanti operatori economici e del commercio che testimoniano la volonta' dei falconaresi di andare avanti nonostante tutto. Nonostante le difficolta' economiche dell'amministrazione comunale e nonostante una crisi lunga che tuttora mette a dura prova l'intera collettivita' nazionale ed internazionale.
Voleva essere, questo blog, uno spazio a disposizione dei concittadini, delle esigenze e dei problemi relativi alla qualita' della lora vita quotidiana chenon e' ne' di destra ne' di sinistra. In quest'ottica credo di aver dato spazio a tutti coloro che, pur con sensibilita' diverse, e diversi punti di vista, avessero cose di buon senso da dire, critiche costruttive e proposte sensate. Voleva essere uno spazio libero.
Ci sono riuscito? Le 50.000 visite, i tanti accessi da tutta Italia, i meno numerosi ma significativi accessi dall'Europa e dal mondo, mi rassicurano e mi inducono a continuare.
Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che, quotidianamente, spesso, o di rado visitano il blog e leggono semplicemente, oppure commentano, segnalano, criticano, incoraggiano....
Questi amici mi motivano a continuare l'avventura, anzi sono "IL SALE" e la ragione profonda del blog stesso.

Di vero cuore grazie

Raimondo Baia

Dal Corriere Adriatico

Ancona e lo sport, una maledizione

Accadde con Pieroni. Ma negli ultimi 15 anni

c’è stata un’ecatombe in tutte le discipline


Ancona Quanti giorni come questo. Già, quanti giorni? Troppi per essere un caso. Il primo giorno senza calcio professionistico in città ha un sapore che gli anconetani conoscono bene: se fanno finta di cadere delle nuvole, non credeteci. Quante serie A - dal calcio al basket, dal volley agli altri sport - hanno vissuto notti senza stelle culminate con il patatrac che lascia il segno, quando si getta la spugna. Basta, stop, chiudiamo, qui non ci aiuta nessuno.

La storia dice che i precedenti di società sportive arrivate in serie A e poi sparite nel baratro sono prossimi alla doppia cifra negli ultimi 15 anni. Pertanto si può dire che questa, ormai, è la storia di Ancona e quindi anche dei suoi cittadini più in vista, delle sue forze migliori. Di un modo avaro di intendere la vita, di non partecipare alle emozioni degli altri spacciando per sobrietà quello che in realtà è puro menefreghismo. Meglio girarsi dall’altra parte, fare finta di non vedere. Una strada che finisce presto. Oppure recriminare: “Io ho dato, chiedete al mio dirimpettaio”. Proprio come hanno fatto Massimo Virgili e Sergio Schiavoni ieri in Comune.

Il mecenate Migliarini e la Sidis

Si pensi, per esempio, a come abbia potuto perdere la passione gente come Gaetano e Giuseppe Migliarini che con Italo Tarsetti hanno contributo a creare il miracolo del basket femminile: la Sidis Ancona nei primi anni Novanta arrivò ad abbattere il totem Primigi Vicenza (a quel tempo, veniva da sette scudetti consecutivi) ma poco dopo la metà del decennio chiuse i battenti dopo un paio di semifinali scudetto. Migliarini sì che era un mecenate: ultimamente si è riaffacciato, sempre col basket femminile: ma i tempi d’oro sono andati.

Le Coppe del volley femminile

Sempre a metà degli anni Novanta, una situazione analoga. Nel senso di piccolo miracolo fatto in casa: nel volley femminile finiva a picco la Brogliaccio - targata prima Yoghi e poi Brummel - tra indicibili stenti dopo la vittoria di una Coppa Cev, una Coppa delle Coppe, semifinali scudetto e varie atlete e tecnici consegnati alle nazionali. Nel 1991 organizzò anche un Mundialito per Club. C’erano Ezio Capannelli e il povero Flavio Brasili alla guida: non avevano capitali alle spalle ma trovavano straniere super nei posti più impensabili del globo a costi risibili. Fajardo in Perù, Phipps a Los Angeles, Obayashi a Tokyo sono solo alcuni dei nomi.

La Pro Patria senza scampo

Bisognerà dire anche della Pro Patria, serie A2 femminile, che salutò i campionati professionistici qualche anno prima: si possono chiedere informazioni a Gianni Ciotti e Roberto Gabbucci, attuale direttore del PalaRossini, che ci rimise di tasca propria pur di tenere in vita la squadra di punta di una polisportiva che pure si tolse molte soddisfazioni.

