venerdì 31 luglio 2009

da ANSA

2009-07-31 10:06
Inchieste Bari: accertamenti patrimoniali su indagati


Acquisiti da carabinieri bilanci dei partiti del centrosinistra
(ANSA) - BARI, 31 LUG - Accertamenti patrimoniali in corso su alcuni indagati nell'indagine della Dda di Bari sulla gestione degli appalti nella sanita' pugliese. I carabinieri hanno acquisito i bilanci nelle sedi dei partiti del centrosinistra: Pd, Socialisti Autonomisti, Lista Emiliano, Sinistra e Liberta' e Prc. Tra gli indagati l'ex assessore alla Sanita' della regione, Alberto Tedesco, ora senatore (Pd). Tra reati contestati associazione per delinquere, corruzione, concussione, falso, truffa.

2009-07-31 14:49
Inchiesta Bari: accertamenti pm su attività giunta Vendola


Presidente Regione, 'Stiamo vivendo un momento di barbarie'
(ANSA) - BARI, 31 LUG - Verifiche in corso della procura antimafia di Bari sull'attivita' amministrativa della giunta regionale in carica dal 2005 al mese di giugno. Gli accertamenti riguarderebbero atti e delibere regionali, sospettati di illegittimita'. Le delibere sono quelle proposte dall'ex assessore alla Sanita', Alberto Tedesco (ora senatore del Pd) e varate dalla giunta. L'indagine riguarda buona parte del settore sanitario regionale. 'Stiamo vivendo un momento di barbarie', ha commentato Vendola.


dal Messaggero di oggi

Ladruncoli sotto l’ombrellone salvati dal linciaggio

Palombina, quattro minorenni pizzicati dopo giorni di furti.
La Polizia li preleva a stento

Fermati i topi da stabilimento che saccheggiavano gli chalet, i bagnanti volevano farsi giustizia da soli. Era ormai da parecchi giorni che nella spiaggia anconetana di Palombina nuova nei pressi dello stabilimento Albina, quasi al confine con il comune di Falconara, si verificano piccoli e medi furti e ieri intorno alle 17, il colpevole è venuto finalmente allo scoperto. Si trattava di un gruppetto di 4 ragazzini extracomunitari, tutti minorenni ma già noti sia alle Forze dell'Ordine e soprattutto ai bagnanti che in questa prima metà d'estate si sono visti sottrarre più volte i loro oggetti personali lasciati incustoditi mentre magari andavano a farsi una nuotata. Ieri, dunque, l'ultimo colpo messo a segno dalla baby gang. I quattro, di cui uno ben riconoscibile data l'ingessatura ad un braccio, hanno compiuto un vero e proprio raid arraffando sotto gli ombrelloni qualunque cosa gli capitasse, borsellini, cellulari e chiavi. Alla vista dei movimenti sospetti dei ragazzini, i titolari degli stabilimenti si sono mobilitati, seguiti a ruota dagli stessi derubati i quali li hanno circondati e hanno avvertito la Polizia. Poco dopo sul posto sono giunte due volanti e dopo diversi minuti di interrogatorio hanno restituito parte della merce rubata ai legittimi proprietari. Ma gli animi si erano già scaldati. Uno dei ladruncoli, in preda al panico alla vista degli agenti di Polizia, ha lanciato un mazzo di chiavi appena rubato verso i binari della ferrovia e al proprietario non è andata giù. I ragazzini, addirittura indispettiti da tanta rabbia nei loro confronti, hanno reagito minacciando alcuni bagnanti e le voci che partivano dai capannello di gente formatosi erano univoche. Si gridava infatti alla "giustizia fai da te" e il titolare di uno degli chalet ha proibito verbalmente al gruppo di ripresentarsi lì, cosa che i teppistelli non hanno gradito rispondendo a suon di minacce. Alla fine, i quattro sono stati caricati nelle volanti e portati in Questura ma uno di loro ha dovuto lasciare la spiaggia senza scarpe. Proprio così, il ladro che avrebbe gettato le chiavi rubate nella ferrovia non ha trovato le scarpe da tennis che aveva lasciato in spiaggia, questo forse per una sorta di ripicca da parte di uno dei bagnanti stanco di subire furti. Nei giorni scorsi, ad esempio, un ragazzo si è visto portare via un borsellino contenente cellulare e portafoglio, per un totale di 600 euro. Aveva ovviamente sporto denuncia e chissà se ora non possa ritrovare i suoi effetti personali nel bottino della baby gang.
A.Ritucci

giovedì 30 luglio 2009




HO VISTO COSE CHE VOI UMANI NON POTETE NEMMENO IMMAGINARE






IL SINDACO CANTA BELLA CIAO


QUESTA SERA ALLA CORRIDA ALLA CORTE DEL CASTELLO, IL PRIMO CITTADINO VIENE INVITATO DA MICHELE PECORA A DARE SPIEGAZIONI SULLA POLEMICA DEL 25 APRILE. FINITE LE SPIEGAZIONI, PECORA CHIEDE AL SINDACO DI CHIUDERE L' IMPASSE, CANTANDO PUBBLICAMENTE LA NOTA CANZONE PARTIGIANA. IL SINDACO CHIUDE LA POLEMICA DIMOSTRANDO BUON GUSTO E SENSO DELL'AUTOIRONIA.


UN PO' STONATO, MOLTO MEGLIO GLI ASSESSORI MANCINI E MONDAINI!!


Purtroppo non posso girare il video scusate!!

martedì 28 luglio 2009

dal Carlino di ieri
Boom di presenze tra spiaggia e centroper il Festival del Mare di Falconara

Chiusura col botto con il grande show di domenica: ospite speciale il percussionista Tony Esposito. La tre giorni di buon cibo, cultura e spettacoli, ha animato il centro, la spiaggia e il castello

Falconara, 27 luglio 2009 - Boom di presenze in piazza Mazzini per lo spettacolo conclusivo del Festival del Mare la tre giorni che ha animato il centro, la spiaggia e il castello di Falconara Alta. Massiccia anche l’adesione alla degustazione di pesce azzurro organizzata sabato nell’isola pedonale di via Bixio. Chiusura col botto con il grande show di domenica: ospite speciale il percussionista Tony Esposito.

«Si è conclusa con successo la prima edizione del Festival del Mare che si è aperto con il doppio concerto di venerdì in spiaggia e al castello. In particolare – commenta il sindaco Goffredo Brandoni - devo dire che è stato un onore ospitare una data del festival Armonie della Sera che a gennaio ci ha chiesto di inserire la Corte del Castello nel circuito all’insegna della “grande musica nei luoghi più suggestivi delle Marche”. Sono soddisfatti di queste iniziative che hanno riportato piazza Mazzini al suo ruolo naturale di centro di aggregazione sociale e culturale e invito tutti i falconaresi a frequentare il centro pedonale non solo in occasione delle manifestazioni, ma di farlo ritornare luogo di incontro per ragazzi, giovani e meno giovani. E’ preciso compito di questa Amministrazione infatti far ritornare “Nostro” il centro città e piazza Mazzini in particolare».

Soddisfatta anche l’assessore alla Cultura. «La prima edizione del Festival del Mare è stata un successo superiore alle aspettative – spiega l’assessore Stefania Signorini -. Uno degli obiettivi che mi sono posta con il progetto culturale di questa estate falconarese, l’idea cioè di far rivivere piazza Mazzini e renderla centro do aggregazione sociale e culturale, è stato pienamente raggiunto. Domenica sera è stato davvero emozionante vedere la piazza così colma di gente entusiasta e partecipe allo splendido spettacolo cha ha visto la partecipazione di Tony Esposito. Anche la serata di musica dal vivo in spiaggia, il concerto di Armonie della Sera al castello e la degustazione gastronomica in collaborazione con gli chef di Villa Amalia, dell’Arnia del Cuciniere e de Il Camino hanno visto un’incredibile affluenza di pubblico. Ringrazio tutti gli sponsor che hanno reso possibile l’iniziativa con il loro contributo. Questo successo conferma la mia intenzione di riproporre questo appuntamento anche l’anno prossimo».
dal Messaggero di oggi

Rissa tra rom a Torrette per il posto in cui mendicare

Botte per un posto in cui chiedere l’elemosina. In quattro, tutti di etnia rom, ieri si sono picchiati davanti all’ingresso dell’ospedale di Torrette. Intorno alle 13.30 due romeni, Pardelian Resmevdeasi, 34 anni, e sua moglie Livia Pop, 50 anni, hanno aggredito prima verbalmente poi fisicamente un padre con suo figlio, anche loro romeni, che stavano chiedendo l’elemosina vicino alla porta girevole, una zona di “proprietà” della coppia. Il primo, Train Linguar, 54 anni, era seduto su uno sgabello e suonava la chitarra. Il secondo, Elvis Romeo Linguar, 20 anni, girava con un piattino in mano chiedendo soldi ai passanti. «Questo posto è nostro, andate via» ha detto in sostanza Pardelian a padre e figlio minacciandoli con uno sgabello. Il chitarrista non ha ceduto e così moglie e marito hanno prima inveito contro padre e figlio poi li hanno spontonati. Ne è nata una rissa durante la quale i quattro si sono presi anche a sgabellate riportando dai 10 ai 14 giorni di prognosi per ferite e tagli. Impauriti i passanti hanno chiamato i carabinieri. Quando i militari sono arrivati per prima cosa hanno portato il gruppetto di rom al vicino pronto soccorso per le cure del caso. Quindi per tutti e quattro è scattato l’arresto per rissa aggravata. In tasca a moglie e marito tra l’altro i carabinieri hanno trovato anche due coltelli, per fortuna non usati nella rissa.
M.Ver.
dal Messaggero di oggi

La Rete contesta Brandoni:«Sicurezza solo di facciata»

FALCONARA - «Anche noi abbiamo a cuore la sicurezza ma non quella solo d'immagine del sindaco Brandoni». Non si fa attendere la risposta della Rete alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco a margine dell'inaugurazione della nuova illuminazione della stazione. Secondo il volontariato, infatti, la politica delle ordinanze è una «scorciatoia che salva le apparenze ma non risolve il problema». «Sappiamo bene che Falconara è una città difficile - commenta il presidente della Tenda d'Abramo Francesco Luminari -, lo sappiamo per via della nostra esperienza quotidiana ed è per questo che crediamo che la sicurezza passi attraverso la conoscenza delle persone e delle situazioni e che ci siamo messi a disposizione per collaborare. Quella del sindaco è una sicurezza di breve respiro. La sicurezza è importante anche per noi, ma che sia reale». Secondo Luminari l'illuminazione dovrebbe arrivare «anche in periferia, su chi viene emarginato, su chi viene messo da parte». Bordate a Brandoni arrivano anche dal Pd. «Invece di attaccare le associazioni di volontariato - scrivono i democrat - che operano costantemente per salvaguardare il tessuto sociale e culturale della nostra città (quello stesso tessuto che lui cerca quotidianamente, con le sue scelte, di smantellare), il sindaco dovrebbe cominciare a dare spiegazioni ai cittadini circa le sue opinabili scelte amministrative». Nel mirino: l'eliminazione dell'esenzione Irpef per i redditi più bassi, la mancata attuazione del fondo di solidarietà anticrisi, il bando comunale per la mensa scolastica che «porterà al licenziamento di almeno 5 persone» e le operazioni di "finanza creativa" di Visentini e via Roma che «rischiano di portare al dissesto finanziario».

