martedì 30 giugno 2009


Celebrity deathmatch



scene di ordinaria follia

Ieri sera si e' consumato, fino a tarda notte, l'ennesimo round del consiglio comunale. Stuzzicante e divertente sotto vari punti di vista. Ormai da piu' di un anno questi consigli si sono caratterizzati da scontri piu' o meno mortali che vedono fazioni opposte: consiglieri contro consiglieri, consiglieri contro assessori. Ogni persona giustamente ha il suo punto di vista, non intendo esprimere il mio ma la cosa comincia ad essere sconcertante. L'anno solare si apre con uno dei piu' agguerriti "celebrity death match" che vede contrapposti da una parte il vicesindaco Baldassarri e dall'altra il neo capogruppo pd Antonio Mastrovinenzo. Per mesi abbiamo notato gli attacchi del capogruppo e le successive risposte del vicesindaco. Particolarmente simpatiche le schermaglie a microfono spento, delle quali purtroppo non posso raccontare ma che meriterebbero righe e righe senza censura. Questo scontro "titanico" ha avuto anche pesanti intrecci da spy story con tanto di foto anonime (ahahahah) della Cia democratica, sulla sosta proibita del vicesinaco. Altro che il D'addario gate! Siamo passati successivamente al "celebrity deathmatch" Loris Calcina VS assessore Astolfi, ricordiamo raffiche di battute e punzecchiature reciproche in Consiglio comunale, screzi sui giornali e sul blog del consigliere Calcina l'invito a dimettersi. Tutto poi sembrerebbe rientrato nella normalita' della sana e civile dialettica politica. Ieri sera altro teatrino, stavolta molto piu' serio. Celebrity deathmatch tutto al femminile (il che fa piu' paura di quello maschile). Consigliera Ambrogini VS consigliera Fiorentini. E si sa, le donne tra loro sono molto piu' cattive degli uomini. Toni accesi tra le consigliere che si accusavano a vicenda di scorrettezze e offese reciproche. Il giudice di gara (presidente Giacanella) cercava di dirimere la questione, ma la rabbia delle contendenti ha presto avuto il sopravvento sul povero Giacanella. Un vero e proprio round, con o senza microfono acceso che ha coinvolto anche altre persone. Da una parte un signore (senza fare nomi) che dalla platea a voce alta consigliava la consigliera, dall'altra dai banchi del Pdl vari inviti a tacere al signore in questione. Tutto questo condito da ghigni di altri consiglieri sia di maggioranza che di minoranza. Nuovo e ultimo Celebrity deathmatch, e' stato consumato a fine serata quando il nostro capogruppo si e' azzannato con il capogruppo dei Cittadini in Comune. Morale della favola molti consiglieri erano in aula dalle 18. Alle 24 eravamo ancora tutti quanti li' e non ne potevamo veramente piu'. Il buon senso ha prevalso e alla fine ho visto molte battute simpatiche tra consiglieri ed un clima piu' disteso.
Vorrei segnalare il consigliere Pieroni, che per l'occasione si era scolato ben 8 bottiglie d'acqua (forse una ecografia il giorno dopo?) tutte quante allineate davanti a se'. In un raptus di risate le ha fatte volare tutte e da li' e' partito un clima piu' disteso. Forse casualita'? Piu' che probabile, comunque il consigliere in questione e' il piu' giovane di tutti e ieri probabilmente avra' pensato: ma dove sono capitato??
“Niente pugno di ferro”

Dal Corriere di oggi


Falconara “La facile ricetta delle ronde e delle ordinanze, in assenza di qualsiasi forma di coinvolgimento, recupero, sostegno e diffusione delle opportunità, lungi dall'essere la soluzione ultimativa, riteniamo possa rivelarsi il peggiore dei mali”. L’attesa e molto partecipata audizione in commissione consiliare di ieri è servita alle sedici associazioni falconaresi “in rete” per ribadire la loro posizione in merito alle recenti decisioni prese della giunta e chiedere un ripensamento ed un passo indietro. I tre portavoce, Fabrizio Recanatesi dell’Ambasciata dei Diritti, Francesco Luminari della Tenda di Abramo e Maria Teresa Justini dell’associazione Antidroga hanno evidenziato la situazione cittadina ricordando il percorso di riflessione avviato per una Falconara veramente sicura e accogliente.

“Il confronto con l'amministrazione – hanno ricordato – era stato richiesto dalla rete di associazioni quale tentativo di inaugurare l'apertura di canali di consultazione e comunicazione istituzionale in materia di sicurezza e quale espressione di forti criticità verso scelte come l'accettazione del Cie (Centro di identificazione ed espulsione per clandestini) a Falconara, l'istituzione delle ronde e l'eccessivo ricorso alle ordinanze dall'efficacia discutibile”. Secondo i rappresentanti dei gruppi presenti, “in un periodo di crisi economica e malessere sociale diffuso, Falconara non ha bisogno di una sicurezza ideologica ed interessata a disgregare il tessuto sociale, ma di una sicurezza intesa come bene comune, che unisca e tuteli il territorio e quanti vivono nella nostra città”.

“Il degrado e l'insicurezza colpiscono tutti i cittadini, - hanno osservato – a prescindere dalla loro provenienza e dal colore della pelle. I problemi legati all'immigrazione, alle vecchie e nuove povertà, al mondo giovanile non possono essere risolti con colpi di spugna, slogan elettorali, leggi differenziali ed emergenziali. Per di più le scelte politiche a livello nazionale e locale del pacchetto sicurezza oltre a intaccare diritti e libertà acquisite e di tutti, benché a partire da specifiche categorie sociali, rischiano di minare irreparabilmente quel lavoro volontario e paziente sul sociale, che si è dimostrato proficua risorsa di esperienza, intervento sul campo e risultati tangibili”. Sono intervenuti anche i consiglieri Raimondo Baia (PdL), applaudito per il suo intervento conciliante, Antonio Mastrovincenzo (Pd) e Loris Calcina (Cic), mentre l’assessore Gilberto Baldassarri e il consigliere del PdL Carlo Nucci sono stati fortemente contestati dai presenti.

domenica 28 giugno 2009

Fiere dell’Adriatico, Pdl contro Spacca


Dal Corriere di oggi

Falconara Il Pdl ritiene inaccettabile la posizione del presidente della Regione Giammario Spacca sulla costituzione della nuova Società “Fiere dell’Adriatico”, che dovrebbe sostituire la gestione delle attuali manifestazioni fieristiche nella nostra Regione, oggi in capo all’Erf. “L’appello rivolto dal Governatore a tutti i soci dell’ente e ad altri soggetti interessati, pecca di ‘superficialità e furberia’ – dicono i rappresentanti falconaresi del Pdl–. Superficialità, in quanto la costituenda nuova spa, manca di un serio progetto di fattibilità fondato sull’equilibrio costi/ricavi. Inoltre la Regione quale ente proponente della nuova progettualità, invita a sottoscrivere un capitale minimo di due milioni di euro, acquisendone una quota minimale (di appena il 10%) e ciò è sicuramente un biglietto da visita poco rassicurante. Furberia, perché la manovra intende da un lato risolvere i problemi economici strutturali della Fiera di Pesaro e più precisamente della locale Camera di Commercio; dall’altro attribuire al quartiere fieristico di Pesaro un ruolo crescente e preminente per la naturale chiusura del quartiere fieristico di Ancona”.

Il Pdl ce l’ha anche con l’assessore Solazzi il quale avrebbe ignorato le promesse fatte alle amministrazioni di Falconara e Chiaravalle. Il Pdl chiede all’assessore alle infrastrutture Rocchi, il quale ha affermato recentemente: “la fiera di Ancona non si tocca”, di prendere posizione e con lui tutti i consiglieri regionali eletti nella provincia di Ancona specialmente i falconaresi (Amagliani, Binci e Lucchetti), lo stesso Presidente della Provincia di Ancona ed il neo eletto sindaco della città dorica Gramillano”. Il Pdl, infine, ritiene indispensabile trovare una soluzione di “ingegneria urbanistica” che consenta alla prevista Area Leader di Falconara – Chiaravalle destinata al Polo fieristico congressuale, di applicare canoni di affitto sostenibile dall’attività fieristica e, dunque naturalmente, dagli operatori economici interessati in considerazione anche della crisi economica che il Paese e la Regione stanno attraversando.
Condannati dal giudice per la rissa in spiaggia


