domenica 30 maggio 2010

La sinistra contro i mercati e contro la logica

Propongo ai lettori un articolo di Paolo Del Debbio pubblicato su «Il Giornale» del 27 maggio 2010

La crisi finanziaria ed economica non è finita. La Grecia ha fatto la sua parte, in negativo. Tutti i governi europei (sottolineiamo tutti) mettono in atto manovre pesanti, per intendersi tra i 50 e i 100 miliardi di euro. Il governo italiano propone una manovra da 24 miliardi di euro in due anni per non finire come la Grecia. L'opposizione che fa? Tace. Parlano quelli che, di fatto, da sempre, hanno condizionato in modo prevalente l'opposizione: il sindacato di Guglielmo Epifani, la Cgil, la sinistra non riformista, figlia di Bertinotti, oggi impersonata da Nichi Vendola. Epifani ha detto che, naturalmente, questa è una finanziaria iniqua. Vendola ha parlato di mani e di dita che non sarebbero infilate in tasca agli italiani ma negli occhi dei medesimi. Proposte alternative e costruttive meno che l'ombra.

Questa è l'opposizione italiana, che non cambia neanche in presenza di una crisi economica che presenta caratteri talmente evidenti che le istituzioni europee ed internazionali hanno indicato soluzioni standardpraticamente per quasi tutti gli Stati europei. Come a dire che non c'è tanto da ragionare: c'è un modello di Stato della spesa pubblica, o di welfare che dir si voglia, che va tagliato perché non regge più e perché l'economia reale non ne regge più il peso. Questo vale per tutti i paesi europei, vale per l'Italia, vale per tutte le istituzioni finanziarie mondiali. Non vale per Vendola, per Epifani. Per il resto della sinistra non si sa neanche se vale o no perché, essendo muta, non c'è dato di sapere cosa ne pensa.

Del resto, ce la immaginiamo bene questa sinistra alle prese con un problema grosso come una casa. Si chiederà cosa debba fare in una situazione nella quale l'Europa e tutti coloro che usano il buonsenso chiedono di andare in una direzione che smantella quello Stato che loro hanno promosso e perseguito per decenni. Lo Stato della spesa e lo Stato che manovra la maggioranza del prodotto interno lordo. Oggi non contano più i critici dell'economia o gli economisti di tradizione marxista più o meno ortodossa. Oggi conta la pagella che quotidianamente danno i mercati, e quei paesi dove l'economia fa acqua perché hanno un debito forte e perché lo Stato è troppo presente ricevono voti negativi. Questa è la realtà. Di fronte a questo i più o meno autorevoli rappresentanti del centrosinistra italiano si chiederanno: come facciamo ad andare contro un governo che fa una manovra di minore entità di quella di altri Stati europei e la fa seguendo in modo pedissequo (anche troppo a nostro parere) quello che ha richiesto l'Europa? Come facciamo a dire male della manovra di Tremonti e, nello stesso tempo, a dire bene dell'Europa se Tremonti non ha fatto altro che quello che l'Europa chiede? In altri termini ancora: come facciamo a dimostrarci moderni e riformisti e nello stesso tempo criticare quegli interventi di finanza pubblica richiesti da un'economia moderna?

La Cgil non si pone tutti questi problemi. Non si tormenta. Ha già indetto uno sciopero generale. Ma contro chi sciopera? Contro il Fondo Monetario internazionale, la Banca mondiale, la Banca Centrale europea, la Commissione europea? Sciopera forse contro la finanza pubblica greca che ci poteva portare allo sfascio? Dice Epifani che questa manovra grava troppo sul pubblico impiego perché per due anni ai lavoratori del settore pubblico non sarà aumentato lo stipendio. Ci pensa Epifani a quanti del settore privato non ce l'hanno più e a quanti lavoratori autonomi lo stipendio è già calato, e non aumentato, proprio a causa della crisi e non della manovra di Tremonti? È uno sciopero contro la realtà, somiglia ai pugni contro il muro dell'adolescente che non vuole accettare se stesso. Altro che politica. Altro che equità.

Arriva la Fiera con cento bancarelle

Dal Corriere

Falconara

Saranno più di cento le bancarelle presenti a Falconara in Fiera, la manifestazione di inizio estate che dallo scorso anno sostituisce la vecchia fiera di San Cristina del 24 luglio. Sabato prossimo dalle 8 alle 24 tutto il centro città sarà invaso da stand di artigiani impegnati negli antichi mestieri, mostre di artigianato artistico, un mercato dei fiori e stand di prodotti eno-gastromonici con degustazioni. Di sera sarà possibile cenare sotto le stelle in piazza Catalani. Dopo il successo del 2009 al Comune sono arrivate moltissime richieste, in netta controtendenza con il calo registrato fino al 2008. «Gli spazi previsti lungo via Bixio restano 110 – spiega l’assessore Mondaini – ma a questi si aggiungono alcuni stalli nell’area pedonale tra via Cairoli e via IV Novembre, dove saranno ospitati i venditori di piante e fiori”. Piazza Mazzini sarà dedicata agli artigiani, mentre i prodotti tipici locali saranno in piazza Catalani.

giovedì 27 maggio 2010






SALVE AMICI DEL BLOG




SIAMO



FRANCESCO e LEONARDO



Siamo nati questa mattina al Salesi .

Stiamo bene e ne approfittiamo per salutarvi tutti


Lo facciamo noi perchè il papà è troppo commosso e sbalordito

Un bacione per uno a tutti


:-) :-)

martedì 25 maggio 2010



Fondazione AVSI con il patrocinio di:

Sabato 29 Maggio 2010 - ore 21.30


INSIEME PER I BAMBINI DI HAITI

m m a g i n i - p a r o l e - m u s i c a

Parole: Laura Gradara e Itala Moroni

Immagini: Giorgio Marinelli e Alessandro Gnesi

Legge: Melissa Conigli

Musica: Elisa Luchetta e Ylenia Contini “La nostra grande speranza non crolla, anzi cresce. Affermare la vittoria della vita sulla morte e ricostruire l’umano è ora il nostro compito qui” (Fiammetta Cappellini - Avsi Haiti)

Al termine della serata saranno raccolte offerte in favore di Avsi


Ingresso Libero
Auditorium ”Marini” - via Marsala, 19 Falconara Marittima (An)

Comune di Falconara Marittima

Dal Corriere Adriatico

A Castelferretti

Affreschi in chiesa da vedere


Falconara Proseguono le iniziative culturali dell’associazione Pro Castelferretti, che in questi mesi di primavera ha organizzato una serie di interessanti eventi legati alla storia del paese e non solo. Sabato la sala della biblioteca Radoni ha accolto Massimo Coltrinari per la presentazione del suo libro L'8 settembre in Albania - la crisi armistiziale tra importanza errori ed eroismo, mentre domenica prossima i volontari dell’associazione contano di poter ancora una volta aprire al pubblico la chiesetta di Santa Maria della Misericordia al cui interno è custodito un importante ciclo di affreschi del XIV secolo. La biblioteca Radoni, che si trova in una sala del castello dei Ferretti ed è sede di tutti gli appuntamenti culturali, è stata allestita dall’associazione in memoria di un concittadino scomparso e con il fondamentale contributo di altro castelferrettesi, fra cui Mario Brutti, Eugenio Donninelli e Silvana Serrani.