M. Catalani

domenica 26 luglio 2009

Falconara,adesso la stazioneè più illuminata


Dal Messaggero di oggi

FALCONARA - La stazione illuminata a giorno grazie al nuovo impianto. Il sindaco Brandoni accende l'interruttore per primo e non manca di lanciare qualche frecciata alla Rete del volontariato cittadino che da tempo osteggia la sua politica in materia di sicurezza: «Secondo loro la città è tranquilla, ma tanti cittadini quotidianamente mi fermano per chiedere più sicurezza e stasera mi hanno ringraziato per questa nuova illuminazione». Una cerimonia interrotta per i carabinieri della Tenenza da una chiamata urgente: una violenta lite nel bar del distributore di Villanova per via di un extracomunitario che non voleva pagare il conto. I militari hanno riportato la calma ma per il sindaco «è evidente che la necessità di queste misure non è una nostra invenzione: continueremo ad adottare nuove misure. Invito le associazioni a dialogare anche con le forze dell'ordine prima di venirmi a dire che le nostre misure sono troppo severe». Nei giorni scorsi Brandoni ha incontrato l'assessore alla Sicurezza Petri e il comandante Martelli per fare il punto sui controlli estivi: i vigili pattuglieranno anche la spiaggia.

sabato 25 luglio 2009

dal Corriere di oggi

In via Bixio

Esce dal medico Stroncata da malore

Falconara Esce dalla visita medica e viene stroncata da un malore. Destino beffardo per una signora anziana che nel tardo pomeriggio è morta nella centralissima via Bixio. La donna era uscita da un ambulatorio che si trova lungo la strada principale di Falconara, ha camminato per una ventina di metri in direzione Sud e poi si è accasciata, dopo piazza Garibaldi poco distante dalla vetrina del Centro Tim. I passanti che hanno notato la scena hanno subito allertato il 118, nel giro di pochi minuti un’ambulanza della Croce Gialla si è portata sul posto. Le condizioni della donna erano gravissime, in strada è sceso anche il dottore che aveva appena visitato la donna per il massaggio cardiaco. Ogni soccorso è stato però inutile. Per la donna non c’è stato niente da fare e per il marito, disperato, non c’è stato altro da fare che dare il via libera per il recupero della salma.
dal Corriere di oggi

Anziano soccorso

Falconara Rischiava di affogare se non fosse stato soccorso in tempo dai militi della Croce Gialla, in servizio con una postazione fissa. Erano circa le 11.30 quando un bagnante di 79 anni è entrato in acqua per fare difendersi dal caldo, nei pressi dello stabilimento Bagni Amato. L'anziano era sprofondato in una buca, ma è stato soccorso e portato a riva dalla bagnina e dai militi della Croce Gialla accorsi a bordo di un quad. Portato in ospedale, l’anziano è stato dichiarato fuori pericolo.

venerdì 24 luglio 2009

“Ma i controlli saranno garantiti”


Dal Corriere di oggi

Falconara L’affidamento in gestione del servizio mensa solleva dubbi dall’opposizione, ma l’amministrazione comunale garantisce la massima attenzione per quanto concerne il mantenimento della qualità del servizio. “Abbiamo particolarmente a cuore queste problematiche – ha chiarito il vicesindaco Gilberto Baldassarri – e abbiamo già pensato di inserire qualche condizione nel bando, come la presenza di un dipendente comunale, addetto al controllo, all’interno della mensa”. Il Comune, fra l’altro, ricorda che in quest’ultimo anno le tariffe non sono state aumentate


Da stasera luci nuove davanti alla stazione


Falconara Questa sera alle 21 e 15 il sindaco Goffredo Brandoni inaugurerà il nuovo impianto di illuminazione della zona antistante la stazione ferroviaria e via Cavour. “E’ il primo passo – dice il sindaco – di un’attesa serie di lavori di potenziamento dell’illuminazione pubblica di via IV Novembre (fino alla pineta) e di via XX Settembre (fino all’isolato delle Poste centrali)”. Già nel weekend invece, saranno attivate una serie di nuove lampade di qualità per incrementare l’illuminazione pubblica sulla facciata dell’edificio della stazione ferroviaria e negli isolati antistanti. L’intervento in questione, disposto dalla giunta Brandoni e compiuto dai tecnici del settore Lavori Pubblici e del Cam, ha per obiettivo la riqualificazione di una delle storiche strutture della città e l’innalzamento dei livelli di sicurezza nel quartiere e della zona intono alla stazione. Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale aveva già “riordinato” l’ingresso della stazione ferroviaria con il riassetto della segnaletica orizzontale e verticale e la posa di quattro fioriere che rendono più gradevole lo scorcio e più sicuro il passaggio dei pedoni in entrata e in uscita dalla stazione. Alla cerimonia parteciparanno anche i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e l’assessore ai Lavori Pubblici Matteo Astolfi.

giovedì 23 luglio 2009

La cena prelibata col pesce azzurro


Dal corriere di oggi

Falconara E’ interamente dedicata all’economico, ma gustosissimo e prelibato pesce azzurro la cena-degustazione a prezzo fisso proposta nell’ambito della prima edizione del Festival del Mare. Sabato 25 luglio nella zona pedonale di via Bixio tre giovani, ma notissimi, ristoratori falconaresi, Claudio Api dell’Arnia del Cuciniere, Alberto Berardi de Il Camino e Fabrizio Ridolfi di Villa Amalia, presenteranno una serie di prelibati assaggi di pesce azzurro (in particolare sgombri e alici diffusissimi nel nostro mare Adriatico) rielaborato secondo la fantasia di ciascuno locale.


Tutto pronto per il mega-show
Musica e divertimento in spiaggia e in piazza Mazzini per il Festival del mare


Falconara Valorizzare il centro e creare una iniziativa periodica dedicata alla grande risorsa falconarese che è il mare con la sua spiaggia. Questi i motivi ispiratori del festival che animerà piazza Mazzini nell’ultimo week-end di luglio con una serie di appuntamenti per tutti i gusti e per tutte le età. Il progetto culturale per quest’estate falconarese si è ispirato a due motivi centrali - spiega l´assessore alla cultura Stefania Signorini – da una parte volevamo realizzare iniziative in piazza Mazzini per rilanciare questo luogo restituendo al centro di Falconara la sua naturale vocazione alla socializzazione e all’incontro culturale” “Poi - prosegue l’assessore - abbiamo pensato di creare una serie di eventi che gravitassero intorno al tema centrale del mare animando un festival da riproporre con cadenza annuale. In questa prospettiva si inserisce la prima edizione del Festival del Mare una nuova iniziativa all´interno della quale si articoleranno una serie di eventi che coinvolgeranno sia il litorale che il centro a partire da domani sera e fino a domenica 26 luglio. Domani alle 22 è in programma il Live music on the beach: protagonista della serata la spiaggia che accenderà i riflettori per l´esibizioni del duo Old Country Pickers (New American music, country, bluegrass, western suring presso lo Stabilimento 12 Blu), dei The Woodoo Wilds (Tributo a Jimmy Hendrix allo Stabilimento 19 Le Palme) e del Emilio Marinelli Trio (Jazz contemporaneo presso lo Stabilimento 24 Ibiscus). Sabato si riparte dalla spiaggia con la regata velica (ore 11.30) che dipingerà con le sue bianche vele il blu del mare falconarese, per proseguire poi in pieno centro. A partire dalle 20 e 30 nell´isola pedonale di via Bixio ci sarà una degustazione di pesce azzurro (menù a prezzo fisso 13 euro) grazie alla collaborazione degli chef di tre celebri ristoranti falconaresi, Villa Amalia, l’Arnia del Cuciniere e Il Camino. Dalle 22 invece piazza Mazzini si animerà con il sound dei DJ di Radio Arancia. Chiuderà la tre giorni lo show di domenica sera (alle 21 e 30), sempre in piazza Mazzini. Ospite speciale del grande spettacolo musicale il percussionista Tony Esposito. Mel corso della serata presentata da Federica Torti (Sky Tv) si esibiranno, tra gli altri, il comico Pietro Sparacino (da Colorado Cafè) la cantante Veronica Key, il corpo di ballo Cuba Caliente con il ballerino Smoll Rogelio, l’orchestra diretta da Michele Pecora, il gruppo d´archi Nino Rota Ensemble e il chitarrista Antonio Del Sordo.
"Non è vero che la costruzione delle centrali nucleari si è fermata"


