venerdì 31 ottobre 2008

A sfilare in piazza tanti studenti quanta ignoranza




Quanti fossero continuerà ad essere oggetto di polemica e discussione. E fin qui tutto nella norma. Chi spara una cifra e chi, quella cifra, è pronto a contraddirla. I manifestanti c’erano, armarti di bandiere, fischietti e tanta candida ignoranza sul decreto Gelmini per il quale sono scesi in piazza. Contraddizioni, falsa informazione, mistificazione. Tante, troppe, le imprecisioni (ma il termine è fin troppo gentile) sparate ieri dai manifestanti. Visto che abbiamo il vizio di registrare tutto su nastro ecco qua la fiera delle balle e della falsa informazione. Prova provata del virus di politicizzazione che ha infettato gran parte della folla riversata ieri a Roma.
La domanda posta a ognuno in fondo era semplice: perché sei qui a manifestare e quale punto del dl Gelmini non ti piace? “Perché chiuderanno tutti gli istituti con meno di cinquecento persone”, si sfoga un ragazzo del liceo. Ma davvero la scure del duo Tremonti-Gelmini si abbatterà senza scrupoli sulle scuole più piccole? Ovvio che no. Nessuna scuola sarà chiusa. Semmai verrà unificato il personale amministrativo con un unico preside e un unico segretario per due scuole vicine. Misura che, udite udite, era già stata prevista dal precedente governo.
Altra testimonianza: Luca, romano, primo anno a Sociologia, in piazza perché con il maestro unico la scuola italiana rischia di sprofondare nel baratro, “un ragazzo può avere antipatia di un maestro, non avere un buon rapporto con lui e poi va a finire che gli mette i brutti voti, deve essere specializzato in informatica e in altre cose, insomma non va bene”. Quanta confusione. Il maestro unico, in realtà non deve essere specializzato in nessuna materia in particolare, anzi, in qualità di insegnante prevalente verrà affiancato da altri maestri di inglese e di religione. C’è poi un fatto che molti ieri in piazza ignoravano. I tre maestri in vigore oggi hanno tutti la medesima formazione, che insegnino italiano o matematica. E ancora, sentite Sara, universitaria venuta da Livorno a protestare perché “la Finanziaria fa un mucchio di tagli ingiustificati e poi non avremo più una scuola pubblica e la libertà di andare a scuola, ci privatizzeranno tutte le università”. I tagli ci sono, è vero, ma mirano alla razionalizzazione delle risorse. La scuola e l’università pubbliche rimarranno e nessuno sarà privato di tale diritto fondamentale. Sara, si tranquillizzi, potrà continuare i suoi studi e non troverà mai un Tremonti ad impedirle l’ingresso in facoltà.
Non ci rassegniamo. Per dimostrare che non tutti sono così disinformati cerchiamo qualcuno più grande. Anche perché, per l’età, anche lui dovrebbe avere avuto uno di quei mostri che oggi chiamiamo maestro unico: “E’ un ritorno al passato. Oggi i ragazzi devono abituarsi a diversi riferimenti. Non ha le competenze necessarie per insegnare tutto, è giusta la diversificazione delle competenze. Mica siamo tuttologi!” e lancia un sorriso compiaciuto come se quello che ha detto avesse qualche senso.
Ci interrompe Livia, insegnante di matematica che ci dice che è terrificata dall’idea di insegnare italiano perché si deve riaprire la grammatica e spolverare l’abbecedario. E qui, anche il maestro, appare disinformato: nessuno le ha detto che il 30% dei risparmi della riforma, per legge, saranno reinvestiti nella formazione del personale della scuola per potenziare lo sviluppo della carriera professionale. E non solo. Il suo stipendio verrà aumentato. Ma forse non è abbastanza neanche questo.
Altro incubo sventolato ieri dai sindacati: il maestro di sostegno sparirà dalla scuola pubblica. E anche qui la notizia appare sbagliata. Ed è lo stesso Ministero a garantire che gli insegnanti di sostegno sono novantatremila e tali resteranno. Anche il pericolo del sovraffollamento delle classi non ci sarà: gli alunni saranno in media 18 per classe e potranno arrivare al massimo a 26, non uno di più. “Berlusconi vuole un popolo di ignoranti” - ci ha urlato un vecchio maestro in pensione - “ per questo smantella tutta la scuola”. Pareva, ieri, di sentire il bue dare del cornuto all’asino. Perché moltissima gente scesa in piazza ieri ignorava, nel vero senso della parola, i punti salienti del decreto.