Dal Corriere di oggi

Falconara Sono stati condannati i tre giovani arrestati dai carabinieri della tenenza di Falconara per la rissa scoppiata in spiaggia. In tribunale ad Ancona sono stati inflitti dieci mesi al tunisino Mohammed Ali Hachyche, 30 anni, otto mesi al foggiano di 21 anni Giovanni Musto, e quattro mesi e 5 mila euro di multa a Daniel Vallesi, trentenne di Ancona. Erano stati fermati dai militari agli ordini del tenente Matteo Demartis dopo una notte brava dalle parti del Solaria. Erano passate da poco le 3.30 di venerdì mattina quando la festa in spiaggia, tra musica e divertimento, era ormai finita. Un gruppo di stranieri e un altro di italiani, tutti in evidente stato di ubriachezza, avevano iniziato a punzecchiarsi forse a causa di pesanti apprezzamenti rivolti a una ragazza. Prima erano volati insulti e minacce poi si era passati alle vie di fatto, tanto che una decina di ragazzi si erano affrontati a suon di pugni e ceffoni. Qualcuno, preoccupato che la rissa potesse degenerare, aveva allertato le forze dell’ordine. Sul posto si erano precipitati i carabinieri della tenenza falconarese impegnati nel consueto pattugliamento notturno sulla Flaminia. Gli uomini dal tenente Matteo Demartis avevano riportato la situazione alla normalità. Mentre i militari dell’Arma identificavano i ragazzi coinvolti nella rissa, alcuni di loro, i più esagitati, aveano iniziato a prendere di mira anche i carabinieri. Erano volati altri insulti, qualcuno aveva fatto resistenza. Alla fine, per tre di loro, erano scattate le manette. Poi è arrivata la condanna del giudice.

sabato 27 giugno 2009

dal Corriere Adriatico di oggi

Fanno il pieno e scappano senza pagare

Falconara Fanno il pieno di benzina e ripartono a tutta velocità senza pagare. Il benzinaio si aggrappa alla portiera dell’auto in fuga e poi cade a terra rimanendo ferito in modo lieve. L’episodio, un vero e proprio caso di furto aggravato, è avvenuto ieri mattina nell’area di servizio Esso della Caffetteria, che si trova sulla variante poco prima del raccordo con la statale 76. Sono circa le 9 e 45 quando al distributore si ferma un’auto di colore oro con guida a destra e targa gialla, probabilmente della Gran Bretagna. Il benzinaio, Mauro Maccioni, 51 anni, nativo di Filottrano ma residente a Falconara, che gestisce il distributore insieme al socio Massimo Gattini, si avvicina al conducente chiedendo in inglese se vuole fare il pieno. L’uomo, di circa 30 anni, corporatura robusta e molto alto, capelli scuri corti e carnagione scura, risponde di sì facendo un cenno con il viso. Accanto, sul sedile passeggero, c’è un altro uomo di circa 70 anni dai capelli bianchi e anche lui di stazza molto robusta. Il benzinaio effettua il rifornimento e poi chiede i soldi: 64 euro. Lo straniero seduto sul lato passeggero porge una banconota in sterline. “Euro money, please” ripete più volte il benzinaio. Senza neanche rispondergli, il conducente accende il motore, innesca la prima e parte a razzo. Maccioni, in un atto di coraggio, si aggrappa al finestrino urlando all’automobilista di fermarsi. Poi, trascinato per qualche metro, cade a terra nell’inutile tentativo di inseguire l’auto. Riporterà solo alcune escoriazioni al ginocchio sinistro e al braccio destro. Dopo la chiamata al 113, sul posto arriva una pattuglia della Stradale di Senigallia. Gli agenti avviano subito le ricerche segnalando la descrizione dell’auto anche alla polizia autostradale. Tutto inutile. Dell’auto di colore oro nessuna traccia. Almeno fino a ieri sera.
dal Corriere Adriatico di oggi

Rissa fra bande, tre arresti

Italiani e immigrati si picchiano vicino al Solaria. Arrivano i carabinieri

Falconara Maxi rissa in spiaggia tra immigrati e italiani, arrestate per rissa e violenza a pubblico ufficiale tre persone: un tunisino e un anconetano di 30 anni e un foggiano di 21, tutti residenti ad Ancona. Insieme all’estate è tornata anche la vita notturna sulla spiaggia di Falconara e, immancabili, si registrano le prime scazzottate vicino alle concessioni balneari. L’ultima è successa l’altra notte nei pressi del Solaria Beach Village, vicino al sottopassaggio pedonale. Erano passate da poco le 3.30 del mattino quando la festa in spiaggia, tra musica e divertimento, era ormai finita. Un gruppo di stranieri e un altro di italiani, tutti in evidente stato di ubriachezza, hanno iniziato a punzecchiarsi probabilmente per dei pesanti apprezzamenti rivolti da qualcuno di loro nei confronti di una ragazza. Prima sono volati insulti e minacce ma di lì a poco si è passati alle vie di fatto, tanto che una decina di ragazzi si sono affrontati a suon di pugni e ceffoni. Qualcuno, preoccupato che la rissa potesse degenerare, ha subito avvertito le forze dell’ordine. Sul posto si sono precipitati i carabinieri della tenenza falconarese impegnati nel consueto pattugliamento notturno sulla Flaminia. Gli uomini dal tenente Matteo Demartis hanno provveduto a sedare la lite e a riportare la calma tra i contendenti. Mentre i militari dell’Arma identificavano i ragazzi coinvolti nella rissa, alcuni di loro, i più esagitati, hanno iniziato a prendere di mira anche i carabinieri. Sono volati altri insulti, qualcuno ha anche fatto resistenza. Alla fine, per tre di loro, la notte brava si è conclusa con le manette ai polsi: sono stati rinchiusi al carcere di Montacuto in attesa della convalida degli arresti. Si tratta di M.L., operaio ventunenne originario di Foggia, V.D. trentenne anconetano e H.M. tunisino regolare anche lui trentenne e disoccupato. Tutti residenti ad Ancona, risultano già censurati per furti e reati contro il patrimonio. Tutti i contendenti non hanno riportato lesioni gravi, tanto che nessuno di loro è dovuto ricorrere a cure mediche. Ma la paura per chi si è trovato in mezzo al parapiglia è stata davvero tanta.
MIRCO DONATI

venerdì 26 giugno 2009

da Il Messaggero di oggi

Brandoni stringe la cinghia Chiude Falconara servizi

Prosegue a Falconara la politica di riduzione degli sprechi della giunta Brandoni. Liquidata Falconara Servizi. Chiuderà in tempi brevi, dunque, la società partecipata Falconara Servizi, istituita a fine 2006 dall’allora sindaco Giancarlo Carletti. La srl avrebbe dovuto assorbire diverse funzioni derivate da altre società chiuse al tempo, ma di fatto gli venne assegnata solamente la realizzazione di eventi culturali. La realtà però fu diversa. In questi due anni di vita la società di fatto si limitò a raccogliere solamente gli sponsor per alcuni eventi, realizzando perdite nel 2008 per circa 8 mila euro. «Ciò nonostante gli eventi culturali a Falconara restano di alto livelli» ha detto la presidente di commissione Giorgia Fiorentini, durante la commissione di ieri in cui l’assessore Raimondo Mondani ha presentato l'elenco di tutte le società in cui il Comune partecipa interamente come la Asco, la società che gestisce la farmacia comunale, e le società in cui ha quote partecipative come l’Aerdorica che, sempre a detta dell’assessore, «nonostante le difficoltà a cui sta andando incontro in questo periodo rimane comunque un'attività importante». Altre società a partecipazione comunale sono ad esempio il Cam, la Prometeo e il Cemim. Quest'ultima in particolare, una cooperativa già in liquidazione da diversi anni, si occupava dei servizi inerenti l’interporto ma andò incontro al fallimento. Ora, dopo aver ricavato le risorse per portare a termine la liquidazione a seguito anche dell’entrata della società Interporto Marche, le opzioni sono due: monetizzare le quote della società oppure cedere le quote per acquistare quelle dell'Interporto Marche. «In entrambi i casi, sono due strade non semplici da percorrere» ha conclus l’assessore Mondani ».
A. Ritucci
dal Corriere Adriatico di oggi

Entro luglio i bandiper l’assegnazione dei locali delle ex scuole Lorenzini e delle Zambelli

Centro anziani e università andranno in via della Repubblica Unitre e “Qui” accorpati