l'occidentale

Sono un ingegnere nucleare, specializzato in metrologia nucleare per applicazioni mediche. Ho letto l’intervista a un ricercatore che il Vostro giornale ha pubblicato la settimana scorsa. Non sono d’accordo quando dice che “il nucleare è un’avventura economica senza ritorno”. E vorrei spiegare il perché.
Quando scelsi di laureami in ingegneria nucleare, da amante e difensore della natura, lo feci con la convinzione che l'energia nucleare fosse un’ottima soluzione. Non l'unica soluzione, ma la migliore soluzione disponibile per molti decenni. Ancora oggi non capisco l'atteggiamento anti-scientifico e “anti-sviluppo” di chi avversa questa scelta. Molto spesso, è una claque rumorosa e ben finanziata dalle “7 sorelle” e consorelle.
Oggi gli italiani hanno capito quante falsità, diffuse come verità scientifiche, sono state dette sul nucleare. Non credono più negli argomenti "rinnovabili" contro il nucleare, al benaltrismo, al "siamo fuori tempo massimo", e al puntuale "oramai ci sono le fonti alternative". Il nuovo fotovoltaico, il nuovo eolico, il nuovo termosolare... Dopo 25 anni di "nuovismo" scientifico non ci sono alternative perché le fonti proposte non sono costanti ed il loro costo è altissimo:
- il costo del kWh fotovoltaico è circa 20 volte il costo di quello nucleare
- il costo del KWh eolico è circa 3 volte il costo di quello nucleare
- il costo del KWh termosolare è circa 10 volte il costo di quello nucleare
Ovviamente i costi di cui sto parlando non tengono conto della maggiore durata di vita di una centrale nucleare: 60 anni contro i 20 anni di un impianto fotovoltaico o eolico. Tutte le proposte dell’industria “alternativa” mirano a proporre tecnologie di laboratorio come soluzioni a breve, sognando e confidando sul mito dell'abbondanza delle energie rinnovabili.
Il risultato del mito dell'abbondanza delle rinnovabili è ben visibile in Germania:
- costo altissimo dell'energia (+73 per cento rispetto alla Francia che utilizza il nucleare al 77 per cento)
- energia reale da eolico al 4 per cento (contro una potenza installata del 27 per cento), visto che il vento non soffia sempre
- black-out nel 2003 e nel 2006, causati dagli squilibri e dalla instabilità della rete produttiva e distributiva
Per fortuna la Germania può contare ancora sul 26 per cento di energia elettronucleare, e per sfortuna sul 60 per cento di fonti fossili (principalmente carbone), che garantiscono tutti giorni l'energia necessaria, anche quando non c'è vento o sole.
L'Italia è un paese pieno di risorse e ha ritrovato sintonia con la "politica del fare". Sono di origine svizzera e personalmente ho sempre avversato il pregiudizio anti-italiano che si s’infiltra anche nella comunità scientifica, sulla presunta inaffidabilità – qua re “la tecnologia non è fatta per l'Italia”. Abbiamo la migliore scuola e i migliori ricercatori di fisica e siamo stati i precursori industriali dell'energia nucleare, dietro Stati Uniti e Gran Bretagna.
Vista la diffusa convinzione che non ci si può fidare dell'opinione degli scienziati italiani (quando sono pro-nucleare, ovviamente), vorrei sottoporvi alcuni punti di un testo del Forum Nucléaire Suisse che risponde in modo esaustivo ai "nuovi" argomenti contro il nucleare:
- Il combustibile per le centrali di III e IV generazione è abbondante. Basterà per secoli grazie alla estrazione mineraria (di altri metalli). Basterà per millenni con l'estrazione dall'acqua marina, come è stato messo a punto in Giappone
- Le "scorie" (combustibile esausto) delle centrali di III generazione sono il combustibile delle centrali di IV; per questo motivo non vanno vetrificate, ma conservate come combustibile dopo il trattamento
- Dopo il "trattamento", le scorie non riutilizzabili sono solo il 3%; una lattina di Coca-Cola per ogni abitante del pianeta Terra, nel caso avesse consumato solo energia nucleare per tutta la sua vita
Un’ultima cosa. Non è vero che la costruzione delle centrali atomiche si è fermata. Entro il 2050 si prevede un raddoppio a livello mondiale del numero di impianti (da 441 a 882).
Secondo la International Atomic Energy Agency (IAEA) attualmente sono in funzione 441 impianti nucleari. 34 sono in fase di costruzione, 38 sono stati programmati, 100 pianificati e 200 proposti.
Dei 34 impianti in costruzione uno è in Argentina, 2 in Bulgaria, uno in Finlandia, uno in Francia, 6 in India, 5 in Cina, 3 in Corea del Sud, uno in Giappone, uno in Pakistan ed uno in Iran. La Russia ne sta costruendo 7, l’Ucraina 2, gli Stati Uniti 1. In termini progettuali la Cina conta di costruire almeno 60 impianti nucleari. Negli Stati Uniti di Obama le autorità federali stanno esaminando 12 domande di costruzione di nuovi reattori ultramoderni, e per l'anno prossimo ne attendono altre 15.
Produrre energia con fonti eco-compatibili è la migliore attività industriale possibile perché produce lavoro qualificato e ben retribuito, ingenti redditi fiscali, energia a basso costo per il consumo locale (se idroelettrico e elettronucleare). Il nucleare non inquina e non emette CO2 e si può facilmente integrare nel paesaggio (sulla coste non servono torri di raffreddamento).
“Ho stuprato le ragazze iraniane prima di giustiziarle”


L'occidentale

In un’intervista inedita e scioccante che descrive l’efferatezza del regime religioso iraniano del leader supremo Ali Khamenei, un uomo appartenente alle milizie paramilitari Basiji ha raccontato a chi scrive del proprio ruolo nella repressione delle proteste delle scorse settimane.
L’intervistato non ha taciuto i dettagli del suo servizio in questa milizia, non nascondendo di aver partecipato allo stupro di ragazze iraniane poco prima che venissero messe a morte.
L’intervista è stata fatta per telefono, dietro la garanzia dell’anonimato. Quanto riferito è stato poi avallato da fonte degna di fiducia, la cui identità non può essere rivelata.
Fondata dall’ayatollah Ruhollah Khomeini nel 1979 come “milizia popolare”, la milizia Basiji è reclutata su base volontaria ed è alle dipendenze delle Guardie della Rivoluzione, corpo fedele al successore di Khomeini, Khamenei.
Il miliziano Basiji con cui abbiamo parlato, un padre di famiglia, è stato sentito subito dopo essere stato scarcerato. Il suo crimine: lasciare in libertà due ragazzi iraniani – un 13enne e una 15enne – che erano stati arrestati durante i disordini seguiti alle presidenziali di giugno.
“Ci sono stati molti altri, tra poliziotti e agenti di altre forze di sicurezza, che sono stati arrestati per la loro tolleranza verso chi protestava nelle strade, o perché hanno liberato qualcuno senza richiedere il permesso ai superiori”, ha detto l’uomo.
Le violenze più brutali contro gli oppositori, ha aggiunto, sono arrivate da quei reparti delle forze di sicurezza chiamati dall’esterno, ossia da reclute di 14-15 anni richiamate dai piccoli villaggi dell’interno per operare nelle città dove le proteste hanno avuto luogo.
“Ai ragazzi di 14 e 15 anni è stato dato così tanto potere... e mi dispiace dover dire che ne hanno abusato – continua il miliziano – Questi ragazzi fanno tutto quello che vogliono: costringono la gente a vuotare il portafoglio, entrano nei negozi e portano via le cose senza pagare, toccano le ragazze in modo inappropriato. Le ragazze sono così spaventate che se ne restano buone, lasciando far loro quello che vogliono”. Questi giovanissimi e altri “vigilantes in borghese”, aggiunge, hanno perpetrato i loro crimini quasi sempre in nome del governo.
Alla domanda di quale sia stato il suo ruolo nella brutale reazione che ha stroncato la protesta, e se abbia picchiato i manifestanti o provi rimorso per le sue azioni, l’uomo ha risposto evasivamente: “Non ho attaccato nessun manifestante, e anche se lo avessi fatto è mio dovere eseguire gli ordini – dice. – Non ho alcun rimorso, tranne per quanto riguarda il periodo in cui lavoravo come guardia carceraria, quando ero un adolescente”.
Spiega quindi che entrò nelle milizie Basiji grazie a sua madre, che lo portò al reclutamento.
Quando aveva 16 anni, “mia madre mi portò in un commissariato Basiji e li pregò di prendermi, perché non avevo nessuno né prospettive per il futuro. Mio padre andò al martirio nella guerra contro l’Iraq e lei non voleva vedermi finire schiavo della droga, o diventare un delinquente. Non avevo scelta”, ricorda.
Aggiunge quindi di essere stato una delle reclute migliori della milizia, e di avere a tal punto “impressionato i miei superiori” che, a 18 anni, “mi fu concesso l’onore di sposare in via temporanea una delle giovani che di lì a poco avremmo giustiziato”.
Nella Repubblica islamica, ci spiega, è illegale giustiziare una giovane donna, qualunque crimine abbia commesso, fin tanto che è vergine. Per questo motivo, la notte prima che venga eseguita la sentenza si tiene una cerimonia nuziale, in cui la giovane è costretta ad avere un rapporto sessuale con una guardia della prigione – in pratica, viene stuprata dal “marito”.
“Di questo mi rammarico, anche se il matrimonio era del tutto legale”.
E perché questo rammarico – chiediamo – vista la “legalità” del matrimonio?
“Perché credo che la cosa veramente insopportabile per le ragazze era proprio quella notte ‘di nozze’, ancor più dell’esecuzione che le attendeva la mattina dopo. Sapevamo che si sarebbero ribellate, perciò dovevamo mettere dei sedativi nel loro cibo. Alla mattina le ragazze avevano un’espressione vuota; sembrava come se fossero pronte e volessero morire”.
“Ricordo le loro urla e il loro pianto quando tutto [lo stupro] era finito. Non dimenticherò mai una ragazza, subito dopo prese a graffiarsi furiosamente la faccia e il collo, fino a procurarsi profonde ferite per tutto il corpo”.
Tornando agli eventi delle ultime settimane, e alla decisione di lasciar liberi quei due adolescenti, l’uomo ha detto che, “onestamente”, non sapeva perché lo faceva, pur sapendo che una tale decisione lo avrebbe fato arrestare, “ma penso che sia stato il fatto che erano tanto giovani. Sembravano bambini, e sapevo quel che sarebbe accaduto loro se non fossero stati liberati”.
Spiega che se un uomo viene ritenuto responsabile delle proprie azioni da 13 anni in poi, per una donna l’età si abbassa a 9 anni, e che a metterlo “veramente nei guai” è stata proprio la liberazione della 15enne. “Non sono stato maltrattato, né interrogato seriamente mentre ero dentro”, dichiara. “Sono stato messo in una stanzetta, e lasciato solo. In isolamento è dura, così ho passato la maggior parte del tempo pregando e pensando a mia moglie e ai
miei ragazzi”.

mercoledì 22 luglio 2009

Dal Messaggeri di oggi

FALCONARA - “Grande fratello” contro l’abbandono dei rifiuti, parte la videosorveglianza.