Il calvario del volley maschile

In tema di pallavolo brucia dire che ad Ancona si spense lentamente quanto rimaneva del Gs Falconara Pallavolo che negli anni Ottanta a Falconara vinse in Europa e, anche in quel caso, giunse alle semifinali scudetto. Fucina di campioni come nessuno in Italia (ancora oggi tra A1 e nazionale ci sono fior di giocatori passati dal vivaio di quella società: il pluridecorato Papi, Giombini, Della Lunga, Bari e Birarelli), dal 1999 si spostò nel capoluogo: prima solo come domicilio fino al 2002 (promozione in A1 e una salvezza), poi completò il trasferimento e infilò un tunnel di retrocessioni da non credere più una salvezza in A2 per due centesimi di quoziente set a favore. Bellissimo: lo sponsor per Ancona veniva da Treia (massì, non mettetevi a ridere): si chiamava Sira cucine. Piero Pasquini e Andrea Carloni erano tutti i giorni, disperati, da Sturani. Un periodo vennero appoggiati dall’agente marittimo Morandi. Niente da fare: morirono di inedia sotto gli occhi di tutti. Soprattutto quelli avvelenati di Falconara. Orfana della sua figlia prediletta, ma protagonista negli anni Novanta del peccato originale: la frattura con l’Api che con l’avvento del sindaco Carletti, delle tragedie in raffineria, finì all’indice. Stessa storia di oggi tra Bikkembergs e Fossombrone: addio soldi e addio sport di vertice. Lì iniziò la morte sportiva di Falconara, Ancona venne molto dopo.

L’era di Pieroni nel calcio che conta

Nel frattempo, e siamo al 2003, aveva salutato tutti anche l’Ancona di Ermanno Pieroni: padre e padrone della seconda ed ultima stagione del calcio di Ancona in serie A dopo anni in cui per due volte al Del Conero giocò la nazionale (1997 e 1999). Il fallimento che maturò tra inchieste giudiziarie a raffica è ancora oggi materia di studio. Le cose belle di quegli anni restano lo straordinario carisma di Gigi Simoni e la fidanzata di Jardel. La serie A, chissà quando la rivedremo.

La meteora del calcio a cinque

Di lì a poco, andò male pure al calcio a cinque maschile targato Brandoni Giampaoli che nel 2005/2006 disputò il primo e ultimo campionato nell’olimpo nazionale dopo una scalata esaltante, i derby con Ascoli e Jesi. Una stagione, la retrocessione e poi poff, come nelle storie di Harry Potter. Scomparsi nel nulla: nel 2010, nei campionati regionali marchigiani non c’è più traccia di società di Ancona di calcio a cinque.

Le sorelle Williams a Pietralacroce

Infine, se si parla di grandi storie di sport, non si può non ricordare che all’Ata di Pietralacroce, il circolo del tennis, nel 1996 e nel 1999 si giocarono due match di Federation Cup, la Coppa Davis femminile. Il primo, fu di secondo ordine. Ma nel secondo arrivarono da queste parti Venus e Serena Williams: il deus ex machina era stato Michele Brunetti che ad Ancona regalò negli anni Settanta una diretta in pieno Tg1 della sera per la finale della Coppa del Re di Svezia direttamente dal PalaVeneto. Un altro patrimonio buttato, come quello dei Dolphins nel football americano: figli di un dio minore, forse, ma la serie A l’hanno conosciuta bene anche loro.

andrea taffi,

lunedì 19 luglio 2010



Dal Corriere Adriatico


Tassista pestato e rapinato di notte


In due lo sequestrano minacciandolo con una pistola giocattolo: arrestati.

“Ho visto la morte in faccia”


Ancona Uno si è seduto avanti, accanto alla postazione di guida. L’altro dietro. E hanno preso in ostaggio il tassista facendosi trasportare con una pistola alla schiena in un viaggio al buio e senza respiro come un tunnel degli orrori. Alla fine lo hanno riempito di botte colpendolo senza pietà con l’arma finta ma pesante come una vera. E gli hanno preso 500 euro e il cellulare. Poi i carabinieri hanno arrestato i due malviventi, giovani e senza scrupoli.