Falconara Unitre e centro per anziani Qui a breve sotto le stesso tetto. L’amministrazione comunale ha infatti stabilito di concedere (in comodato gratuito) i locali al piano terra dell’immobile di via della Repubblica al Qui, mentre all’Unitre sono state assegnate quattro stanze al primo piano dello stesso edificio con la possibilità di usare i saloni a piano terra. L’Unitre traslocherà a fine agosto, liberando gli spazi di via Bixio 90 e quelli delle ex scuole Lorenzini (dove continuerà ad avere il laboratorio per la ceramica) per trasferirsi nella nuova sede. “Saranno sti pulate apposite convenzioni, nelle quali saranno specificati i termini di pagamenti e incombenze di manutenzione e gestione, con il centro Qui e l’Unitre – spiega l’assessore al Patrimonio Matteo Astolfi -. Inoltre tutte le associazioni che occupano i locali al secondo piano dell’immobile di via della Repubblica, come già annunciato, dovranno abbandonare i locali come concordato con gli uffici comunali. Entro luglio saranno anche emanati i bandi per l’assegnazione dei locali delle ex scuole Lorenzini e delle scuole Zambelli”. L’amministrazione intende disciplinare i criteri di erogazione di benefici economici e strumentali a sostegno delle associazioni e a tale scopo è stato predisposto apposito regolamento. “Per realizzare questi obiettivi –osserva Astolfi – è opportuno procedere ad un accorpamento progressivo dei locali di proprietà comunali da destinare alle libere forme associative che consenta di ottimizzare l'utilizzo degli immobili e la riduzione dei relativi costi di esercizio. Al fine di tale accorpamento, e per valutare le forme di valorizzazione più idonee, è stato deciso di liberare l'immobile di via Bixio n. 90 ex sede del Circolo Cittadino e dell'Unitre, ma utilizzato solo in parte dall'associazione”.

giovedì 25 giugno 2009

Lettera


Questa lettera, scritta da don Paolo Farinella, prete e biblista della diocesi di Genova al suo vescovo e cardinale Angelo Bagnasco, è stata inviata qualche settimana fa e circola da giorni su internet. Riguarda la vicenda Berlusconi, vista con gli occhi di un sacerdote. Alla luce degli ultimi fatti e della presa di posizione di Famiglia Cristiana che ha chiesto alla Chiesa di parlare, i suoi contenuti diventano attualissimi.
Egregio sig. Cardinale, viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E' il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città. Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica. Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di "frequentare minorenni", dichiara che deve essere trattato "come un malato", lo descrive come il "drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio". Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell'omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull'inazione del suo governo. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale. Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la "verità" che è la nuda "realtà". Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell'Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi "principi non negoziabili" e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono "per tutti", cioè per nessuno. Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all'integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi. Non date forse un'assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi "parlate per tutti"? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l'immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E' forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l'attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l'8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell'inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo. I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra a stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull'odio dell'avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con "modelli televisivi" ignobili, rissosi e immorali. Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l'altro 50% sotto l'influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d'interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita "dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale"? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall'eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l'etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant'Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché "anche l'imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa". Voi onorate un vitello d'oro. Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da "mammona iniquitatis", si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d'oro? Quando il vostro silenzio non regge l'evidenza dell'ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: "troncare, sopire ... sopire, troncare". Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? "Veda vostra paternità son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo ... si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest'urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti... A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire" (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una "bagatella" per il cui perdono bastano "cinque Pater, Ave e Gloria"? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: "Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix" (La Stampa, 8-5-2009). Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l'integerrimo sant'Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell'imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: "Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro" (Ilario di Poitiers, Contro l'imperatore Costanzo 5).Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei "per interessi superiori", lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile. Lei ha parlato di "emergenza educativa" che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei "modelli negativi della tv". Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l'arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del "velinismo" o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull'altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l'Italia. Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all'Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: "Non licet"? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro "tacere" porta fortuna. In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti. Genova 31 maggio 2009 Paolo Farinella, prete
dal Corriere Adriatico di oggi

Nuovo fornitore per l’energia elettrica, previstauna spesa di 170 mila eurocon un risparmio del 25%

Il Comune passa a Edison: “Costi tagliati”

Falconara Il Comune passa da Enel a Edison e taglia i costi della pubblica illuminazione: in previsione 60mila euro in meno sulla bolletta. “Con il nuovo contratto di fornitura dell’energia elettrica - spiega l’assessore ai lavori pubblici e ambiente Matteo Astolfi - avremo un risparmio pari a circa il 25% sui costi previsti. Questo è un passo fondamentale per conseguire un forte risparmio sulla bolletta elettrica e una successiva riduzione dei consumi anche attraverso la riqualificazione e il rinnovamento degli impianti di pubblica illuminazione”, osserva l’assessore Astolfi, il quale ricorda che “non esisteva un’anagrafe delle utenze e un sistema informatizzato degli impianti comunali. In questi mesi si è proceduto a un approfondito lavori di analisi delle utenze per concludere questo nuovo contratto anche grazie all’utilizzo della procedura Consip, che permette agli enti locali l’affidamento diretto al vincitore della gara”.I conteggi sono stati effettuati sui numeri del 2008: a fronte di una spesa di oltre 237mila euro, di cui circa 100mila di spese fisse, grazie alla migliore offerta di Edison si supererà di poco i 176mila euro. Quasi 62mila euro di risorse risparmiate ogni anno. Per il Comune un risparmio di 30mila euro già per il secondo semestre del 2009. Sono più di duecento le bollette che arrivano al Castello. “La nuova amministrazione – fa presente Astolfi – ha trovato un caos di utenze indescrivibile fatto di diciture sballate che non permettevano di collegare il consumo al reale contatore che lo registrava. Un esempio? La bolletta con la dicitura ‘Scuola Zambelli’ era in realtà riferita al contatore del Palabadiali. Senza questo studio preliminare sarebbe stato impossibile preparare un qualsiasi progetto per il risparmio energetico”.
dal Corriere Adriatico di oggi

“Falconara Servizi sarà chiusa”
Fiorentini annuncia la liquidazione della Srl che gestiva eventi culturali

Falconara Sarà liquidata in tempi brevi Falconara Servizi srl, la società creata dal sindaco Carletti per la gestione degli eventi culturali e delle iniziative legate al turismo e allo sport. Dopo Esino Entrate, struttura a cui era stata affidata la riscossione dei tributi, chiusa alla fine dell’anno scorso, adesso tocca a un’altra delle srl comunali, ma questa volta ci dovrebbero essere meno problemi in quanto Falconara Servizi non ha dipendenti propri o distaccati dall’ente. L’operazione, già annunciata nei mesi scorsi, verrà presentata oggi in commissione consiliare e secondo la presidente Giorgia Fiorentini è un atto necessario sotto molti punti di vista. “L’insieme delle attività - spiega - possono essere tranquillamente gestite all’interno del sistema, quindi non ha senso mantenere in esercizio questa società che comunque, essendo una srl e avendo un suo consiglio di amministrazione, pesa sulle finanze dell’ente che invece deve assolutamente tenere sotto controllo qualsiasi tipo di spesa”. “La società – prosegue la presidente della prima commissione consiliare – verrà sciolta con un atto di indirizzo e non essendoci, come in altri casi, mutui o altre difficoltà, siamo liberi di muoverci e tutte le tutte le attività verranno definitivamente ricondotte all’interno della struttura comunale”.Sempre in commissione oggi andrà anche la ricognizione prevista per legge di tutte le società partecipate (in via diretta e in via indiretta) dal Comune. “Niente di particolare - chiarisce la Fiorentini -. E’ un passaggio dovuto, dobbiamo effettuare la verifica delle quote societarie come previsto dalla normativa”. Per quanto concerne altre possibili liquidazioni, la Fiorentini non si sbilancia, ma il sindaco Brandoni aveva chiarito fin dal suo insediamento che l’obiettivo primario della sua giunta sarebbe stato quello di ridurre i costi e tagliare le spese, e le eventuali società inutili. Fra le possibili chiusure del futuro ci potrebbe essere anche quella della Asco, la società che dopo la vendita della farmacia del quartiere Stadio gestisce l’unica farmacia comunale situata al centro commerciale Le Ville, sul cui destino pesano diverse incognite legate in particolare alle difficoltà del bilancio. Al conto economico dell’ente potrebbero mancare alcuni milioni di euro a causa del ridimensionamento imposto dalla Provincia di Ancona (ma non ancora non ben definito dal punto di vista delle percentuali, la questione dovrebbe essere chiarita entro la settimana prossima) della variante di Castelferretti e la vendita della farmacia servirebbe a chiudere il buco.
MARINA MINELLI,


^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

L’aveva creata l’ex sindaco Carletti


Falconara Dopo Esino Entrate, a cui era stata affidata la riscossione dei tributi comunali, chiusa alla fine dell’anno scorso, adesso tocca a Falconara Servizi, la società creata dal sindaco Carletti per la gestione degli eventi culturali e delle iniziative legate al turismo e allo sport e da organizzare sul territorio comunale. La Srl sarà liquidata in tempi brevi perché, come spiega la presidente della prima commissione consiliare Giorgia Fiorentini, “l’insieme delle attività di cui si sarebbe dovuta occupare possono essere tranquillamente gestite all’interno del sistema, senza l’aggravio del costo di un cda”.