La giunta comunale ha approvato il progetto per l’installazione di telecamere per il monitoraggio delle aree più isolate e maggiormente soggette all’incalzante fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in città. In un comune dove proprio in questi giorni sta partendo la raccolta differenziata porta a porta con il primo quartiere sperimentale di Palombina Vecchia, occorreva frenare il fenomeno dell’abusivismo più volte menzionato dal sindaco Goffredo Brandoni. E una soluzione sembra averla trovata, a per di più a costo zero per le casse comunali. Ad occuparsi della sistemazione delle telecamere sarà infatti il Cam, il quale di volta in volta ne concorderà e programmerà il posizionamento di comune accordo con il settore assetto e tutela del territorio. Inoltre il Cam dovrà collaborare con la Polizia Municipale per quanto riguarda la sicurezza ed emissione di eventuali contravvenzioni relative agli abbandoni. Questo fenomeno di abusivismo in tutto il territorio comunale è divenuto infatti abbastanza frequente specie nelle ore notturne, per cui la giunta ha ritenuto la soluzione delle telecamere un buon supporto alla dissuasione di questi incivili comportamenti.
A.Ritucci
Dal corriere di oggi

Oggi in commissionei criteri dell’appalto Un dipendente comunale sarà addetto al controllo

Mensa affidata in gestione, il Comune prepara il bando

Falconara In terza Commissione consiliare (sport, educazione, problematiche giovanili, istruzione e attività culturali) oggi si parla della mensa. All’ordine del giorno infatti c’è l’esame del bando di affidamento della gestione del servizio di refezione per le scuole e per i servizi socio educativi e sono stati invitati a presenziare ai lavori i rappresentanti della “commissione qualità” (ovvero genitori ed insegnati) e i lavoratori interessati. “La riunione di domani – informa una nota del Comune – segue infatti l’atto di indirizzo, votato in consiglio, per l’esternalizzazione del servizio di refezione scolastica”. Sono diversi i motivi che hanno portato l’amministrazione a questa scelta, spiegano in Comune, “innanzitutto allo stato attuale (dopo lo spostamento voluto dall’amministrazione Carletti dei locali cucine in una sede più ampia) la mensa è potenzialmente in grado di produrre 2400 pasti al giorno”. Tuttavia i dati aggiornati al 31 maggio dicono che sono poco più di 1100 gli iscritti e che la mensa potrebbe produrre, col personale attualmente impiegato, circa 1300 pasti al giorno. Inoltre, avendo le ultime finanziarie impedito nuove assunzioni, per far fronte ai pensionamenti il Comune ha proceduto, per reperire il personale necessario, tramite appalti di servizio a cooperative esterne. Infine è noto che l’amministrazione cittadina si trova in una situazione finanziaria difficile ed il costo per la gestione della mensa è piuttosto alto soprattutto per l’utilizzo dei locali. Ciò nonostante le tariffe di refezione non sono aumentate. Per tutte queste ragioni quindi l’amministrazione ha optato per l’esternalizzazione del servizio. Una scelta caratterizzata però dal mantenimento del personale, prevedendo una sua ridistribuzione all’interno dell’Ente e fatta soprattutto per sostenere i costi della struttura anche attraverso l’incasso di royalities dal soggetto che la prenda in gestione. Riguardo al mantenimento della qualità del servizio molto dipenderà da come sarà effettuata la gara di appalto. “L’amministrazione – spiega il vicesindaco Gilberto Baldassarri - ha particolarmente a cuore queste problematiche e ha già pensato di inserire qualche condizione nel bando, come la presenza di un dipendente comunale, addetto al controllo, all’interno della mensa”.
M. M.,

martedì 21 luglio 2009

Dal Corriere di oggi

Case Unrra
Spedizione anti sosta selvaggia dei Rom

Falconara Operazione congiunta dei Carabinieri della Tenenza di Falconara, degli agenti della Polizia Municipale e di una volante della Questura di Ancona che ieri mattina, dopo l’ennesima segnalazione da parte di privati cittadini, sono intervenuti per rimuovere numerose vetture parcheggiate in divieto di sosta e fermata sui marciapiedi di via Marconi, in località Case Unrra, nei pressi della scuola elementare. Le auto, tutte di grossa cilindrata, erano parcheggiate, in modo da ostacolare la circolazione stradale, non lontano dalle abitazioni di alcuni residenti di etnia Rom. “Non trattandosi del primo reclamo al riguardo – informa una nota del Comune – gli agenti della polizia municipale si sono prontamente attivati, coadiuvati dalla Tenenza dei Carabinieri di Falconara e da una volante della Questura. Sul luogo in breve tempo sono arrivati anche due carri attrezzo, per la rimozione coatta ed il sequestro delle auto”. Vedendo lo spiegamento delle forze dell’ordine, i trasgressori, tutti residenti in via Marconi, sono saliti precipitosamente nelle vetture parcheggiate in sosta vietata e, fa sapere l’amministrazione comunale, “si sono allontanati in gran velocità, presagendo immediatamente una sanzione molto più grave del semplice contravvenzione poco prima elevata dagli agenti di polizia municipale”.
M.M.,


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Concorso di bellezza in piazza Mazzini

La sfilata delle miss E il centro si riempie

Falconara Ha vinto la pesarese Benedetta Santolini ma forse la vera notizia è senza dubbio la straordinaria riuscita che il concorso di bellezza ha riscosso in centro. Gran successo per la sfilata delle miss che domenica sera ha animato piazza Mazzini a Falconara nel quadro delle manifestazioni organizzate per l’estate dal Comune di Falconara. “Siamo molto contenti - ha spiegato il sindaco Goffredo Brandoni - perchè questo era uno degli eventi clou di tutta la stagione e siamo ben felici, pur nelle mille ristrettezze del nostro bilancio, di aver restituito il nostro centro alla considerazione che merita”. Piazza Mazzini infatti, ha fatto registrare il tutto esaurito sin dalle 21.30, quando è iniziata la kermesse, fino alle 23 passate quando si è conclusa la selezione. Sul palco hanno sfilato tutte le giovanissime modelle che sognano un posto alla finale di Salsomaggiore. Va precisato però che quella di Falconara era semplicemente una selezione che dà accesso alla sfilata di Civitanova, valevole come finale regionale del concorso. Alla premiazione finale è arrivato il sindaco Goffredo Brandoni che ieri sera si è diviso tra la festa della famiglia organizzata dalla parrocchia di Castelferretti e la sfilata delle miss. “Vedere - ha dichiarato il primo cittadino -piazza Mazzini gremita come ai bei tempi mi ha fatto davvero piacere”.

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Tre giorni di musica vela e degustazione
di pesce azzurro

Falconara E sempre a proposito di iniziative legate al mare appuntamento, il prossimo fine settimana, con il primo festival voluto dal Comune per valorizzare una “delle più importanti risorse del territorio”. Venerdì 24 è in programma una regata velica con “live music on the beach”, sabato a partire dalle 20 e 30 in piazza Mazzini sarà possibile degustare pesce azzurro grazie alla collaborazione con gli chef di tre noti ristoranti falconaresi, Villa Amalia, l’Arnia del Cuciniere e Il Camino mentre su un mega schermo verranno proiettate immagini a tema marino. Sempre venerdì alle 21 in piazza Garibaldi musica con i Dj di radio Arancia e poi gran finale domenica ancora in piazza Mazzini con uno spettacolo di musica leggera.

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Continua a tenere banco la delicata situazione del rendicontoeconomico finanziario

Brandoni sul bilancio: “I passi avanti ci sono stati”

Falconara Perplesso, meravigliato ed anche un tantino irritato dalle “critiche continue” del Pd in materia di bilancio, il sindaco Brandoni al tema ha voluto dedicare nello scorso fine settimana una buona parte del consiglio comunale per ribadire che “la situazione non è facile, ma stiamo facendo il possibile”. “Facciamo il possibile”“Non è un bilancio florido – ha detto il sindaco – tanti interventi non riusciamo a farli, vedi quelli della manutenzione ordinaria delle strade, però abbiamo chiuso molti contenziosi e, per esempio, siamo riusciti a liquidare la questione ‘Esino Entrate’ senza rimetterci. Gli attacchi dell’opposizione hanno l’obiettivo di arrivare alle mie dimissioni o al dissesto? Entrambe sarebbero scelte pessime per Falconara”. L’assessore nel dettaglioL’assessore al Bilancio Marina Mancini ha dal canto suo risposto seguendo passo passo la lettera che il Pd nei giorni scorsi aveva inviato ai revisori dei conti e nella quale invitava, anzi sollecitava spiegazioni su vari passaggi non del tutto lineari. “Stiamo lavorando al bando per la struttura di via Roma – ha spiegato l’assessore – non è stato facile, perché non esistono altri esempi del genere, quindi è stato fatto tutto ex novo, ma sarà pronto a breve. Per quanto riguarda la Quadrilatero è vero il progetto slitta e noi veniamo a mancare degli introiti, però siamo stati fortunati perché la cifra ipotizzata la recuperiamo grazie alla riduzione dei tassi sui mutui e a dividendi più alti arrivati da Prometeo”. La variante di CastelferrettiIn via di definizione anche la vicenda della variante di Castelferretti, per la quale la Provincia ha imposto una consistente riduzione secondo le valutazioni svolte dai tecnici dell’ente sovracomunale, ma ha annunciato la Mancini, “stiamo cercando di trovare un punto di incontro con i soci privati”. Quanto agli immobili l’assessore ha ammesso che si tratta di una operazione “non facile, sicuramente anche per via del momento di crisi” però c’è allo studio l’ipotesi di un frazionamento per cercare di vendere unità più piccole, andando incontro alle attuali esigenze del mercato. Mastrovincenzo replica“Non parlerei di critiche continue – ha ribattuto il capogruppo del Pd Mastrovincenzo – ma solo di richiesta di chiarimenti. Ci sono aspetti del bilancio non ben definiti e ci preoccupa soprattutto il bando di via Roma che riteniamo una scelta campata in aria. Non vogliamo né dimissioni, né dissesto, ma solo chiarezza”.
M. M.,

lunedì 20 luglio 2009



L'uovo di giornata
La democrazia per Grillo parte da Internet e lì finisce


Arieccoci. Grillo e le sue alzate d’ingegno. La sapete l’ultima del comico genovese (e non è una battuta)? Che vuole rivoluzionare la democrazia italiana con Internet: la sua idea è proprio quella di eliminare ogni traccia della democrazia in senso rappresentativo e passare a quella partecipativa. Come? Facendo decidere al popolo degli internauti il futuro dell’Italia.
Questa volta, a quanto pare, non sta scherzando e l’idea non gli è venuta per il suo ultimo numeretto comico (e forse sarebbe stato meglio): ha fatto persino una ricerca sul web e ha deciso di prendere come modello la Svizzera. Paese magnifico, per carità. Peccato che la sua popolazione non raggiunga neanche gli otto milioni di abitanti. Della serie: la montagna ha partorito il topolino, perché nello Stivale, zitti-zitti e stretti-stretti, abbiamo superato già i sessanta milioni. Una differenza che fa, di gran lunga, la differenza.
L’idea di Grillo non fa i conti con un altro piccolo problema: in Italia, secondo cifre molto approssimative, solo 15 milioni di persone utilizzano Internet. E che ne facciamo degli altri 32 milioni di persone che hanno diritto ad esprimersi ma che non utilizzano il web? Ma ve li immaginate, per esempio, i vecchietti di un paesino sperduto della Calabria (o del Veneto, basta che il luogo renda l’idea) di fronte allo schermo del computer a decidere su questioni non poco irrilevanti, come il testamento biologico?
Si potrebbe fare a mo’ di sondaggio: “Clicca ‘sì’ se vuoi che le tue dichiarazioni siano vincolanti. Clicca ‘no’ se vuoi lasciare la decisione finale al tuo medico di fiducia. Clicca ‘non so’ se vuoi lasciare che sia il sistema informatico a decidere per te”. O per approvare il documento di programmazione finanziaria del governo, si potrebbero mettere gli smiley, casella per casella, per vedere il gradimento dell’opzione da parte degli internauti. O magari organizzare un’ammucchiata collettiva interattiva – previo invito su Facebook, chiaro – per riunire le Camere.
Nel mondo utopico del grillismo tutto Internet e niente politici c’è poi un altro piccolo scoglio da superare. Come farà l’aspirante a segretario del Pd a prendere per buona la scelta di un click? E se un hacker offusca il sito (e di questo il comico ne sa già qualcosa) o manda un virus per modificare le opzioni a suo piacimento? O ancora peggio: e chi ci assicura che non potrebbe essere lui stesso a manipolare i risultati o l’informazione a suo favore? “Sulla rete non puoi imbrogliare”, dice Grillo nell’intervista al Corriere. Forse vorrebbe affidarsi ai “feedback” dei suoi fedelissimi lettori e assidui del suo blog per dimostrare la sua credibilità e reputazione. Ma in una vera democrazia le regole non le stabiliscono i fan.
A vedere com’è andata la vicenda “tesseramento al Pd” – nella quale alla fine l’ha spuntata ed è riuscito ad iscriversi al partito nonostante sia contraria allo Statuto e alla decisione unanime della Commissione nazionale di Garanzia – un’idea ce la siamo fatti. E tra un Beppe Grillo che vuole togliersi l’ingombro del Parlamento e un Gheddafi che sostiene che è inutile eleggere un Parlamento, non ci sembra ci sia così tanta differenza.
(Fabrizia B. Maggi)