E’ un biglietto per l’inferno e ritorno il racconto di Giovanni Sifo, falconarese di 48 anni che lavora come tassista ad Ancona. “Ho visto la morte in faccia”, ripete mentre i ricordi di scene buone per il più rabbrividente dei thriller sono ancora così freschi e bruciano le ferite alla testa, al collo e alla spalla. Dalle undici all’una di notte. Il terrore s’accende quando Sifo risponde alla chiamata che arriva dalla stazione, dove i due ragazzi chiedono il taxi. Alberto Grande, napoletano di 25 anni, domiciliato ad Ancona, si mette accanto. Sul sedile posteriore Farouk Aziz, tunisino di 22. Dicono di essere diretti a Senigallia.

Ma presto si svelano: non sono normali clienti, estraggono una pistola giocattolo, che però senza tappo rosso e fredda come il ferro quando gliela puntano addosso sembra proprio autentica. “Ce l’avevo sulla schiena, avevo una gran paura”. Senigallia, qui è esplosa la notte bianca. “Ho pensato di abbandonare la macchina e buttarmi tra la folla, ma ho rinunciato perché avrebbero potuto sparare”.

E allora decide di non rischiare e continuare a obbedire agli ordini. “Vai a Falconara”. Arrivati. Altra tappa. I due si fanno portare a Rocca Priora, sul lungomare, dalle parti dove fino a qualche tempo fa nelle notti d’estate risuonavano le note e brillavano le luci della movida del Sottosopra. Devono ritenerlo il luogo giusto per finire il lavoro.

L’auto, una Fiat Stilo station wagon, si arena in una zona di terriccio dove le ruote affondavano e non permettono una partenza rapida. L’ultimo capitolo del terrore si macchia di sangue. Lo trascinano all’esterno, e vicino al suo taxi con l’arma a un soffio dal viso gli sibilano la minaccia: “Se non ci dài i soldi ti spariamo”.

Tira fuori le banconote, porgendole ai suoi aguzzini: cinquecento euro. Non tutti ricavi della serata, prima del lavoro Sifo doveva fare una commissione che era saltata. Il denaro non basta a calmare la furia dei rapinatori, che gli scaraventano addosso una gragnuola di colpi col calcio della pistola. In pieno volto, centrandolo sul naso. “Mi hanno anche picchiato sulla tempia, sulla nuca, il collo, la spalla e la gamba”. Dolore e panico. “Chiedevo aiuto ma la gente s’impressionava, ero una maschera di sangue”. Ci sono due pescatori ma non si distraggono. “Chiamate un’ambulanza, urlavo”.

Grido disperato raccolto da un gruppetto di stranieri, romeni forse, o albanesi. Arriva il 118, lo accompagnano al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette dove viene medicato, e al termine di tutti gli accertamenti il referto parla di ossa del naso rotte, trauma cranico ed ecchimosi per tutto il corpo. Ne avrà per diciotto giorni. I prossimi di giorni li passeranno presumibilmente in carcere il napoletano e il tunisino, che nel frattempo vengono scovati e arrestati dai carabinieri di Falconara agli ordini del tenente Matteo Demartis. La pattuglia dell’Arma interviene a Rocca Priora dopo una segnalazione anonima con accento straniero. Cercano per un po’ i due malviventi, li scoprono mentre cercano di nascondersi tra i cespugli. Cominciano a correre verso una fuga disperata e impossibile. I militari li abbrancano, poi li chiudono nel carcere di Montacuto. Dalle parti della cattura ritrovano i soldi e il cellulare di Giovanni. E’ senza scheda, l’hanno gettata via.

emanuele coppari

venerdì 16 luglio 2010

Gli effetti del caldo e la nuova P3
Confesso: ho cenato prima con Dell'Utri e dopo con Verdini


