sabato 28 febbraio 2009

La sosta proibita del vicesindaco
Lascia il bus sul marciapiede. Il Pd: “Ha una deroga?”. Brandoni lo giustifica


Dal Corriere del 28 Febbraio

“A parte una banalissima infrazione al codice della strada non vedo altro, soprattutto non capisco cosa c’entra questa storia con l’ultima ordinanza della giunta”. Soltanto il sindaco Goffredo Brandoni ieri ha voluto commentare il “fatto” evidenziato dal coordinatore comunale del Pd Franco Federici. La vicenda è semplice, da qualche giorno nei pressi dell’ex Municipio di via Matteotti è stato notato un mezzo di Conerobus parcheggiato in una strada laterale, con le ruote sopra il marciapiede. “Vorremmo sapere - scrive Federici – se questa palese violazione del codice della strada, richiamato impropriamente più volte dall'assurda ordinanza anti-bivacco, sia mai stata sanzionata o se per qualcuno sia stata fatta una deroga speciale, permettendogli di utilizzare spazi pubblici come propri e senza regole”. “E' paradossale poi che, il vice sindaco Baldassarri – prosegue il coordinatore del Pd – a giustificazione delle sanzioni contro chi è in difficoltà, affermi che ‘nessuno deve pensare che gli spazi pubblici possono essere utilizzati come propri e senza regole’, quando dietro la sede comunale di Palazzo Bianchi è spesso parcheggiato per lungo tempo sopra il marciapiede ed in uno spazio non autorizzato un pullman della Conerobus”. Il riferimento non è casuale perché il vicesindaco è un dipendente di Conerobus ma Brandoni che ammette “una leggerezza di Baldassarri, dovuta senza dubbio ai tanti impegni e ad una vita sempre con i minuti contati”, ci legge soprattutto una “provocazione politica” ed una “sterile polemica”. “E’ veramente una bassezza – dice Brandoni – e chi l’ha fatta si dovrebbe prima vergognare e poi rassegnare al fatto che ha perso le elezioni. Adesso in Comune ci siamo noi, a loro toccherà forse il prossimo turno, cioè dovranno attendere fino al 2013”. Ma se il primo cittadino non ha dimostrato di non avere peli sulla lingua, Baldassarri ieri ha preferito tacere ed ha scelto di non rilasciare dichiarazioni ed è stato Brandoni ad assicurare che il suo assessore “ha tutte le autorizzazioni del caso”. Confermate anche dal presidente di Conerobus Andrea Biekar che spiega: “quando gli autisti fanno dei turni spezzati noi alle volte li autorizziamo a portarsi il mezzo a casa, così si risparmia una corsa a vuoto. Certo però che il parcheggio sul marciapiede non va bene, approfondiremo la questione, i bus devono essere parcheggiati in sicurezza senza intralciare il traffico ed il passaggio dei pedoni”.
“Cie, Falconara idonea” E’ considerata la sede più funzionale. Ma i tempi si allungano


Dal Corriere del 28 Febbraio

E’ ufficiale, il Cie - Centro identificazione ed espulsione delle Marche, sarà realizzato a Falconara. I pochi dubbi ancora nell’aria sono stati fugati da un lungo colloquio (organizzato dall’onorevole Carlo Ciccioli) del sindaco Goffredo Brandoni con alcuni esponenti del governo, presente anche il parlamentare della Pdl Remigio Ceroni. “I Cie - ha spiegato Brandoni - saranno di due tipologie: centri per l’accoglienza e centri per l’identificazione. Non solo. Ogni regione d’Italia dovrà avere il suo centro”. Per quanto riguarda le Marche, visti i criteri generali che influiscono nella scelta, ovvero la vicinanza con infrastrutture viarie, porti, snodi ferroviari e soprattutto con gli aeroporti, Falconara è stata ritenuta la sede più idonea come sede di un centro di espulsione. A ogni modo, il primo cittadino falconarese è stato rassicurato sulla tempistica poiché, a quanto pare, si procederà per gradi di priorità, cominciando da luoghi di grande concentrazione di clandestini. “Nel dettaglio - ha precisato il sindaco - sono tre le fasi delineate dal governo. Nella prima saranno costituiti i Cie in Liguria, Veneto e Campania, nella seconda saranno attivati centri in quelle regioni dove il fenomeno è maggiormente sentito. Ma questo non è il caso delle Marche che fanno parte delle rimanenti regioni dove i Cie verranno allestiti in futuro. “Visti i tempi avremo modo di aprire un dialogo con il ministero degli Interni - ha aggiunto Brandoni - per avere le dovute rassicurazioni sulla sicurezza e per individuare una localizzazione che crei il minor disagio possibile ai cittadini di Falconara”. Ad ogni modo il sindaco, il quale alle prime notizie sulla possibile scelta della sua città come sede di un Cie aveva assicurato che non avrebbe fatto “barricate” contro una decisione del “suo governo”, ha intenzione di guardare “ai lati positivi”. “Non vedo il motivo per cui deve essere una cosa negativa e basta - ha chiarito - io ovviamente condivido l’impostazione di fondo che guida questa scelta e per il territorio vedremo, potrebbe anche portare qualche piccolo vantaggio, per esempio verrà attivato un servizio di sicurezza e controllo, quindi arriveranno uomini delle forze dell’ordine, dunque nuovi residenti, il che non è male”. Nessuna indicazione, invece, è arrivata su quale delle strutture a oggi inutilizzata verrà scelta per il Cie. “La ex Saracini - ha osservato Brandoni – non mi sembra proprio idonea, e poi una parte verrà tagliata via dal by-pass il cui progetto è ormai a buon punto. Restano la ex “polveriera” e gli edifici dell’ex aeroporto militare. Mi auguro, però che in fase di definizione di tutta l’operazione avremo modo di dire la nostra”.

venerdì 27 febbraio 2009

Il Pd: primarie, ma la coalizione non c’è .
Oggi D’Alema lancerà Carboni?


Dal Corriere del 27 Febbraio

Il Pd vara le primarie aperte anche ai non iscritti per scegliere il candidato a sindaco. Se saranno di coalizione si vedrà, perché al momento, uno schieramento neppure c’è. “Noi siamo determinati a che sia una consultazione di coalizione”, spiega il segretario cittadino Giovanni Ranci. E nei prossimi giorni scatteranno i contatti. Si parte dalla maggioranza uscente (Idv-Udeur, Pdci, Ps, Verdi) per allargare (Sinistra? Prc?). Al limite, saranno primarie di coalizione con chi ci sta. Lo staff del Pd ieri sera ha deciso di procedere. Nei prossimi giorni metterà a punto il regolamento (stile primarie a Firenze) e proporrà il tutto all’assemblea del Pd, giovedì. Le primarie dovrebbero tenersi il 29 marzo o più probabilmente il 5 aprile. Su proposta di Ranci, c’è un comitato elettorale di 15 persone: i cinque presidenti di circolo e i cinque di circoscrizione, un giovane, una donna e i tre ex segretari dei partiti confluiti nel Pd, Piergiorgio Carrescia, Michele Brisighelli e Manlio Bovino. Il silenzio post-SturaniLo staff del Pd non ha parlato delle dimissioni del sindaco né delle divisioni che hanno portato alla rottura né delle polemiche attorno all’ultima proposta dei popolari di Carrescia vicesindaco e assessore all’urbanistica. Tra il continuare a litigare e l’andare avanti, si è optato per la seconda, come niente fosse. Eppure il sindaco del Pd si è dimesso sul serio, forse non s’aspettava altro? Fino a quando resteranno sotto silenzio le divisioni? Esploderanno all’assemblea? O si faranno sentire alle primarie?I nomi in balloTutti guardano all’ex sindaco Renato Galeazzi. Ma l’attenzione cresce anche per la lista civica delle categorie economiche che potrebbe vedere Giorgio Cataldi candidato a sindaco. E non è finita qui. Oggi in città c’è un appuntamento che sembra lanciare la candidatura del sociologo Carlo Carboni, allo Sperimentale insieme a Massimo D’Alema: il nome del prof potrebbe essere speso alle primarie. Esponenti della sinistra cittadina hanno contattato l’economista Gianmario Raggetti, mentre altri (anche alcuni ex Ds) pensano a Vito D’Ambrosio, ex governatore. L’ipotesi CataldiGiorgio Cataldi, presidente di Ankon, segretario Confartigianato, sta lavorando ad una lista civica che raccolga le categorie economiche. Collaborano Roberto Stecconi, ex assessore Pd di Sturani uscito in rotta di collisione, e Michele Brunetti, avvocato assai vicino all’ex sindaco. E c’è chi dice che Sturani potrebbe anche dare una mano. Potrebbe confluire anche Giancarlo Gioacchini, presidente dei commercianti di CentroCittà. All’ipotesi Cataldi, uomo di centro, guarderebbero con attenzione An e Fi, pronte anche a fare un passo indietro sui nomi di partito per sostenere un nome delle categorie che possa fare breccia. Un progetto che chiederebbe, eventualmente, la partecipazione dell’Udc. Per domani è annunciata la presenza di Cataldi all’iniziativa che vede protagonista in città Pier Ferdinando Casini. L’indicazione di Ciccioli L’assemblea di An ha già candidato l’onorevole, il partito nazionale dice sì. E ieri la candidatura è stata sposata anche dal coordinatore provinciale di Fi Giacomo Bugaro, come il miglior candidato possibile: “Proporrò il suo nome stasera (ieri; ndr) al coordinamento provinciale del Pdl”. Ma dopo che la stessa Fi aveva detto di preferire un candidato giovane e moderato, ora storce il naso la Lega Nord, attraverso una nota di Sandro Zaffiri, minacciando di andare da sola. In questa situazione, a maggior ragione, il centrodestra potrebbe guardare all’appoggio di una lista civica. Che potrebbe essere quella di Cataldi. Anche se qualcuno parla ancora di contatti con Galeazzi.La lista di Galeazzi L’ex sindaco si sta organizzando e al momento nel Pd è l’unico nome certo in campo. Potrebbe scendere in campo come forza autonoma, e raccogliere tutte le istanze che vorranno avvicinarsi a lui, magari anche dal Pd. Alcuni ex Ds sono già vicini all’ex deputato. Tra questi il dissidente Giorgio Pavani, che si era dimesso dal consiglio comunale. Starebbe lavorando con l’onorevole anche l’ex assessore alla cultura Antonio Luccarini. Ma di fronte alle primarie di coalizione di Pd e centrosinistra, riuscirà a staccarsi o correrà in casa?
Il pressing dei Comuni sulle raffinerie