L'Occidentale del 18 /7

» 2009-07-20 10:24

Barca affonda, diportista annega
a largo di Falconara


(ANSA) - ANCONA, 20 LUG - Un diportista, V.A., e' annegato in mare al largo di Falconara dopo che sua barca, un natante a motore di 5 metri, e' affondato per cause da accertare. L'altro membro dell'equipaggio, C.C., e' riuscito a salvarsi, e seppure in stato di choc, viene sentito in queste ore dalla Capitaneria di porto per ricostruire la dinamica dell'incidente. I due erano andati a pescare con altri amici, due-tre imbarcazioni in tutto, quando il natante ha imbarcato acqua ed e' affondato. Le condizioni meteomarine erano ottime. Forse l'uomo ha avuto un malore ed e' affogato. (ANSA).

domenica 19 luglio 2009

da Il Messaggero di oggi

Accoltellato alla mano per difendere una ragazza

Lei importunata in spiaggia dopo la festa. Lui cerca di proteggerla e viene ferito con una rasoiata

FALCONARA - Rissa nei pressi di uno stabilimento balneare: accoltellato a una mano un ragazzo che cercava di difendere una giovane. E’ successo non lontano dal sottopassaggio di via Goito, sulla Flaminia. Una ragazza, E.A. di diciannove anni residente ad Ancona, si stava recando a casa dopo la festa in spiaggia quando un ragazzo, probabilmente un extracomunitario, l’ha raggiunta importunandola. Nonostante la ragazza cercasse di allontanare il malintenzionato, le sue avances si facevano sempre più insistenti, finché non ha provato a fermarla. A quel punto un altro ragazzo, A.F. trentenne di origini pugliesi, il quale aveva osservato tutta la scena, ha deciso di intervenire per proteggerla. In un primo momento ha provato solo con le parole ad allontanare l’uomo, ma a poco è servito. I due hanno infatti cominciato ad urlare ed è inevitabilmente cominciata la colluttazione. Prima qualche spinta ed alcuni pugni, poi la situazione si è fatta più pesante. L’aggressore ha infatti estratto un coltello dalla tasca è l’ha brandito contro il trentenne. Probabilmente sotto i fumi dell’alcool, lo straniero non ha pensato due volte a sferrare il colpo piantando la lama nella mano del ragazzo. Alla vista del sangue, l’aggressore è subito scappato, mentre i passanti avvisavano prontamente i Carabinieri e il 118. All’arrivo dei militari della tenenza di Falconara, seguiti dopo poco anche dalla Polizia Municipale che perlustrava la zona, il malvivente si era già dato alla fuga facendo perdere le tracce. L’aggredito, è stato portato subito al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette (venti giorni di prognosi) mentre la ragazza anconetana se l’è cavata con unop choc. I carabinieri sono comunque sulle tracce del malvivente, il quale dovrà rispondere per il reato di rissa aggravata e lesioni

personali aggravate. Inoltre, l'aggressore sarà chiamato a rispondere anche per il porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere. Ed ora, inevitabili, si alzano le polemiche dei ragazzi che da tutta la provincia il giovedì sera si radunano in quella zona per bere qualche drink e fare due chiacchiere. Sono in molti, visto il punto nevralgico del sottopasso di via Goito, a chiedere maggiori controlli e telecamere.
A. Ritucci
dal Corriere di oggi

Dopo il benservito dall’ente pubblico pensava ad un negozio di materiale sexy
Invece è finita sul set

Dal Comune ai film a luci rosse

Ex dipendente pubblica si ritrova senza lavoro e si lancia nell’hard. Con successo

Falconara In esubero in Comune decide di passare ai set dei film hard. E’ cambiata in fretta la vita per una ragazza di Falconara che negli ultimi due anni - dopo i fasti dell’era Carletti e delle centinaia di co.co.co. - si è trovata senza lavoro all’interno dell’ente pubblico diretto al tempo da Riccardo Recanatini e poi da Goffredo Brandoni. E che ha dovuto reinventarsi una nuova vita professionale. E’ nata così la storia di Giovanna - la chiamaremo in questo modo - avvenente giovane falconarese, di cui si mormora fittissimo nei corridoi del Comune in questi caldissimi giorni.Il tam tam è scattato da quando nelle videoteche locali è arrivato il suo primo film a luci rosse dove recita mascherata insieme ad altre due donne al debutto ed è stata riconosciuta. Le conferme incrociate sono arrivate sui siti di settore dove invece la giovane falconarese posa a volto scoperto. Per chi si è praticamente trovato difronte la ragazza della casa accanto è stata roba da non credere. E per questo si è scatenato il chiacchiericcio pruriginoso che circonda storie di questo genere.Età intorno ai trent’anni, bel fisico, e al tempo un tranquillo lavoro da dipendente pubblica, la ragazza era conosciuta per una sua naturale tendenza all’esibizionismo. Tendenza che è esplosa all’improvviso: ha trovato come agente il suo compagno che la segue su tutti i set nei quali decide di lavorare. L’idea per “svoltare”La svolta pare sia arrivata diverso tempo fa, anche prima del benservito ricevuto dal Comune di Falconara ridotto sul lastrico, quando la coppia aveva deciso di aprire un negozio di materiale hard. Nei contatti sono entrati anche alcuni emissari di una casa cinematografica a luci rosse: di lì a poco la proposta indecente difronte alla quale la ragazza prima ci ha pensato bene e poi, probabilmente con il benestare del compagno, ha accettato. Da allora ha girato almeno una quindicina di pellicole per diverse case cinematografiche a luci rosse, si muove tra Italia e estero, non sta più a Falconara.L’attività hard non è l’unica pagina nuova che la giovane ha scritto visto che ha posato per calendari, lavora come ragazza immagine, fa serate in discoteca ma non a sfondo erotico. Certo, non balla con le tuniche e non nasconde le sue forme giunoniche: senza stipendio si fa anche questo e probabilmente rende anche di più. Con tanti saluti alla sua vecchia e noiosa vita al Comune di Falconara.
ANDREA TAFFI

sabato 18 luglio 2009

Revisionismo alla Casa Bianca
Obama riscrive la storia della Guerra Fredda (ma non solo)



Rivolgendosi a un gruppo di studenti, il nostro presidente si è espresso così : "l'Esercito americano e quello russo erano ancora ammassati in Europa, addestrati e pronti a combattere. Le trincee ideologiche dell’ultimo secolo erano ancora più o meno presenti. La competizione in ogni campo, dall'astrofisica all'atletica veniva trattata come un gioco a somma-zero. Se qualcuno vinceva, allora qualcun'altro doveva necessariamente perdere. E poi nel giro di pochi anni, il mondo ha smesso di essere così. Non cadiamo in errore: questo cambiamento non è certo scaturito da una nazione sola. La Guerra Fredda è giunta al termine attraverso le azioni di più stati nel corso di diversi anni, e grazie al fatto che la gente in Russia e in Europa Orientale si è sollevata proprio contro quella guerra e ha deciso che si sarebbe dovuta concludere in modo pacifico.”
La verità, ovviamente, è che i sovietici erano alla guida di un regime autoritario e brutale. Il KGB uccideva i suoi oppositori o li trascinava nei Gulag. Non esisteva libertà di stampa, né d’espressione, né di credo, né libertà di alcun genere. Ciò che stava alla base della Guerra Fredda non era “la competizione nell’astrofisica e nell’atletica”. Si trattava piuttosto di una battaglia globale tra la tirannia e la libertà. La “sfera d’influenza” sovietica era definita dall’innalzamento di muri e di barriere di filo spinato e da carri armati e agenti segreti con il solo obiettivo di impedire alla gente di scappare. Durante la Guerra Fredda, l’America era una forza senza pari al servizio del bene nel mondo. Cosa che non si può certo dire dei sovietici. La Guerra Fredda è finita non perché i sovietici abbiano deciso che fosse la scelta giusta, ma piuttosto perché non si sono dimostrati in grado di fronteggiare le forze della libertà e l’impegno profuso dalle nazioni libere nella difesa dei propri valori e nella lotta al comunismo.
E’ quindi un comportamento irresponsabile da parte di un presidente americano andare a Mosca e, parlando in una stanza piena di giovani studenti russi, non dire tutta la verità riguardo al modo in cui si è conclusa la Guerra Fredda. Qualcuno potrebbe chiedersi se si sia trattato solamente di un tentativo di premere il pulsante “reset” – o forse di guadagnarsi favori. O magari, ed è un’ipotesi più preoccupante di qualsiasi altra, semplicemente Obama credeva in quello che diceva.
Che premere il “reset button” in giro per il mondo sia diventato il metodo di Obama diviene sempre più chiaro ad ogni sua nuova visita all’estero. Il presidente continua a proclamare l’uguaglianza morale tra gli Stati Uniti e i loro avversari, accetta prontamente false ricostruzioni storiche e si rifiuta di reagire per smentire tutte le menzogne anti-americane.
Il suo approccio è stato evidente nel discorso tenuto a Mosca e in quello al Cairo lo scorso mese. Qui, il presidente ha sostenuto che ci fosse una sorta di equivalenza tra il sostegno americano al colpo di stato del 1953 in Iran ed il male che i mullah iraniani hanno inflitto al mondo a partire dal 1979. In una precedente visita a Città del Messico, Obama ha ascoltato una lunga invettiva anti-americana da parte del presidente del Nicaragua Daniel Ortega e non ha controbattuto a tutte le bugie pronunciate, limitandosi a rispondere con un “sono contento che il Presidente Ortega non mi ritenga responsabile per episodi accaduti quando io avevo solo tre mesi”.
Durante il meeting della NATO dello scorso aprile in Francia, alla domanda su quale fosse il suo pensiero sulla “eccezionalità” americana, il presidente ha risposto: “Io credo nella “eccezionalità” dell’America proprio nel modo in cui ho il sospetto che gli inglesi credano nella “eccezionalità” dell’Inghilterra e i greci in quella della Grecia.” In altre parole, quindi, non così tanto.
L’amministrazione Obama sembra credere in un altro tipo di “eccezionalità” – la “eccezionalità” di Obama. “Noi abbiamo il miglior brand sulla Terra: il brand di Obama”, ha affermato uno degli assistenti del presidente. Quello che costoro non sembrano riuscire a comprendere è che una volta che si diventa presidente, il proprio brand diventa l’America, e la gente americana si aspetta di essere difesa contro le menzogne, non di vedere che queste vengono avallate o ignorate. Quello che ci aspettiamo, inoltre, è che il nostro presidente conosca la nostra storia.
Barack Obama è ormai solito affermare, come ha fatto di nuovo la scorsa settimana in Russia, che il disarmo nucleare da parte dell’America incoraggerà la Corea del Nord e l’Iran a rinunciare alle proprie ambizioni nucleari. Ma può realmente credere che quei due paesi prima di bloccare i loro programmi nucleari stiano semplicemente aspettando che l’America tagli i fondi per la difesa missilistica e riduca le proprie riserve strategiche nucleari?
La Casa Bianca dovrebbe imparare la lezione del Presidente Harry Truman. Nell’aprile del 1950 Truman firmò il report 68 del Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC-68). Tale documento, che rimane tra quelli fondamentali nella strategia americana della Guerra Fredda, spiega il pericolo insito nel disarmare l’America nella speranza di placare i nostri nemici. “Nessuno mai nella storia”, si legge nel report, “è riuscito a preservare la propria libertà pensando che rinunciando alle forze necessarie a proteggere se stessi, si potesse dimostrare ai propri nemici di essere inoffensivi".
Forse Obama pensa di far in modo che l’America non si mostri più come una minaccia agli occhi dei nostri nemici. In realtà, sta solamente rendendo più forti loro e più deboli noi. L’America può essere letteralmente disarmata - attraverso tagli al nostro sistema di armi e alle nostre capacità difensive - come Obama ha accettato di fare. E possiamo essere disarmati anche moralmente da un presidente che diffonde false notizie sulla nostra storia o che accetta, anche solo attraverso il suo silenzio, le menzogne raccontate su di noi proprio da quegli stessi nemici.