Di Milton - l'Occidenale

Caro Direttore, non so a chi dirlo e quindi lo dico a lei che, ogni tanto, gentilmente mi ospita. Ho una confessione da farle, ci penso ormai da qualche giorno, non ci dormo la notte ed è giunto il momento che mi tolga questo peso dalla coscienza.
Ebbene la mia confessione è questa: un paio di anni fa ho cenato con il Senatore Dell’Utri e qualche mese dopo, ho fatto lo stesso con l’Onorevole Verdini. Ora giudichi lei, se ritiene che questo costituisca notizia di reato informi pure l’autorità competente, ma tenga presente che non essendoci, in entrambi i casi, altri commensali al tavolo, non credo si possa configurare il reato di associazione a delinquere. Solo per rassicurarla posso dire che in quell’occasione, non abbiamo parlato di nessun Cesare, ma, per restare in argomento, con il senatore dell’Utri abbiamo sfogliato alcune pagine di presunti diari di Mussolini.
Lei mi obietterà che comunque potrebbe esistere il reato di associzione segreta atta a minare l’ordine costituito, quello che volgarmente (nel senso più stretto del termine) la stampa indipendente ed imbavagliata, già definisce P3.
Tuttavia nel frattempo, non mi sono giunti purtroppo inviti ad iscrivermi a nessuna loggia segreta; dico purtroppo perché questa è sempre stata una delle mie più grandi aspirazioni dai tempi di Castiglion Fibocchi.
Fa caldo e si sente. Saranno gli effetti della calura che in questa stagione possono essere devastanti, ma la seriosità con cui gli opinionisti della suddetta stampa imbavagliata, rispolverano i tempi della P2 e farneticano di P3, mi induce a pensare che al senso del ridicolo non c’è mai fine.
Intendiamoci, non che io ritenga che non vada sovvertito l’ordine costituito. Anzi, soprattutto quando questo ordine cosidetto costituito produce istituzioni e processi istituzionali a dir poco inefficienti e inadatti, per non dire, in alcuni casi, essi stessi eversivi (parlo ovviamente, in primis, dell’ordine giudiziario), il sovvertimento è un dovere, addirittura, democratico.
Tuttavia affidare un compito così importante, ovvero rovesciare ciò che ci opprime e ci asfissia ogni giorno, ad un gruppuscolo di "pensionati sfigati" che si riuniscono, addirittura pubblicamente (ma non era una loggia segreta), nella hall di un grande albergo, ebbene questo mi sembra superi ogni senso del paradosso.
Ma voi ve la immaginate la scena: "Pronto Corte Costituzionale!", "Sì, pronto? Sono Flavio Carboni di anni 78, il facciendiere, mi puoi passare gentilmente il Presidente della Corte? Mi manda il senatore Dell’Utri, avrei bisogno di fare alcune pressioni in relazioni al lodo Alfano".
Come diceva Totò: … ma mi faccia il piacere!!
Criminalità e immigrazione. I dati sulle denunce e sulla popolazione carceraria