Da l'Occidentale
Controlli sui phone center:


uno rischia la chiusura





Dal Carlino del 31 Ottobre



Va verso la chiusura il Phone Center Hossain di via Flaminia, in zona centro. In seguito a una serie di controlli a tappeto su tutte le attivita' falconaresi operanti in questo settore, i carabinieri della Tenenza di Falconara, guidati dal tenente Matteo Demartis, hanno denunciato il titolare del call center per violazione alla normativa sul terrorismo, perche' ometteva di registrare i nominativi degli utenti. Una violazione che potrebbe costare all'imprenditore, originario del Bangladesh, alcuni giorni di chiusura. I militari della tenenza falconarese, entrati ieri mattina, hanno passato al setaccio una decina di attivita', controllando l'identita' di un gran numero di persone. Nella mattinata di ieri e' stato inoltre identificato quello che e' ritenuto l'autore di una rapina compiuta a giugno scorso nella tabaccheria Asterix di via Cesanelli: si tratta di un marocchino di 26 anni, T. S., individuato dai carabinieri di Falconara grazie a controlli incrociati sulle imporonte digitali. L'uomo e' stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Ancona, ma il provvedimento gli e' stato notificato in carcere, dove era detenuto per altri reati. Anche i vigili urbani di Falconara, in collaborazione con la Asur, hanno avviato uno screening dell attivita' che trattano prodotti alimentari, dopo l'incontro organizzato nei giorni scorsi dall'assessore Raimondo Mondaini.
Scattano le multe per lucciole e clienti



Dal Corriere del 31 Ottobre


FALCONARA – E’ stata firmata ieri dal sindaco Goffredo Brandoni l’annunciata ed attesa ordinanza che dovrebbe contrastare “l’esercizio della prostituzione nel territorio falconarese”. L’atto verrà presentato questa mattina dal Prefetto di Ancona Giovanni D’Onofrio al Comitato per l’ordine e la sicurezza (di cui fanno parte i vertici di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza), mentre il Sindaco oggi incaricherà il Comandante della Polizia Municipale Stefano Martelli di dare attuazione ed esecuzione al provvedimento. L’ordinanza, messa in campo per arginare il fenomeno (che è stato riscontrato dallo stesso primo cittadino durante sopralluogo effettuato di persona, assieme al Questore di Ancona Giorgio Iacobone, nelle zone periferiche del Comune di Falconara nella serata di lunedì 6 ottobre), prevede multe salate, fino a 300 euro, per prostitute e clienti che già da stasera potrebbero incorrere in spiacevoli sorprese. Il sindaco Brandoni ordina infatti “il divieto a chiunque di contrattare, sulla pubblica via e su tutte le aree soggette a pubblico transito del territorio comunale di Falconara Marittima, prestazioni sessuali mercenarie con qualsiasi persona sia dedita al meretricio”. Non solo perché “è altresì fatto divieto – prosegue l’atto amministrativo - di esercitare l’attività di meretricio mediante inequivocabili forme di adescamento”. Insomma dopo l’istituzione del divieto di fermata in via Clementina (la strada che collega la Rocca con Chiaravalle) e nelle periferie considerate più a rischio, il sindaco Brandoni dà un altro giro di vite andando a colpire nel portafoglio clienti e prostitute. Chiunque violerà le disposizioni di cui sopra sarà soggetto, infatti, “alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di euro 300”. “Ribadisco – prosegue il sindaco Brandoni – per l’ennesima volta che uno degli aspetti che più caratterizza il mio modo di amministrare la città è quello di vivere quotidianamente e in prima persona i bisogni reali dei miei concittadini, gli stessi che continuamente mi esternano la necessità di ristabilire un contesto di legalità, vivibilità e decoro per Falconara”. “Anche questa – conclude Brandoni – non è che una delle tante iniziative intrapre (leggi controlli sulle abitazioni occupate da stranieri avviate proprio all’inizio di questa settimana e sulle attività commerciali), e che intraprenderemo, al fine di soddisfare nel miglior modo possibile le esigenze dei falconaresi e per restituire ordine ad una città nella quale, purtroppo, nel corso di questi ultimi anni si è perso il senso del rispetto delle regole”. Secondo il consigliere regionale del PdL Giacomo Bugaro “è meglio avere un sindaco meglio sceriffo piuttosto di un dilapidatore”. “Lo sceriffo – dice Bugaro – è innanzitutto colui che fa rispettare la legge e in genere contrasta i malfattori. Nel merito, gli strali che puntualmente vengono rivolti al primo cittadino di Falconara dalle sinistre sono totalmente privi di contenuti e si potrebbero commentarsi da soli”. Bugaro infatti ricorda che Falconara è stata consegnata nelle mani del nuovo Sindaco, “in condizioni pietose e Brandoni, nel vivo apprezzamento della popolazione, sta riportando gradualmente la normalità”.