© The Wall Street Journal
Il sangue dei vinti



Era il lontano dicembre del 2004. Giravo con l'ambulanza portando pazienti all'ospedale di Torrette per motivi medici, donando alcune ore del mio tempo alla Croce Gialla. Durante uno di questi viaggi, cominciai ad intrattenere amichevoli conversazioni politiche con una signora di mezza eta' residente a Falconara e tesserata con Alleanza Nazionale. La signora doveva fare 6 mesi di terapia per cui passai diverso tempo con lei chiacchierando di Fini, Berlusconi, Prodi e compagni vari. Un giorno la signora mi chiese: "vieni nella sezione di An a Falconara". Rigettai l'offerta. Per i 5 mesi successivi fui incalzato dalla signora e, preso per sfinimento, alla fine mi decisi ad entrare per schiarirmi un pochetto le idee. Correva il mese di ottobre dell'anno 2005. Anni duri e terribilmente bui, ricordo con piacere i banchetti in piazza e non scordero' mai gli insulti e gli sputi che persone (molti giovani) mi e ci rivolgevano per il semplice fatto di appartenere ad Alleanza Nazionale. Ricordo con piacere le intimidazioni, le lettere minatorie, gli escrementi lanciati sulla vetrina della sede del partito e tanti altri atti del genere che mi hanno accompagnato lungo il percorso politico.
Mi ripromisi che, se mai avessimo conseguito, una vittoria elettorale, mai, e dico mai, avrei sfogato la rabbia su persone che come me, per molti anni, sono state sempre vinte dagli eventi elettorali. Chi conosce bene la stalla, ha maggiori possibilita' di apprezzare poi le stelle. Oggi in consiglio comunale, per la prima volta ho dovuto ricordare all'opposizione, quali sono le loro responsabilita' in materia economica. La cosa non e' che mi abbia entusiasmato, ma ogni tanto credo, faccia bene tornare con i piedi per terra. Ho terminato l'intervento dicendo che il centrosinistra continua a mietere "vittime civili". E' superfluo dire che nessuno dei vecchi amministratori gira con il falcione decapitando i Falconaresi, ma sicuramente il buco nero lasciatoci dalle vecchie sinistre ci impedisce di aiutare molte famiglie in difficolta' in questi tempi. Ecco perche' ho parlato di vittime civili. Ricordo un consiglio comunale all'epoca del governo Carletti. Durante l'approvazione di un bilancio, un nostro consigliere disse che se si fosse continuato su quella strada, saremmo andati tutti quanti per aria. Il Sindaco ci rispose: cosi' e' se vi pare (citando Pirandello).
Da quelle affermazioni bisognava prendere le distanze. Non dalle mie. So per esperienza che significa essere battuti politicamente, non per questo devo accettare qualsiasi documento arrivi dall'opposizione, soprattutto in materia economica. Cari colleghi dell'opposizione, vi invito a riflettere sull'umilta', sul pudore e sulla dignita'. Non sono semplici parole, sono valori. Spero che conosciate questi valori, l'importante e' non perderli mai di vista.

Raimondo Baia


Segue il mio intervento in riferimento all'odg presentato dal Pd su "intervento di sostegno per disoccupati e famiglie in difficolta'.



Grazie per la parola presidente,

buonasera a tutti.

Il partito democratico sa, e anche molto bene, che non esiste alcun tipo di copertura finanziaria per fare quello che propone. Non perche' i consiglieri del Pd siano dei veggenti, ma semplicemente perche' e' di pubblico dominio, ahime' lo stato di sfascio finanziario. La crisi colpisce tutti indistintamente. Potremmo proporre quindi tante belle cose: esenzioni, rateizzazioni fondi di solidarieta'. Come se non ci avesse maaai pensato nessuno. E' costruttivo propagandare tutte queste misure sapendo gia' che non c'e' alcun tipo di margine? Sembra di essere tornati in campagna elettorale. Piu' soldi per tutti. Ora vi chiedo: e' giusto instillare aspettative irreali e irrealizzabili nelle persone che in questo momento sono in difficolta' economica creando in loro false speranze? E' si non e' difficile girare per Falconara promuovendo questa proposta alla quale nessuno ma proprio nessuno aveva pensato prima, non e' nemmeno difficile sbandierarla sui giornali o sui vari siti internet. Il partito democratico sa benissimo che non esiste alcun tipo di copertura economica alla proposta fatta. Non esiste possibilita' di manovra. Chiaramente non costa nulla quindi sparare progetti e cifre, tetti di qua, 60 mila euro da un'altra parte. Potevate aggiungerci anche la costruzione di una piscina olimpionica, tanto i fondi sarebbero stati reperiti dal centrodestra nel prossimo assestamento di bilancio preventivo 2009. Chiaro e' che respingeremo la vostra proposta populista che si esprime in parole gonfie ma terribilmente scariche di contenuto. Cosa leggeremo poi? Il centrodestra respinge la nostra proposta (come se esistesse un'alternativa), il centrodestra si dimostra ancora una volta arrogante e non intende tutelare le fasce piu' deboli della popolazione.

Ecco cosa direte. Ecco perche' avete presentato un documento pregevole come intenti ma scadente come fattibilita'. Piu' di una volta ci siamo confrontati qua in consiglio. Per decenza e rispetto nei vostri confronti mai e dico mai ho tirato fuori il discorso economico. Ma stavolta me lo togliete dalla bocca. Con 80 milioni di euro di danni, con questo buco nero da guerre stellari targato Ds e Margherita, che oggi si chiamano Partito democratico, avete anche la faccia di presentare ordini del giorno di questo genere. Nelle pieghe e nelle piaghe del bilancio noi non ci troviamo la copertura economica, ma solamente la nostra disperazione.

Disperazione che si abbattera' nei prossimi anni a Falconara, disperazione che i vostri predecessori hanno provocato con sciagurate e scellerate scelte. Per fare quello che chiedete sarebbe bastato rinunciare a qualche spettacolino di regime al parco del Cormorano, dove gli artisti, chiaramente immatricolati politicamente, cantavano e pagava pantalone. A loro bisogna chiedere i soldi. Tanto per dare qualche cifra. Calendario culturale estivo 7000 euro centrodestra anno 2009. Dal 2003 fino al 2005 una media di 700 mila euro / 1 milione di euro di spese che re sole elargiva per la stagione culturale estiva all'anno.

Ecco qua, pensate quindi che sarebbe bastato moderarsi per una stagione per avere l'intera copertura finanziaria che chiedete, e non solo per questo anno ma anche per i prossimi 10. Siete quindi pregati di non racontare piu' barzellette a chi ha problemi economici, a chi non arriva a fine mese, a chi e' stato licenziato, a chi e' in mobilita', a chi ha una famiglia monoreddito con mutuo da pagare e moglie licenziata da mesi ma che con dignita' ed in silenzio va avanti senza chiedere niente a nessuno. E si che darebbe parecchio sollievo una proposta come la vostra. Peccato che a causa dei vostri predecessori non potra' mai essere realizzata. Il centrosinistra, continua ancora a mietere vittime civili.


venerdì 17 luglio 2009

Associazioni scontro tra Pd e Brandoni sulla Consulta


Dal Messaggero di oggi

FALCONARA - Novità sulla consulta delle associazioni, il Pd attacca, Baldassarri risponde. Duro attacco del gruppo del Pd al primo cittadino Goffredo Bandoni con una lettera in cui si critica il vicesindaco Gilberto Baldassarri di aver convocato la consulta del volontariato (che dovrà trattare temi della sicurezza) senza nemmeno averla prima costituita. «Mentire spudoratamente davanti a decine di persone in un incontro ufficiale - aveva affermato il Pd -, parlando di inesistenti convocazioni di organismi ancora da costituire, rappresenta una mancanza di rispetto gravissima, tanto più se tale comportamento è tenuto da un vice-sindaco, in rappresentanza della Giunta Comunale». Ma Baldassarri replica e, nonostante le associazioni di volontariato non abbiano ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, afferma che sarà previsto un incontro preliminare per il prossimo 24 luglio. «I tempi sono inevitabilmente slittati - spiega il vicesindaco - semplicemente poiché alcune associazioni non erano ancora iscritte all’albo e hanno chiesto di rinviare la data della consulta per poterne far parte». In questo primo incontro, dunque, si tracceranno i profili della consulta e si redigerà il regolamento che verrà poi discusso e ratificato a fine mese in consiglio comunale. Per assistere alla prima convocazione della consulta, dunque, tra tempi burocratici e vacanze si dovrà aspettare almeno fino a settembre. Sulla questione, Francesco Luminari della Tenda d’Abramo, ha affermato di non aver ricevuto alcuna comunicazione. «Stiamo ancora aspettando di essere chiamati - commenta - siamo d’accordo all’apertura di un tavolo per poter discutere di temi caldi come la sicurezza o il Cie e per ribadire anche la nostra contrarietà alle ordinanze antimeretricio e antibivacco».
Scatta il porta a porta per i rifiuti Al debutto Palombina Vecchia