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Le segnalazioni raccolte dall’ufficio ambiente del Comune

Rifiuti, animali e cattivi odori

“In città vinta la lotta al degrado”

Falconara Centroquattro segnalazioni di degrado, 80 per la presenza di animali, 23 per odori molesti e 10 per disagi legati alle acque. Questi i numeri delle istanze giunte all’Ufficio ambiente nel 2009. In totale sono state 247 le segnalazioni di problemi sul territorio. La maggior parte per abbandoni di rifiuti o per vegetazione incolta (104). Altre, circa 80, per la presenza di piccioni, ratti e insetti. Altre 23 per odori molesti e una decina di segnalazioni hanno riguardato le acque (fossi, mare, piogge). Gli esposti sono stati gestiti e risolti, con la polizia municipale, attraverso sopralluoghi, interventi con i proprietari, mediante lettere e specifiche ordinanze. In particolare 22 segnalazioni di aree degradate sono state affrontate grazie ad una ordinanza che impone ai proprietari di mantenere pulite e in stato di decoro le aree private. “Per l’abbandono di rifiuti – spiega l’assessore all’Ambiente Matteo Astolfi – si tratta di un fenomeno sempre frequente, nonostante resti alta la guardia dell’amministrazione”. Il 2009, fa sapere l’assessore, “è comunque stato un anno di ottimi risultati per la lotta al degrado ed all'inciviltà”. “E' pienamente operativa – dice – l'ordinanza predisposta dall'assessorato all'Ambiente, inerente l'obbligo di mantenere puliti le corti, i giardini e gli spazi verdi privati nelle aree urbane, con tale atto siamo stati in grado di dare risposte concrete alle segnalazioni dei falconaresi che lamentavano mancanza di manutenzione e sporcizia in numerose aree private. Dal 2010 è stata integrata con l'obbligo di eliminare ogni tipo di ristagno di acqua, in recipienti o scarichi reflui, al fine di ridurre la proliferazione delle zanzare. Un chiaro esempio di efficacia dell'azione amministrativa, organizzata con un modello di gestione della norma in modo semplice, rapido e diretto con il costante controllo da parte di tecnici comunali e monitoraggio delle forze di polizia municipale.

lunedì 24 maggio 2010

Casini archivia la Dc e apre al Pdl ma non tutto nella sua strategia è chiaro


Pierferdinando Casini mette sotto naftalina lo scudo-crociato, lancia il "Partito della Nazione" e apre al Pdl sulle riforme. Ma nella strategia del leader centrista non tutto è chiaro, compreso il dialogo col Cav. e il modo in cui le prove tecniche di riavvicinamento potranno disporsi nel campo politico da qui ai prossimi sei-otto mesi. Se a Todi Pierferdinando Casini propone un patto per l'Italia tra maggioranza e opposizione con due obiettivi - superare la crisi e varare le riforme - è a Roma che dovrà tradurre quell'annuncio in fatti concreti.

Anzi, in atti parlamentari. Perché è il Parlamento il banco di prova al quale la maggioranza chiama e attende i centristi, per verificare se la trama che si sta tessendo sarà a fibra forte oppure si sfilaccerà al primo lavaggio, pure se con ammorbidente delicato. Certo, l'apertura di Casini su giustizia e federalismo fiscale è un segnale che il Cav. e i suoi hanno subito raccolto incoraggiando l'avvio di una serie di contatti per sondare il terreno. D'altro canto, il leader centrista pare essersi reso conto che il consenso cresce se si sta nell'area del centrodestra, non in quella di Di Pietro e Bersani, come del resto il turno elettorale delle regionali ha abbondantemente dimostrato.

Di qui il progressivo smarcamento centrista dalla linea oltranzista dell'opposizione, quella populista-giustizialista di Di Pietro e quella demagogica di Bersani. Ma non basta. A consigliare prudenza nelle file pidielline ci sono i precedenti del 2006 e il percorso che Casini ha intrapreso in questi due anni (dalla svolta del predellino in poi), in aperta antitesi a Berlusconi, al berlusconismo e al progetto del Pdl. Compresa l'ultima tattica delle alleanze a geometria variabile applicata al test elettorale di marzo. Quanto basta per andarci coi piedi di piombo.

Per due ragioni: evitare gli errori del passato e soprattutto scongiurare il rischio che un'accelerazione nei confronti di Casini, magari con un prossimo ingresso nella compagine di governo se e quando ci sarà il rimpasto, possa trasformarsi in un boomerang che inchiodi il Cav. ai desiderata e ai distinguo non più solo di Fini ma anche del nuovo-vecchio alleato. Non solo, c'è perfino chi non solo nel Pdl ma pure nella Lega, vede in uno scenario del genere i prodromi di quel governo tecnico che viene considerato come il "definitivo depotenziamento" del Cav. e la "morte civile" delle riforme. E il fatto che Bossi ripeta da giorni "Io e Silvio" è un segnale chiaro, una sorta di avviso ai naviganti.

E' per questo che la via più sicura non può che essere quella del Parlamento perché l'apertura e la disponibilità dei centristi si misurano sui fatti, giustizia e federalismo per cominciare, mozioni e proposte di legge comuni per proseguire, con impegni chiari di prospettiva costituzionale. Della serie: sottoscrivere insieme al Pdl alcuni elementi di riforma costituzionale sui quali impostare un lavoro comune che abbia il suo sbocco naturale in una convergenza piena in un arco temporale ragionevole. In sostanza, è il convincimento di molti esponenti del Pdl, se i centristi si smarcano dall'area dell'opposizione per guardare all'area della maggioranza in un momento in cui, vista la contigenza del momento con gli effetti della crisi economica internazionale che si fanno sentire anche in Europa serve stabilità e senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche, il passo successivo non può che essere fare proprie le ragioni della maggioranza e sposarne il patto elettorale da qui in poi.

Di certo, ciò che si aspetta Casini dal Cav. e che ha ribadito a Todi, ovvero un Berlusconi che va in tv a dire che siccome la "casa brucia" il patto con gli elettori non vale più e serve una chiamata a raccolta di tutti gli uomini di buona volontà per fronteggiare la crisi, non pare il presupposto ideale per intavolare una possibile convergenza. Anche perché, la crisi economica c'era anche prima e non si capisce come mai adesso il premier dovrebbe rivedere e ricalibrare quegli elementi fondamentali del programma di governo che gli elettori hanno scelto democraticamente col voto.

Semmai, fanno osservare dal Pdl, il percorso è un altro: sei-otto mesi di "rodaggio" sulle riforme - magari approvate con una maggioranza qualificata - sono considerati un tempo giusto per costruire una base politica ragionevole per preparare l'ingresso nella compagine di governo. Sul versante della manovra econonomica che domani dovrebbe approdare al Consiglio dei ministri, Casini è disponibile "ad aiutare, se è una cosa seria", ma intanto pone le sue condizioni: si lasci perdere la legge sulle intercettazioni, che ''è una censura inaccettabile'' e che ''tutti vedono non come tutela della privacy ma del malaffare''.

Quanto a un ipotetico ingresso a Palazzo Chigi dice che sarebbe una cosa immorale accomodarsi alla sua tavola dopo aver avuto un mandato elettorale in opposizione a Silvio Berlusconi. Ma è il premier a ricordargli che seppure l'alveo naturale per un partito che sta nel Ppe come il Pdl è il centrodestra, in politica come nella vita serve coerenza. Non esattamente quella dimostrata alle regionali, nonostante l'apertura del Cav. ai centristi. ''Per tutta risposta ci siamo trovati di fronte ancora una volta alla politica dei tre forni. L'Udc si è alleato con la sinistra in alcune regioni, con noi in altre, e si è presentata da sola in altre ancora. I risultati parlano chiaro: con noi in Campania, in Calabria e nel Lazio ha avuto buoni risultati e ha vinto. Dove si è schierata con la sinistra ha perso metà dei suoi elettori in Piemonte e un terzo in Liguria. A conti fatti, per Casini è stata una sconfitta".

Ragion per cui, il punto non è la lezione di moralismo, quanto una solida base politica sulla quale intavolare il dialogo. Berlusconi su questo è chiaro: se Casini vorrà rivedere la sua linea e stare alla larga da avventure quali "il patto repubblicano" di Bersani, potremo riparlarne. Fin qui le prove tecniche di dialogo col Pdl. C'è poi il progetto politico che Casini sta mettendo in piedi sulle "ceneri" dell'Udc. Si chiamerà "Partito della Nazione" e a Todi ce nìè stato un assaggio. Un contenitore aperto a tutti i moderati - da Rutelli ai cattolici delusi da Pd e Pdl e perché no pure a Fini se un giorno dovesse divorziare dal Cav. e Montezemolo se deciderò di darsi alla politica - che inauguri una nuova fase dal momento che - dice il leader centrista - "con le nostalgie non si costruisce il futuro. Io amo lo scudo crociato, ma dobbiamo essere consapevoli che non ci consente di misurarci con 'ragazzi' quarantenni che non hanno mai votato nella cosidetta prima Repubblica e non sanno cosa rappresenti".

E allora, via il nome del leader dal simbolo perché il "Partito della nazione" deve andare oltre le persone e resistere nel tempo. La nuova parola d'ordine è: largo ai giovani, all'etica, alla responsabilità, ai credenti e non credenti, ma soprattutto a pezzi di società ad "una fase che superi la politica degli spot".

In realtà, almeno per il momento quella di Casini appare un'operazione di restailing nel tentativo di consolidare il consenso aprendosi a una platea variegata di potenziali elettori, non solo e non più ex dc. Un'operazione oltrettutto messa in piedi pensando ad un Berlusconi ormai decotto. E se i simboli hanno un senso, vale la pena ricordare che qualche hanno fa proprio a Todi, Ferdinando Adornato ex Fi oggi ideologo dell'Udc teorizzava un partito unico a guida casiniana come transizione morbida dal berlusconismo.