Dal Corriere del 27 Febbraio

I Comuni italiani sedi di impianti di raffinazione, chiederanno al Governo, con un documento unitario, di approvare una proposta di legge che preveda una loro compartecipazione alle accise sui prodotti petroliferi. Questo quanto deciso ieri a Roma nel corso dell’incontro presso la sede della Regione Marche, al quale hanno preso parte amministratori dei centri (per le Marche il sindaco di Falconara Goffredo Brandoni ed i parlamentari Remigio Ceroni e Luciana Sbarbati) membri del Coordinamento nazionale dei Comuni italiani sedi di raffinerie. L’iniziativa è stata promossa da Legautonomie Marche (associazione senza scopo di lucro tra enti locali) che nel 2002 aveva dato vita di concerto con il Comune di Falconara al Coordinamento Nazionale dei Comuni italiani sedi di Impianti di Raffinazione. L’obiettivo è impegnare il Governo a presentare entro il 31 marzo una proposta alla Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti locali, che definisca la quantificazione dei tributi da trasferire agli enti locali. Applicando una previsione inserita già nella Finanziaria 2001, fino ad oggi è rimasta lettera morta. Nel 2007, ricorda la Legautonomie delle Marche, lo Stato ha riscosso 25,540 miliardi di euro dalle accise sui petroliferi, senza riconoscere nulla ai comuni, che continuano a subire la presenza di industrie a rischio di incidente rilevante. Nel 2008 la raffineria Api di Falconara ha versato allo Stato accise per 818 milioni di euro, mentre alla Regione, sempre in tasse sui prodotti petroliferi, l’azienda ha pagato quasi 87 milioni, ma nulla di tutto ciò è arrivato al Comune. Per i prodotti energetici lavorati in questi impianti di raffinazione – ha spiegato il direttore di Legautonomie Marche Roberto Piccinini - lo Stato riscuote annualmente un consistente gettito per le accise, mentre nulla è mai stato riconosciuto ai Comuni. Nessuna percentuale di queste entrate viene riversata al Comune anche se il territorio continua a subire i danni per la presenza di una industria definita dalla nostra legislazione a rischio di incidente rilevante ”. Soddisfatto il sindaco Brandoni per il quale l’arrivo delle accise (“direttamente dallo Stato e non dalle Regioni”, ha spiegato) potrebbe essere decisivo per la chiusura del bilancio di previsione 2009 al quale mancano ancora quattro milioni. “Gli amministratori dei Comuni interessati – ha osservato Piccinini – pur riconoscendo che la normativa contiene ‘aspetti problematici di non facile soluzione’, ritengono che tali difficoltà di applicazione ed interpretazione normativa non possano in alcun modo giustificare, dopo oltre 8 anni, la mancata operatività della norma a favore dei loro enti”.
“Nessun accanimento ma rispetto delle regole”


Dal Corriere del 27 Febbraio

“Da parte dell’Amministrazione non esiste assolutamente alcuna volontà di punire chi soffre di un disagio, ma nel momento in cui tutte le strade percorse per sostenere tali difficoltà risultassero vane è indispensabile tutelare l’incolumità personale di chi soffre il disagio e allo stesso tempo quella dei cittadini, nonché il decoro e le norme igienico-sanitarie nella città”. Così il vice sindacoi Gilberto Baldassarri replica alle critiche sulla “ordinanza anti bivacco”. “Nessuno deve pensare che gli spazi pubblici possono essere utilizzati come propri e senza regole – prosegue Baldassarri – perché questo metterebbe in discussione non solo l’autorevolezza dell’amministrazione, ma il rispetto da parte di tutti i cittadini di quelle che sono le regole indispensabili per una convivenza civile”. Quanto alle associazioni di volontariato l’assessore sottolinea che “tali argomenti sono già stati affrontati”. “Cn la Tenda di Abramo – assicura – si è definito un percorso, che a breve si cercherà di attivare, nella consapevolezza che il volontariato è un anello importante della realtà falconarese che va salvaguardato. Nonostante le difficoltà finanziarie, l’amministrazione presterà infatti la massima attenzione nel sostenere questa attività”. Riguardo alla situazione di via Galilei, dove un residente di fuori Comune vive da tempo nella sua auto l’assessore fa presente che ci sono atti sono stati fatti tentativi per risolvere la questione, ma “la persona in oggetto sembra non voglia rendersi disponibile a nessun progetto”.
Blitz all'ex Montedison

I carabinieri hanno trovato condizioni disastrose


Dal Carlino del 27 Febbraio

Blitz dei carabinieri di Falconara, all'alba di ieri mattina, all'interno della ex Montedison, dove si erano accampati 8 romeni, di cui due donne, apparentemente arrivati ad occupare abusivamente i capannoni dell'ex industria chimica da circa una settimana. Da qualche giorno i militari della Tenenza falconarese, al comando del tenente Matteo Demartis, avevano infatti notato un nuovo via vai dalla recinzione della Montedison, nonostante il complesso industriale, ormai abbandonato, fosse stato messo in sicurezza dopo l'ultimo blitz del novembre 2007. I romeni avevano sfondato le pareti in muratura erette per impedire l'ingresso abusivo nei numerosi edifici e si erano installati all'interno dei manufatti, dove vivevano in condizioni igieniche precarie. Nei pavimenti, stracci, resti di cibo, frammenti di suppellettili varie. Stando a quanto e' stato possibile ricostruire il gruppo viveva di elemosina. Dieci i militari falconaresi impegnati nell'operazione, coadiuvati da alcuni agenti della polizia municipale di Falconara. All'arrivo dei carabinieri gli otto romeni, tutti tra i 30 ai 50 anni, non hanno tentato di opporre resistenza ne' di scappare, ma si sono limitati a raccogliere le loro cose e sono stati trasportati in caserma dove sono stati identificati e denunciati a piede libero per invasione di edificio e danneggiamento. Per garantire loro accoglienza nei prossimi giorni, è stato preso contatto con alcune associazioni assistenziali della zona. L'operazione di ieri e' frutto dei costanti controlli sul territorio messi in atto dagli uomini del tenente Demartis, impegnati nel monitoraggio sulle persone, nel contrasto all'abusivismo, alla prostituzione e all'immigrazione clandestina, oltre che sulla sicurezza stradale, con un impegno garantito nell'arco delle 24 ore.

giovedì 26 febbraio 2009

Colpo di scena: riaperta l’inchiesta Ccs
Il Pg Dragotto avoca l’inchiesta della Procura. Potrebbe chiedere il processo per Sturani


Dal Messaggero del 26 Febbraio

L’affare Ccs, che ha affossato l’ex sindaco Fabio Sturani, riserva un nuovo colpo di scena. Tutto sembrava destinato a risolversi con la decisione del gip, che avrebbe dovuto esprimersi sulla richiesta di archiviazione per prescrizione avanzata dai pm, quando ieri è rimbalzata la notizia che il procuratore generale Gaetano Dragotto ha avocato (ovvero preso in mano) l’indagine sulla compravendita dell’area portuale. L’alto magistrato avrà ora 30 giorni di tempo per compiere ulteriori accertamenti e valutare il quadro accusatorio delineato dal procuratore Vincenzo Luzi e dal suo sostituto Paolo Gubinelli, per poi stilare le sue conclusioni. Che in teoria potrebbero essere del tutto diverse da quelle a cui è giunta la Procura della Repubblica.Il Pg rimescola dunque le carte in tavola. Così le sorti giudiziarie di Sturani e degli altri cinque indagati, tra cui l’imprenditore portuale Alberto Rossi e l’ex direttore di Anconambiente Umberto Montanari, restano avvolte nell’incertezza. Dragotto potrebbe sposare le conclusioni dei suoi colleghi, confermando la richiesta di archiviazione delle accuse poiché fuori tempo massimo, invocare un proscioglimento nel merito, chiedere al gip il rinvio a giudizio per uno o più indagati, o addirittura, in teoria, individuare persino nuove responsabilità. A questo punto è quasi certo il rinvio dell’udienza del 3 marzo, in cui il gip Alberto Pallucchini avrebbe dovuto decidere sull’opposizione all’archiviazione presentata da Anconambiente nei confronti delle posizioni di Montanari, Rossi e del suo socio Loris Onofri. Proprio in vista di quell’udienza, il gip aveva notificato al Pg Dragotto, come previsto dal codice di procedura penale, il maxiprovvedimento con cui i pm avevano chiesto l’archiviazione. Un atto dovuto, in seguito al quale il procuratore generale può avvalersi della facoltà di subentrare ai colleghi nella titolarità delle indagini. E Dragotto lo ha fatto.Il motivo? «Ho semplicemente ritenuto opportuno effettuare una verifica - ha spiegato ieri - vista la complessità del caso che ha coinvolto l’opinione pubblica». L’avocazione non getta assolutamente in cattiva luce il lavoro del procuratore Luzi e del pm Gubinelli. Nel decreto con cui il Pg ha deciso di prendere in mano il fascicolo si precisa come, i magistrati ordinari abbiano esposto i fatti correttamente, ma non è escluso che le condotte individuate possano essere suscettibili di qualificazioni giuridiche diverse. Ora Dragotto, con l’aiuto di un sostituto, si dedicherà alla lettura dei 9 faldoni d’inchiesta, per far luce sulle posizioni di Sturani e degli altri indagati, cercando di mettere meglio a fuoco le responsabilità di ciascuno. Il procuratore Luzi e il suo sostituto Guibinelli contestano all’ex sindaco di aver aiutato, nel 2001, Alberto Rossi a liberarsi di un’area scomoda, la Ccs in porto, rifilando un “bidone” a Anconambiente. Corruzione, l’accusa. La contropartita: un lavoro e i finanziamenti elettorali. Mister Frittelli - Marittime ha ceduto l’area per 2,6 milioni di euro. Un imbroglio, per i magistrati, poiché il terreno varrebbe molto meno, in quanto destinato a diventare parcheggio. A tirare in ballo Sturani, l’ex direttore di Anconambiente Umberto Montanari, eccellente indagato della prima ora con l’accusa di truffa ai danni della sua azienda. Per i pm, la corruzione è certa relativamente alla compravendita di 8 anni fa. Non ci sono invece le prove che il patto corruttivo si sia protratto oltre. Gli accertamenti sui conti di Sturani hanno portato alla luce movimenti sospetti, ma non collegabili a Rossi, tra cui circa 250 mila euro di versamenti in contanti non giustificati e un finanziamento da 325 mila euro stanziato da Carifano, che annovera tra i proprietari Massimo Virgili. E ancora: l’irrisorio canone d’affitto (soli 400 euro) per un appartamento in piazza del Teatro, 10 mila euro per lavori di ristrutturazione e 8 mila per evitare lo sfratto, entrambe somme di provenienza ignota.
Veto dagli alleati, no a un candidato Pd
L’Idv sposa la richiesta del Pdci. Coalizione e primarie in bilico.