Dal Corriere di oggi

Falconara Partirà lunedì 27 luglio il porta a porta a Palombina Vecchia e intanto il Cam ha già predisposto, in alcune zone, un servizio di videosorveglianza. Già questo fine settimana inizierà l’operazione preliminare di consegna del kit di raccolta, a cura degli addetti del Cam con cui collaboreranno tre esperti del Cea (Centro di educazione ambientale) opportunamente istruiti per illustrare la metodologie del porta a porta, ma anche con l’intento di raccogliere suggerimenti e critiche. “La sorpresa per la novità del porta a porta a Falconara – informa una nota della multiservizi – ha lasciato il posto ad un’attenta e vivace curiosità da parte dei cittadini che nel secondo incontro pubblico hanno fatto moltissime domande”. Ad ogni famiglia verranno consegnati bidoni di diverso colore (bianco per la carta e grigio per l’indifferenziato e sacchi gialli per la plastica), mentre i condomini con più di tre famiglie riceveranno bidoni carrellati più voluminosi anch’essi di differente colore.Assieme ai contenitori, alle famiglie verrà fornito il Duecentalogo, un breve vademecum con le indicazioni sui modi e sui tempi della raccolta unitamente all’elenco dei vari tipi di rifiuti, ed anche un calendarietto tascabile plastificato per ricordare giorno per giorno quale cassonetto esporre. Poi non resterà che attendere l’ultima settimana di luglio. Da fine luglio oltre duemila famiglie del quartiere sud al confine con il capoluogo, dovranno fare i conti con le scadenze delle varie raccolte (dopo la carta il lunedì, la plastica il mercoledì ed il grigio il venerdì) e ricordarsi di lasciare in area pubblica i cassonetti, dalla sera prima alle prime ore del giorno indicato per quello specifico prelievo.Nel corso dell’incontro è stato ribadito “il principio della permanenza in area privata, condizione basilare per responsabilizzare il condomino ad una corretta gestione dei propri rifiuti ed evitare, nel contempo, di trasformare i singoli punti di raccolta in altrettante ‘piccole discariche’ incontrollate”.A tale scopo l’azienda ha offerto la propria disponibilità a coadiuvare gli amministratori dei condomini ed i privati nella ricerca del sito più idoneo e pratico.
L’Idv “Il Pear c’è e va rispettato”


Dal Corriere di oggi

Falconara “La situazione che si sta verificando nell’azienda Api a riguardo della continua riduzione dei costi di manutenzione e relativo incremento del rischio per i lavoratori e la popolazione ci vede estremamente preoccupati”. Il coordinatore comunale dell’Idv Maurizio Ulisse chiede di non dimenticare “l’incidente di Viareggio”. L’Idv rimarca le sue posizioni a riguardo di questo problema. “Domandiamo – dice Ulisse – il rispetto del Pear, legalmente votato dalla Giunta regionale, che è contrario alla costruzione delle centrali. Alla base di questa posizione vi è una politica di alternativa energetica fondata nel dialogo ed il coinvolgimento dell’Api, delle aziende dell’indotto e della popolazione. Per questo siamo pronti a confrontarci sia con gli organi sindacali che con i vertici dell’azienda perché le possibilità di convivenza tra Api con un diverso indirizzo industriale e popolazione ci sono”. L’Idv Falconara “vede con simpatia la raccolta firme come petizione allo scopo di sensibilizzare la popolazione su tematiche così complesse”.

giovedì 16 luglio 2009

da Il Messaggero di oggi
Falconara. Tragedia ai bagni Fanesi
Pensionato ha un malore mentre raccoglie le vongole e annega vicino alla riva


Colpito da malore annega a pochi metri dalla riva. E’ successo ieri a mezzogiorno di fronte i bagni Fanesi, nei pressi della piattaforma Bedetti. Roberto Mainardi, falconarese di 70 anni, ex dipendente della Ubi Banca, aveva lasciato la moglie sotto un ombrellone dei bagni Blu e si era messo a raccogliere le vongole a una decina di metri dalla riva, entro il limite delle acque sicure, quando ad un certo punto si è chinato immergendo il volto completamente sott'acqua. Inizialmente i bagnanti vicini all'uomo pensavano stesse raccogliendo molluschi, ma il bagnino appostato sulla torretta, Lorenzo Buffarini, ha capito che qualcosa non andava ed è intervenuto. Il corpo di Mainardi stava già galleggiando. E’ stato trascinato a riva e subito è accorso l'operatore della Croce Gialla in servizio nella spiaggia libera adiacente, Moreno Maiani. Insieme hanno cominciato la manovra di rianimazione. In meno di dieci minuti sono arrivati anche l'eliambulanza (i bagnini degli stabilimenti Fanesi, Amato e Marcello&Walter nel frattempo si erano mobilitati per chiudere tutti gli ombrelloni e mettere in sicurezza la spiaggia libera allontanando i turisti per permettere al veivolo di atterrare), carabinieri, polizia municipale e capitaneria. Mentre la moglie di Mainardi, Ivana, sotto choc, veniva accompagnata da amici lontano dal luogo della tragedia, i medici hanno continuato col massaggio cardiaco e intubato il pensionato. Ma Mainardi aveva bevuto troppa acqua, le pupille erano dilatate: per lui non c'è stato nulla da fare. La prima diagnosi parla di arresto cardiaco da annegamento.

A. Ritucci

mercoledì 15 luglio 2009

Fruttivendolo ambulanteMulta di 5.000 euro,merce alla mensa comunale


Dal Messaggero di oggi

FALCONARA - Ambulante multato per 5000 euro durante il mercato del lunedì. Sostava con il suo furgone tra via Bixio e via degli Spagnoli, nei pressi delle bancarelle anche se vietato. La merce che aveva con sé - 45 cassette di frutta e verdura - è stata confiscata e girata al servizio mensa comunale. Proseguono i controlli dei vigili sulle attività commerciali. Nel mirino anche parecchi abusivi. Dal mercato, dove sono state sequestrate borse e vestiti, abbandonati da venditori extracomunitari che si sono dati alla fuga tra i banchi del mercato all’arrivo degli agenti, alla spiaggia dove è stato fermato un bengalese che tentava di vendere aquiloni. Ieri mattina è stata fermata invece una nigeriana che girava per il centro per vendere merce varia. Ha confessato agli agenti di aver perso recentemente il lavoro e che era diretta ad Ancona. I vigili l'hanno così accompagnata fino alla stazione ferroviaria dove la donna ha preso il primo treno per il capoluogo.
dal Corriere di oggi

Giacanella incalza l’assessore regionale Solazzi sul polo Erf

“Fiera, servono idee chiare”


Falconara Il Comune di Falconara è ancora disponibile a trovare una “soluzione condivisa” a patto che si abbandonino le “piccole logiche campanilistiche”. Secondo il presidente del consiglio comunale Marco Giacanella le recenti decisioni in merito all’Erf – Ente regionale fieristico (il cui cda ha deliberato l’adesione alla società “Fiere dell’Adriatico” spa) contrastano con quanto dichiarato dall’assessore Solazzi durante un recente incontro organizzato a Falconara. “non solo gli aspetti tecnici più rilevanti stridono con le intenzioni e le finalità della costituenda società fieristica regionale – osserva Giacanella – ma ancora più grave è la totale mancanza di una ‘governace’ chiara, trasparente e preordinata al raggiungimento di quegli obbiettivi.

“L’esigenza di superare dimensioni gestionali inadeguate che caratterizzano l’assetto attuale è un’esigenza condivisibile benché ritengo non sufficiente”. “Fare sistema – prosegue Giacanella – significa qualcosa di più della semplice razionalizzazione dei costi auspicata dall’assessore Solazzi. Vuol dire prevedere una ‘governance’ che ottimizzi le fiere esistenti superando i ristretti limiti comunali, garantendo fiere con dimensioni tali che abbiamo la capacità di attrarre persone provenienti da altre città, da altre regioni e da altri Paesi Europei ed anche da quelli extraeuropei”. Tale “governace”, fa notare il Presidente del consiglio comunale, “non può non riconoscere al territorio di Falconara – Chiaravalle il ruolo di crocevia al servizio di tutta la Regione Marche, quindi sede ideale del polo fieristico espositivo congressuale regionale. Credo fortemente che, oggi più che mai, la società globalizzata imponga alla nostra comunità di ripensare, modernizzare la propria organizzazione e di cercare, ove è possibile di fare sistema.”. “L’assessore Solazzi – dice Giacanella – adesso ci deve spiegare i motivi che lo hanno indotto a rilasciare, nel corso dell’incontro convocato a Falconara, delle dichiarazioni poi smentite dai fatti e, ove ciò avvenisse, lo invito sin d’ora a presentare le opportune dimissioni”.
M. M.,