Preso il rapinatore delle tabaccherie




FALCONARA - I carabinieri della tenenza di Falconara sono risaliti all’autore di una rapina compiuta nel giugno dello scorso anno nella tabaccheria Asterix di via Cesanelli a Falconara (nella foto), un colpo che aveva fruttato poco meno di mille euro. Tari Skandir, marocchino di 26 anni, da diverso tempo in Italia da irregolare e senza fissa dimora, era già in carcere per un’altra rapina analoga, commessa nell’aprile scorso in una tabaccheria di Ancona. Così l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale per il colpo da Asterix gli è stata notificata nella cella del carcere di Montacuto. Il 18 giugno del 2007, verso l’ora di chiusura, un giovane straniero aveva minacciato la tabaccaia con un coltello e s’era fatto consegnare l’incasso di giornata. Era a volto scoperto e così la titolare del negozio ne aveva memorizzato le sembianze, riuscendo a fornire un identikit abbastanza preciso. E poi la veloce sequenza della rapina era stata registrata da una telecamera a circuito interno. Così quando nell’aprile scorso Skandir era stato arrestato per un’altra rapina commessa in una tabaccheria di Ancona, i carabinieri della tenenza guidata dal tenente Matteo Demartiis hanno messo a confronto la sua foto segnaletica con il volto immortalato da Asterix. Per gli investigatori non c’erano dubbi, così la procura ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di un nuovo ordine di cattura a carico del magrebino.

giovedì 30 ottobre 2008

La pace con l’Api vale tredici milioni




Dal corriere del 30 Ottobre


FALCONARA – Sottoscritta ieri mattina in Comune la convenzione fra l’ente e la raffineria Api che non solo chiude tutti i contenziosi legali, ma secondo il sindaco Goffredo Brandoni, “apre una nuova era nei rapporti fra la città e l’azienda”. “Fra i danni fatti dalle passate amministrazioni di centrosinistra – ha fatto notare Brandoni – c’è anche questo, il non aver mai voluto portare avanti un dialogo sereno con l’Api”. Adesso il Comune guidato dalla maggioranza di centrodestra ha deciso di cambiare registro perché, come ha fatto notare l’assessore al bilancio Marina Mancini, “una azienda come questa ha tutto l’interesse ad avere rapporti pacifici sul territorio”. “Questo – ha precisato l’assessore all’ambiente Matteo Astolfi – è l’avvio di un percorso nuovo e ci saranno benefici su tutti, con la massima trasparenza da entrambe le parti”. Primo vantaggio per il Comune i tre milioni di euro che arriveranno a seguito della transazione legata ai contenziosi civili ed amministrativi e grazie ai quali, ha precisato la Mancini, “siamo riusciti a chiudere gli equilibri di bilancio”. Pilastro dell’accordo il “nulla osta” del Comune alla realizzazione, da parte dell’Api, di due nuove centrali termoelettriche a ciclo combinato della potenza di 580 Mwe. “Impianti di nuova generazione e della massima efficienza – ha chiarito Mauro Sartori, ad di Api Nova Energia – grazie alle quali potremo migliorare i parametri ambientali. Le nuove centrali non solo non aumenteranno le emissioni inquinanti della zona, ma le diminuiranno. E’ il punto di partenza di uno sviluppo virtuoso, avremo un sito competitivo e molte occasioni di lavoro”. Giovanni Cogliati ad di Api che ha evidenziato l’obiettivo di “costruire insieme qualcosa che sia più che tollerabile, aumentando gli investimenti per contenere le emissioni”, si è detto compiaciuto per l’atteggiamento dell’amministrazione che “accoglie gli stimoli di una imprenditoria sana”. La convenzione firmata da Brandoni e Ferdinando (presidente di Api energia e Api nova energia) e Ugo Brachetti Peretti (presidente di Api anonima petroli italiana e di Api raffineria porterà al Comune circa 13 milioni di euro: i tre della transazione legale, un milione di euro di una convenzione del 1997 e, nell’ipotesi di analoga deliberazione autorizzativa alle costruzione delle due centrali da parte della Regione Marche e del conseguente Decreto del Ministero delle Attività Produttive, l’Api verserà, a titolo di compensazione, altri 6.600.000 di euro. Inoltre, in forza di un Decreto dello Stato giungeranno, attraverso il Ministero, arriveranno al Comune ulteriori 2.300.000 di euro per opere di mitigazione dell’impatto ambientale. Infine sarà costituita una Fondazione, alla quale parteciperà il Comune, con lo scopo di offrire supporto finanziario ad iniziative, opere e strutture comunali dedicate alla tutela dell’ambiente e della sicurezza. Circa dieci milioni di euro saranno interamente devoluti per le opere pubbliche e di risanamento ambientale. L’Api, inoltre, si impegna: a non superare gli attuali livelli di emissione degli inquinanti, anzi ad abbatterli con il continuo miglioramento dei sistemi produttivi; a costituire, d’intesa con il Comune, un osservatorio con cui monitorare gli aspetti ambientali e la sicurezza; a favorire il massimo coinvolgimento delle imprese di Falconara nei lavori di costruzione delle centrali e a utilizzare, conseguentemente, manodopera locale.