Dal corriere del 26 Febbraio

Sono già in pista Galeazzi e Carboni L’ex sindaco Renato Galeazzi c’è. Il professore Carlo Carboni pure. La coalizione del centrosinistra forse no. Mentre il Pd inizia a parlare di primarie, potrebbe accorgersi di essere rimasto solo. E’ già scattato il chi ci sta. Il Pdci si è sfilato e annuncia una coalizione col Prc. L’Idv medita il da farsi, con l’ipotesi sempre in ballo di una candidatura a sindaco dell’onorevole David Favia. E comunque il partito vuole una candidatura politica forte, non della società civile. I Verdi sono spaccati. La Sinistra di Vendola muove i primi passi. Ma soprattutto cresce, tra Pdci e Idv, la considerazione che tutto il Pd può fare tranne che pretendere il prossimo candidato a sindaco, dopo la crisi in Comune e una lacerazione tra i democratici che rischia di annientare il partito. Come se non bastasse, ieri è arrivata la notizia della riapertura dell’inchiesta Ccs che vede indagato anche l’ormai ex sindaco Sturani.Come uscirne? Il Pd potrebbe anche decidere di sostenere il candidato di una lista civica. Un altro tentativo sono le primarie di coalizione, per cui il segretario provinciale Emanuele Lodolini sta valutando l’utilizzo del regolamento sperimentato a Firenze. Con la preoccupazione di fondo sulla resa dei conti interna, perché lo stare nel Pd sembra cosa difficile. “E’ una bella sfida. O si cambia o si muore”, commenta lo stesso Lodolini, che parla di “trauma” rispetto al caso Ancona e fa riferimento a una “vicenda politica che si trascina da troppo tempo, da prima del 14 ottobre, da divisioni storiche nei partiti fondatori”. In realtà, ad oggi, non si sa neppure se le primarie si faranno. Anzi, si inizia a dire che i tempi potrebbero non esserci. “Se non si fanno io mi dimetto”, ribadisce il segretario cittadino Giovanni Ranci. In una decina di giorni Lodolini pensa di contattare tutto il centrosinistra, maggioranza e non, per capire se ci sono i margini delle primarie di coalizione. Il tempo stringe davvero. Le liste per le comunali vanno presentate verso la fine di aprile, eventuali consultazioni dei partiti dovrebbero tenersi tra fine marzo e primi di aprile. Il regolamento per le primarie di coalizione alzerebbe però il tetto per la sottoscrizione delle candidature, con 150 firme. Un fatto che potrebbe mettere in difficoltà la presentazione di Galeazzi. In questa situazione entrano in gioco le liste civiche. Galeazzi alla fine potrebbe farsi strada proprio in maniera autonoma, sganciato dal partito. La prossima assemblea del Pd potrebbe rappresentare la svolta. Dice di aver pronto un candidato non politico il comitato-lista NoixAncona. Mentre ci sono contatti per un’altra possibile lista civica, che vede lavorare insieme Giorgio Cataldi, segretario della Cgia, l’avvocato Michele Brunetti e Roberto Stecconi, ex assessore di Sturani. Nulla ancora di deciso, si stanno misurando le forze e si studiano i due schieramenti. Cataldi è persona di centro da sempre, tanto che sabato non si perderà l’appuntamento in città con Pierferdinando Casini. Il centrodestra studia il da farsi. Qualcuno dice che è tramontato il corteggiamento su Galeazzi, ma tant’è, e ieri è si è sentito il nome dell’economista Geminello Alvi. Carlo Ciccioli (già candidato da An) e Giacomo Bugaro si sono incontrati. Bugaro di nomi ancora non vuol sentir parlare. Ma intanto avvia contatti con le possibili civiche.
Spacciavano eroina in stazione, arrestati tre tunisini


Dal Corriere del 26 Febbraio

Addosso avevano dieci dosi da un grammo di eroina pronte per essere vendute ai tossicodipendenti. In casa anche pasticche di subutex, flaconi di metadone e tutto l’occorrente per tagliare e preparare le dosi. Altri tre arresti. Ancora una volta per spaccio di eroina. Non conosce tregua l’offensiva delle forze dell’ordine contro il traffico di sostanze stupefacenti sul territorio anconetano, tanto che nel tardo pomeriggio di martedì sono finiti in manette tre tunisini, tutti con precedenti di spaccio e due dei quali risultati clandestini. Si tratta di M.J., 24 anni, in regola con il permesso di soggiorno e domiciliato ad Ancona, E.G., 24 anni, e A.R., 38 anni, entrambi clandestini e anche loro nullafacenti. L’arresto è stato eseguito attorno le 19 dai carabinieri di Falconara durante i controlli di routine effettuati ogni giorno nella stazione ferroviaria. I militari, insospettiti dalla presenza dei tre giovani all’interno della stazione, li hanno fermati e chiesto i documenti. Dato che due di loro erano privi di permesso di soggiorno, è così scattata una perquisizione personale. Che ha dato risultati positivi. Nascosti nelle tasche dei giubbotti e dei pantaloni c’erano dieci involucri in cellophane contenenti ognuno un grammo di eroina. Erano le dosi già pronte per essere spacciate. Uno di loro nel giubbotto aveva anche un calice d’un bicchiere frantumato che, ricoperto da nastro isolante su un estremità, poteva essere benissimo utilizzato come un pugnale. Dato che sono stati colti in flagranza di reato, gli uomini del tenente Matteo De Martis hanno potuto effettuare anche una perquisizione domiciliare in casa dell’unico tunisino in regola che abita ad Ancona. Nell’appartamento, dove probabilmente alloggiavano anche gli altri due tunisini irregolari, i militari dell’Arma hanno trovato altre due dosi da un grammo di eroina, 30 pasticche di subutex, due bottiglie da 500 millimetri di metadone, oltre a diversi cellulari, bilancini di precisione e alcune agendine con i nomi di possibili clienti e fornitori. I tre tunisini sono stati rinchiusi nel carcere di Montacuto, con l'accusa di detenzione a fini spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

mercoledì 25 febbraio 2009

LE ULTIME TAPPE

7 FEBBRAIO 2008 Il sindaco Fabio Sturani riceve un invito a comparire per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Ccs.
7 MARZO 2008 Sturani viene interrogato per tre ore in procura. “Non ho interferito nell’acquisto dell’area Ccs”, si difende
7 GENNAIO 2009 La procura conclude l’inchiesta chiedendo l’archiviazione per prescrizione di tutte le accuse. Ma Sturani, secondo i pm, è colpevole di corruzione.
4 FEBBRAIO 2009 Alle 16.22 il sindaco firma le sue dimissioni, dopo il consiglio comunale di due giorni prima in cui ha perso i voti di quattro dissidenti del Pd e del Pdci. Alle 16.27 l’invio delle dimissioni alla prefettura
14 FEBBRAIO 2009 Stesso voto di dieci giorni fa, Sturani ammette che non ci sono più le condizioni per andare avanti e conferma le dimissioniIERISono scaduti i venti giorni di riflessione per le dimissioni. “Non ci sono le condizioni per governare”, annuncia Sturani a metà pomeriggio, un’ora prima della scadenza del termine. L’addio diventa irrevocabile e il sindaco decade automaticamente. In serata il Presidente della Repubblica firma il decreto di scioglimento. OGGI La nomina del commissario prefettizio, che garantirà l’ordinaria amministrazione fino alle elezioni comunali di giugno.
7-8 GIUGNO 2009 Ad Ancona si voterà per il rinnovo del consiglio comunale nel primo weekend di giugno, insieme alle Europee


“Basta, non sono disposto a subire”
Sturani lascia e contesta il Pd: “Sono prevalsi gli ex e le vecchie logiche”.


E’ finita davvero. Da ieri Sturani non è più sindaco e la prima domenica di giugno Ancona voterà. Sono le 16.50 quando si presenta ai giornalisti, in sala giunta, con qualche foglio scritto a mano. Sono le 16.56 quando annuncia, indirettamente, che non ritira le dimissioni: “E’ la mia ultima conferenza stampa da sindaco”. Sollevato, addita soprattutto il Pd, le vecchie logiche, i veti. La decisione di mollare arriva all’ultimo momento, “perché è dovere di un sindaco verificare fino in fondo se ci sono le condizioni”. Il quadro era irrecuperabile dalle 16, dopo che per tutto il dì si erano avvicendati nell’ufficio i segretari Ranci e Lodolini, Simonetti e poi Turchetti e Benadduci, che gli dicono di lasciare, e D’Alessio, che dice avanti. Sturani cambia idea mille volte, anche a distanza di un caffè. Fino alla conclusione dell’anno terribile iniziato a febbraio 2008 con l’avviso di garanzia su Ccs. In serata, a giochi consumati, la telefonata di Spacca, che pure non voleva il voto a giugno.La rottura all’ora di pranzo. I popolari gli avevano parlato di un giovane (Veroli). Ranci propone invece come assessore Carrescia, vicesindaco e all’urbanistica, e dopo che i consiglieri Ambrogini e Freddini non avevano sottoscritto il ritiro delle dimissioni. E così, anche nelle stanze del sindaco, si inizia a dire che il cerino è rimasto alla fine proprio in mano a loro (e non ai dissidenti). La proposta è vista come una forzatura, un tentativo di rottura, con i dissidenti e buona parte degli ex Ds (forse per accelerare il voto, per quanto gli alti livelli del Pd non lo volevano), non accettabile per Sturani. Il sindaco non fa pubblicamente nomi e cognomi, ma in molti leggono tra le righe Simonetti. Dice prima: “Ci sarebbero i numeri, 22, ma credo non ci sia lo spirito di coesione di una maggioranza politica. Dalle 7.45 è stata una batteria di fuoco, tutti mi hanno consigliato di andare avanti. Ma non sono in grado di farlo. Non voglio vivacchiare, la città non lo merita. Non mi interessa continuare solo per fare il sindaco, né voglio limitare le mie prerogative sulla scelta di assessori e deleghe. Non sono mai stato disposto a subire. Voglio la mia autonomia, ma anche oggi hanno prevalso veti e contro-veti, diffidenze e resistenze, difficoltà nella scelta della squadra e io non sono disposto ad andare avanti”. E qui l’affondo. “Non c’è stata consapevolezza in maggioranza, a partire dal Pd. Le elezioni anticipate saranno un banco di prova e di verifica delle forze politiche. Anche se sono un errore, in questa fase. E’ il mio cruccio”. E’ un crescendo: “Sono prevalse le logiche di parte, le rendite di posizione. L’inevitabile commissario bloccherà alcune scelte e non è un bel segnale per la città. Forse qualcuno avrebbe dovuto pensarci, invece di far valere logiche personali. I soldi per le elezioni anticipate potevano essere spesi meglio”. E ancora: “Voglio fare un augurio particolare al Pd, un partito giovane ma troppo legato al vecchio. Dobbiamo lavorare ancora molto per superare la convinzione degli ex che è prevalsa e la divisione all’interno degli ex (popolari e democratici?; ndr) che non ha aiutato”. E ancora: “La ricomposizione del centrosinistra non sarà facile”. Il Pd è lacerato, l’Idv guarda all’aumento del consenso... Di chi le maggiori responsabilità? “Mi prendo le mie. Ma il Pd e il gruppo del Pd ne hanno parecchie. Tutte le componenti hanno lavorato per mantenere la propria fetta”. Se Simonetti si fosse dimesso prima? “In politica contano atti e fatti, non i se”. Da oggi “un’altra vita, a 51 anni si può ancora cambiare”. I dipendenti assiepati applaudono, gli assessori si commuovono in una standing ovation e lui pure. Ora lo aspettano l’ufficio alla Baraccola della AONrisk e gli 800 metri agli Europei master. Come la ricandidatura a presidente regionale del Coni. Con l’impegno della città che “prosegue da domani” e il rammarico di non poter vedere da sindaco l’avvio dell’uscita a Ovest, lanciata nel 2001. Rammarico anche rispetto alla giunta del rilancio. A nove: Benadduci, Brisighelli, Brasili e Borgognoni, un popolare, Stefano Foresi, Andrea Gramillano e Maria Rita Materazzi.

