martedì 23 giugno 2009

RIEPILOGO
Franceschini sogna la destra in declino
Intanto il suo Pd perde Milano e Venezia

Un lungo testa a testa prima del risultato finale: Guido Podestà è il nuovo presidente della Provincia di Milano. Ha staccato in volata l’uscente Filippo Penati per una manciata di voti, una vittoria al fotofinish come nelle volate di ciclismo. Quello del capoluogo meneghino è un verdetto importante, perché la posta in palio era alta. Silvio Berlusconi può tirare un sospiro di sollievo: l’uragano Patrizia non è entrato nel segreto della cabina elettorale.Con Milano, il centrodestra si è aggiudicato anche Venezia, dove Francesca Zaccariotto, candidata del Carroccio, ha sconfitto Davide Zoggia. Eppure Dario Franceschini è convito che l’esito dei ballottaggi segna “il declino del centrodestra”. Il segretario del Partito democratico ha esultato per le vittorie alla Comunali a Bologna, Firenze e Bari, dove le amministrazioni uscenti erano già tutte di centrosinistra. Così ha analizzato i numeri usciti dalle urne e il tasso di astensionismo: “Gli italiani in questa occasione votavano per eleggere i sindaci e i presidenti di Provincia, ma una parte dell'astensionismo non è fisiologico ma di scelta. Un segnale molto chiaro alla destra”. Insomma, Berlusconi dovrebbe lasciare perché la maggioranza del Paese non è più con lui: per la serie, quando anche la matematica diventa una opinione. Il Pd ha tenuto nei comuni rossi e a Padova dove Flavio Zanonato è stato costretto ad un altro avvincente testa a testa con il candidato del Pdl Marin. A conti fatti, l'unico ribaltone lo ha fatto la maggioranza di governo che a questo giro si è presa la Provincia di Lecce (che cambia colore dopo 15 anni da roccaforte della sinistra) e i comuni di Prato e Cremona. Alla faccia della destra in declino.

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