Beppe Grillo non potrà iscriversi al Pd


La stampa

Nel Pd prosegue la corsa precongressuale e mentre il segretario Dario Franceschini e il secondo candidato Pierluigi Bersani preparano i loro appuntamenti di giovedì e venerdì, tiene banco la vicenda Grillo. Il comico genovese, infatti, non molla: annucia che proverà a prendere la tessera a Nervi, dove risiede, per potersi aggiungere ai primi due e a Ignazio Marino per la corsa alla poltrona di numero uno del Partito democratico. Anche se in serata arriva il no ufficiale della commissione di garanzia che all’unanimità ha deciso la non iscrivibilità di Grillo. Franceschini, che oggi alla Camera ha evitato di parlare del caso specifico, lasciando che a fare testo fosse la battuta pubblicata nell’intervista a "Il Foglio" («Ci mancava solo Grillo»), renderà nota la sua piattaforma programmatica dopodomani nel corso di un appuntamento all’Acquario romano, mentre Bersani e Enrico Letta presenteranno venerdì allo ’Sheraton’ le loro ’Idee per l’Italià. Ed è proprio Bersani a rintuzzare apertamente l’iniziativa di Grillo: «Non si entra da noi per insultarci». Beppe Grillo non si scoraggia affatto. «Domani andrò a Nervi, dove sono residente, e cercherò di prendere la tessera lì dove sono residente», dice l’interessato. Che riceve la risposta di Debora Serracchiani: prendere la tessera di un partito, dice, «significa amarne il simbolo, la bandiera e il progetto. Tu sei pronto a farlo»? Il comico, comunque, non molla, e dal suo blog annuncia di voler tornare alla carica «Vi do appuntamento al 25 ottobre. Ci sarò. Sotto forma fisica -scrive- o di ologramma. Magari al congresso del Partito democratico io apparirò in tridimensione mentre parla Bersani. O sarò in rete, in videoconferenza», dice ancora Grillo, che agiunge: Il Pd non è un partito politico, è un partito burocratico. Non hanno un programma. Io ho visto quelli che si stanno candidando. Come si fa a votare Franceschini. Chi è Franceschini? Un programma? Non ce l’hanno. L’unico che ha un programma di questi candidati alla segreteria, sono io, che sono un comico. È fantastico«. Grillo se la prende con i dirigenti del Pd: «Hanno paura che questa gente che è lì come Fassino, da venticinque anni, e la moglie, da trent’anni, cosa avrà mai fatto la signora Serafini per trent’anni mantenuta con gli stipendi pubblici, D’Alema, Violante, non li voterebbero neanche i loro parenti. E lo sanno. Sanno che se apriranno i loro loft dove si riuniscono a parlare del nulla sono rovinati. Ecco perchè vogliono chiudersi e vivere dentro una cartellina per potersi archiviare serenamente per altri vent’anni. Questo non ve lo permetteremo più».L’unica lode è per Debora Serracchiani: »Io voglio parlare ai giovani del Partito democratico, che vogliono cambiare. Per esempio Debora Serracchiani, la mia unica interlocutrice. Si è permessa di condividere alcune nostre idee sul suo blog ed è stata subito tacitata. Ma è l’unica mia interlocutrice perchè è l’unica che è stata eletta, a differenza di questi qui, di queste mummie che dovrebbero andare a provare una esperienza straordinaria: andare fuori e cercare di lavorare e sopravvivere come milioni di italiani«. Il sostegno più convinto a Grillo arriva da Antonio Di Pietro: «Caro Beppe -scrive sul suo blog- è assurdo quello che sta accadendo nel Pd: scaricano te, tacciandoti di essere semplicemente un comico, ma sei l’unico ad aver già esposto un programma, che noi dell’Italia dei Valori condividiamo in pieno ed appoggiamo». Quella del leader di Italia dei valori è una lettera di solidarietà vera e propria, in cui l’ex pm aggiunge: «Il tuo è l’unico programma, in quanto gli altri candidati a segretario di quel partito ancora non ci hanno fatto conoscere il loro».Di Pietro tira giù l’elenco dei punti: «Il Parlamento pulito, la legge sul conflitto d’interessi, l’acqua pubblica, il no al nucleare e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, il massimo di due legislature per i parlamentari, wi-fi gratuito, l’informazione libera con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico: tutti punti che l’Italia dei Valori sta portando avanti da tempo e che, per questo, condivide». «Insomma -conclude Di Pietro- un programma serio, concreto e che, forse, proprio per questo porta i Soloni della politica a irriderlo».Al fianco di Grillo interviene anche Paolo Flores D’Arcais, che su "Micromega" fa le pulci alle regole del Pd: «L’articolo 2, comma 8, dello Statuto Pd è chiarissimo: ’Sono esclusi dalla registrazione nell’Anagrafe degli iscritti e nell’Albo degli elettori le persone che siano iscritte ad altri partiti politici o aderiscano a gruppi di altri partiti politici all’interno di organi istituzionali elettivì. Beppe Grillo non è iscritto ad un altro partito e non è membro di alcun "organo istituzionale elettivo"».

lunedì 13 luglio 2009

Marino stacca la spina del Pd



l'occidentale


Forse Napolitano dovrebbe chiedere un'altra tregua interamente dedicata allo scontro nel Pd. Anche tra i vari leader impegnati nella corsa alla segreteria servirebbe "un clima più civile". Lo diciamo con questo tono preoccupato proprio per sollecitare il capo dello Stato a spendere qualche parola di saggezza anche per il partito di Franceschini.
Il fondo si è toccato quando il senatore Ignazio Marino ha sollevato l'idea che nel Pd esista una "questione morale" nel Pd per il fatto che lo stupratore arrestato a Roma, Luca Bianchini, fosse il coordinatore di un circolo del partito. Neppure a "Libero" nei suoi momenti di peggiore malignità e cattiveria sarebbe venuta un'idea del genere.
Cosa pretende il ghirurgo Marino dal partito di cui vorrebbe essere il segretario se persino la findazata è caduta dalla nuvole : «Conoscevo un altro Luca - ha detto la ragazza - stavamo insieme da tempo, ma non mi sono mai accorta di nulla»?
Forse vorrebbe che ogni candidato a ruoli di pur minima responsabilità venisse sottoposto prenventivamente alla macchina della verità? O preferirebbe che a ogni coordinatore fosse posto sotto controllo il telefono, le mail e la navigazione su internet?Vorrebbe - magari in ticket con Di Pietro - torchiare i candidati a ogni ruolo di responsabilità nel partito per scoprirne gusti sessuali, devianze, sogni proibiti. Forse potrebbe chiedere l'istutizione di una ronda politica interna destinata a seguire "a campione" i vari responsabili del partito nei loro spostamenti notturni, a tenere schedari e dossier su ciascuno di essi. Potrebbe chiedere l'istituzione di tribunali speciali a tutela della mnorialità interna, in cui a turno, leader di vario livello, sarebbero chiamati a fare pubbliche comfessioni. i "nuovisti" che lo appoggiano con entusiasmo saranno perplessi e i "vecchi" alla D'Alema sofriranno di qualche déjà vu.
Infondo da uno a cui bastano gli "stili di vita" e un verdetto della magistratura per decidere della vita e della morte delle persone non ci si poteva aspettare molto altro. Così, davanti a un Pd moribondo e ormai non più reattivo, Marino preferisce staccare la spina.
P.S. Detto tutto questo perchè ne siamo convinti, siamo anche certi che se Bianchini fosse appartenuto al Pdl, oggi avremmo avuto dotte articolesse sui giornali democratici dove ci si sarebbe spiegato come e perchè l'inclinazione del Cav. per le donne non poteva che produrre un partito di stupratori.
PD, GRILLO SI CANDIDA: CORRO PER ALTERNATIVA AL NULLA


ansa.it

ROMA - Non si era ancora ripreso dalla bufera, provocata dall'arresto di Luca Bianchini e dall'affondo di Ignazio Marino sulla questione morale, che il Pd si ritrova a fare i conti con il 'ciclone' Grillo. Il comico genovese annuncia, sul suo blog, la sua corsa alla leadership del partito per "rifondare il partito, per offrire un'alternativa al Nulla". Una sfida che parte con un attacco al vetriolo al Pd e che prende in contropiede i candidati, già impegnati in una battaglia aspra.Non sembra una provocazione ma una "cosa serissima" quella del comico genovese, già sceso nell'arena politica con le sue liste civiche ma in realtà politicamente più vicino alle posizioni di Antonio Di Pietro che a quelle del Pd. "Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c'é il Vuoto. Un Vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini. Io mi candido", è l'annuncio che dal blog del comico è rimbalzato in poche ore su Facebook, il social network nel quale Grillo confida per parlare "ai giovani del Pd".E rilanciare le proposte di sempre, a partire dal limite di due legislature per i parlamentari "perché se ne devono andare quelli che con lo psiconano hanno disintegrato l'Italia, cioé D'Alema, Rutelli, eccetera". L'annuncio spiazza il Pd, ancora stordito dalla polemica durissima aperta da Ignazio Marino, il chirurgo sceso in campo per rompere gli schemi. L'area Organizzazione, in una nota, evidenzia che per candidarsi bisogna essere iscritti e "in regola con i requisiti d'iscrizione: riconoscersi nel Manifesto dei Valori, nel Codice etico e nello Statuto del Pd". Non ne fa una questione di requisiti formali, invece, il coordinatore organizzativo della mozione Bersani, Gianni Pittella: "Se al Pd servisse un commissario liquidatore, Grillo sarebbe un ottimo candidato. Ma ci serve altro".Mentre Giorgio Merlo chiede ironicamente di sapere se "i suoi comizi saranno gratuiti o a pagamento". L'unico a dare il benvenuto al comico è il candidato blogger Mario Adinolfi che fa un appello "ai burocrati del Pd affinché non ne impediscano la candidatura". Dal canto suo, Grillo sembra essersi già organizzato per superare la gimkana di regole congressuali: afferma di aver raccolto quasi tutte le 2000 firme necessarie per la candidatura e di essere pronto a iscriversi. E, liquidando tutti i candidati, vede un'alleata solo in Debora Serracchiani, l'eurodeputata salita alla ribalta nel Pd proprio grazie a blog e social network e ora impegnata a sostenere Dario Franceschini nella corsa congressuale. Ed è proprio Antonio Di Pietro a mettere in guardia Grillo: "La sua candidatura è una bella notizia, peccato che con una scusa o un'altra sarà respinta perché non si deve disturbare il manovratore".

domenica 12 luglio 2009

“Via il campo Rom, è inutile”
Il vicesindaco Baldassarri interviene per porre fine alle polemiche


Dal Corriere di oggi

Falconara “I partiti che sono oggi all’opposizione sono gli stessi che hanno governato la città per anni e che invece di prendere in considerazione le loro grandi responsabilità sulla situazione attuale si abbandonano a considerazioni la cui sola funzione è quella di deviare e mistificare il senso vero delle scelte operate da questa amministrazione”. Così il vicesindaco ed assessore ai servizi sociali Gilberto Baldassarri commenta le valutazioni del capogruppo del Pd Antonio Mastrovincenzo a proposito della questione “campo nomadi” che, in base ad una delibera di giunta, dovrebbe essere chiuso in tempi relativamente brevi. “Su questo argomento – dice Baldassarri – il sindaco è stato chiarissimo: il campo non ha più ragione di esistere. Discutere su una vicenda tanto delicata dando l’idea che questa amministrazione opera discriminando i cittadini significa non fare quella politica seria di cui c’è estremamente bisogno”. Baldassarri ricorda come questa struttura abbia avuto, in passato, una sua utilità, ma “oggi non svolge più alcun ruolo sociale e non può essere mantenuta solo perché a qualcuno fa comodo per interessi che non sono benefici per tutta la collettività”. “La giunta – va avanti l’assessore – è concorde, ha presentato un progetto ed è determinata a portare a compimento la chiusura del campo nomadi di via delle Caserme. Il fatto che non condividiamo le idee della giunta Recanatini non penso voglia dire che le nostre proposte sono meno buone”. “Attualmente – fa presente Baldassarri – non conosciamo con precisione i tempi di questa trasformazione del campo Rom, ma tutto sarà fatto tenendo conto delle persone che lì sono state autorizzate ad abitare, delle loro risorse e dell’analisi complessa delle graduatorie”. Per quanto riguarda l’assegnazione degli alloggi Erap gli uffici, “stanno operando con grande attenzione e precisione al fine di garantire il rispetto di leggi e regolamenti e verificare che sussistano i requisiti di chi deve ricevere la casa tenendo conto, inoltre, delle difficoltà e complicazioni che si vanno a creare con gli alloggi di emergenza”.