Quella base e quella prospettiva ci sono anche nel progetto di oggi, ovvero un contenitore di sigle e provenienze messo lì nell'illusione che il crollo di Berlusconi sia ormai vicino e nella convinzione che è quello il canestro dove andare a raccogliere il consenso, dopo la fine del berlusconismo.

Anche per questo, meglio archiviare lo scudo-crociato (che gioco-forza restringe il terreno d'azione) e disegnare sulla bozza del nuovo simbolo tre piccole onde tricolore che - osservano i forzisti della prima ora non senza una punta di malizia - ricordano tanto i simboli berlusconiani. Da Forza Italia al Pdl.

l'occidentale

domenica 23 maggio 2010

Dal Corriere Adriatico

La rotatoria della discordia

Falconara chiede ad Ancona di bloccare i lavori a Collemarino

Falconara Potrebbe scatenare un incidente diplomatico tra Comuni vicini la realizzazione della rotatoria di fronte al bivio per il quartiere di Collemarino. E proprio per evitare una crisi dal municipio falconarese è arrivata una richiesta di sospensione dei lavori, “in modo da poter riflettere tutti insieme sul da farsi ed arrivare ad una soluzione condivisa”. La modifica della viabilità nella zona, conseguente alla realizzazione di un mega incrocio gestito con una rotatorio, coinvolgerebbe infatti anche il tratto di via Ville situato nel territorio del comune di Ancona. La strada verrebbe trasformata in senso unico in direzione Falconara e non potrebbe più essere uno sbocco diretto per quelli che da via Sardegna bypassano la Flaminia sul lato monte per finire all’incrocio di Collemarino e da lì riprendere il percorso in direzione Ancona. “Il cambiamento, comunicato solo pochi giorni fa a lavori già iniziati – spiegano il presidente del Consiglio comunale Marco Giacanella e il presidente della V Commissione Luca Cappanera – provocherebbe forti disagi ai cittadini in transito da Falconara verso Ancona”. L’analisi della situazione e delle modifiche proposte dal Comune di Ancona nel quartiere di Palombina Vecchia, sono state esaminate dalla Commissione viabilità e ne è scaturito un documento unitario inviato agli assessori anconetani competenti in materia. “La tempistica con la quale è stata data notizia dei lavori già in essere non consente all’Amministrazione, ai Consiglieri ed ai tecnici falconaresi di esprimere un parere pienamente consapevole che non pregiudichi la circolazione e la vivibilità delle zone interessate – spiega la Commissione – inoltre siamo convinti che tali problemi debbano essere risolti ragionando in un’ottica di Area Vasta e solo successivamente ad una valutazione complessiva dello studio (sui livelli di traffico) in svolgimento”. I consiglieri falconaresi fanno notare, inoltre, che “ad oggi la programmata modifica in essere è pregiudizievole in primo luogo e maggiormente per gli abitanti di Collemarino e le modifiche repentine potrebbero causare disagi e criticità anche per il Comune di Falconara”.
M.Minelli

I risultati della commissione di verifica sul servizio di refezione

Agli scolari piace la nuova mensa


Falconara Maggior gradimento dei menù da parte dei piccoli utenti, i quali iniziano a prendere confidenza con le pietanze proposte dalla Gemeaz Cusin, la nuova ditta a cui è stata affidata la gestione della mensa, e approvazione dei genitori per la qualità degli alimenti e per i percorsi di educazione alimentare. Queste le positive conclusioni della Commissione di qualità per la refezione scolastica riunitasi per la prima volta nei giorni scorsi. Durante l’incontro sono stati illustrati i risultati delle verifiche sul gradimento dei menù, condotte attraverso la compilazione di report da parte del personale incaricato della distribuzione. Il ciclo-menù della durata di circa un mese è stato riproposto per la terza volta, con alcuni piccoli correttivi per andare incontro alle esigenze degli alunni, e ad ogni passaggio è cresciuto il numero dei bambini che apprezzano i piatti proposti. I piccoli utenti iniziano infatti a conoscere e prendere confidenza con i nuovi piatti somministrati e diminuisce sempre più il numero di coloro che rifiutano alcune pietanze. I piatti proposti sono risultati generalmente graditi, fatta eccezione per i contorni di verdure che, nella quasi totalità, come spesso succede anche sulla tavola di casa, non vengono accettati volentieri dai bambini.

I componenti della Commissione hanno quindi stabilito di “insistere su progetti di educazione alimentare che facciano comprendere l’importanza delle verdure per una corretta alimentazione”. L’Amministrazione comunale ha deciso di dare il suo nulla osta per un progetto più ampio di educazione alimentare sin dall’inizio del prossimo anno scolastico: si prevedono visite a fattorie didattiche, distribuzione di materiale divulgativo sulla corretta alimentazione e visite guidate presso la cucina centralizzata di via Marconi. In discussione anche la questione dei costi ed in generale, informa il Comune, “il passaggio dal sistema a tariffa fissa a tariffa variabile introdotto dalla Giunta è stato apprezzato dai genitori presenti all’incontro, poiché consente di pagare per l’effettivo utilizzo del servizio”.

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Sapori di Sicilia in via Bixio

Falconara

I fantastici sapori della Sicilia sono arrivati a Falconara grazie all’iniziativa del panettiere e pasticcere Paolo Di Maio che ieri ha aperto un suo punto vendita in via Bixio 21. Nel suo nuovissimo negozio in zona Galleria, Di Maio, che è nato in Sicilia ma vive da anni in provincia di Ancona, propone pani di ogni tipo, dolci tradizionali dell’isola, specialità salate (fra cui arancini, calzoni e cipollini), ma anche e soprattutto i meravigliosi dolci della sua terra. Per i celebri cannoli, le impedibili cassate e la famosa frutta martorana realizzata con la pasta di mandorle, l’appuntamento ora è in via Bixio.

venerdì 21 maggio 2010

Dal Riformista

Ma che volete da Michele? È solo Sant'Oro



Ma che volete da Michele Santoro, o voi popolo del blog, o voi straffatti del Fatto, o voi professionisti dell'antiberlusconismo, o voi moralisti di ogni colore e risma? Ma che, credevate davvero che fosse Robin Hood, Emiliano Zapata, il sub-comandante Marcos?

L'ex Michele-chi è solo - e scusate se è poco - un notevole professionista dello spettacolo televisivo, nel suo caso sotto forma di informazione, che ha fatto un formidabile accordo con la sua azienda mettendo a frutto il suo valore di mercato. Ha fatto lo scivolo, come in tante aziende editoriali, una specie di pre-pensionamento: tre anni di buonuscita a sei anni dalla pensione. È un giornalista che si trasforma in editore - non il primo, a dire il vero - e in quanto tale fornirà alla Rai 14 docu-fiction di 130 minuti l'una al prezzo di un milione ciascuna, per complessivi 14 milioni in due anni. Che c'entra la morale, che c'entra la politica? Business is business, perché proprio Santoro avrebbe dovuto fare il francescano? E, per favore, lasciate stare il pianto greco sulla crisi: nessuna crisi sospende il mercato.

Fessi voi, che vi eravate convinti che Michele fosse un santo: è solo Sant'Oro. Voi che avete sperato che un giornalista tv potesse guidare un partito extraparlamentare, vendicare i torti, proteggere i deboli, giustiziare i potenti. Santoro è andato e venuto, dal Pci alla Rai a Mediaset, poi di nuovo alla Rai via giudice del lavoro e ora fuori della Rai a farsi le cose sue, le cose che sa fare e vendere bene.

Ma come, direte voi, ha fatto pure l'europarlamentare dell'Ulivo. Sì, ma solo il tempo necessario per tornare a fare il giornalista, che è il suo mestiere e la sua vocazione. Ma come, direte voi, ci ha chiamato alle mobilitazioni di piazza, anzi di PalaDozza, per difenderlo dalla censura berlusconiana. E che doveva fare? Aveva un mercato e l'ha fatto pesare. Si è coltivato il suo pubblico, e se il suo pubblico vive di grandi passioni politiche lui le ha giustamente allevate e interpretate. E, al momento del bisogno, le ha evocate.