mercoledì 24 giugno 2009

Falconara, più vigili urbani in strada

Dal Messaggero di oggi

FALCONARA - Caccia ai decibel di troppo durante i primi turni notturni della Polizia Municipale. Dalla riunione della settimana scorsa ne esce un quadro che vede privilegiare e potenziare il settore della Sicurezza, come richiesto dalla destra del Pdl. L’idea è quella di liberare le incombenze burocratiche del Comando, dirottando più uomini in uniforme per le strade. Come? Trasferendo personale amministrativo attualmente poco impiegato al Castello, in favore degli uffici del comando di via Marconi. E’ questa una delle ipotesi sulle quali si è discusso in maggioranza. L’organico sarà rinforzato a partire dal primo luglio con l’arrivo di due unità “stagionali”. Assunzioni per i tre mesi estivi con le quali sarà possibile far fronte al turno notturno che, come già visto lo scorso anno, sarà garantito tutti i giorni almeno fino all’una, salvo due notti fino alle 2 ed una fino alle 3. Nel weekend appena trascorso, complice anche un meteo non particolarmente gradevole, le pattuglie si sono interessate prevalentemente alle attività dell’arenile. Gli chalet che hanno sfidato le temperature e dato al popolo della notte musica e balli, si sono attenute ai limiti fissati dall’ordinanza. Per Palombina, da via Marconi, si prepara un piano di monitoraggio più puntuale. Il popoloso quartiere sud, durante il periodo estivo diventa anche più frequentato per via della spiaggia e così la Municipale non vuole trascurare questo particolare momento.
Muore schiacciato dalle ruote di un Tir


Dal Corriere di oggi

Falconara Ennesimo dramma dell’immigrazione clandestina. Potrebbe essere di un ragazzo di 19 anni il corpo straziato trovato lungo la Superstrada 76. Probabilmente si era aggrappato al pianale di un tir sbarcato nel porto, o si era nascosto in un’intercapedine di fortuna, ed è caduto a terra all’altezza dello svincolo che dal casello di Ancona nord immette lungo la 76. Potrebbe essere stato travolto dallo stesso camion sotto il quale si era nascosto, o da un altro veicolo in transito. Soccorso da un’ambulanza del 118 e da una pattuglia della polizia stradale di Senigallia, era stato ricoverato all’ospedale di Torrette con gravi fratture alle gambe e un trauma toracico. Nessuna traccia del tir, il cui conducente forse non si è neppure accorto del carico umano che trasportava ed ha continuato a guidare a velocità sostenuta. Il ragazzo aveva un documento intestato ad un diciannovenne afghano, Amir Rohol. Pochi chilometri prima dell’autostrada, Amir è precipitato sull'asfalto, davanti agli occhi di alcuni automobilisti, che sono riusciti a non travolgerlo e a dare subito l’allarme. Dopo la corsa alla cittadella sanitaria di Torrette, i medici hanno tentato di operarlo, ma è morto durante l’intervento chirurgico. Come prima di lui altri migranti non in regola, che tentano viaggi come questo per sfuggire ai controlli. Uno dei testimoni ha annotato alcuni numeri di targa del camion, non ancora rintracciato.

L’ultimo squillo di morte è suonato sull’umanità in fuga dalla povertà il 29 marzo scorso, quando un giovane immigrato clandestino, forse di origine irachena, è morto al porto poco dopo lo sbarco da una motonave greca. Si era attaccato all’asse di trasmissione di un tir bulgaro. Il suo ultimo viaggio. Uno delle tante traversate della disperazione. Negli ultimi anni il flusso dei clandestini scoperti in porto è aumentato a ritmi vorticosi. Nel 2007 erano 2271 quelli che, provenienti dalla Grecia, hanno cercato di oltrepassare i controlli. Nel 2008 il loro numero è salito a 2.412. Lo scalo dorico è stato toccato da un’inchiesta su scala nazionale sulla tratta dei clandestini che incrociava il porto di Ancona, una delle basi strategiche utilizzate da un’organizzazione criminale del Kurdistan iracheno che trafficava profughi, sgominata dalla polizia. L’indagine è stata condotta in diverse città italiane e in Germania, Belgio, Svizzera, Francia e Grecia. Ad Ancona sono stati arrestati quattro iracheni di etnia curda, regolarmente residenti in Italia, accusati di aver preso in consegna centinaia di clandestini arrivati via traghetto dalla Grecia, smistandoli verso città del nord Italia o del nord Europa.


Torna per i funerali e non riparte: arrestato


Falconara Doveva tornare entro domenica a Milano perché così stabiliva la misura di sorveglianza con obbligo di dimora a cui è sottoposto. Ma Antonio Spinelli, rom di 42 anni pluripregiudicato, condannato a cinque anni e dieci mesi di reclusione per spaccio di cocaina, dopo aver ottenuto il permesso di due giorni per tornare a Falconara ed essere presente ai funerali di Romolo Spinelli, il rom 45enne stroncato venerdì da infarto, a Milano non aveva più fatto ritorno. I carabinieri di Falconara l’hanno trovato lunedì sera, due giorni dopo i funerali, al campo nomadi di via delle Caserme a Fiumesino e per questo sono scattate le manette ai polsi. E’ stato trasferito a Montacuto. Sempre ieri i carabinieri della tenenza di Falconara comandata dal tenente Matteo Demartis hanno messo in atto un ampio servizio di controllo sul territorio. Sei pattuglie hanno effettuato posti di blocco lungo la Flaminia, in stazione e al parco Kennedy, alcuni uomini in borghese hanno controllato anche negozi e aziende.

martedì 23 giugno 2009


Fiorello come Fiorello: numero uno

Ancona resta al centrosinistra: staccato l’avversario Bugaro di quasi 7000 preferenze

Ancona Ha vinto Fiorello Gramillano, senza neppure il fotofinish che in parecchi s’aspettavano, anche nel Pd. E men che meno ribaltoni. Ha vinto con il 56,76 per cento, 28.579 voti, il sindaco che neppure si voleva candidare, il preside dai capelli brizzolati. Ha vinto l’entusiasmo, come recita lo slogan elettorale, nonostante le peripezie del centrosinistra. Alla fine, Ancona si è espressa come ha sempre votato, col centrosinistra. Confermando quasi lo stesso schieramento (con l’aggiunta di Rc e l’appoggio della Sinistra) che sostenne Fabio Sturani e che ne ha poi raccolto le dimissioni il 4 febbraio. Un voto di fiducia incondizionata, ma disaffezione c’è. Nel 2006, Sturani vinse al primo turno con il 58,16 per cento, 32.663 voti. Sono prevalsi, sottolinea lo stesso neo sindaco, il radicamento dei valori della sinistra e la volontà di non far vincere la destra. “Sarò al servizio di tutti i cittadini”, dice ora Gramillano. “Sarà anche il mio sindaco”, risponde Giacomo Bugaro. E tira un sospiro di sollievo il governatore Spacca: il timore di Ancona avamposto Pdl della Regione non si è concretizzato.

L’effetto Bugaro

Dalla sua il candidato del Pdl ha di sicuro l’aver portato il centrodestra al ballottaggio dopo dodici anni e l’aver raggiunto un risultato storico per lo schieramento d’opposizione, il 43,24 per cento. Il Pdl è il primo partito della città, scavalca il Pd. Per il centrodestra era l’occasione mai avuta, l’occasione storica per tentare il sorpasso, dopo le vicende rocambolesche del centrosinistra e delle dimissioni dell’ex primo cittadino. Ora o mai più, è stato il tormentone delle ultime settimane in città. Ci sarà una seconda possibilità?

Il voto e l’astensione

Il preside ha vinto con oltre 6.800 voti di scarto. L’astensionismo abbastanza marcato ha dato una botta di qua e una di là, penalizzando di più il centrodestra. Perché alla fine la Sinistra, alla vigilia data incerta, si è presentata al voto eccome. Ha votato il 62 per cento, contro il 73 del primo turno. Oltre undici punti percentuali in meno, 9.135 voti non espressi. Gramillano è cresciuto di 4.552 voti, Bugaro di 1.953. Entrambi avrebbero potuto prendere di più. Considerati i voti del 6 e 7 giugno e l’apparentamento formale con l’Udc e con la lista civica NoiXAncona, Bugaro poteva superare le 23 mila preferenze. Discorso simile può valere per Gramillano. Non c’erano apparentamenti, ma c’erano l’appello di Duca l’avvicinamento del grillino Gallegati. Gramillano sarebbe potuto arrivare a 29.941 consensi.

Le prospettive

Gramillano rimarca autonomia e discontinuità dai partiti anche per la giunta. Sturani è stato a lungo ieri in Comune, ma nessuno scambio con Gramillano, sindaco numero 19 dal ’44 (ma più sindaci hanno svolto più mandati). In tutta la campagna elettorale, appena una chiacchierata a San Ciriaco. Ora c’è da ricostruire tutto. Il rapporto con il partito, quello con la città, attraverso l’azione amministrativa, e la macchina di Palazzo.