Dal Corriere del 25 Febbraio

Centro immigrati, malumori anche nel Pdl
Chieste rassicurazioni al Governo, intanto aumenta la "pattuglia" dei contrari


Malumore in maggioranza sull'eventualita' dell'apertura di un Cie a Falconara: ieri riunione fiume al Castello tra gli esponenti del Pdl, che nei prossimi giorni si rivedranno per stendere un documento unitario. Molti sono contrari anche se la linea ufficiale, riprendendo le affermazioni del sindaco, e' di accettare il centro solo dietro rassicurazioni del Governo sul fronte della sicurezza e in cambio di forme compensative. Chi si e' gia' schierato contro il Cie e' il consigliere del Pdl Raimondo Baia, che sul suo blog afferma "non ero e non sono favorevole ad un Cie (Cpt) a Falconara. Una struttura del genere non e' compatibile con la citta'".
Intanto la Provincia di Ancona si schiera contro i Centri di identificazione ed espulsione, e in particolare contro la localizzazione di un Cie a Falconara, annunciando la disponibilita' a dar vita ad un fronte istituzionale contro tale ipotesi, vista come un "attacco alla cultura democratica dell'accoglienza". Ieri la Giunta guidata da Patrizia Casagrande ha approvato un ordine del giorno che e' stato subito inoltrato al ministero dell'Interno, alla Regione e al Comune. Secondo la presidente, "la normativa che regola i Cie, introducendo il centro della presunzione di reato, lede il principio garantista del nostro ordinamento e apre le porte a pericolossime forme di discriminazione. Purtroppo - aggiunge- la guerra del governo alla clandestinita' sta conseguendo un unico obiettivo, quello dell'imbarbarimento giuridico e sociale". Rivolge un appello al sindaco Goffredo Brandoni il consigliere straniero aggiunto Rahman Mofizour: "I cittadini falconaresi hanno gia' manifestato il loro dissenso -ricorda- perche' la comunita' di Falconara viene da una tradizione di accoglienza. La citta', in questo modo, avrebbe una ulteriore fonte di criticita' e, in generale, ci sono altri modi di affrontare il fenomeno dell'immigrazione clandestina senza rinchiudere gli stranieri in strutture detentive per 6 mesi: non sono delinquenti, solo immigrati". Parla di militarizzazione del territorio anche il consigliere regionale di Sd Massimo Binci, "perche' di questo si tratterebbe con l'eventuale apertura del Cie. Falconara ha bisogno di riqualificare il suo territorio, ha bisogno di garanzie di servizi sociali, inclusione culturale, e non di ronde che alimentano solo la diffidenza e la criminalizzazione del diverso". Quanto alla politica locale, dopo il Partito democratico anche l'Idv di Falconara si schiera contro l'atteggiamento della Giunta Brandoni, tacciata dal coordinatore Maurizio Ulisse di "improfessionalita' tecnica e politica con l'aggiunta di una massiccia dose di ricatto fatta dal Governo verso una Giunta che ha un disperato bisogno di soldi".

martedì 24 febbraio 2009

Questa statua in bronzo, dal titolo La caduta di Saulo, è opera
di Enrico Manfrini (1917-2004), ed è ora conservata presso la
Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici, a Milano.




ANCONA VOLTA PAGINA E VOTA A GIUGNO
“Per il Pd solo affari e poltrone”
Il Pdl abbandona l’aula. Ciccioli e Bugaro: “La città non ne può davvero più”


Dal Corriere di Oggi

Ancora bailamme nel consiglio comunale di ieri che ha visto uscire dall’aula il Pdl poco prima della votazione della delibera riguardante il passaggio delle Circoscrizioni da 5 a 3 ed approvata con 28 pareri favorevoli. Dalle retrovie arriva anche l’artiglieria pesante con gli interventi di Carlo Ciccioli, deputato An, e Giacomo Bugaro, coordinatore provinciale Fi. “Come altri, in totale buona fede, avevo pensato che all’interno del Pd esistesse un schieramento delle poltrone e degli affari, che fa capo a Sturani ed altri, ma anche un altro schieramento per bene che, al di là delle fazioni politiche, avesse a cuore il destino della nostra città. Ho sbagliato. – commenta Ciccioli - C’è un solo Pd, che si occupa esclusivamente di affari e di poltrone e non ha assolutamente a cuore gli interessi del bene comune e delle prospettive di futuro di Ancona”. “Se il sindaco uscente Sturani ritirerà, nelle prossime ore, le dimissioni e varerà una nuova Giunta, tra l’altro anche più debole e inesperta della precedente, è evidente che esistono solo affari da completare e poltrone da mantenere, con relativi benefici. Un consiglio: portate via tutto quello che c’è da portar via, raschiate anche il fondo del barile, perché poi per voi non ce ne sarà più per nessuno. Cercate di sparire perché Ancona non ne può davvero più”. “La città non può accettare lo svilimento della politica e delle istituzioni al livello a cui Sturani l’ha portata. – afferma Bugaro - Mi sorprende come Ranci, Lodolini, Giannini non abbiano il coraggio esplicito di dire basta e di affrontare con serenità il momento elettorale lavando così via questa triste pagina di storia locale. Ma è altrettanto triste la pavidità e la mancanza di coraggio di molti consiglieri di maggioranza che pur rendendosi conto dell’insostenibilità del quadro politico, continuano con ipocrisia a sostenere il tentativo Sturani”. “Vedremo nelle prossime ore quanto saranno “nobili” (ogni riferimento è puramente casuale) le annunciate dimissioni di alcuni consiglieri e verso quale incarico ritroveremo gli stessi ex-consiglieri: magari un Teatro Stabile qualsiasi”. Commenti anche da Zinni: “Siamo stati ingannati alla conferenza dei capigruppo sulla delibera. E’ indegno che si dice una cosa alla conferenza giovedì e poi arriva un clamoroso mutamento politico. Noi non siamo dei pagliacci e non vogliamo tatticismi”. “Siamo davanti ad un teatrino, abbiamo abbandonato l’aula perché non c’è più democrazia e prederemo delle decisioni d’ora in avanti se il sindaco continua la sceneggiata”, conclude Gnocchini.
Mengarelli e Nobili: “Una conta inaccettabile”


Dal Corriere di oggi

“Non sono un numero del pallottoliere”. Le dimissioni dei consiglieri sarebbero interpretate con come sassolini in una bilancia e con questa frase Andrea Nobili prende tempo per riflettere sulle sue dimissioni. Che sarebbero dovute arrivare nel consiglio comunale di ieri. A seguire una linea più decisa è Cassandra Mengarelli, dissidente irriducibile, che ha lasciato ufficialmente il Pd per passare al gruppo misto. “Qui stiamo giocando sul filo dei numeri e lo trovo ignobile, i cittadini sperano che tutto ciò termini il prima possibile - commenta Mengarelli – e preferiscono andare ad esprimere il proprio volere: questo è ciò che mi sono sentita dire dalla gente. Qui invece ci si chiede se ci si dimette per poter contare: come con la matita del bottegaio”. Le fa eco l’avvocato Nobili che aveva appoggiato il sindaco nelle scorse settimane. “La politica non ha più nessun rilievo ed il fatto che un consigliere si dimetta, è visto con cinismo: siamo numeri del pallottoliere”.Un gioco ad incastro tra voti che potrebbero essere pro o contro un appoggio al sindaco. “Sturani sta facendo la conta e qualora io decidessi di non dimettermi, il mio voto comunque non ci sarà. – prosegue perentorio il dissidente – In quest’ultima settimana ci sono stati dei cambiamenti: l’intervento del sindaco che per due volte ha confermato le dimissioni, il Pd nazionale in crisi, Veltroni che lascia il suo incarico. Questo ha provocato un effetto domino che ha riguardato anche Ancona. Ora ci sono due atteggiamenti: chi teme che il Pd possa estinguersi e di quelli che temono di perdere i privilegi che il gruppo di potere ha”. Tutto questo ha portato il consigliere all’ipotesi dimissioni che, però, attualmente rimangono sospese. “Spero che questo sia l’ultimo consiglio comunale, comunque mi prendo dei giorni per riflettere sulla mia situazione. La decisione di dimettermi segue un tormento interiore e non è facile farlo considerando che ci ho sempre creduto. Mi ha dato molto fastidio in questi giorni il sospetto di averle concordate con il sindaco per lasciare il posto a qualcuno che possa sostenere Sturani, come sostenuto da Frisoli su facebook, in Internet, per avere in cambio la presidenza di un ente. Smentisco ed è offensivo. Allora voglio riflettere se è veramente il caso di dimettermi”. Una certezza è invece l’esigenza di andare alle urne a giugno. “A questo punto è insostenibile la situazione e non si può non andare a votare”. “L’ipocrisia di un partito che si definisce democratico ma teme quella che è la base della democrazia: la scelta dei cittadini con il voto. La democrazia comporta anche il rischio della sconfitta”. Ed ora il consigliere si rimette al capogruppo e al segretario del Pd.

lunedì 23 febbraio 2009

Centro immigrati, ci siamo Mercoledì potrebbe arrivare la conferma.
Brandoni: “Non sapevo nulla”