Tornate nel mondo reale, o voi in cerca di un taumaturgo che vi liberi dal Male. Michael Moore fa i soldi, Sabina Guzzanti fa i soldi, Marco Travaglio fa i soldi, Michele Santoro fa i soldi. Fanno il loro mestiere, lo fanno bene, e vendono i loro prodotti. Sono prodotti carichi di moralismo e demagogia? Embè? Si vede che è quello che a voi piace, che li consumate avidamente, che siete il loro mercato. Non chiedete loro più di quanto possano darvi. Non conducono una lotta tra il Bene e Berlusconi, conducono le loro aziende. Se proprio volete liberarvi del Caimano, dovrete procedere altrimenti.

L'unico modo è mandare in Parlamento il numero di deputati sufficienti a disarcionarlo. Santoro fa ascolti, l'opposizione ha bisogno di voti, e non sono proprio la stessa cosa. Meglio così. La Rai berlusconiana ha fatto un affare: si è liberata di Annozero. Michele Santoro ha fatto un affare, e non c'è bisogno di spiegare perché. E la sinistra italiana pure ha fatto un affare, se la lezione le serve a capire che la politica non è un talk show.

A.Polito




mercoledì 19 maggio 2010


da http://www.destradipopolo.net

VERGOGNA... ANDATE A LAVORARE...




LA PROPOSTA TROVA GIA’ D’ACCORDO PD E PDL IN COMMISSIONE LAVORO, UNICO CONTRARIO IL FINIANO MOFFA….SAREBBE UN “PROVVEDIMENTO DI EQUITA’” PER CHI HA FATTO POLITICA PER TUTTA LA VITA: MA QUALCUNO FORSE L’HA OBBLIGATO?…L’ULTIMA FOLLIA DELLA CASTA COSTERA’ 40 MILIONI DI EURO

Perché solo i parlamentari devono godere di un vitalizio?
Perché un politico la cui carriera non ha bucato il diaframma comunale, deve restare, a fine mandato, senza più un euro in tasca?
Con questa preoccupazione, tre deputati del Partito democratico, Maria Luisa Gnecchi, Oriano Giovannelli e Lucia Condurelli, hanno affrontato la questione della quiescenza dei politici senza altra passione che la politica.
Coloro che, rimanendo esclusi dal consiglio comunale, si troverebbero a spasso, senza un soldo e uno straccio di impiego.
Lo Stato si sostituisce al datore di lavoro nella contribuzione previdenziale del dipendente chiamato a rappresentare i cittadini.
E paga anche le spese forfettarie dei lavoratori autonomi divenuti assessori o sindaci.
Ma chi non ha mai conosciuto un ufficio né una fabbrica, chi si è solo appassionato di politica, e con la politica ha campato per l’intera vita, come se la cava una volta estromesso ?
Questa preoccupazione ha condotto i tre parlamentari, tutti residenti a nord di Roma (la Gnecchi è di Bolzano, Giovannelli di Urbino, Codurelli di Sondrio) ad avanzare la proposta di legge numero 2875/09.
“Per una ragione di equità“, hanno scritto nell’unico articolo del testo che sta per essere licenziato dalla commissione Lavoro.
Equità e giustizia: dare una pensione al sindaco, all’assessore di un paese, al presidente della comunità montana e anche al presidente della circoscrizione, raggiungerebbe il doppio obiettivo di rendere meno faticoso l’ingresso nella comunità e soprattutto dare ai colleghi che hanno avuto meno fortuna in carriera quel giusto ristoro di tanto sacrificio.
In effetti i parlamentari, con o senza lavoro, godono di un vitalizio, della pensioncina che poi diventa anche robusta, e persino di una buonuscita, quando dovessero dismettere la funzione, per reinventarsi una lavoro.
La buonuscita si chiama infatti “indennità di reinserimento”.
Ma i sindaci? E i piccoli assessori rimasti per la vita intera in un assessorato? Chi ci pensa? Ecco, oggi sappiamo chi.
Anche i politici delle categorie minori, altrimenti senza alcun altra arte, hanno diritto alla pensioncina.
Contribuendo così a dare un senso previdenziale alla teoria dalemiana della superiorità dei professionisti della politica, ancorché ai rami bassi della carriera.
La proposta ha fatto breccia anche nel cuore del Popolo della libertà. “Se ne può discutere”, ha risposto ai colleghi l’onorevole Pelino.
La Gnecchi, soddisfatta: “Garantisco un atteggiamento costruttivo del Pd”.
Solo Il presidente della commissione, il finiano Silvano Moffa, ha avanzato critiche, chiedendo i costi dell’operazione alla ragioneria generale dello Stato.
I ragionieri hanno fatto i conti, circa quaranta milioni di euro, e hanno avanzato un’obiezione: “forse è un privilegio”.
Obiezione subito accantonata da maggioranza e opposizione: la legge sta per essere messa a punto per essere presentata in Parlamento.
L’ennesima vergogna della Casta italica che da un lato promette tagli, dall’altro aumenta i privilegi dei politici e ne rinpingua il portafoglio.
Se uno ha fatto politica tutta la vita senza mai lavorare avrà anche guadagnato qualcosa: chi gli ha impedito di farsi una pensione privata o di accantonare una sommetta?
E poi: l’ha forse obbligato il medico condotto a dedicarsi alla politica senza mai lavorare?
Non esiste già una pensione sociale per chi non ha reddito?
Che differenza ci sarebbe tra un politico e un normale cittadino?
Se la sinistra pensa di sostituirsi al centrodestra nel governo del Paese proponendo leggine del genere, siamo davvero al detto popolare che “il più sano ha la rogna”.
E dove è finita la vecchia Destra anticasta, moralmente ineccepibile e legalitaria di una volta?
Siamo proprio alla frutta.




martedì 18 maggio 2010




sabato 22 maggio 2010 - ore 17,30 ( sala mostre)


sarà presentato il libro di Massimo Coltrinari

L’ “8 settembre” in Albania La crisi armistiziale tra impotenza, errori ed eroismo

Interverranno:
-Prof. Luigi Tonelli Presidente Ass. Pro Castelferretti

-Sig. Goffredo Brandoni Sindaco Comune di Falconara M.

-Prof.ssa Luisella Pasquini Presidente Ist. Reg. per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche

-C.V. Astrid Aliaj già Addetto Militare, Navale, Aeronautica presso l’Ambasciata d’Albania in Italia
-Col. Luigi Marsibilio Centro Alti Studi per la Difesa, Roma


Sarà presente l’Autore
Seguirà un Vin d’Honneur
Dal Corriere Adriatico

Caos traffico: “Disagi inevitabili”

Municipale e assessore allargano le braccia: “Tutto concentrato in 15 giorni”


Falconara Traffico in tilt a causa dei lavori in via Marconi e in via Flaminia, ma secondo il comandante della Polizia Muncipale Stefano Martelli, “i disagi di questi giorni sono inevitabili, le strade devono essere sistemate, non è possibile andare ancora avanti in questo modo”. L’intervento, effettuato da Multiservizi che a seguito di un accordo con il Comune, sta ripristinando i manti stradali sconnessi da una serie di scavi effettuati negli ultimi anni, non è stato scaglionato in due periodi diversi perché, spiega Martelli, “in questo modo i disagi sarebbero stati prolungati nel tempo, mentre così tutto è concentrato in quindici giorni”. Il calendario dei lavori comunque sta procedendo come da programma, quindi entro la settimana via Marconi dovrebbe essere completata. “Il maltempo – prosegue Martelli – ha colpito soprattutto nel week end, quindi non ha creato problemi nei cantieri”.