Investito sulla Flaminia Forse è un clandestino




Dal Corriere di oggi


Falconara Falciato da un’auto mentre attraversava la strada, cade violentemente a terra sull’altra corsia e finisce al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette con un lieve trauma cranico e qualche contusione agli arti. Tanta paura nella tarda mattinata di ieri per uno straniero, probabilmente clandestino, investito sulla Flaminia, in pieno centro abitato. L’uomo, un pakistano di 36 anni, da pochi giorni in Italia, non è in pericolo di vita ed è ricoverato in osservazione al pronto soccorso. L’investimento è avvenuto poco dopo mezzogiorno e trenta nel tratto di strada tra il sottopassaggio di Villanova e la stazione ferroviaria, nei pressi della sede dell’associazione Tenda di Abramo e dell’adiacente ponte pedonale che conduce alla spiaggia. Secondo alcune testimonianze, l’immigrato stava attraversando sulle strisce pedonali quando è stato investito da una Renault Megane condotta da un romeno di 30 anni residente a Falconara che stava transitando in direzione centro. Immediati i soccorsi, sul posto sono accorse un’automedica del 118 e l’ambulanza della Croce Gialla di Falconara, oltre a una pattuglia della polizia municipale per i rilievi. L’immigrato, interrogato in ospedale dagli agenti, non aveva documenti e si presume che sia clandestino. Subito dopo l’investimento lunghe file di auto si sono formate su entrambi i sensi di marcia, tenendo in scacco per quasi un’ora gli automobilisti, costretti a transitare a passo d’uomo. La situazione è tornata alla normalità solo verso le 13 e 30.
RIEPILOGO
Franceschini sogna la destra in declino
Intanto il suo Pd perde Milano e Venezia

Un lungo testa a testa prima del risultato finale: Guido Podestà è il nuovo presidente della Provincia di Milano. Ha staccato in volata l’uscente Filippo Penati per una manciata di voti, una vittoria al fotofinish come nelle volate di ciclismo. Quello del capoluogo meneghino è un verdetto importante, perché la posta in palio era alta. Silvio Berlusconi può tirare un sospiro di sollievo: l’uragano Patrizia non è entrato nel segreto della cabina elettorale.Con Milano, il centrodestra si è aggiudicato anche Venezia, dove Francesca Zaccariotto, candidata del Carroccio, ha sconfitto Davide Zoggia. Eppure Dario Franceschini è convito che l’esito dei ballottaggi segna “il declino del centrodestra”. Il segretario del Partito democratico ha esultato per le vittorie alla Comunali a Bologna, Firenze e Bari, dove le amministrazioni uscenti erano già tutte di centrosinistra. Così ha analizzato i numeri usciti dalle urne e il tasso di astensionismo: “Gli italiani in questa occasione votavano per eleggere i sindaci e i presidenti di Provincia, ma una parte dell'astensionismo non è fisiologico ma di scelta. Un segnale molto chiaro alla destra”. Insomma, Berlusconi dovrebbe lasciare perché la maggioranza del Paese non è più con lui: per la serie, quando anche la matematica diventa una opinione. Il Pd ha tenuto nei comuni rossi e a Padova dove Flavio Zanonato è stato costretto ad un altro avvincente testa a testa con il candidato del Pdl Marin. A conti fatti, l'unico ribaltone lo ha fatto la maggioranza di governo che a questo giro si è presa la Provincia di Lecce (che cambia colore dopo 15 anni da roccaforte della sinistra) e i comuni di Prato e Cremona. Alla faccia della destra in declino.

domenica 21 giugno 2009

Bugaro-Gramillano, è l’ora del sindaco

Sfida all’ultimo voto tra l’imprenditore consigliere regionale e il preside già al vertice della prima circoscrizione

Ancona Stavolta ci siamo sul serio. Il primo turno non è bastato a sciogliere il nodo. Ma il ballottaggio, in un modo o nell’altro, darà alla città il nuovo sindaco. Poco più di ventiquattr’ore e si sapranno i risultati. Giacomo Bugaro o Fiorello Gramillano (in rigoroso ordine alfabetico)? Uno tra i due per il dopo-Sturani, l’imprenditore consigliere regionale del Pdl o il preside già presidente della prima circoscrizione. E’ il secondo round rispetto al voto del 6 e del 7 giugno. Sono partiti in otto, otto candidati a sindaco, se la giocano in due, i più votati due settimane fa. Bugaro ha ottenuto il 33,76 per cento dei consensi, Gramillano il 40,91. Percentuali che, tradotte in numeri assoluti, significano 19.823 voti per Bugaro e 24.027 per Gramillano.

I due schieramenti

Giacomo Bugaro è il candidato sindaco del centrodestra, sostenuto in partenza da Pdl, Lega Nord e lista civica Rialzati Ancona. Fiorello Gramillano è il candidato del centrosinistra, sostenuto dall’inizio della campagna elettorale da una coalizione di sei liste, ma di sette partiti: Pd, Idv, Partito socialista, Rifondazione comunista e Comunisti italiani (sono presentati in una lista unica), Verdi, Re.

Bugaro ha optato per gli apparentamenti e quindi fanno ora formalmente parte della coalizione anche l’Udc che al primo turno ha sostenuto Andrea Speciale speciale e la lista civica NoiXAncona di Fausto Giorgi. E ha ingaggiato nell’eventuale squadra di governo Roberto Stecconi, esponente della lista Galeazzi, come richiamo all’area riformista. Gramillano ha deciso di non effettuare apparentamenti. Eugenio Duca, candidato sindaco della lista Sinistra per Ancona, ha fatto un appello al voto a sostegno del candidato del centrosinistra.

Libertà di voto

Ha lasciato libertà di voto Renato Galeazzi, due settimane fa candidato sindaco della lista Vota, Ancona che ha raggiunto l’otto e mezzo per cento di consensi. Ha lasciato libertà di voto anche Mauro Gallegati, candidato sindaco di Ancona 5 stelle - Beppe Grillo, in questi giorni in Cina, dopo l’exploit che ha sfiorato il cinque per cento dei consensi. Non ha espresso indicazioni Elisa Gasparroni, già candidata sindaco di Forza Nuova.

Il consiglio comunale

Le preferenze ai candidati al Consiglio sono ormai cosa fatta, giocata al primo turno. Ma la disposizione sugli scranni dell’aula cambia a seconda di chi vince il ballottaggio. Per entrambi i candidati, in caso di vittoria, scatterà il premio di maggioranza, considerato che nessun partito al primo turno ha avuto un consenso tale da avere comunque la maggioranza. Nel caso di una vittoria di Gramillano, scattano, in maggioranza, 18 consiglieri per il Pd, tre per l’Idv, due per la lista Rc-Pdci, uno per il Partito socialista. Non hanno eletto consiglieri i Verdi né i Repubblicani europei. Per l’opposizione, sarebbero 11 consiglieri per il Pdl, compreso il candidato sindaco, due per la lista Galeazzi, uno rispettivamente per Sinistra per Ancona, Ancona 5 stelle e Udc.

Nel caso di una vittoria di Bugaro, sono, in maggioranza, 20 consiglieri comunale per il Pdl, 3 per l’Udc e uno per la Lega Nord. Non scattano consiglieri né per Rialzati Ancona né per NoiXAncona. Per l’opposizione, sarebbero 10 consiglieri per il Pd, 2 per Galeazzi, uno rispettivamente per Ancona 5 stelle - Beppe Grillo, Idv e Rc-Pdci.

sabato 20 giugno 2009

dal Corriere Adriatico di oggi

L’esigenza di sostenere i ceti deboli c’è però “mi devono anche dire come attuare tutte quelle belle proposte”

“Grazie al Pd ma i soldi dove li trovo?”