Secondo il VII Rapporto sugli Indici di integrazione degli immigrati in Italia del Cnel, nel 1991 c'erano 350 mila immigrati, mentre oggi, secondo stime ufficiali, ce ne sono 5 milioni. Sono passati dallo 0,6% al 7,1% della popolazione totale. Illustrando i contenuti del Rapporto, il presidente Marzano ha sottolineato che l'integrazione è potenzialmente più facile nelle località più piccole (nessuna delle provincie che ha come capoluogo una città metropolitana rientra nella top ten per il potenziale di integrazione; la prima è Verona al dodicesimo posto) e che la regione che offre più lavoro agli immigrati è la Lombardia (seguita da Toscana, Lazio e Friuli Venezia Giulia).
Secondo il Rapporto l'aumento degli immigrati non si traduce in un automatico aumento proporzionale delle denunce penali nei loro confronti ed è falso affermare, quindi, che la loro maggiore presenza in Italia corrisponde ad un aumento della criminalità. «In valori assoluti, il numero di denunce complessivo, riguardanti cioè italiani e stranieri insieme, è stato nel 2005 di 2.579.124, nel 2006 di 2.771.440, nel 2007 di 2.993.146 e nel 2008 di 2.694.811. Di queste, il numero di quante hanno riguardato cittadini stranieri è di 248.291 nel 2005, 275.482 nel 2006, 299.874 nel 2007 e 297.708 nel 2008. Si osserva dunque - sono le conclusioni a cui giunge il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - che nel periodo 2005-2008, mentre i residenti stranieri sono incrementati del 45,7%, le denunce contro stranieri sono aumentate solo del 19%. Se poi si tiene conto che queste denunce non riguardano solo gli stranieri iscritti in anagrafe, ma anche quelli in attesa di registrazione, gli irregolari e quanti sono temporaneamente presenti in Italia per turismo, affari o altro, il parallelismo tra aumento dell'immigrazione e aumento della criminalità viene definitivamente smontato». Inoltre, ancora in riferimento all'equazione «più immigrazione uguale più criminalità», il Cnel, ipotizzando che il maggior livello di denunce riscontrato nel 2008 rispetto al 2005 (49.417) sia per intero addebitabile agli stranieri registrati nel quadriennio come nuovi residenti (1.220.779), arriva alla conclusione che a carico dei nuovi venuti vi è un denunciato ogni 25 individui (pur senza includere gli irregolari, gli stranieri di passaggio e le altre categorie sopra ricordate), mentre a carico di tutte le persone residenti in Italia (italiani e stranieri insieme) vi è un denunciato ogni 22 individui.
I dati del Cnel ci dicono che se prendiamo come riferimento il periodo dal 2005 al 2008, il tasso d'incidenza degli stranieri sul numero delle denunce è stato del 9,6% nel 2005, 9,9% nel 2006, 10% nel 2007 e 11% nel 2008. Con tutti i distinguo del caso, si tratta di un livello leggermente superiore al tasso d'incidenza degli stranieri sul totale della popolazione residente in Italia. Secondo l'Istat, gli immigrati regolari non delinquono più degli italiani. Infatti, sul totale dei denunciati, la quota di stranieri in regola è del 6%. La maggior parte dei denunciati stranieri risulta non essere in regola con il permesso di soggiorno e, verosimilmente, non l'ha neppure richiesto. E' in condizioni d'irregolarità l'80% degli stranieri denunciati per reati contro la proprietà.
Diverso il discorso se si osservano i dati riguardanti la popolazione carceraria. Secondo le
ultime rilevazioni del ministero della Giustizia, su un totale di 68.258 detenuti 24.966 sono stranieri (36,6%). Si tratta di un'incidenza nettamente superiore a quella della popolazione straniera sul totale degli abitanti nel nostro paese (secondo il Cnel 7,1%). In questo caso, se il metro di paragone diventa l'incidenza dei denunciati (in media, negli ultimi anni, 1 su 10 è immigrato), il fenomeno assume proporzioni preoccupanti, visto che almeno 1 detenuto su 3 è straniero.
Come mai questa vistosa discrepanza tra l'incidenza degli stranieri sul totale dei denunciati e quella sul complesso della popolazione carceraria che affolla i nostri 206 istituti penitenziari? Le ragioni potrebbero essere essenzialmente tre: innanzitutto una larga parte degli stranieri, soprattutto irregolari, non può accedere alle misure alternative al carcere, tra cui gli arresti domiciliari, poiché sprovvista di un valido certificato di residenza. Secondo i dati del ministero della Giustizia, gli immigrati detenuti in attesa di giudizio sono più di un quinto del totale degli stranieri in carcere (5.715) mentre i condannati definitivi sono circa la metà (12.283). Un altro fattore è quello che i reati violenti hanno visto aumentare in maniera esponenziale l'incidenza degli stranieri; secondo l'Istat gli immigrati sono autori del 39% dei casi di violenza sessuale, del 36% degli omicidi, del 27% dei denunciati per lesioni dolose. Senza considerare, inoltre, l'altissima incidenza nei cosiddetti «reati predatori». Inoltre, già il Rapporto sulla criminalità in Italia presentato nel 2007 dall'allora ministro dell'Interno, Giuliano Amato, segnalava che, per quanto riguarda i dati sul numero di persone coinvolte nel traffico degli stupefacenti, distinte tra italiani e stranieri, essi evidenziavano che mentre nel decennio 1987-1996 le percentuali degli italiani erano nettamente superiori (82,7%) a quelle degli stranieri (17,3%), nel decennio 1997-2006 la percentuale di italiani è diminuita (70,8%) ed è aumentata quella degli stranieri (29,2%). Il terzo fattore è stato denunciato dal ministro Alfano nei giorni scorsi: «Il fatto che occorra ancora il consenso del detenuto per il suo trasferimento per scontare la pena in patria significa che i Trattati bilaterali non stanno funzionando».
In spiaggia più sicuri