Strade e marciapiedi sono una delle “priorità assolute” dell’amministrazione cittadina e l’assessore ai Lavori pubblici Matteo Astolfi sta pianificando interventi su tutto il territorio comunale. “Siamo partiti dalle vie con elevato flusso di traffico e per le quali il Comune ha ricevuto segnalazione di incidenti e richieste di risarcimento danni – fa sapere Astolfi – Inoltre stiamo rivedendo tutti gli scavi effettuati negli ultimi anni per linee elettriche, telefoniche e fibra ottica per la eventuale richiesta di ripristino a regola d'arte da parte dei soggetti privati richiedenti. Il progetto per la manutenzione straordinaria strade e marciapiedi si divide infatti in due parti ben distinte, quella legato alle risorse economiche dell’ente (per la sola via del Consorzio ci sono in bilancio 450 mila euro) ed una seconda per il ripristino di manti stradali disconnessi a causa di precedenti scavi effettuati di altri soggetti. “A seguito delle continue richieste avanzate dall’Amministrazione a Multiservizi spa per il rifacimento del manto stradale della via, danneggiato anche dal ripristino di scavi per interventi su fognature e acquedotto – prosegue Astolfi - sarà finalmente possibile rimettere a nuovo una importante direttrice di collegamento quale è via Marconi-via Baldelli, sottoposta ogni giorno ad un elevato flusso di traffico veicolare. Sarà poi la volta , sempre in accordo con Multiservizi di via Flamina e via Andrea Costa. La priorità numero uno sarà comunque via del Consorzio che assieme a via Aeroporto e via Caserme forma la direttrice di traffico dei veicoli commerciali. Mettere a nuovo queste strade significa anche evitare il transito dei centri abitati di Castelferretti e del quartiere Stadio”
M.M.

lunedì 17 maggio 2010

Il Pd attacca: Svenduto il patrimonio del comune

Dal Carlino di ieri

Falconara Bilancio salvato grazie a entrate straordnarie, all'innalzamento di Tarsu e servizi a domanda, pochi fondi per chi perde il lavoro nonostante il tesoretto sbandierato dal sindaco Brandoni, ordinanze populiste per una sicurezza di facciata. Queste le critiche alla maggioranza arrivate venerdi dalll'assamblea del Pd organizzata al Mercato Coperto, nell'ambito di Pd Mobile. Tra i relatori, l'assessore regionale Marco Lucchetti, il segretario provinciale Emanuele Lodolini, il coordinatore comunale Franco Federici e il capogruppo Antonio Mastrovincenzo,. "Qullo del 2010 - riassume Federici - e' stato un pareggio di bilancio momentaneo, un risulato illusorio ottenuto con enrate straordiarie come la vendita delle farmacie e la svendita della salute attraverso le convenzioni Api, beneficiando inoltre di un inatteso abbassamento dei tassi di interesse. A dispeto delle critiche verso le amministrazioni di centrosinistra, molto del lavoro di risanamento e' stato impostato dalla Giunta Recanatini, che tra l'altro con la fusione di Cam Reti in Multiservizi ha permesso di ottenere 3 milioni di euro in tre anni, mentre l'incorporazione di Cam Energia in Prometeo sta fruttando 260 mila euro annui di utili, tutti vantaggi che non hanno penalizzato i cittadini.

sabato 15 maggio 2010

E l’Api regala un pullmino per il trasporto dei disabili



Dal Messaggero


FALCONARA - Un nuovo pullmino per trasferire i pazienti del centro Bignamini. E’ il regalo che la Raffineria Api ha fatto ieri all’istituto che da anni si occupa dell’assistenza dei disabili provenienti da tutta Italia. «L’impegno e la responsabilità sociale verso il nostro territorio - ha detto l’amministratore delegato di Api, Giancarlo Cogliati - si traducono non solo nella continua ricerca di miglioramento delle nostre performance, ma anche nella vicinanza e nel sostegno a coloro che ne hanno più bisogno. Nonostante il momento di crisi, condividere un progetto così importante significa per noi un ulteriore passo avanti verso la comunità che ci ospita». Alla cerimonia hanno partecipato anche il vescovo Edoardo Menichelli che ha parlato di «gesti frutto di amore» e il sindaco Goffredo Brandoni che ha rimarcato il «ritrovato rapporto tra Comune e azienda che porta risultati anche alla città come in questa dimostrazione di sensibilità verso un istituto che rappresenta un’eccellenza cittadina». Il pullmino a 9 posti, riesce a trasportare fino a quattro carrozelle e servirà per le molteplici attività (visite mediche ma anche attività ricreative e pellegrinaggi) del Bignamini. «Grazie - ha concluso il direttore Paolo Perucci - perché ci aiutate a svolgere il nostro ruolo in anni difficili: non passa anno nel quale non siamo costretti a vendere immobili di proprietà per chiudere i conti».

Gran Ballo Risorgimentale
“Una Speranza di Libertà”











Danzatori in abiti d’epoca riproporranno la magia di un ballo organizzato nel periodo risorgimentale. In programma valzer, quadriglie, marce, contraddanze, mazurke sulle intramontabili musiche di quel periodo. L’evento apre le celebrazioni per il 150mo anniversario della battaglia di Castelfidardo, dell’annessione al Regno d’Italia e dell’unità nazionale.
Società di Danza: info@societadidanzancona.it
Servizio Cultura Comune di Falconara Marittima: 071/917771

venerdì 14 maggio 2010



Dal Corriere Adriatico


Paura per il piccolo di un anno e mezzo

Schianto a Castelferretti Ferito un bambino


Falconara Un bimbo di un anno e mezzo è rimasto ferito ieri pomeriggio dopo un incidente accaduto a Castelferretti. L’allarme è suonato in via Aleardi, dove attorno alle 18 si sono scontrate due auto. L’impatto è stato piuttosto violento per lo schianto fronto-laterale tra le macchine, avvenuto per cause al vaglio degli inquirenti. A bordo di una Ford Fiesta c’erano due romeni, la Fiat Punto era guidata da una nomade che viaggiava con il piccolo. Il bimbo è rimasto ferito, anche se - stando alle prime impressioni dei soccorritori - sembra in modo non grave. Il baby paziente è stato trattato sul posto dagli operatori sanitari del 118 che si sono subito portati sul posto raccogliendo l’allarme. Dopo le primissime cure, il bimbo è stato trasportato al pronto soccorso perché fosse sottoposto a tutti gli accertamenti del caso. Sul luogo dell’incidente per i rilievi di rito sono intervenuti i vigili urbani. Gli agenti della Municipale hanno raccolto tutti gli elementi utili per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, anche per verificare eventuali responsabilità. Nella traiettoria fuori controllo delle vetture è stato abbattuto un segnale verticale. Da valutare, tra i fattori che hanno potuto provocare lo schianto, anche la velocità tenuta dalle due vetture che si sono scontrate frontalmente. Sulle prime la preoccupazione di tutti era per il bimbetto di un anno e mezzo che è rimasto ferito, ma agli occhi dei soccorritori le sue condizioni per fortuna non sembrano troppo gravi.

giovedì 13 maggio 2010

Sempre a fianco delle persone









Queste mie righe scaturiscono da una segnalazione precisa
Sono stato informato da alcuni cittadini di Falconara che, da qualche tempo, lungo la Flaminia avvengono a dir poco strani investimenti (per esempio all'altezza della farmacia Margutti e del bar Bedetti). Stando a queste chiacchierate confidenziali, sembra che vada consolidandosi una prassi per la quale, alcune persone si fermano ai limiti delle strisce pedonali, aspettando la macchina di turno, per poi fare un passo avanti, farsi toccare dallo specchietto e ruzzolare a terra, chiedendo poi il classico "risarcimento danni".
L'ultima vittima e' una ragazza che vive e lavora a Falconara e che si e' rivolta a me denunciando il fatto. Federica (nome di fantasia) riferisce anche che pur non avendo "toccato" il pedone sulle strisce pedonali, ma in prossimita' delle stesse, le venga comunque ascritta , in qualità di conducente del veicolo, la responsabilita' del sinistro stradale.
Sembra che altre persone siano cadute nella trappola e non solo a Falconara. Infatti ho letto una notizia relativa ad un episodio analogo a Torrette giusto qualche settimana fa.
Ho promesso ad Federica di segnalare quanto le è accaduto nella speranza di chiarire innanzitutto la consistenza e la veridicità di tali situazioni allertando in ogni caso gli automobilisti che transitano sulla Flaminia e non solo.
Forse non guasta una particolare attenzione ai "furbi" in prossimita' degli attraversamenti pedonali


Raimondo Baia

mercoledì 12 maggio 2010




Giro email, inviatami dall'ing. Astolfi, asessore al patrimonio.