Sgravi alle famiglie in difficoltà: Brandoni elogia Mastrovincenzo col solito punto interrogativo

Falconara “Aiuti alle famiglie in difficoltà? Ma certo che si può fare, non ho nulla in contrario, però i fondi dove li prendiamo?”. Il sindaco Brandoni potrebbe anche dire sì all’ordine del giorno “anticrisi” che il Pd presenterà nella seduta consigliare del 29 giugno, ma il problema, spiega, “sono le risorse”. “Il Pd – dice Brandoni – ci deve dire come e dove reperire la necessaria e imprescindibile copertura economica, altrimenti si tratta di una proposta solo strumentale, il capogruppo Mastrovincenzo è stato assessore e sa in quali condizioni sono le casse comunali. L’idea di per sé è buona e meritoria perché tende a sostenere le famiglie in difficoltà, però noi ora non siamo nelle condizioni per mettere in pratica un intervento del genere”. Il documento del Pd evidenzia che il “periodo di grave crisi economica e finanziaria mondiale sta determinando la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro anche in Italia” e di conseguenza “numerosissime amministrazioni comunali in Italia hanno previsto interventi di sostegno per coloro i quali hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro e per le famiglie che si trovano in condizioni di grave difficoltà economica”. Addizionale Irpef addio?In particolare i Democratici propongono di reintrodurre “la previsione di esenzione dall’addizionale Irpef per chi si trova sotto la soglia reddituale minima di 10 mila; la previsione di esenzioni per i lavoratori collocati in mobilità (licenziati) senza indennità di mobilità nel corso del 2009; la possibilità di rateizzazione ulteriore del pagamento di tasse e tariffe (mensa scolastica, asilo nido, servizi a domanda individuale) per coloro che sono stati collocati in cassa integrazione nel corso del 2009”.Inoltre secondo il Pd sarebbe necessario istituire un “fondo di solidarietà di 60mila euro” e creare un tavolo permanente locale con le organizzazioni datoriali e sindacali, il Ciof (Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione) di Ancona e la sesta commissione consiliare “al fine di monitorare la situazione economica e occupazionale del territorio e concertare l’utilizzo del fondo di solidarietà”. Altro passaggio chiave nell’odg del Pd il finanziamento, attraverso il fondo di solidarietà e a partire dal 1 gennaio 2010, di ‘tirocini formativi’ per disoccupati a causa di licenziamento o per mancato rinnovo di un contratto a termine”. I tirocini, per lo svolgimento dei quali sarà corrisposta agli interessati una borsa di 500 euro mensili, avranno una durata massima di sei mesi. “Tutte belle proposte – osserva il sindaco – ma come attuarle non viene detto. E noi siamo sempre più in difficoltà visto che anche la questione della Quadrilatero è sempre più in bilico”.
MARINA MINELLI

dal Corriere Adriatico di oggi

Lutto tra i Rom, muore d’infarto Romolo Spinelli

Falconara Lutto nel mondo della comunità Rom di Falconara. E’ morto ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, a 45 anni Romolo Spinelli, punto di riferimento della numerosa e articolata famiglia che vive nel campo nomadi di via delle Caserme. Spinelli, secondo quando appreso da fonti non ufficiali, si trovava nella sua abitazione prefabbricata all’interno del campo e si sarebbe sentito male avvertendo un fortissimo dolore al petto. Immediata la richiesta di soccorso ma nonostante il tempestivo intervento del personale del 118, per Spinelli c’è stato poco da fare, anche nonostante i tentativi dei rianimatori. Immediato il tam tam della notizia si è diffuso in tutta la comunità Rom marchigiana e soprattutto quella abruzzese. Spinelli infatti era originario di Lanciano ma da tempo si era stabilito a Falconara dove nel corso degli anni aveva conquistato un ruolo piuttosto in vista, istituzionale se vogliamo, visto che era il custode del campo nomadi di Falconara. Una figura che il Comune di Falconara aveva riconosciuto sin dal 2006 con la stipula di contratto di “collaborazione coordinata a progetto” per l’organizzazione delle attività all’interno del campo. L’incarico, allora per un anno, prevedeva un compenso mensile lordo di alcune centinaia di euro. Secondo il Comune la permanenza all’interno del campo di numerose famiglie rendeva necessaria la presenza di una figura che svolgesse un’attività di organizzazione della struttura stessa, al fine di garantirne il buon andamento, e che si assicurasse la pacifica convivenza tra gli abitanti. E Romolo Spinelli era stato ritenuto “idoneo allo svolgimento delle attività in quanto in grado di dirimere criticità” che si potevano innescare all’interno del campo”. I funerali di Romolo Spinelli sono stati fissati oggi alle 17 nella chiesa di S. Maria Goretti.

venerdì 19 giugno 2009

Falconara, Brandoni s’impegna con il prefetto: niente ronde

Firmato il Protocollo sicurezza. Tra le priorità l’emergenza extracomunitari e la lotta alla prostituzione


Dal Messaggero di oggi

FALCONARA Firmato l’accordo Comune-Prefettura sul tema della sicurezza. Ma il sindaco Brandoni dichiara alla presenza del prefetto Giovanni D’Onofrio: «Da parte nostra nessuna iniziativa autonoma». Escluse dunque le ronde. Si è svolta ieri mattina la cerimonia per la firma del protocollo d’intesa tra il comune di Falconara e la Prefettura per la sicurezza della città, presenti nell’aula consiliare i rappresentati dei Carabinieri della tenenza falconarese, il questore Giorgio Iacobone, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto. Un’opportunità, dunque, per proseguire l’intensa collaborazione già avviata lo scorso anno dal sindaco Goffredo Brandoni. Tra i punti principali dell’accordo, le due istituzioni si impegnano a mantenere e sviluppare forme più ampie di collaborazione e coordinamento tra forze dell’ordine e Polizia Municipale, sviluppare iniziative con particolare attenzione alle fasce sociali vittime di reati tramite anche lo snellimento delle procedure per la duplicazione dei documenti, e combattere lo sfruttamento della prostituzione (pratica già ampiamente avviata dalla giunta comunale). La Prefettura, in particolare, provvederà a fornire semestralmente dei dati statistici sulla criminalità nel territorio falconarese, promuoverà apposite riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica su tematiche urgenti e si adopererà affinchè la dotazione organica di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio comunale sia rafforzata.«E’ un peccato - dice il sindaco Brandoni - che questo importante protocollo non sia stato condiviso anche dall’opposizione. Falconara è situata in una posizione geografica strategica con una realtà di rom e extracomunitari maggiore rispetto ad altri comuni. In passato, inoltre, c’era l’usanza di dare tutto a tutti e oggi ci troviamo pagarne le conseguenze, come nel caso del campo nomadi. Senza fare politica e slogan, il problema sicurezza è ai primi posti del nostro programma e con questo atto cercheremo di fare passi avanti su questo tema». Brandoni, inoltre, assicura che non verranno attuate procedure autonome come le tanto discusse ronde e che l’amministrazione si adeguerà al decreto sicurezza nazionale appena diventerà legge a tutti gli effetti.Il prefetto D’Onofrio, da parte sua, ha elencato le tre linee fondamentali del protocollo d’intesa quali: eterogeneità di iniziative, sicurezza partecipata e prevenzione.
Ramti Verkiki, 25 anni, clandestino, sorpreso dai carabinieri mentre scavava

Eroina nascosta al parco, tunisino arrestato


Dal Corriere di oggi

Falconara Beccato dai carabinieri con 50 grammi di eroina dopo che aveva scavato la terra a mani nude per recuperare la droga dal nascondiglio scelto dal fornitore all’interno del parco Aldo Moro di Palombina Vecchia. Ancora una brillante operazione antidroga è stata eseguita mercoledì dagli uomini del tenente Matteo De Martis, comandante della Stazione falconarese. A finire in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è un tunisino di 25 anni, Ramti Verkiki, risultato già censurato, irregolare e senza fissa dimora. L’uomo ha provato anche a scappare ma non è andato troppo lontano, braccato da ben otto carabinieri in borghese. La trappola è scattata attorno le 18 al termine di una lunga attività di indagini e appostamenti avviata dopo l’arresto di due tunisini - A.G., di 25 anni, e A.H. di 22 - sorpresi dai carabinieri del Norm, il 10 giugno scorso vicino la stazione ferroviaria di Palombina, mentre cedevano diverse dosi di eroina a un gruppo di tossicodipendenti. In quell’occasione furono 65 i grammi di eroina poi trovati dai militari in un casolare abbandonato occupato in modo abusivo dai due magrebini clandestini. Lo spacciatore, che si presume sia legato alle attività illecite dei due pusher, stava in pratica continuando a rifornirsi dallo stesso canale di approvigionamento. I 50 grammi di droga, suddivisi in due involti, erano nascosti dietro uno dei tanti alberi del parco che confina con le scuole elementari. Al tunisino non restava che scavare e recuperare la droga per poi tagliarla in dosi da vendere ai tossici. Altre dosi di eroina sono state poi individuate e sequestrate dai militari dell’Arma all’interno dell’appartamento dove viveva da clandestino. Ieri l’udienza di convalida per direttissima: è stata disposta la custodia cautelare in carcere, nei prossimi giorni sarà processato.