Pd all’attacco: “Sindaco sceriffo”



FALCONARA – “Quello di ieri è solo l’ultimo fotogramma di un film che non avremmo voluto vedere, che delinea l’immagine di un sindaco sempre più sceriffo, dedito ad azioni eclatanti e spettacolari”. I consiglieri del Pd commentano l’intervento di Brandoni, insieme a vigili e carabinieri, per controlli in una casa lungo via Flaminia. “In poco tempo – dicono – ha rincorso per le campagne ragazzini afgani affamati; ha indignato dirigenti scolastici, genitori, alunni dopo aver fatto irruzione nelle scuole, strappando volantini sindacali che promuovevano una libera e democratica assemblea e violando platealmente una giurisdizione che non gli appartiene; ha fatto ronde notturne per verificare la lunghezza delle gonne delle prostitute, al fine di ‘ristabilire’ un presunto decoro nella nostra città, dimenticando volontariamente che una seria lotta alla prostituzione la si conduce perseguendo soprattutto i clienti e chi sfrutta queste donne. E ha fatto rimuovere forzatamente cartelloni del Pd mentre non aveva mostrato altrettanto sdegno per le affissioni abusive di Forza Nuova”. Secondo il Pd Brandoni si è fatto “scientificamente ritrarre in mezzo a carabinieri e vigili che facevano il proprio lavoro”.

mercoledì 29 ottobre 2008

Il nostro sindaco





Mi permetto una riflessione. Per la prima volta a Falconara una amministrazione comunale sta dando risposte sul problema sicurezza ai cittadini. Il nostro primo cittadino, definito sindaco sceriffo, sindaco fascista, sindaco solo del centrodestra, sindaco della raffineria, sindaco strappa manifestini, e' sceso in campo in prima persona. Per me e' un sindaco con i coglioni. Buon lavoro Goffredo
Blitz nelle palazzine dei clandestini di via Flaminia

Carabinieri e vigili urbani in azione.