Dal Corriere del 23 Febbraio

Mercoledì arriverà la conferma ufficiale, ma ormai è quasi certo: Falconara ospiterà il Cie – centro identificazione ed espulsione della regione Marche. Il sindaco Brandoni cade, quasi, dalle nuvole, ma assicura che non protesterà. “Non sapevo niente – dice – non mi ha chiamato nessuno, ma domattina [oggi n.d.r.] telefonerò al prefetto D’Onofrio per capire quello che sta succedendo”. All’oscuro delle decisioni più recenti, il primo cittadino però era stato avvisato di sopralluoghi (effettuati da ispettori ministeriali) avvenuti ad alcuni edifici di proprietà demaniale nella zona di via del Fossatello non lontano dall’ex aeroporto militare. “Il Prefetto – spiega – me l’ha fatto sapere dopo, ad ogni modo l’amministrazione comunale che rappresento si rimetterà alle decisioni del governo. Niente barricate, tanto se i Cie devono esserci li dovrà pur prendere qualcuno nel suo territorio, è inutile fare storie. E se Falconara è la sede idonea va bene così, d’altronde il nostro territorio è al centro delle Marche e prossimo a tutte le grandi vie di comunicazione”. La nuova partitaLa nuova partita del governo, infatti, si gioca sui Cie, i centri di identificazione ed espulsione, che bisognerà rendere disponibili per applicare il decreto sicurezza. La scelta di prolungare il tempo di permanenza dei clandestini da due a sei mesi rende infatti necessario poter contare su altre strutture, visto che a disposizione ci sono appena 1.200 posti. Le trattative con gli enti locali sono state avviate da tempo e alcuni governatori hanno manifestato la propria contrarietà ad accogliere gli stranieri irregolari. Ma di fronte a queste resistenze il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha già fatto sapere che non ci sarà alcuna marcia indietro: “Procederemo all'apertura e non tollereremo alcun episodio di violenza come quelli accaduti a Lampedusa”. Un tavolo per discutereDa Falconara, invece, nessuna protesta, al massimo Brandoni pensa di chiedere “un tavolo per discutere la questione” e capire bene come verrà organizzata la struttura e se quali saranno le ricadute (in negativo ed in positivo) nella realtà locale. “Visto che comunque non c’è possibilità di scegliere – prosegue il Sindaco – mi auguro però che ci sia una contropartita per la città, non dico soldi, ma almeno opere, vista la situazione in cui versano le finanze del Comune”. La lista definitiva dei Cie sarà stilata mercoledì, durante la verifica dell'attuazione della legge Bossi-Fini. Ma numerosi sopralluoghi sono già stati effettuati e al Viminale sembrano avere le idee chiare su quali potrebbero essere gli edifici da ristrutturare per far sì — come ha spiegato due giorni fa il sottosegretario Alfredo Mantovano — “che entro sei mesi siano a disposizione”. Lontani dai centri abitati, vicini a un aeroporto e — possibilmente — a un reparto mobile della polizia: sono queste le caratteristiche che dovranno avere i Centri e quello di Falconara si troverebbe proprio a due passi dal “Raffaello Sanzio”.


Se ne parla dalla scorsa primavera


Di Cie a Falconara si parla dalla primavera scorsa quando cominciarono a circolare le prime insistenti voci sulla probabile e possibile scelta della ex caserma Saracini, vasta, inutilizzata e vicina all’aeroporto. Già all’epoca il neo sindaco Brandoni aveva fatto sapere di essere totalmente in linea con le scelte del “suo” governo e che non avrebbe fatto nulla per ostacolare l’arrivo della struttura, staccata dal centro abitato e vicina all’aeroporto. Di tutt’altro parere minoranza ed associazioni preoccupate per il concentrarsi in zona di tanti problemi diversi.

domenica 22 febbraio 2009

De Luca (PD) Sindaco di Salerno

"La sinistra e' accecata da scorie ideologiche"


Dal Carlino nazionale del 22 Febbraio


Sindaco Vincenzo de Luca, le piace il decreto sulle ronde?

"Se il testo e' quello che leggo sui giornali, lo definirei estremamente equilibrato. Il problema delle ronde e' solo nel nome, forse sgradevole. Per il resto ragionerei nel merito, senza ideologismi".

Al di la' dei nomi, lei e' d'accordo con questa forma di vigilanza?

"Certo, anzi aggiungo che a Salerno queste collaborazioni sono gia' in atto. Ci sono gia' i "volontari del Parco del Mercatello" che supportano le fore dell'ordine sia sul terreno della prevenzione sia in termini di segnalazione di situazioni poco chiare. D'accordo con le ronde anche nei quartieri di Salerno a patto che si tratti di forme di collaborazione, l'intervento definitivo lo devono fare comfunque le forze dell'ordine. Infine abbiamo aperto un numero verde antistupro, attivo 24 ore su 24, a cui risponde sempre una vigilessa per rendere piu' facile e immediato il dialogo con le possibili vitime".

Qual e' la percezione della citta'?

"Molto positiva. Da tempo abbiamo capito che il tema della sicurezza e della prepotenza di violenti di immigrazione rumena e albanese rappresentava la cifra dell'emergenza urbana".

Qualcuno, soprattutto nel centrosinistra e nel Pd, il suo partito, ha storto il naso.

"Scorie ideologiche. Nessuno pensa che questi volontari debbano essere armati o sostituire le forze dell'ordine".

Che giudizio da' sulle iniziative del governo sulla sicurezza?

"Distinguerei. Il ministro Maroni sta facendo bene. Il governo, invece, non ha assunto la sicurezza come sua priorita' perche' manca un miliardo per le forze dell'ordine. Quando si dice che si interviene con i beni confiscati alla mafia si dice una barzelletta. Occorrono anni prima che un bene sequestrato possa essere venduto".

Le ronde, da alcuni vengono definite strumenti razzisti.

"Chiedo: e' razzismo combattere contro quei clandestini, molti dei quali rimeni e albanesi, che vengono in Italia a delinquere?".

Perche' nel Pd le sue idee fanno pochi proseliti?

"Perche' i gruppi dirigenti centrali sono totalmente sradicati dal territorio, impastati di ideologia".

Cosi' da' ragione a chi la definisce un leghista del Sud?

"Essere chiamato leghista per me non e' un'offesa. Anzi, mi fa piacere. La Lega e' una delle poche formazioni politiche veramente radicata sul territorio".
dal Corriere di Oggi

Il segretario cittadino Zaffiri e l’onorevole Paolini chiedono piattaforme in porto anche per i controlli”

La Lega Nord punta sulla sicurezza

“Cittadini-vigilantes in giro disarmati ma con i telefonini”


Allargare il porto di Ancona con banchine e piattaforme galleggianti, collegate con palificazioni all’uscita nord di Torrette; consentire a cittadini disarmati, ma forniti di telefonini per avvisare le forze dell’ordine, di organizzare ronde per il controllo del territorio e promuovere una vera politica di edilizia popolare, cambiando anche i criteri di assegnazione delle case, con una doppia graduatoria per italiani e stranieri. Sono queste alcune delle proposte della Lega Nord di Ancona, illustrate in un convegno dall’onorevole Luca Paolini, della segreteria nazionale, dal coordinatore di Ancona Sandro Zaffiri e da Marco Teoli della segreteria provinciale.

“Con questa prima iniziativa - ha dichiarato Zaffiri - vogliamo radicarci nel territorio per salvaguardare gli interessi della città, governata d
a un comitato d’affari che distribuisce lavoro e risorse ai soliti noti”. “Abbiamo un piano regolatore del 1989, e un’amministrazione che va avanti a forza di varianti che assecondano interessi particolaristici”, ha aggiunto Zaffiri.

Il coordinatore cittadino del partito di Bossi ha anche detto che “Ancona è degradata e piena d’incompiute come il
Metropolitan e l'Autostazione”, che “le attività commerciali, sia al centro che nella zona del Piano, languono; il Teatro delle Muse è malgestito, caricato di costi e non di professionalità”. Dopo aver definito l’uscita Ovest “una cosa scellerata, perchè comporterebbe la creazione di una stecca di piloni di 15-20 metri”, Zaffiri ha inoltre affermato che l’ampliamento del porto è frenato “da interessi lobbistici” e che la costruzione di piattaforme a mare faciliterebbe il controllo di traffici illegali e del passaggio dei clandestini. “Non siamo contrari agli extracomunitari - ha concluso Paolini - ma solo a quelli che vivono in Italia come irregolari, spacciando droga e commettendo crimini”.

Poi l’onorevole ha fatto un cenno sul tema della sicurezza, di stretta attualità. “Una norma sulle ronde si rende necessaria solo per evitare che teste calde approfittino della situazione per commettere atti contro la legge”.



Mago contorsionista
Il sindaco nel baule di Houdini


Contrordine compagni e cittadini. Non è finita. Vuoi vedere che a Sturani riesce il numero a sensazione? Venerdì sera era incatenato, richiuso in un forziere e calato in un lago. Fine della corsa, si vota a giugno. Ieri, come il mago che usciva dalle situazioni più improbabili, Sturani pareva tutt’altro che spacciato. Il sacrificio dei due assessori, Simonetti e Turchetti, e il lavoro ai fianchi dei dissidenti hanno schiodato il baule di metallo in cui il sindaco pareva prigioniero per sempre e rassegnato ad aspettare martedì, data delle dimissioni definitive. Ma il calendario è alleato dei maghi e siccome il 24 cade proprio di Carnevale, c’è sempre posto per le sorprese. Così adesso pare rientrata la fronda dei dissidenti del Pd. Con l’eccezione del dimissionario Andrea Nobili (che però farà posto in consiglio a Renzo Belardinelli, dato per fedelissimo di Sturani) e di Cassandra Mengarelli, che ha deciso di restare nell’assemblea civica ma ferma sulle sue posizioni critiche, unica irriducibile tra i sette ex dissidenti. Ma Sturani-Houdini cerca il colpo di scena. Chiede un’investitura ufficiale ad andare avanti dalle segreterie (regionale, provinciale e comunale) del Partito democratico. Parola a Sara Giannini, Emanuele Lodolini e Giovanni Ranci.

Non tutti restano a bocca aperta davanti ai prodigi del sindaco contorsionista. Dal centrodestra piovono fischi e sberleffi. L’altro ieri Marco Gnocchini, capogruppo di Forza Italia, evocava il ricorso alla piazza, in caso di mancate dimissioni. Ieri l’onorevole di An Carlo Ciccioli, che non per caso è psichiatra, sibilava: “Non riesco a capire come possa pensare il Pd di fargli ritirare le dimissioni e andare avanti come se nulla fosse. Oltre che irresponsabile ciò è assolutamente folle”. Folle come un’impresa di Houdini.
LORENZO SCONOCCHINI,



sabato 21 febbraio 2009

Falconara, caccia agli abusi edilizi per far quadrare il bilancio

In campo una task force di vigili urbani e dipendenti comunali. La giunta conta di recuperare almeno 200 mila