giovedì 18 giugno 2009

L’ipotesi, un asse Galeazzi-Bugaro



Dal Corriere di oggi

Ancona Galeazzi lancia il sasso, Bugaro lo raccoglie. Lascia libertà di voto il leader di Vola, Ancona, non dice di votare Bugaro, ma attacca il Pd, prendendo di fatto le distanza da un possibile voto. E’ quanto basta al candidato sindaco del centrodestra. Tanto più che dalla lista Galeazzi c’è chi apre formalmente il fronte pro-Bugaro. “Il programma del candidato del Pdl è quello che si avvicina di più al nostro”, dice Gaudenzio Tavoni, che fu primo segretario della Margherita, mai entrato nel Pd. Il dado sembra tratto verso l’asse Bugaro-lista Galeazzi o almeno parte di essa. Sullo sfondo, l’indiscrezione di un accordo, in caso di vittoria del Pdl: un assessore alla lista e la presidenza del consiglio comunale a Galeazzi. Domani Bugaro chiuderà la campagna elettorale in piazza del Papa. Qualcuno dice che l’ex sindaco potrebbe anche fare un’apparizione.Il rilancio di Bugaro “La posizione di Renato Galeazzi è di buon senso, così come il suo programma elettorale che, se sarò sindaco, riprenderò in diverse parti perché compatibile con il mio”, commenta con una nota il candidato del centrodestra. “Il fatto che una personalità con i trascorsi di Galeazzi non abbia espresso una preferenza per il mio avversario (Fiorello Gramillano, candidato del centrosinistra; ndr) non può che essere letta politicamente in maniera chiara, e ciò rende merito a chi si impegna per un cambiamento vero e positivo”. Secondo Bugaro “è giunto il momento di voltare pagina in maniera democratica, ed è ora che nel centrosinistra arrivino nuovi giovani, lontani dai centri di interessi, a guidarlo. Ciò potrà avvenire solo con la mia vittoria”. I contatti di Galeazzi“Non ci sono accordi sottobanco. Abbiamo incontrato l’Udc, che poi ha fatto un’altra scelta”, dice Galeazzi. E aggiunge: “Il Pd ha incontrato Udc, Sinistra e Gallegati e si è rifiutato di incontrare noi, che in fondo dovevamo essere i primi interlocutori. Si fa l’amore in maniera clandestina, un po’ di voti della Sinistra, un po’ di Gallegati”. Ma contatti tra Galeazzi e centrodestra ci sono stati... “Contatti informali, non direttamente con me, ma con qualche collaboratore. Poi si è deciso diversamente”. E osserva: “E’ molto più strumentale quello che succede a sinistra, penso al vecchio Pci e alla vecchia Dc, alla sinistra demagogica e populista. Alla fine il giovane avvocato di Longarini diventerà alleato di Duca”. Prosegue: “Gallegati dice che sarà nell’eventuale giunta Gramillano solo se di alto profilo, ma pare che sarà una fotocopia di quella di Sturani. Non vorremmo rimpiangerlo, alla fine”.Le telefonate di SturaniGaleazzi si presenta alla conferenza stampa con gli ex Pd Cassandra Mengarelli, Antonio Luccarini, Angelo Tomassetti e Maurizio Cesarini. E attacca i corteggiamenti dal Pd. “E’ ridicolo, la base è stata contattata, si cerca di disgregare la lista”, dice. Anche Sturani ha telefonato per sollecitare un voto verso il centrosinistra. Chiamate di iniziativa personale, si dice, arrivate, tra gli altri, a Paola Bellini, Luca Bonventi (ieri assente per impegni di lavoro a Rimini) e ad Angelo Tomassetti. E non tutti avrebbero preso bene la chiamata, considerata tardiva.Si muovono i galeazzianiApre il fronte Tavoni, nonostante Galeazzi abbia sollecitato i suoi a non fare dichiarazioni di voto. Ma la Scaravelli ha aperto i giochi... “Ho preso i programmi dei due candidati - dice Tavoni - cercando di capire quale si avvicini di più al nostro: è assolutamente quello di Bugaro. E a pensarla come me è un gruppo abbastanza ampio”. Non si espone Cassandra Mengarelli, rammaricata però dal Pd: “Hanno espulso anche i non iscritti. E’ circolato un volantino contro i dissidenti e ora ci chiedono il voto. E’ un comportamento etico?”.Il retroscenaNel tam tam generale saltano fuori indiscrezioni su contatti che si sarebbero consumati alcuni giorni fa. L’idea della costituzione di uno schieramento di centro lista Galeazzi-Udc-NoiXAncona per un apparentamento unitario con Bugaro, come terzolo polo. Hanno proceduto Udc e Giorgi (anche lui apparentato), ma, dicono i fatti, non Galeazzi.

mercoledì 17 giugno 2009

Dal Corriere Adriatico di oggi

Ex amministratori

Aumento al manager Condannati a risarcire

Falconara. Dovranno risarcire in totale un danno erariale pari 21 mila euro gli otto amministratori (il sindaco Carletti e i sette assessori Fabrizio Belfiore, Marco Canonico, Susanna Cimarelli, Antonio Graziosi, Marco Paolini, Aldemaro Pietrucci e Francesco Terranova) e l’allora dirigente Gianfranco Moschini il quale si era auto attribuito una maggiorazione di indennità da city manager. Il dispositivo della sentenza 184/2009 della Corte dei Conti, pubblicata il 25 maggio scorso, condanna Moschini a rifondere un danno erariale di 12 e 800 euro, la parte attribuita all’ex sindaco Carletti è pari a 4 mila euro, mentre gli ex assessori dal canto loro dovranno pagare 600 euro. Una decisione che, sotto alcuni punti di vista, rispecchia quelle che erano le richieste del procuratore generale Alberto Avoli, il quale durante l’udienza aveva sottolineato il ruolo marginale degli amministratori i quali ora hanno, comunque, la possibilità di ricorrere in appello per capovolgere la sentenza. Il provvedimento, infatti, visto che la procura regionale della Corte dei Conti ha aperto circa 70 fascicoli sulla gestione delle finanze falconaresi, rischia di diventare un precedente ed un orientamento sulle sentenze successive.
dal Corriere Adriatico di oggi

Sopralluogo e via libera della commissione di vigilanza sui luoghi di pubblico spettacolo

La Corte del Castello al sicuro

Messa a norma per l’estate l’arena di Falconara Alta, i posti scendono a 300

Falconara La Corte del Castello di Falconara Alta, da molti anni sede privilegiata e perfetta per molte delle manifestazioni estive, è finalmente in sicurezza anche se è diventata leggermente più piccola. I posti a sedere sono passati infatti da oltre 400 a circa 300. “La commissione comunale di vigilanza sui luoghi di pubblico spettacolo - informa una nota dell’ente - ha svolto ieri mattina nella sede municipale di Falconara Alta un sopralluogo per la verifica in loco dei lavori di adeguamento e il suggestivo spazio ha ottenuto quindi il certificato di prevenzione anti-incendi e l’autorizzazione al pubblico spettacolo”.Nell’ambito dei lavori sono state anche predisposte le vie di fuga in caso di emergenza. Nell’aprile scorso la giunta comunale aveva dato parere favorevole al progetto di restauro e risanamento conservativo per la messa a norma al fine della prevenzione anti-incendi della Corte del Castello (per un costo complessivo di circa 50 mila euro) e la fine dei lavori era prevista per la metà del mese di giugno. Come da programma, sono stati completati per tempo gli interventi per la realizzazione dell’impianto di rilevazione e segnalazione fumi nei locali chiusi, che si trovano attorno alla corte, nonché nei locali deposito e lungo le vie di fuga, per le parti interne al castello, servizi igienici, spogliatoi e locali adiacenti; l’incremento delle plafoniere autoalimentate per l’illuminazione di emergenza al fine del soddisfacimento dei requisiti normativi; l’installazione dei pulsanti di emergenza lungo le vie di fuga che erano prive e adeguamento della bobina di sgancio degli interruttori generali dell’edificio; la realizzazione di un nuovo quadro generale di edificio, che va a sostituire completamente quello esistente.Il nuovo quadro presenta per ogni circuito elettrico in partenza una protezione magnetotermica differenziale ad alta sensibilità. Inoltre sono stati separati i locali con l’inserimento delle porte tagliafuoco dove possibile. Al pianoterra sono stati allestiti degli ambienti da adibire a spogliatoio e servizi igienici. “Il sopralluogo si è risolto positivamente – spiega l’assessore ai lavori pubblici Matteo Astolfi -. La commissione ha constatato che sono stati realizzati tutti gli interventi come previsto nel progetto e nonostante le difficoltà di portare a termine tutti i lavori l’obiettivo di consegnare la Corte prima dell’avvio del cartellone estivo è stato ottenuto. Quello di oggi è un passaggio fondamentale per rendere definitivamente un luogo sicuro e adeguato allo svolgimento di spettacoli pubblici. Si tratta di uno scenario unico nel nostro territorio e il mio auspicio è che possa essere sfruttato appieno”. Da diversi anni infatti erano le deroghe del sindaco di Falconara (che con un’ordinanza ad hoc autorizzava le manifestazioni all’interno del castello) a consentire lo svolgimento degli spettacoli nella corte durante la stagione estiva e la giunta Brandoni ha voluto sanare questa annosa questione. “Non si poteva andare avanti con ordinanze – aveva commentato il Sindaco – ed era assolutamente necessario mettere a norma la corte del castello sia per la sicurezza degli spettatori che per mantenere ‘vivo’ uno degli spazi più suggestivi di Falconara”.
MARINA MINELLI,

UCCISO A NAPOLI TRA L'INDIFFERENZA
DEI PASSANTI









NAPOLI - I sicari arrivano in moto, contromano, in via Pignasecca con il casco in testa. Sono le 19.47 del 26 maggio scorso: i killer, otto, sembrano giovani, entrano nella stazione di Montesanto a Napoli della Cumana impugnando mitragliette e sparano ad altezza d'uomo. E' la guerra di camorra tra i Sarno-Ricci ed i Mariano. Nel mirino finisce, però, per errore, un musicista romeno che si guadagna da vivere suonando sui treni la fisarmonica.