I lavori per il restyling di via Marconi sono partiti ieri, quelli molto attesi da anni per il ripristino del mando stradale di via del Consorzio, saranno appaltati a breve e dovrebbero iniziare entro il mese di luglio. Strade e marciapiedi sono una delle “priorità assolute” dell’amministrazione cittadina e sto pianificando interventi su tutto il territorio comunale. “Siamo partiti dalle vie con elevato flusso di traffico e per le quali il Comune ha ricevuto segnalazione di incidenti e richieste di risarcimento danni. Inoltre stiamo rivedendo tutti gli scavi effettuati negli ultimi anni per linee elettriche, telefoniche e fibra ottica per la eventuale richiesta di ripristino a regola d'arte da parte dei soggetti privati richiedenti". Il progetto per la manutenzione straordinaria strade e marciapiedi si divide infatti in due parti ben distinte, quella legato alle risorse economiche dell’ente (per la sola via del Consorzio ci sono in bilancio 450 mila euro) ed una seconda per il ripristino di manti stradali disconnessi a causa di precedenti scavi effettuati di altri soggetti quali Multiservizi, Enel e Telecom. “A seguito delle continue richieste avanzate dall’Amministrazione a Multiservizi spa per il rifacimento del manto stradale della via, danneggiato anche dal ripristino di scavi per interventi su fognature e acquedotto. Sarà finalmente possibile rimettere a nuovo una importante direttrice di collegamento quale è via Marconi-via Balzelli, sottoposta ogni giorno ad un elevato flusso di traffico veicolare. Sarà poi la volta , sempre in accordo con Multiservizi di via Flamina e via Andrea Costa. La priorità numero uno sarà comunque via del Consorzio che assieme a via Aeroporto e via Caserme (sui cui dovremmo intervenire a partire da settembre) forma la direttrice di traffico dei veicoli commerciali. Mettere a nuovo queste strade significa anche evitare il transito dei centri abitati di Castelferretti e del quartiere Stadio”. Nell’agenda dell’assessorato ai Lavori pubblici ci sono anche via Galilei (inizio giugno), via Leopardi (tratto fra via IV Novembre e via Mameli, in programma per ottobre), via Mameli e via Martiri della Resistenza (ottobre), via Matteotti, via Milano con la realizzazione di una rotatorio all’incrocio con via Pergoli (autunno, primavera 2011); via della Stazione, via Volta e via del Fiume (per l’accesso alla pista ciclabile) sono in via di realizzazione o appena completate. Entro giugno Multiservizi interverrà dal canto suo per il ripristino di via Marconi, via Baldelli, via Flaminia e via Andrea Costa.

Dal Corriere Adriatico

Lavori di asfaltatura in via Marconi


Falconara A causa di un intervento di asfaltatura, via Marconi sarà percorribile, per una settimana circa, solo a senso unico alternato, con divieto di fermata sul tratto interessato. I lavori interesseranno il tratto compreso tra via Bruno Buozzi e la rotatoria che collega l’arteria con via del Consorzio (nelle vicinanze del Comando della Polizia Municipale). Salvo problemi legati alle condizioni atmosferiche l’intervento dovrebbe essere completato entro la settimana stessa dell’apertura del cantiere. Su quel tratto di strada possibili disagi per gli automobilisti.

Dal Messaggero

Estorsione a luci rosse, Monica a processo


FALCONARA - Video hard e ricatti, si apre oggi il processo al trans Monica. Soledad Provenga Ioel, il brasiliano di 31 anni finito in carcere quale responsabile di un giro di ricatti ai clienti che venivano filmati durante le loro performance erotiche nella casa della squillo, comparirà davanti ai giudici del Tribunale di Ancona. I reati contestati sono estorsione e induzione alla corruzione. Richiesta di rinvio a giudizio invece per Luigi Tritapepe, il poliziotto 38enne accusato di aver di aver agevolato le estorsioni del trans. L’agente, allora in servizio alla Polizia Stradale di Penne (Pescara), è accusato di corruzione in concorso. Secondo le indagini del pm Rosario Lioniello, Tritapenne avrebbe fornito le generalità delle vittime a Monica. Come? Accedendo con il numero di targa delle auto ai database della Questura. Sono 12 le parti offese nel procedimento. Anche il ministero dell’Interno si è costituito parte civile. Il giro di filmini a luci rosse che ritraevano insospettabili malcapitati era stato scoperto dai carabinieri della Tenenza di Falconara quando una delle vittime anziché cedere ai ricatti aveva deciso di denunciare Monica. Il trans, secondo le accuse, aveva piazzato numerose telecamere nel suo appartamento di Rocca Priora dove riceveva i clienti. Una volta immortalati in dvd o in videocassette, Monica li avrebbe rintracciati tramite l’amico poliziotto. Così nasceva il ricatto. O le vittime pagavano, oppure gli incontri “pepati” sarebbero stati divulgati. Molti piuttosto che confessare il tradimento alle proprie moglie, cedevano. Una volta arrestato il trans, gli uomini del tenente Matteo Demartis e i colleghi di Ancona del capitano Luca Staro hanno impiegato un anno per ricostruire la rete del ricatto. Da e-mail, pc, cellulari e palmari è stata identificata tutta la lista dei clienti di Monica. Una vicenda che inizialmente si pensava fosse legata anche all’omicidio di Thais, la prostituta brasiliana ritrovata morta nel suo appartamento di Rocca Priora. La donna aveva infatti tenuto in custodia tutti i film dell’amica Monica mentre questa era in carcere. Inizialmente si è pensato che l’omicida fosse uno dei ricattati che voleva far sparire le compromettenti prove filmate ma in seguito questa pista è stata scartata dagli inquirenti.

M.Cat.
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Falconara, nuovi reati nonostante
l’affidamento in prova:
padre e figlio tornano in carcere


FALCONARA - Nuovi reati nonostante l’affidamento in prova: Onofrio e Paolo Manno, padre e figlio, tornano in carcere. I carabinieri della Tenenza hanno dato esecuzione alla misura detentiva per i siciliani di 43 e 22 anni da tempo residenti in città responsabili di reati come rissa e lesioni aggravate. Manno senior e junior erano finiti già in carcere nell’estate del 2008 quando aggredirono il titolare dello stabilimento Barracuda. Un violento alterco iniziato al momento di pagare il conto che finì con quattro feriti tra gestori del locale e altri avventori.

martedì 11 maggio 2010




Dal Messaggero

Falconara, nel mirino corse di auto e mini-car


FALCONARA - Giro di vite contro gare clandestine e minicar “elaborate”. Controlli a tappeto dei Carabinieri nel weekend. Cento persone identificate, 45 veicoli controllati, 2 persone denunciate per guida in stato di ebbrezza, 2 patenti e 5 carte di circolazione ritirate è il bilancio dei controlli messi a segno dagli uomini del comandante Matteo Demartis nella notte tra sabato e domenica. L’obiettivo dei militari è stato quello di scoraggiare gli indisciplinati al volante che disturbano il riposo dei residenti e di prevenire eventuali gare di velocità tra veicoli. Proprio così poiché già qualche mese fa, i carabinieri della Tenenza falconarese avevano inseguito e bloccato due ragazzi di origine romena intenti a gareggiare in via del Consorzio.
Ma i controlli non si fermano qui ed ora ad essere passate al setaccio sono anche le minicar, tanto di moda ma anche tristemente note per i recenti incidenti avvenuti in altre zone d’Italia per via di alcune modifiche illegali per portare le piccole autovetture a velocità proibite. Stando all’ultimo resoconto dei Carabinieri nessuna minicar sarebbe risultata modificata, ma di certo nelle prossime settimane saranno esaminate altre microvetture per evitare il verificarsi di incidenti. L’operazione di controllo è scattata sabato sera intorno alle 21.30 per terminare alle 6 del mattino lungo le vie principali del territorio falconarese.
Sempre in tema di viabilità, oggi partiranno altri lavori di rifacimento dell’asfalto in una strada assai trafficata: via Flaminia. Grande impegno dell’amministrazione che dopo l’avvio lunedì dei lavori di asfaltatura di via Marconi, ha messo un altro check nella lunga lista di strade che necessitano di manutenzione. Per dieci giorni, quindi, senso unico alternato e divieto di fermata in via Flaminia nel tratto compreso tra via IV novembre (nei presi della stazione) e il confine con Ancona. «L’operazione - scrive il Comune - fa parte di un progetto più ampio che coinvolgerà una serie di strade con pavimentazione disconnessa lungo le direttrici più importanti».
A.Rit.
Dal Corriere Adriatico





Oggi l’intervento sulla Flaminia


Falconara Iniziano oggi i lavori di asfaltatura del tratto falconarese di via Flaminia. In particolare l’intervento interesserà il tratto di strada compreso tra via IV Novembre (nei pressi della stazione ferroviaria) e il confine con Ancona, a sud del territorio comunale. Salvo imprevisti l’intervento sarà completato entro 10 giorni dell’apertura del cantiere. Anche questo intervento, alla stregua del cantiere aperto in via Marconi “va comunque letto - spiega il Comune - all’interno di un progetto più ampio di risistemazione e manutenzione delle strade cittadi ne che partirà dalla primavera di quest’anno”.