Le esercitazioni della Croce Gialla coinvolgono anche i bagnanti

Falconara Sono stati pensati per far conoscere l’associazione, ma anche per fornire ai bagnanti una serie di nozioni utili in caso di emergenza i quattro incontri promossi dalla Croce Gialla in altrettanti stabilimenti balneari falconaresi. L’iniziativa che prenderà il via domani (dalle 18 alle 20) al “New Tropical” di Palombina Vecchia, proseguirà il 24 luglio allo stabilimento “Le ragazze” in zona Stazione, il 31 luglio da “Fanesi” (sottopasso di via Trieste) e si concluderà il 7 agosto da “Azzurra” (sottopasso di via Goito).“Parleremo della Croce Gialla – spiegano i volontari impegnati nel progetto – per coinvolgere e sensibilizzare i cittadini e presentare le nostre attività che vanno ben oltre il 118, poi simuleremo degli interventi, allestendo sulla spiaggia diversi scenari”.Ai bagnanti sarà chiesto di essere parte attiva nella esercitazione-simulazione di una rcp-rianimazione cardio polmonare e di una immobilizzazione conseguente ad un trauma. “Effettueremo anche delle prove di chiamata al 118 – proseguono i volontari – spiegando quali sono le domande poste dall’operatore quali le risposte più corrette per consentire un intervento rapido ed efficace”. La Croce Gialla Falconara ha riconfermato anche per l’estate 2010 i due punti di assistenza sanitaria in spiaggia della Croce Gialla che saranno attivi tutti i giorni fino al 29 agosto. La prima postazione della pubblica assistenza falconarese è dislocata presso l’ex Piattaforma Bedetti ed è dotata di un quad, la seconda è situata presso l’arenile di Palombina (all’altezza di Collemarino) ed ha una ambulanza. Il servizio è svolto con personale appositamente formato per il soccorso sanitario e con abilitazione alla defibrillazione precoce coordinato dalla Centrale Operativa 118 di Ancona. “Per la stagione 2010 – ha fatto sapere la Croce Gialla – le dotazioni sanitarie del quad sono state integrate grazie alla generosa donazione da parte della raffineria Api che con questo gesto consolida una collaborazione che dura ormai da anni e si concretizza in progetti rivolti al miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza”. L’allertamento dei mezzi di soccorso potrà avvenire come sempre tramite il 118, indicando dettagliatamente le motivazioni ed il luogo dell’intervento. I volontari in servizio saranno a disposizione dei bagnanti per eventuali informazioni ai cittadini sulle caratteristiche delle attrezzature utilizzate, sulla organizzazione del servizio 118 e delle associazioni di volontariato che vi operano.

lunedì 12 luglio 2010

Castelferretti, scatta la festa della famiglia

Inizia oggi a Castelferretti con la messa degli sposi alle 11 e 30, la Festa della Famiglia organizzata dalla parrocchia di Sant’Andrea Apostolo. La manifestazione proseguirà fino al 18 luglio con cene, balli, spettacoli, una serata multietnica, l’esibizione di “Danzintondo”, per chiudersi con la “cena alla corte del conte Ferretti” preceduta da sfilata in costume ed esibizione degli sbandieratori.


Controlli in spiaggia, due multe salate

Gli agenti della Municipale, che stanno effettuando delle verifiche lungo la spiaggia cittadina, hanno elevato ieri due multe ad ambulanti sprovvisti di regolare permesso per la vendita. I verbali (da 5164 euro ciascuno) sono stati seguiti dal sequestro della merce costituita (oggettistica e abbigliamento da mare).


Programma nutrito per le serate in centro Ron tra due settimane

Falconara “Ai falconaresi piazza Mazzini piace sempre di più e noi faremo in modo che essi riescano a viverla in modo sempre più intenso”. Secondo l’assessore alla Cultura Signorini i cittadini si stanno riappropriando del centro grazie anche agli eventi serali promossi dall’amministrazione. “La festa del gelato – dice – è stata affollatissima, la selezione di Miss Italia anche, ma non è finita qui abbiamo in calendario moltissime altre iniziative focalizzate su piazza Mazzini”. Il 14 è in programma un grande saggio di danza a cura di tutte le palestre falconaresi, il 18 al centro d’arte contemporanea sarà teatro di una intervista immaginaria a Giacomo Leopardi, mentre dal 23 al 25 luglio c’è grande attesa per il Festival del Mare a cui parteciperà Ron.