Dal Messaggero del 21 Febbraio

FALCONARA La lotta all'abusivismo per aumentare le entrate che compongono il bilancio preventivo. La corsa per far pareggiare i conti del Comune non passa solo per economie e razionalizzazioni della spesa ma anche per l'incremento del volume delle sanzioni. In particolare il già annunciato piano di allestire una squadra di vigili da dedicare al settore dell'edilizia porterà, almeno nei piani, a maggiori entrate per circa 200mila euro. Una cifra ancora ipotetica ma stimata per difetto visti i primi sopralluoghi effettuati subito dopo l'insediamento dall'assessore a Lavori pubblici e Ambiente Matteo Astolfi. «Abbiamo riscontrato - spiega Astolfi - gravi irregolarità soprattutto in aree private a ridosso di quelle demaniali, occupazioni abusive di suolo pubblico e anche violazioni in materia ambientale. Ci sono pratiche in corso e molto altro da accertare e il tutto verrà messo sotto verifica dai vigili». La squadra, composta da due agenti della Pm esperti e due dip provenienti dagli uffici urbanistica e ambiente, durante l'estate hanno anche scoperto un allevatore che aveva realizzato un capanno abusivo e scaricava le acque nere nel fosso adiacente. Le lamentele continue dei residenti della zona per le esalazioni maleodoranti avevano portato il Comune sulle sue tracce ed ora i vigili stanno accertando l'ammontare delle violazioni e delle relative sanzioni. Fosso Cannettacci, fosso della Liscia, via Castellaraccia, l'argine dell'Esino: luoghi dove spesso sorgono orti abusivi, baracche non condonate, ampliamenti non autorizzati. Per quanto riguarda gli orti, che spesso spuntano nei posti più impensati, il Comune ha in mente di dare una doppia alternativa agli abusivi: pagare una concessione per continuare a coltivare nella zona già occupata indebitamente, oppure cedere l'area che poi sarà regolamentata e aperta a tutti quei cittadini che ne vorranno fare uso. Tutto concorre a chiudere ma mancano ancora 1,2 milioni di euro per pareggiare entrate e uscite.
Il Comune si attiva per i tassisti falconaresi


Dal corriere del 21 Febbraio

La giunta comunale ha ricevuto in questi giorni una delegazione dei tassisti falconaresi. “A seguito dell’incontro, in cui i tassisti hanno illustrato le proprie istanze e chiesto all’amministrazione di farsi portavoce nelle sedi opportune, la giunta - fa sapere il sindaco Brandoni attraverso una nota dell’ente – ha accolto in toto le richieste avanzate. Proporremo ai referenti in Consiglio regionale suggerimenti da inserire nella rivisitazione della legge regionale che riguarda i tassisti”. Il primo cittadino si è impegnato altresì a ridiscutere in un tavolo comune il piano tariffario con i referenti dei Comuni di Chiaravalle e Ancona e le organizzazioni sindacali. Nel frattempo saranno intensificati i controlli sull’abusivismo nel territorio comunale per contrastare il fenomeno dei finti-taxi e si sta valutando la possibilità di dotare del trasferimento di chiamata, sugli apparecchi mobili dei singoli autisti, i numeri telefonici per la richiesta del servizio presso la stazione ferroviaria. Infine i tassisti hanno informato l’amministrazione comunale della loro iniziativa dedicata agli anziani che richiedono un trasporto per l’ospedale di Torrette. Per la tratta verranno applicate delle tariffe agevolate.


“Niente tagli, più qualità”
Da Marzo Donna a Intracult fino agli eventi estivi, l’assessore Signorini fa il punto “


Niente tagli, anzi nel bilancio 2009 le iniziative culturali avranno un bello spazio”. L’assessore alla cultura Stefania Signorini è molto soddisfatta per i risultati raggiunti, fa progetti per il futuro e pensa anche a un gemellaggio (“Falconara è l’unico comune della zona a non averne fatto neanche uno”) e un partenariato europeo. Riuscirete a fare miracoli anche quest’anno?“La parola miracolo rende in maniera efficace l’attività svolta per organizzare la programmazione dell’estate scorsa con fondi irrisori, circa 500 euro, e con tempi stringenti considerando l’insediamento avvenuto nel mese di maggio. Quest’anno si può procedere a una progettazione meno affrettata, concertata anche in sinergia con gli altri assessorati, in particolare quello del commercio. Di sicuro il protrarsi delle difficoltà finanziarie non mi consente di operare scelte che potrebbero risultare troppo onerose per il bilancio ma credo si possano realizzare anche con budget limitato iniziative di qualità”.Quali sono i progetti, in particolare per la programmazione estiva?“La manifestazione più imminente, Marzo Donna, focalizzerà l’attenzione sulla figura femminile attraverso iniziative che spazieranno dalla poesia, alla fotografia, alla rappresentazione teatrale. Un altro progetto di notevole respiro è Intracult. In fase di definizione, nasce dalla volontà di dare un adeguato respiro alla presentazione del libro “Quando a Falconara c’era il Jazz” di Carlo Marinelli. Ispirata all’anno mondiale dell’astronomia Onu, organizzeremo poi una manifestazione che prevede incontri in collaborazione con associazioni di astrofili, conferenze al Pergoli e l’elaborazione di un percorso specifico sull’astronomia rivolto agli studenti. Ci saranno di nuovo le rassegne Come eravamo e l’Ora Felice e vorrei proporne anche una di teatro e un evento fra la gastronomia e la cultura”.A che punto siete con il concorso per giovani musicisti? “Il bando è in dirittura di arrivo e sarà presentato a fine mese. Sono previste quattro sezioni: pianoforte, violino, chitarra, musica da camera per giovani musicisti, da 11 a 26 anni”.Ci sono novità per lo spazio espositivo dedicato agli artisti contemporanei? “Gli artisti contemporanei saranno alla sala mercato, dove verranno allestite anche tre mostre dedicate al Futurismo, e al Pergoli che ospiterà il centro per la documentazione dell’arte contemporanea”.

da "Il Messaggero "di oggi

Nun te reggae cchiù


di Mario Ajello


Si spaccano, si ricompongono, godono nel farsi del male, si deprimono se non s’azzannano, ma adesso c’è il caminetto dei notabili con divisione e ricomposizione, e intanto anche l’assemblea costituente chissà di che, anzi primarie sì, primarie no, primarie boh, primarie mah, primarie chissà e primarie maddechè, e il reggente lo faccio io anzi lo fai tu, l’autoreggente sarebbe meglio, e un bel segretario-ponte ma sarebbe preferibile pro-tempore o meglio part time, e perché no il traghettatore sempre che sia più di transizione che di continuità e meno di continuità che di transizione, oppure un comitato di regia ma non un gabinetto dei maggiorenti o anche sì, e Max contro Walter, Franceschini e Francesconi, Rutellini e Rutelloni, dalemini e dalemoni, Fioroni e Gentiloni, Cicì & Cocò, il comitato collegiale e il direttorio dirigente, la leadership liquida, solida o gassosa, il partito pesante, leggero, metà e metà e americano o indoeuropeo, a vocazione maggioritaria o a vocazione minoritaria, a trazione posteriore o a trazione anteriore, modello Pse o stile Ppe, mariniano («Marini, è chi?», disse Wojtyla quando quell’attempato simbolo dell’autoreferenzialità politichese stava addirittura per diventare presidente della Repubblica ma alla fine gli preferirono - guarda un po’- Ciampi) o magari fassinista o forse bersaniano, e Cacciari dove lo metto e Cofferati non doveva fare il papà?, e chissà se conviene darsi un profilo assemblear-democratico o un’identità democratico-plebiscitaria e la mia corrente contro la tua, il nulla di uno contro il nulla di un altro, ma come ci collochiamo nell’Europarlamento e come porsi rispetto alla legge elettorale (alla spagnola o alla birmana o comunque la famo strana?), e tu sei più Kadima e io più Labour ma se tu sei quello e io sono questo non si sa chi lo è di più e se lo siamo abbastanza ma abbastanza vuol dire abbastanza o abbastanza vuol dire a sufficienza... Rino Gaetano, che pure era un simpatico ragazzo di sinistra, oggi si precipiterebbe a Sanremo a ricantare in giamaicano maccheronico "nun te reggae cchiù".

venerdì 20 febbraio 2009

Dedicato ai Falconaresi nati negli anni 70

La Mancini: preparo un bilancio che non crea difficoltà alle famiglie



FALCONARA Razionalizzare pur mantenendo inalterato il numero dei servizi. La strada per la chiusura del bilancio preventivo passa per tagli alle spese senza però intaccare il già esistente. E per arrivare al 31 marzo con un documento contabile in ordine, l'obiettivo è quello di contare il più possibile su entrate ordinarie. Per colmare il divario tra entrate e spese correnti di 5 milioni di euro finora è stato possibile operare solo con entrate "straordinarie": vendite di immobili, chiusura dei contenziosi con la Raffineria, vendita della farmacia. Con l'abbassamento dei mutui dei tassi d'interesse e l'inserimento al 75% degli oneri derivanti dalla società Quadrilatero, mancano circa 1,2 milioni per la chiusura del bilancio. Cifra destinata ad essere ulteriormente limata con i piani economici redatti dagli uffici, ai quali è stato chiesto di razionalizzare le spese per un 10/15%. Non tutti ci riusciranno, e la partita non è delle più semplici. Ma l'ordine è quello di non intaccare il numero dei servizi ai cittadini. «Non è nei nostri obiettivi - giura l'assessore al Bilancio Marina Mancini - mettere ulteriormente in difficoltà le famiglie in un momento di così pressante crisi». Alcuni tagli potrebbe riguardare anche il personale con posizione organizzativa. Già scese da 19 a 16 durante la breve legislatura Recanatini, le p.o. potrebbero diminuire ulteriormente. Ma per dare a Falconara un assetto stabile dei conti restano essenziali l'arrivo delle entrate Ici derivante dalle piattaforme Eni delle accise dell'Api. «Queste entrate - spiega la Mancini - riequilibrerebbero la posizione debitoria del Comune. Quest'anno siamo stati aiutati anche dall'abbassamento dei tassi d'interesse, ma quanto durerà questa situazione?». Proprio per la questione accise, il sindaco Goffredo Brandoni parteciperà giovedì prossimo alla riunione romana convocata dal Coordinamento delle città italiane sede di raffinerie per coinvolgere i parlamentari di riferimento e chiedere la governo nazionale di dar seguito alla legge del 2001 che prevede una compartecipazione alle tasse derivanti dalle accise. «Cerco di perseguire tutte le strade - commenta il sindaco - ma ricordo che in questo momento non ho bisogno dell'appoggio dei parlamentari di centrosinistra». Una risposta che arriva dopo le critiche di Emanuele Lodolini (Pd) sul mancato coinvolgimento degli onorevoli democrat. «Chiaro che se ci fosse un voto unanime - dice il sindaco - sarebbe anche meglio ma serve la maggioranza ad approvare un atto». Tutto questo giovedì 26, giorno nel quale è anche fissata la riunione sul bilancio con i sindacati che da tempo chiedono incontri per poter prendere coscienza del documento. Ma vista l'assenza di Brandoni, l'amministrazione è intenzionata a contattare Cgil, Cisl e Uil e concordare insieme la possibilità o meno di rinviare l'incontro.
Dal Messaggero di oggi
“Erosione, aggiornate il progetto Poseidon”