Selezione tra 240 candidati per lavorare negli stabilimenti

In spiaggia arrivano i bagnini Doc


Falconara Dopo le piscine, le aree wi-fi e gli ombrelloni con il telecomando, sulla spiaggia di Falconara sono in arrivo bagnini, bagnini di salvataggio, camerieri e baristi “certificati” e selezionati. A giorni, infatti, presso il servizio Informagiovani del Comune i 240 ragazzi e ragazze di Falconara e dintorni, i quali hanno presentato regolare domanda, verranno chiamati per il colloquio che dovrà stabilire l’idoneità del candidato. Una volta superato questo passaggio verrà stilata una lista da cui i titolari degli stabilimenti potranno attingere nel corso di tutta la stagione. Per la prima volta il Comune fa da collegamento fra i bagnini del consorzio Falcomar e i ragazzi falconaresi che cercano un lavoro estivo. Finito quindi il peregrinare di bagnino in bagnino per presentare la propria candidatura, adesso tutti quelli interessati a trovare una occupazione temporanea per tutta la stagione balneare (o anche solo per un mese) come bagnino di salvataggio (che deve essere provvisto di regolare brevetto), bagnino a terra, cameriere, aiuto in cucina o barista, ha presentato regolare domanda allo sportello dell’ufficio di via Trento 24. Dei 240 candidati l’80% è residente a Falconara e l’età media è intorno ai 25 anni. Soddisfatti i bagnini ed in particolare la presidente del consorzio Falconara Adriana Brandoni che insieme al Comune ha avviato questo esperimento. “I contratti di lavoro – fa sapere – partiranno dal 15 giugno con un termine previsto per fine agosto”.

domenica 9 maggio 2010

Dal Corriere Adriatico

“Sosta e degrado, siamo al collasso”

Stefano Roselli dello storico bar sulla Flaminia: “Resistiamo nonostante la città non offra nulla

Falconara “Questo è un territorio difficile ma resistiamo, siamo qua da tre generazioni e vogliamo andare avanti”. Stefano Roselli, titolare insieme al fratello dello storico bar-gelateria che porta il nome della famiglia, è convinto che “con un po’ di buona volontà da parte di tutti la situazione potrebbe presto migliorare”.

Cosa vorrebbe dire al sindaco?

“Ci ho parlato la settimana scorsa, gli ho sottoposto una serie di questioni, in primis i parcheggi. Noi siamo in una zona che il lunedì e il giovedì, con il mercato, collassa. I posti non ci sono, ma allora che gli agenti della polizia municipale ci mettano un po’ di buonsenso e non siano fiscali al millimetro. L’altro giorno la mia auto era di qualche centimetro fuori dalle strisce blu e nonostante avessi regolare permesso l’agente mi ha fatto una ramanzina. Gli ho detto che era tutto pieno e lui mi ha risposto: non è un problema mio. Una’osservazione un po’ forte, un atteggiamento piuttosto rigido, se stiamo a guardare le virgole non ne usciamo più”.

Quali dovrebbero essere le priorità del Comune?

“Il decoro della città. Ci sono zone che hanno bisogno di un restyling urgente. Ci sono dei negozi stranieri, anche nei presso della stazione e del centro, che sono orrendi. Il sindaco dovrebbe emettere un’ordinanza, altrimenti sarà sempre peggio. Qui accanto al bar c’è una costruzione semi diroccata che ha porte e finestre coperte da lamiere arrugginite. Io ho rinnovato tutto e qui vicino ho questa visuale non proprio entusiasmante. Poi ovviamente le strade che sono un disastro”.

Quali sono più grandi problemi della città e del territorio?

“Assolutamente il degrado. Capisco che i soldi non ci sono, però non è possibile andare avanti così e non è neanche concepibile che i debiti debbano pesare sulle spalle dei cittadini. L’aumento della Tarsu è un disastro per molti di noi, io ho una bolletta da paura. Poi c’è stata la questione delle insegne, sono arrivate delle multe e ancora non si capisce quale sia la politica dell’amministrazione in questo particolare settore”.

Quindi è difficile mantenere in piedi un’attività a Falconara?

“Sì, perché c’è la continua sensazione di essere spremuti di tasse. Così i negozi chiudono e chi può si trasferisce altrove. A stare qua non c’è nessun vantaggio. Il territorio è difficile, la città non offre nulla: un teatro, un cinema, una vita sociale, nulla di nulla. Restare è una sfida quotidiana”.

Marina Minelli,

“Non è più possibile tollerare gli ubriachi in giro.
Sono un pericolo”


Falconara “Ci vogliono idee e proposte che attirino gente da fuori. L’estate scorsa è andata benissimo la rassegna jazz, ci hanno contattato e abbiamo aderito volentieri. In primavera il mercatino francese è stato un’iniziativa splendida, geniale”. Secondo Stefano Roselli per rilanciare la città ci vuole il contributo di tutti: cittadini, giunta, sindaco, commercianti. “Ammetto che ogni tanto mi viene voglia di andare via - prosegue - specie nei giorni come il lunedì e il martedì quando è un vero mortorio. E’ allora che mi chiedo cosa sto facendo, se ne vale la pena. Però io sono nato qui, il bar l’ha aperto mio nonno all’inizio del ‘900, mio padre Benito ci ha lavorato una vita e adesso ci siamo mio fratello Roberto ed io. Dobbiamo tenere duro”.

Sempre alla ricerca di novità e innovazioni, Stefano Roselli ha cambiato il volto del locale. Ha introdotto una ristorazione raffinata e per quest’estate ha in programma una grossa sorpresa “che stupirà davvero, ma non sono ancora pronto per parlarne”.

Quanto alla presenza degli stranieri, Roselli chiede solo più controlli e più attenzione. “Il problema non è solo di Falconara - osserva -. Ci sono ovunque, inutile stupirsi: è così e basta. Ma non è possibile tollerare gli ubriachi in giro che, per chi ha dei locali pubblici, sono di difficilissima gestione. Le leggi ci sono, sia per chi vende e fa consumare alcolici nel suo negozio e non dovrebbe farlo, sia che per chi dà fastidio. Mettiamole in pratica per favore e sicuramente andrà tutto molto meglio”.

Martedì si sfidano gli atleti migliori

Giochi studenteschi Finali al Roccheggiani


Falconara Martedì prossimo lo stadio Roccheggiani ospiterà le finali regionali dei Giochi sportivi studenteschi di atletica leggera. Per l’intera giornata i migliori atleti marchigiani delle categorie cadetti e allievi si sfideranno nell’impianto sportivo falconarese. L’evento, patrocinato dal Comune di Falconara, è organizzato dall’Ufficio scolastico regionale, dalla Fidal, dal Coni regionale e dall’Atletica Falconara che farà gli onori di casa curando tutte le attività. Dopo una prima fase provinciale svoltasi ad inizio primavera i migliori atleti dei campionati studenteschi si sfideranno per salire sul podio regionale. Nel corso della mattina, dalle 10 in poi, si daranno battaglia i cadetti (studenti e studentesse di seconda e terza media) che si cimenteranno in sette diverse specialità: 80 metri piani, marcia, 1000 metri, staffetta 4x100, salto in lungo, salto in alto e lancio del peso. Nel pomeriggio, dalle 14.30, sarà la volta degli allievi (studenti e studentesse che frequentano i primi due anni delle superiori) che saranno in pista per i 100 metri piani, i 100 metri ostacoli (per le femmine) e 110 metri ostacoli (per i maschi), 300 metri piani, marcia (4 chilometri per i maschi, 3 chilometri per le femmine), 1000 metri e staffetta 4x100. Non solo. Allievi e allieve si sfideranno anche in pedana nelle specialità di salto in lungo, salto in alto, lancio peso e lancio del disco. Per le specialità degli 80 metri piani della categoria cadetti, dei 100 metri ostacoli (femmine), dei 110 metri ostacoli e dei 100 metri piani (maschi) della categoria allievi sono previste batterie e finali. Tutte le premiazioni individuali saranno effettuate al termine di ogni specialità. Per la classifica finale a squadre saranno presi in considerazione i migliori otto risultati ottenuti in specialità diverse da studenti appartenenti alla stessa scuola. La gara di marcia non fa parte della classifica a squadre.

sabato 8 maggio 2010




Dal Corriere Adriatico

Mostra di pittori locali nella sala Radoni




Falconara L’associazione Pro Castelferretti organizza a partire da oggi, nella sala della biblioteca Lorenzo Radoni (castello), una mostra con opere di pittori locali. Con l’occasione l’associazione e il suo presidente Luigi Tonelli, ringraziano “tutti quellli che giornalmente dedicano il loro tempo alla riuscita dei nostri progetti”. La mostra resterà aperta sino a lunedi10 con il seguente orario: sabato 8 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 e 30; domenica 9 dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 19 e 30; lunedì dalle 17 alle 19 e 30. Al mattino del lunedì l'apertura sarà riservata alle scolaresche su prenotazione allo 071-918623. EspongonoMarisa Pietroni, Giuliana Bastianelli, Marcello Zambelli , Rossana Moretti, Enzo Baia, Mario Re, Chiara Pierpaoli, Marisa Orciani, Elvira Ragni. Allestimento a cura di Laura Carrera.

venerdì 7 maggio 2010










Dal Corriere Adriatico

Il centro si anima di musica e arte



Pomeriggi alla scoperta della lettura, Caffè letterari e concerti jazz.