Veleni e lacrime dopo Miss Italia

Falconara La più bella del reame non ce la fa neanche questa volta e fra le lacrime di rabbia e delusione chiede la verifica dei voti. E’ finita con una piccola polemica, presto chiusa una volta chiarito il malinteso, la selezione falconarese per il concorso di Miss Italia che venerdì sera ha visto sfilare sulla passerella, allestita in una gremitissima piazza Mazzini, quindici bellissime fanciulle.

Fra queste anche la riminese Valentina Vignani (“un metro e ottanta di splendore” assicura chi l’ha ammirata da vicino) che, dopo avere conquistato diverse fasce “minori” nella sua regione, e non essere entrata in zona podio per una manciata di voti, ha deciso di tentare il tutto e per tutto con l’obiettivo di arrivare alla finale regionale di Civitanova Marche e poi forse accedere alle finalissime di Salsomaggiore. Valentina Vignani, occhi azzurrissimi e lunghi capelli neri è una futura miss Falconara praticamente perfetta e sono in molti a credere, appena lei compare sul davanti della scena, che per le altre ormai non c’è più nessuna speranza. Ma il destino e la giuria decidono altrimenti e la bella romagnola finisce, inaspettatamente, quarta.

Una beffa per Valentina la quale, per la seconda volta, non riesce ad aggiudicarsi un titolo di valore e viene così esclusa dal concorso di bellezza più importante d’Italia. La disperazione è grande e, una volta spenti i riflettori, fra le lacrime chiede agli organizzatori la verifica dei voti e di tutte le schede consegnate dalla giuria. Purtroppo però non c’è nulla da fare visto che alcuni dei giurati, nella valutazione complessiva, le hanno assegnato un punteggio inferiore alle prime tre. Così per la bellissima il rientro a casa è davvero amaro e triste e non la consolavo di certo gli apprezzamenti e gli incoraggiamenti dei presenti.

“Assurdo – dicono tra il pubblico – è una ragazza mozzafiato, tutte le altre sono carine, lei no, è stupenda davvero, ma come hanno fatto a non darle la fascia della miss?”. Uscita di scena con un quarto posto Valentina è la diciottenne anconetana Elisa Sebastianelli a conquistare il titolo di miss Falconara, seguita dalla chiaravallese Maddalena Fenucci, ex studentessa del liceo Cambi. “Le potenziali miss – dice l’assessore alla Cultura Signorini – non sono soltanto bellissime ragazze. Tutte loro hanno progetti impegnativi di studio e di lavoro, questa è una esperienza, un momento di gioco, di divertimento, un’occasione per mettersi alla prova. Per questo l’evento, arrivato alla terza edizione, è davvero interessante”.

Insomma il messaggio è chiaro, “la bellezza e la gioventù a nulla servono se non accompagnate da impegno, determinazione e soprattutto buon senso, realizzando che dovrebbe trattarsi essenzialmente di esperienze da affrontare con sano entusiasmo e senso di ironia, senza ambizioni esasperate o lacrime inconsolabili”. Intanto per Elisa un piccolo sogno si è realizzato, quello di passare al turno successivo e forse conquistarsi la possibilità di arrivare fino al Salsomaggiore dove, senza pensare alla corona di più bella d’Italia, ci sono visibilità, tv e tante occasioni.

venerdì 9 luglio 2010

«Falconara meglio della Romagna»
Turisti da Cesena: «Da voi prezzi bassi, tranquillità e mare pulito»