Dal Corriere del 20 Febbraio

MONTEMARCIANO - Come annunciato anche in assemblea municipale, l’opposizione montemarcianese è stata ricevuta in audizione presso la IV Commissione permanente del consiglio regionale. Oggetto dell’incontro, tenutosi lo scorso mercoledì pomeriggio, l’esposto presentato dai tre consiglieri comunali Macchia (Montemarciano di tutti), Bruno Paladini e Grilli (PdL) in merito all’erosione costiera, che denuncia, come si legge nel documento, “il danno ambientale verificatosi sul litorale del Comune di Montemarciano, conseguente al protarsi d’interventi errati messi in atto dal Comune stesso dal 1996 ad oggi, mediante delega amministrativa e finanziamenti ottenuti dalla Regione Marche”.Posizione da tempo sostenuta dalla minoranza consiliare montemarcianese e che ora arriva all’attenzione dell’ente regionale, mentre l’esposto sarà consegnato anche al Ministero dell’Ambiente, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Il documento contiene la cronistoria degli interventi effettuati sul litorale montemarcianese dalla metà degli anni Novanta e quantifica i finanziamenti pubblici in circa 5 milioni di euro, calcolo sottoposto anche all’attenzione del consiglio comunale nella seduta dello scorso dicembre.Pesanti critiche vengono rivolte in particolare alla realizzazione dei cosiddetti pennelli, così come agli scogli depositati in zona sottopasso Marconi e indicati all’epoca come “opere di manutenzione di altre già esistenti” e “di non rilevante trasformazione” (e quindi non sottoposte alla competenza regionale). L’esposto ipotizza perciò un danno ambientale dovuto ai diversi interventi susseguitisi sulla costa, ma anche un danno erariale. Grilli, Macchia e Paladini propongono infine anche la modifica del Piano di difesa della costa “per interventi consistenti di ripascimento (finora mai eseguiti) e l’aggiornamento del progetto Poseidon.
L’arboreto con il braille


Dal Corriere del 20 Febbraio

L’arboreto di via Fiumesino apre le porte ai non vedenti con un percorso speciale e cartellonistica in “braille”.Nei giorni scorsi la giunta comunale ha varato una serie di interventi per la riqualificazione di alcune strutture comunali fra cui l’arboreto ed il vivaio sperimentale che si trovano nei pressi del quartiere Fiumesino e per i quali sono previste opere di miglioramento e riqualificazione . In particolare saranno realizzati un camminamento per i non vedenti e panchine con tavoli da lavoro per i portatori di handicap. Inoltre sarà creato un percorso tra le diverse varietà di alberi che saranno descritte su una serie di pannelli incisi in alfabeto “braille”.Un “sentiero didattico” che il non vedente potrà percorrere da solo aiutandosi con una corda che gli indicherà la via da seguire. L’importo complessivo per questi interventi sul percorso naturalistico sarà di 20.250 euro e la spesa verrà finanziata con un contributo della Provincia di Ancona.


In estate la consulta degli immigrati


La consulta degli immigrati verrà costituita entro luglio. L’impegno viene dal consiglio comunale che ha votato quasi all’unanimità (solo Carlo Nucci del Pdl s’è espresso contro) la mozione presentata dal Democratico Andrea Rossi. “E’ necessario prevenire e reprimere con fermezza l’insorgere di fenomeni come microcriminalità, vandalismo e teppismo – osserva Rossi – ma bisogna anche favorire tutte le forme di dialogo e partecipazione a tutte le componenti della nostra comunità, consapevoli che, se dovesse prevalere un atteggiamento lassista, verrebbe incoraggiata, da una parte l’intolleranza e la messa in discussione delle politiche di integrazione promosse in questi anni dal Comune, dall’altra un oggettivo incoraggiamento a violare le leggi e le regole di condotta”. Gli immigrati rappresentano, in termini numerici il 10% della popolazione residente a Falconara, “una cifra quindi rilevante fatta di persone che hanno bisogni, desideri, necessità e speranze e di cui la comunità deve farsi carico” dice Rossi. E proprio per favorire l’integrazione e il dialogo, il consigliere del Pd ha chiesto di dar seguito alle decisioni già assunte dal Comune di prevedere forme di partecipazione degli immigrati alla vita politico amministrativa locale a partire dal diritto di voto.
Il Pd: “Variante, non ci fidiamo della giunta”


Dal Corriere del 20 Febbraio

"La variante di Castelferretti è al di fuori di un organico progetto di governo del territorio e di risanamento dell’ente”. Secondo il capogruppo del Pd Emanuele Lodolini l’amministrazione comunale avrebbe dovuto adeguarsi ai rilievi espressi dalla Provincia di Ancona oppure respingerli e presentare delle controdeduzioni. “La Giunta provinciale – dice Lodolini – ha espresso parere favorevole con rilievi alla variante, tenendo ovviamente conto delle indicazioni del Cpt - comitato provinciale tecnico e se la Provincia da un lato ha dimostrato di essere Istituzione e non soggetto di parte, dall’altro lato conferma in parte le ragioni che ci portano mesi fa a dire no”. Quindi il Pd ritiene di non poter “in alcun modo condividere né concedere la fiducia alla decisione di Giunta di non prendere in considerazione l’eventualità di ridurre le quote edilizie previste dalla variante così come richiesto dalla Provincia”. “La decisione di demandare un’eventuale riduzione ai successivi piani attuativi in base agli esiti della verifica di impatto ambientale – prosegue Lodolini – non può essere da noi avvallata in quanto presuppone una fiducia e una condivisione degli indirizzi di governo di questa maggioranza che non c’è. Ad ogni modo valuteremo sempre con massimo dell’obiettività ogni successivo atto avendo sempre come principale riferimento l’interesse della nostra comunità”.Non accennano a diminuire le polemiche intorno al nuovo insediamento urbanistico sotto la collina di Montedomini noto come variante di Castelferretti. Nei giorni scorsi la lista civile Cittadini in comune aveva annunciato ricorso al Tar denunciando numerose irregolarità. L’amministrazione comunale aveva subito replicato sostenendo la piena legittimità e regolarità dei propri provvedimenti.

giovedì 19 febbraio 2009

Da "Il Messaggero "
Marco Catalani

FALCONARA Si riuscirà a chiudere il bilancio senza contare sulle entrate straordinarie di accise e Ici delle piattaforme Eni. Dalla giunta fiume di martedì esce questo responso ed ora l’amministrazione si dice a buon punto. Gli uffici hanno ripassato tutti i conti e, grazie all’abbassamento dei tassi d’interesse dei mutui passivi che hanno creato un risparmio di 800mila euro, l’inserimento a bilancio del 75% dei proventi derivanti dalla Quadrilatero (circa 2 milioni di euro) e tutta una serie di risparmi sui costi dell’ente (spese telefoniche, riscaldamento, fino a considerare anche il mancato rinnovo di alcuni quotidiani per la rassegna stampa giornaliera), la chiusura del bilancio preventivo si può considerare a portata di mano in tempo per l’approvazione in consiglio comunale che deve arrivare entro il 31 marzo. Un lavoro che però ha attirato le critiche dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil aveva chiesto infatti un coinvolgimento costante durante l’elaborazione del documento contabile per arrivare a giovedì prossimo, data dell'incontro ufficiale tra le parti, con un lavoro condiviso. Invece dal Comune non è arrivata nemmeno la convocazione per la delegazione trattante sulla produttività dei dipendenti pubblici che le sigle sindacali avevano chiesto per questa settimana. Un argomento trattato anche dal Pd durante l'ultimo consiglio comunale. «Siamo in prossimità dell'approvazione del bilancio e ancora non siamo stati minimamente coinvolti» aveva accusato Emanuele Lodolini.
Due sfilate, Carnevale in austerity
La Signorini: “Anche con i limiti di bilancio piazza Mazzini non poteva mancare”

Carnevale di austerity per Falconara dove sono in programma solo due manifestazioni ufficiali, dopo quella organizzata domenica scorsa dall’associazione culturale e ricreativa della Polizia Municipale. Domenica, tempo permettendo, dalle 15 e 30 in piazza Mazzini l’amministrazione comunale ha organizzato un’iniziativa rivolta ai bambini delle scuole materne ed elementari. Sono previsti giochi, animazioni e balli di gruppo. Parteciperà all’animazione del pomeriggio festivo l’associazione Artemusica, con un trio che si esibirà, rigorosamente in maschera, per il divertimento dei bambini e anche degli adulti. Lo sforzo, nonostante tutto“Nonostante i limiti di bilancio, siamo riusciti ad organizzare anche questa piccola manifestazione con la collaborazione dell’associazione Artemusica – spiega l’assessore alla Cultura Stefania Signorini - abbiamo privilegiato piazza Mazzini perché è nostra intenzione farla tornare luogo di aggregazione e socializzazione per la cittadinanza. Inoltre le iniziative organizzate nel centro hanno come obiettivo principale quello di stimolare i cittadini a vivere la propria città, dando impulso e slancio alle attività economiche”. Martedì a CastelferrettiMartedì Grasso invece torna come sempre lo storico Carnevale di Castelferretti (arrivato alla sua cinquantunesima edizione) organizzato dalla parrocchia Sant’Andrea Apostolo. Dalle 14 alle 18 tante coloratissime maschere di carnevale invaderanno le piazze Albertelli e della Libertà e le vie Bissolati e XIV Luglio (che saranno interdette al traffico). Intorno al castello di Castelferretti saranno allestiti centri di attrazione dove i bambini in maschera potranno farsi fotografare, ballare e cimentarsi in gare di indovinelli ricevendo in “premio” coriandoli, stelle filanti e caramelle. Sfilata di mascherine, esibite per di più senza il problema del freddo e dell’immancabile giacca a vento, anche domenica scorsa per l’attesissimo Carnevale organizzato dall’associazione sportiva culturale della Polizia Municipale di Falconara, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con il Comitato regionale Unicef Marche, al Palabadiali. Il pomeriggio è passato in allegria con giochi, magie, divertimento, castagnole, spettacoli e tanta musica per ballare. Via libera nel corso della festa anche a lancio di coriandoli e stelle filanti, alla musica, ed ai balli di gruppo più scatenati. Offerte all’Unicef.
MARINA MINELLI,

mercoledì 18 febbraio 2009

Mi viene segnalato questo articolo dalla prima pagina del Carlino di oggi 18 Febbraio


Arsenico in pillole

Veltroni si e' dimesso dopo la debacle di Soru in Sardegna. L'ultima volta che era stato nelle Marche era andato a sostenere la candidatura di Lodolini a falconara. Il che e' tutto dire
Lampedusa, scontri tra migranti e poliziaUn incendio devasta il Cie: 24 feriti
LAMPEDUSA - Tensione a Lampedusa, con una nuova tentata rivolta degli immigrati chiusi nel Centro di identificazione ed espulsione. Nella struttura sono scoppiati violenti scontri tra immigrati e forze dell'ordine, quando alcuni tunisini hanno tentato di sfondare i cancelli per scappare. I feriti sono 24: 22 tra poliziotti e carabinieri hanno riportato contusioni o sono rimasti intossicati; due immigrati sono invece ricoverati per le esalazioni del fumo. Dopo gli stranieri hanno ammassato materassi, cuscini e arredi dando fuoco alla struttura in tre punti diversi: si è sviluppato un vasto incendio che ha causato molti danni. Il capannone centrale è stato distrutto e l'incendio ha colpito anche altri edifici. Sei le squadre in azione, oltre a un elicottero della Guardia di finanza: le fiamme sono state domate con grossi sforzi, a causa del vento.
RIMPATRIO COATTO - Nella confusione alcuni ospiti del Cie, forse alcune decine, sono scappati ed è scattato l'inseguimento. La rivolta, poi sedata, è nata dalla protesta di circa 300 tunisini, che hanno anche iniziato uno sciopero della fame contro il rimpatrio coatto di 107 loro connazionali, avvenuto martedì. Nella struttura di Lampedusa, trasformata dal Viminale da Centro di prima accoglienza e soccorso a Centro di identificazione ed espulsione, si trovano 863 immigrati, in gran parte tunisini
Corriere.it
Stupro Caffarella, fermati due romeni