Obiettivo: coinvolgere i ragazzi

Falconara La primavera culturale falconarse prende forma da oggi pomeriggio grazie ad una serie di iniziative dedicate alla scoperta della musica, dell’arte e della letteratura. Alle 18 il centro Pergoli di piazza Mazzini accoglierà Vincenzo Izzo con “Faccia di artista”, il primo appuntamento dei “Pomeriggi d’Arte”, una serie di quattro eventi dedicati alla scoperta della pittura. Seguiranno un incontro dedicato al “Futurismo inedito” con Stefano Papetti (15 maggio sempre alle 18 ), una conferenza di Michele Polverari su “Urbino: da Piero della Francesca a Giovanni Santi” (il 22 alle 17 e 30) e per finire l’inaugurazione della mostra “Futurdepero” (a cura di Stefano Tonti e Silvia Cuppini) il 5 giugno, con un intervento di Marco Dallari.


Il 14, 21 e 28 maggio (sempre nella sala conferenze del Pergoli) sono in calendario invece i “Caffè letterari”, con Pietro Baroni, presidente dei “Colloqui Fiorentini” che parlerà di Dante e a seguire Gilberto Santini, direttore dell’Amat, chiamato a indagare il testo leopardiano (a seguire visita al Centro di documentazione dell’arte contemporanea che accoglie una collezione di opere dello scultore Valeriano Trubbiani ispirate a Giacomo Leopardi) e infine Nicola Campagnoli, insieme all’attore Luca Violini, analizzerà Montale.

“Questa formula dei ‘caffè letterari’ – spiega l’assessore alla Cultura Stefania Signorini – la proponiamo per la prima volta e su questa idea vorremmo focalizzare l’attenzione perché pensiamo sia molto interessante per coinvolgere ed interessare soprattutto i giovani i quali saranno potranno entrare in rapporto dialogico con il relatore”. Per la musica quest’anno la scelta è andata verso il jazz, protagonista assoluto il 22 e il 29 maggio dei concerti aperitivo in programma nei bar dell’isola pedonale con i gruppi Canvasky Jazz&Blues, Enosis, e Bratis Love e con la cantante Paola Piccioni.

Infine il 30 maggio la corte del castello di Falconara Alta (ore 17 e 30) farà da sfondo ad un Gran Ballo Risorgimentale, iniziativa dedicata alle celebrazioni per il 150mo anniversario della battaglia di Castelfidardo, del plebiscito con cui le Marche vengono annesse al Regno d’Italia e dell’unità nazionale. Dame e cavalieri (in perfetto costume di metà ‘800) metteranno in scena un gran ballo sociale, come in uso all’epoca, che prima di essere un momento di festa sarà una occasione di incontro per i patrioti risorgimentali severamente controllati dalla polizia papalina e dall’esercito austriaco. Fra valzer, polke, quadriglie e mazurke sulle note della musica di Verdi, si parlerà della speranza di libertà che anima i cittadini anconetani ancora costretti sotto il giogo dello Stato pontificio. “La proposta ci è arrivata dalla ‘Società di Danza’, associazione con cui abbiamo già collaborato – osserva l’assessore – e ci è sembrata un’ottima idea per iniziare a parlare dell’unità d’Italia”.

marina minelli,


Il Pdl: “Ma quali dissidi, la maggioranza è compatta”

Falconara Nessuna crisi, nessuna tensione interna. Gli uomini del Pdl vanno tutti d’amore e d’accordo e fra di loro regna la più totale armonia, parola del coordinatore cittadino Lamberto Astolfi che definisce “illazioni” le recenti voci di un dissidio dentro la maggioranza. “Il Pdl falconarese – proclama Astolfi – è impegnato a risolvere i tanti problemi che assillano la nostra città, ereditati dalla ‘mala gestio’ delle passate amministrazioni di centro sinistra di cui oggi gli attuali consiglieri del Pd sono eredi politici”. “Sono divertito – prosegue il coordinatore del Pdl – da quanto affermato dagli esponenti locali del Pd che evidentemente, riguardo l’amministrazione Brandoni e la sua maggioranza, come sognatori interessati immaginano una realtà conforme ai loro desideri ma, purtroppo per loro, non corrispondente al vero”. Secondo Astolfi, “il Pd cittadino si confonde con quanto accade nella vicina città di Ancona dove, quotidianamente dal giorno dell’elezione a sindaco di Gramillano, assistiamo a un mercimonio di poltrone ed all’immobilismo della Giunta di centro sinistra, denunciato tra altro anche da alcuni componenti della propria maggioranza”.

Il Popolo della Libertà falconarese ribadisce l’apprezzamento e la massima fiducia nel capogruppo Clemente Rossi (che nell’ultima seduta consiliare ha vista rispedita al mittente dal suo stesso gruppo, dopo una lunga sospensione della seduta, una sua mediazione sulla vicenda della ex scuola rurale delle Pojole), al quale, chiarisce Astolfi, “va riconosciuto il merito di cercare sempre un canale di dialogo con delle opposizioni che fanno della facile demagogia e della sterile polemica le loro uniche armi”. “Il coordinamento comunale ed il gruppo consiliare del Pdl – osserva Astolfi – ricercano sempre al proprio interno attraverso una sana dialettica democratica una posizione di sintesi condivisa e sentita come propria da tutti i componenti della maggioranza stessa”. Il coordinatore comunale si dice soddisfatto dei “meriti dell’azione amministrativa della Giunta che ha salvato la città dalla bancarotta, ha chiuso tutto i ‘poltronifici’ creati dal centro sinistra ed ora è impegnata nel rilancio della città”.

I ragazzi del centro sociale Kontatto

“Sulla scuola delle Pojole vogliamo chiarezza”

Falconara Sul futuro della ex scuola rurale delle Pojole il centro sociale Kontatto, che ha una decina di anni ha la sua sede nell’edificio, vorrebbe “prima di tutto chiarezza”. La struttura, infatti, è stata inserita nel piano delle alienazioni, nonostante la richiesta dell’opposizione di posticiparne la vendita al 2012.

“Per il consigliere del PdL Pastecchia – osservano i ragazzi dell’associazione Kontatto – non si tratterebbe di una ‘vendita immediata, ma della possibilità, in caso di urgente necessità economica dell’amministrazione comunale, di predisporre un bando per l’asta pubblica dell’immobile’, però se così fosse la Giunta avrebbe accettato di buon grado la possibilità di posticipare l’alienazione dell'immobile nell'arco del triennio, come previsto dallo stesso piano”.

Continua la presa di posizione. “Solo per le vendite previste per il 2011 si contano infatti una decina di immobili di pari o maggior valore, la maggior parte dei quali inutilizzati, a differenza della sede del Kontatto”. “Le dichiarazioni di Pastecchia – proseguono i giovani che frequentano il centro sociale – però contraddicono quelle dell'assessore Astolfi il quale faceva sapere che le aste saranno pronte per l'autunno e che quindi per lo ‘sfratto’ restano solo i mesi estivi”.

Secondo i ragazzi del Kontatto la maggioranza si dovrebbe “mettere d'accordo su una posizione unica e chiara, prima di un incontro con il Sindaco, che riteniamo debba avvenire solo quando ci saranno proposte concrete, realistiche e fattibili. Tra queste non possiamo annoverare quella che da voi viene spacciata come un gesto di apertura, ovvero la ‘clausola di prelazione all’acquisto a favore degli attuali comodatari’. Grazie mille, ma non ci risulta che una simile proposta sia mai stata avanzata ad altre associazioni, nemmeno a quelle ben più strutturate e con maggiori risorse delle nostre, che sono solo associazioni culturali e senza fine di lucro di ragazzi o poco più”. I ragazzi adesso aspettano anche una presa di posizione dell’assessore Baldassarri delegato alle associazioni, il quale “non ha detto una parola”.