Si chiama Petru Birlandeanedu, colpito a una gamba e al torace mentre cerca riparo nella stazione sotto gli occhi terrorizzati della moglie. La donna cerca di aiutarlo a scappare da quella pioggia di fuoco: Petru arriva ai tornelli e cade al suolo. Accanto ci sono altri viaggiatori che manifestano indifferenza. C'é chi parla al telefonino. Si vede addirittura un passeggero che si preoccupa di obliterare il biglietto. E' un attimo, poi scappano tutti. La moglie di Petru grida cercando aiuto, attorno è il deserto. L'ultima immagine è quella della donna in lacrime.

Le sequenze del terrore e dell'indifferenza rimaste impresse nelle immagini del nastro del sistema di videosorveglianza della Cumana sono pubblicate oggi dal quotidiano Il Mattino. I fotogrammi sono stati acquisiti dalla polizia e trasmessi nel fascicolo d'inchiesta coordinato dai pm della Dda.

martedì 16 giugno 2009

Brandoni pellegrino a Loreto




Dal Corriere di oggi

Falconara C’era anche Goffredo Brandoni fra le migliaia di persone che sabato sera sono partite da Macerata alla volta di Loreto per quello che è diventato un importante ed immancabile appuntamento della fede. Il Sindaco di Falconara, in processione da privato cittadino e dunque senza indossare la fascia tricolore, aveva in mente già l’anno scorso di effettuare il pellegrinaggio, ma alcuni motivi personali gliel’avevano impedito. “E’ stato massacrante – dice – ma bellissimo, un’esperienza fuori dal comune, davvero meravigliosa e coinvolgente, insieme a tanta gente sconosciuta che si è fatta forza e coraggio lungo il cammino”.

“Sono molto felice di avere rispettato il mio impegno - aggjunge Brandoni - il mio voto fatto alla Madonna un anno fa quando sono diventato sindaco”. Pellegrino anonimo (persino la prenotazione del posto nel pullman verso Macerata era stata fatta sotto un altro nome), Brandoni per il misterioso impegno di sabato sera (catalogato in agenda come “strettamente personale”) ha anche rinunciato alla trasferta con l’Ancona che si giocava la serie B a Rimini.


Sottopassi, lavori anti-allagamenti


Falconara In questi giorni gli operai del Cam, coordinati dal personale dell’Ufficio Tecnico del Comune, stanno completando i lavori per l’intervento di miglioramento del flusso di pompaggio delle pompe sommerse del sottopasso pedonale per l’accesso in spiaggia antistante alla stazione. “Si tratta dell’ultimo stralcio di un progetto redatto dal personale dell’Ufficio Tecnico comunale – informa una nota – che ha interessato tutti i sottopassi per l’acceso in spiaggia dei pedoni e che intende garantire un rapido deflusso delle acque piovane”. In particolare l’intervento eseguito per il sottopasso della stazione ferroviaria riguardava la sostituzione di un pozzetto e delle tubazioni per la raccolta dell’acqua per aumentare la velocità del deflusso e limitare i disagi collegati ad eventuali allagamenti. Sempre per quello che riguarda gli interventi destinati al miglioramento della fruibilità dell’arenile, l'assessore ai Lavori Pubblici Matteo Astolfi fa sapere che è stata completata l’installazione del nuovo impianto di amplificazione in spiaggia e che sono stati installati anche i pannelli di segnalazione degli accessi e di localizzazione degli stabilimenti balneari. “Nel frattempo stanno continuando i lavori manutenzione ordinaria e ripristino impianti - spiega l’assessore Astolfi - anche a seguito dei disagi creati dalla straordinaria ondata di maltempo che ha colpito Falconara nelle scorse settimane”. In quella occasione i sottopassi erano stati totalmente allagati a causa dell’incapacità della rete fognaria di ricevere una tale quantità di acqua.


Tanti applausi in piazza per i talenti della musica


Falconara Tanti applausi sabato sera per i vincitori del concorso musicale “Città di Falconara premio Federico Marini”, che si sono esibiti in piazza Mazzini insieme ad alcuni giovani musicisti e cantanti falconaresi. Sul palco i cinque ragazzi che hanno conquistato il primo posto della sessione solisti: i giovanissimi Leonardo Mannini, Marco Fabio Cola e Gianandrea Giacchetta e i pianisti Jian Wang e Luca Cubisino. Con loro sono stati ospiti della serata i “Ricreazioni Violinistiche” Violin Ensemble, il Coro di Voci Bianche Artemusica (due bimbi di età tra 5 e 12 anni diretti da Angela De Pace con il pianista Stefano Grassoni), i tenori Paolo Messina e David Mazzoni, Giovanna Gasparetti, il duo di arpe Margherita Burattini e Michela Amici, e il duo chitarra-pianoforte Caterina e Roberta Serpilli. “Questa prima edizione del concorso è stata un successo superiore al previsto con la partecipazione di una quarantina di concorrenti, provenienti anche da Conservatori fuori regione ed è la dimostrazione di quanto sia importante promuovere iniziative di questo genere” ha spiegato l’assessore alla cultura Stefania Signorini. Per avvicinare il più possibile un pubblico anche di non esperti, nel programma sono stati inseriti pezzi sia di autori classici, come Bach, Vivaldi, Mozart, Pergolesi, Chopin, Schumann e Puccini, che di compositori moderni come Villa Lobos, Albeniz e Piazzolla.


Vicesindaco all’Udc, l’avanzata di Bugaro
Il candidato del Pdl: “Accordo strutturale non elettorale”. Speciale: “E’ la decisione migliore”

Ancona L’Udc si prepara ad esprimere il nome del vicesindaco mentre il Pdl attende ora l’arrivo del ministro Sacconi. Continuano le grandi manovre in area centrodestra dopo aver ufficializzato l’apparentamento Pdl-Udc: Bugaro ieri ha fatto fa sapere che assegnerà l’incarico al partito di Speciale. Mentre per la giunta, se ne prevede una con 12 assessori, si dovrà attendere il post ballottaggio. L’intesa raggiunta tra i due partiti vedrebbe, in caso di vittoria della coalizione del centrodestra, l’ingresso in consiglio di Ippoliti e Sanna. Lasciando però fuori dagli scranni consiliari i candidati del Pdl Aristide Corazzi e Claudio Di Patrizio.

La pari dignità per gli alleati

“Vogliamo pari dignità tra le forze politiche della coalizione - commenta il candidato Pdl – Non ci pieghiamo a logiche di parte e la presenza dell’Udc è una garanzia, un partito che viene dalla storia essendo nel dna del Paese”. Quello descritto da Bugaro è un “accordo non elettorale ma strutturale. E rispondo quindi a Lodolini che non ci sono trattative e non è un mercinomio ma ci sono accordi sullo sviluppo della città. Anche questa volta il segretario del Pd non ha perso occasione per tacere”. Con Galeazzi invece “il dialogo è aperto e vedremo se porterà a qualcosa”. Intanto l’accordo con l’Udc è sintetizzato come l’unione delle forze su base programmatica, “marciando insieme e condividendo gli stessi valori come accade sulla scena europea. – aggiunge Bugaro – Una sintonia sulla condivisione della famiglia come nucleo fondante della società, con le politiche fiscali, l’assistenza ed il volontariato. Il tutto quindi con la persona al centro del programma, soprattutto quelle persone che hanno dei disagi. Siamo una coalizione di moderati e riformisti oltre ad avere una cultura cattolica ma al tempo stesso laica nelle istituzioni”.

La filosofia di Speciale

L’avvocato Speciale sottolinea le due possibilità che si sono profilate dopo il primo turno, “scegliere oppure stare alla finestra ma quest’ultima opzione non aiuta la città a risolvere i problemi. E l’apparentamento in questa situazione permette di mantenere gli impegni su Ancona mettendo al centro la persona, la famiglia e le associazioni. Non ci sono state spatizioni”. Poi l’auspicio: che gli elettori Udc e chi non ha votato sostengano Bugaro. Andando intanto verso il voto del 21 e 22, il candidato a sindaco del Pdl aspetta l’arrivo del ministro al Lavoro, Sacconi, fissato per giovedì “si parlerà dei problemi di lavoro e ammortizzatori sociali. Situazioni che colpiscono anche noi basti pensare ai dipendenti di Fincantieri”. Venerdì ci sarà forse Casini.