ROMA - Sono stati catturati i due romeni presunti autori dello stupro avvenuto la sera di San Valentino nel parco della Caffarella a Roma. Hanno 20 e 36 anni: il più giovane, Alexandru Isztoika Loyos, ha confessato nella notte ed è stato riconosciuto dalla 14enne vittima della violenza e dal fidanzato. Era stato fermato martedì sera dalla polizia in un campo nomadi abusivo a Primavalle, a Roma, grazie all'identikit basato sulla testimonianza dei due fidanzati. Nella sua tenda è stato trovato un paio di pantaloni con macchie di sangue, ora al vaglio della Scientifica. Il complice più anziano, Karol Racz, è stato preso nella notte a Livorno grazie alle indicazioni di Loyos. Voleva scappare in Spagna. Decisiva nell'intera operazione la collaborazione della polizia romena.


CAMPO NOMADI - L'uomo aveva trovato rifugio nell'insediamento nella notte tra domenica e lunedì, dopo aver raggiunto Livorno in pullman, ma non ha raccontato agli abitanti del campo il motivo per cui era scappato dalla capitale. Ha scelto quell'accampamento perché in passato aveva abitato lì e lavorato come raccoglitore di materiali in ferro prima di trasferirsi a Roma, circa cinque mesi fa. Proprio i nomadi del campo hanno contribuito al fermo, confermando agli agenti che il romeno era arrivato da Roma la notte di domenica. Il blitz è stato eseguito dalle Squadre mobili della capitale e di Livorno.

FOTOSEGNALAZIONI IN QUESTURA - «I due fermati erano soliti andare in giro per i parchi, in questo caso a scopo di rapina - ha detto Rizzi -. Il 20enne ha raccontato che avevano avvicinato la coppia per rapinarla ma che poi avevano trovato la ragazza molto carina. Da qui sarebbe nato il proposito di abusarne». Entrambi erano già noti alle forze dell'ordine di Roma e negli archivi della Questura c'erano le loro fotosegnalazioni: erano stati identificati il 24 gennaio dopo i controlli in una baraccopoli a Primavalle, seguiti allo stupro di via Andersen (e gli inquirenti non escludono che i due possano essere coinvolti anche in questa violenza). Racz ha menomazioni a una mano indicate sia dalla 41enne stuprata in via Andersen che dalla 14enne violentata alla Caffarella. Inoltre nella notte i funzionari della Squadra mobile hanno mostrato alla 41enne una foto del romeno e lei lo ha riconosciuto. «È lui, è lui, non lo posso dimenticare» ha detto tra le lacrime. Loyos era stato anche arrestato per furto e ricettazione. A suo carico nel 2008 l'ex prefetto di Roma Carlo Mosca aveva firmato un decreto di espulsione, poi annullato da un giudice di Bologna. Racz non aveva precedenti in Italia, ma in Romania aveva scontato tre anni di carcere per furto e ricettazione, dal 1999 al 2002.


Corriere della sera

martedì 17 febbraio 2009

YES WE CAN!








PD, VELTRONI LASCIA: "CONFERMO LE DIMISSIONI"



ROMA - Walter Veltroni ha confermato le sue dimissioni da segretario del Pd davanti al coordinamento che è tornato a riunirsi nella sede di Sant'Andrea delle Fratte. A quanto si è appreso, il leader democratico intende tenere domani una conferenza stampa.''Dopo una discussione di diverse ore il segretario del Pd, Walter Veltroni, ha deciso di mantenere l'orientamento di questa mattina e di rassegnare le dimissioni da segretario nazionale del Partito democratico''. Lo ha confermato il portavoce del partito Andrea Orlando leggendo una nota al termine della riunione del coordinamento. Orlando ha aggiunto che domani il segretario spiegherà le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta e che il vicesegretario del partito Dario Franceschini proporrà agli organismi dirigenti il percorso da seguire dopo le dimissioni di Veltroni, sulla base del regolamento statutario.



12 punti per cambiare l'Italia
Il programma del PD presentato all'Assemblea Costituente



Sardegna regionali 2009

Abruzzo regionali 2008

Elezioni nazionali 2008

Friuli regionali 2008

Foggia provinciali 2008

Roma comunali 2008

Brescia comunali 2008

Sicilia regionali 2008

Enna provinciali 2008

Siracusa provinciali 2008

Caltanissetta provinciali 2008

Falconara comunali 2008

Ancona comunali 2009??


Segue....

Sorpreso con la cocaina in auto e arrestato


Dal Corriere del 17 Febbraio

Fermato dai carabinieri per un normale controllo mentre stava viaggiando in auto lungo la statale Adriatica, finisce a Montacuto perchè trovato in possesso di venti grammi di cocaina. Unisce una buona dose di fortuna all’ottimo intuito dei militari dell’Arma l’operazione portata a termine domenica sera dai carabinieri della stazione di Montemarciano con la collaborazione del Norm della Compagnia di Senigallia. L’uomo tratto in arresto è un albanese di 36 anni, K.A., momentaneamente domiciliato a Montemarciano. La droga era nascosta all’interno della bocchetta dell’aria presente sul cruscotto dell’auto.L’extracomunitario si trovava a bordo di una vettura intestata a un suo amico quando, nel tardo pomeriggio di domenica, è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri che stava effettuando un servizio di prevenzione sul territorio alla periferia nord di Marina di Montemarciano. Dopo aver verificato i documenti dell’uomo, i carabinieri l’hanno condotto in caserma perchè risultava avere un rintraccio per una notifica amministrativa. Non solo. L’albanese, che aveva anche precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, ha subito mostrato eloquenti segni di nervosismo. Un ulteriore elemento che ha insospettito i carabinieri. Da qui la decisione dei militari di chiedere l’intervento di una gazzella del Norm di Senigallia per svolgere ulteriori accertamenti sul suo conto e procedere a una più accurata perquisizione del veicolo. Così, dalla bocchetta dell’aria è spuntato un pacchetto al cui interno erano nascosti i venti grammi di cocaina. L’operazione si è conclusa poco prima di mezzanotte, quando il 36enne albanese è stato condotto al carcere a Montacuto con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
Le ultime da casa Soru
VINCE CAPPELLACCI CENTROSINISTRA KO


di Roberta Celot


Il centrodestra strappa la Sardegna allo schieramento avversario e Ugo Cappellacci diventa il nuovo governatore, scalzando Renato Soru che nel 2004 vinse con il 50,13%. Il dato pressoché definitivo (91% di sezioni scrutinate) arriva intorno alle 6 e mezza del mattino - 15 ore dopo la chiusura dei seggi - e assegna a Cappellacci il 51,86% dei consensi, mentre il presidente uscente si ferma al 42,9, un distacco di 9 punti che pesa come un ko. Crolla la coalizione di centrosinistra inchiodata al 38,67% contro il 56,66 del centrodestra. Ma Soru si conferma vincente nella leadership conquistando quasi cinque punti in più della sua coalizione. Cappellacci ne ha presi esattamente 5 in meno. Il Pdl diventa il primo partito nell'isola superando il 30%, il Pd al contrario affonda e non arriva al 25% (un anno fa alle Politiche si attestò al 33% e nelle Regionali del 2004 la somma dei tre partiti confluiti nel Pd, Ds-Dl-Progetto Sardegna, portò una dote attorno al 32%). "In ordine all'andamento degli spogli e ai risultati delle elezioni in Sardegna, sino ad ora non ho rilasciato alcuna dichiarazione. Le frasi che mi sono state attribuite sono pura invenzione". Così ha detto stamani il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una dichiarazione all'ANSA a proposito di quanto attribuitogli da organi di stampa riguardo al risultato del voto in Sardegna.Nelle fila del centrodestra crescono i Riformatori (dal 6 al 7% circa), si conferma la potenza dell'Udc che viaggia sempre sul 9-10%, mentre il contestato debutto del Psd'Az nello schieramento guidato dal Pdl premia la scelta dei suoi dirigenti (dal 3,83% del 2004 al 4,35 di oggi). Nella casa degli avversari, netto balzo in avanti dell'Idv che passa dallo 0,99% del 2004 all'attuale 5%. Al contrario, scende di un punto il Prc che si attesta al 3%. I dissidenti del Psd'Az, invece, raggruppati con i Verdi nella lista dei Rosso Mori si fermano al 2%. I Socialisti, cinque anni fa alleati con Soru, hanno fatto una corsa solitaria che li ha portati a superare di poco il 2% contro il 3,76 del 2004: una scommessa persa quella di rompere con il centrosinistra, perché il partito vede sfumare la possibilità di conquistare anche solo un seggio. L'Irs dell'indipendentista Gavino Sale si conferma intorno al 2% come dato di lista, ma la sorpresa è il successo personale del leader che ha superato il 3% nella lista regionale. Irrompe un inedito "partito", quello dell schede nulle che diventano la terza forza della Sardegna: sono quasi 15.000, a cui si aggiungono le schede annullate volontariamente dall'elettore (circa 3300) e quelle bianche (più di 5000). A risultato ormai acquisito, una prima proiezione dei seggi ne assegna 54 al centrodestra e 26 al centrosinistra per un totale di 80 consiglieri che andranno a comporre la nuova Assemblea regionale contro gli 85 della precedente legislatura. La schiacciante vittoria dello schieramento guidato da Cappellacci non fa infatti scattare il premio di maggioranza che determina l'eventuale aumento del numero minimo di 80 consiglieri previsto dalla legge. Nella nuova maggioranza 26 seggi verrebbero attribuiti al Pdl, 7 all'Udc, 5 ai Riformatori, 3 al Psd'Az, 2 a Sardegna Unita-Uds e 2 all'Mpa. Nello schieramento dell'opposizione 17 seggi andrebbero al Pd, 3 all'Idv, 2 al Prc, uno ai Rosso Mori, uno al Pdci e uno a La Sinistra. Rispetto al Consiglio regionale uscente, il rapporto si capovolge: nel 2004 il centrosinistra aveva ottenuto 51 seggi (grazie al premio di maggioranza) contro i 34 dell'opposizione.