Dal Messaggero

FALCONARA - Boom di turisti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero a Falconara . «Ci piace questa spiaggia perché costa poco e non è caotica». Così le voci dal bagnasciuga. «Veniamo in vacanza qui ormai da tre anni - racconta la famiglia Cipriani di Cesena -. Siamo stati consigliati da alcuni amici e ci siamo trovati subito bene. Il costo della vita è abbordabile e riusciamo a trovare un appartamento per due settimane ad un prezzo decisamente inferiore rispetto alla riviera romagnola». Dello stesso avviso due amiche emiliane che, alle rinomate spiagge di Rimini o Riccione, preferiscono il lido falconarese. «Perché non andiamo a Riccione? Per i troppi turisti che invadono quella città - dicono -. Inoltre l’acqua qui è molto più pulita rispetto ad alcuni punti della Romagna». Poco caos e vacanze low cost, quindi, i motivi che spingono tanti turisti verso Falconara, addirittura paragonata dagli stranieri alla spiaggia di velluto di Senigallia. «Un anno siamo stati a Pesaro e Senigallia - racconta la famiglia spagnola Hoja - qui però ristoranti e alberghi costano meno e soprattutto troviamo parcheggio per l’auto». Stranieri quindi addirittura soddisfatti dei posti auto, argomento che invece continua ad animare i falconaresi che ad ogni estate chiedono a gran voce che vengano realizzati nuove aree sosta nei pressi del mare.
Alcune turiste inglesi, invece, dicono di aver scelto Falconara Marittima sul sito di ricerche più famoso al mondo, Wikipedia (versione inglese). Nelle primissime righe la città viene descritta come meta «con lunghe spiagge sabbiose dove durante l’estete le persone praticano sport come beach volley, beach tennis e beach soccer». Ed in effetti è proprio così dato che ormai tutti gli stabilimenti sono attrezzati per far praticare questi sport che per alcuni è diventato un vero must. Allo stabilimento ex Battaglione Venezia, infatti, praticamente ogni giorno si organizzato partite di beach soccer, senza contare il torneo di beach volley organizzato proprio dalla Fipav nello stesso lido. Una spiaggia apprezzata soprattutto dai giovani, dimostrato dal fatto che in soli due giorni sono state distribuite dall’Informagiovani circa 15 card per sconti su ristorazione e ombrelloni a ragazzi falconaresi e una decina, invece, a ragazzi di Chiaravalle essendo la promozione estesa anche a questo comune.

mercoledì 7 luglio 2010

Alle famiglie in difficoltà 1200 euro in tre mesi

In cambio di lavori socialmente utili


Falconara Quattrocento euro al mese per tre mesi ai nuclei familiari in stato di necessità. Così l'amministrazione Brandoni ha deciso di intervenire per aiutare concretamente le persone in difficoltà a causa del periodo di crisi. “E' in via di definizione un bando – spiega Raimondo Baia (Pdl), componente della VI Commissione consiliare Servizi sociali – eravamo partiti pensando di depositare un fondo anti crisi del valore di diecimila euro. Con ulteriori sforzi e sacrifici, oggi, il Comune può contare su un fondo di trentamila euro, differenza scaturita dai canoni introitati dell'operazione di via Roma”. Accettando il contributo le famiglie verranno impiegate ‘pro tempore’ nell'attività lavorativa comunale o impiegate presso pubbliche associazioni presenti sul nostro territorio al fine di contribuire fattivamente con lavori di pubblica utilità. “Quindi il richiedente – prosegue Baia – non vedrà erogarsi il classico contributo ‘a pioggia’, ma diventerà egli stesso di fatto un prestatore d'opera. L'amministrazione inoltre non esclude prossimamente, se ci saranno le condizioni, di aumentare ulteriormente il fondo anti crisi”. L'amministrazione si riserva la possibilità di accertare, con i dovuti strumenti previsti dalla legge, l'effettiva situazione economica dei richiedenti, al fine di garantire la massima trasparenza e serietà nei modi d'erogazione dei contributi. “La giunta Brandoni, ancora una volta – dice Baia – manda un chiaro segnale alla cittadinanza, di attenzione, sostegno, impegno e serietà”.





R

oma, 7 lug. - (Adnkronos) - ''Quando vedo il sindaco dell'Aquila Cialente e l'ex presidente della provincia Pezzopane, ambedue noti esponenti politici del Pd, in giro per Roma alla testa dei manifestanti contro il governo, mi corre l'obbligo di ricordare che da 13 mesi aspetto dagli amministratori locali le indicazioni di come spendere 12 milioni di euro stanziati nel maggio 2009 dal Dipartimento Famiglia per strutture per bambini, anziani, famiglie in difficolta' ecc.''. Cosi' Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche familiari.

''Se i suddetti capopopolo se ne stessero all'Aquila a lavorare per la ricostruzione -taglia corto Giovanardi- sicuramente non dovremmo registrare questi vergognosi incredibili ritardi per la realizzazione di strutture che per loro responsabilita' sono ancora totalmente al palo''.

07/07/2010