Arrestato un proprietario, un immobile sotto sequestro





Dal Corriere del29 Ottobre


FALCONARA - Il sequestro di un immobile, un arresto per violazione delle norme antiterrorismo, otto persone fermate per la verifica dei documenti (di queste quattro sono risultate poi irregolari) e il rinvenimento di due ciclomotori rubati sono il bilancio del blitz effettuato ieri mattina dalla polizia municipale e dai carabinieri della tenenza di Falconara in tre palazzine lungo via Flaminia. All’operazione, iniziata intorno alle 8 e dopo un briefing al comando della Municipale, hanno preso parte anche il sindaco Goffredo Brandoni e l’assessore alla sicurezza Loriano Petri, i quali hanno seguito passo passo le diverse fasi dell’intervento compiuto in “perfetta sinergia”, come hanno fatto notare gli amministratori cittadini, tra le forze dell’ordine a seguito delle segnalazioni dei residenti. Il comandante dei vigili falconaresi Stefano Martelli, con otto agenti, e otto carabinieri agli ordini del comandante della tenenza falconarese il tenente Matteo Demartis hanno passato al setaccio tre palazzine (ai numeri civici 542, 553 e 555 di via Flaminia) nei pressi del cavalcavia di fronte a via Mameli, controllando complessivamente undici appartamenti. Obiettivo delle forze dell’ordine era proprio quello di controllare l’utilizzo delle abitazioni adibite nella quasi totalità dei casi a dormitori di fortuna. Fatta eccezione per le cucine e i bagni, all’interno delle singole stanze sono stati trovati in media quattro-cinque posti letto occupati da stranieri. Agenti e carabinieri, sotto gli occhi di molti cittadini che, incuriositi dal dispiegamento di forze, si erano raggruppati nella zona, hanno portato in tenenza otto stranieri per l’identificazione e per la verifica dei documenti in loro possesso. Per quattro di loro, risultati irregolari, è stata avviata la procedura di espulsione. Per uno dei proprietari, che dava ospitalità ai clandestini, è scattato l’arresto per la violazione della normativa antiterrorismo. Nel corso del blitz sono stati rinvenuti anche due scooter risultati rubati, caricati su un mezzo dell’Aci e trasportati al comando dei vigili. Durante gli ulteriori controlli compiuti nel corso della mattinata dagli agenti della Municipale, alcuni stabili sono risultati non rispondenti alle normative sulla sicurezza degli impianti. Nel frattempo i militari dell’Arma hanno portato a termine le procedure legate all’arresto e alle identificazioni, ponendo sotto sequestro l’intero stabile in cui sono state riscontrate le violazioni delle normative antiterrorismo. Infine è stato disposto anche lo sgombero di un’area condominiale a ridosso della linea ferroviaria degradata e invasa dai rifiuti. Sul posto sono intervenuti operai e mezzi del Cam che hanno provveduto a ripulire l’area in questione. “L’operazione - fa sapere una nota del Comune - arriva a sei mesi esatti dall’elezione a sindaco di Goffredo Brandoni, da sempre molto sensibile al fenomeno e attentissimo ai problemi di sicurezza”. “Questo è il giorno uno, gli interventi continueranno” ha dichiarato Brandoni visibilmente soddisfatto per l’esito dei controlli. “Sono situazioni drammatiche - ha osservato l’assessore Petri -. Queste persone cercavano una vita migliore ed ecco in quali condizioni sono ridotti a vivere. E’ assurdo, bisogna aiutarli a stare meglio nel loro paese e non farli venire qui per sfruttarli”.
I residenti applaudono dalle finestre: “Finalmente”
FALCONARA - La situazione, sotto molti punti di vista anomala, del palazzo di via Flaminia 553 era stata segnalata anche dai residenti e dai titolari degli esercizi commerciali che per qualche settimana avevano raccolto delle firme poi presentate all’amministrazione comunale. “Come abitanti ed esercenti - hanno scritto i promotori della petizione - lamentiamo la presenza di una discarica a cielo aperto nel retro del civico 553, ben visibile dalla prima rampa dei gradini del cavalcavia. Tale zona usata anche per bisogni personali dagli abitanti dei condomini sul lato opposto delle nostre abitazioni”. Il che produce cattivo odore e un’invasione di mosche ed insetti per vari mesi all’anno. “Nei cassonetti adibiti alla raccolta di rifiuti organici - proseguono i firmatari della petizione - vengono puntualmente scaricate bottiglie in vetro, carcasse di animali e altro. Nelle ore serali, quando c’è più calma, sono ben visibili passaggi frequenti di ratti attorno e sotto il cavalcavia. E lo stato di cose può essere benissimo confermato anche dal Cam”. Ieri mattina, all’arrivo di polizia municipale e carabinieri, i numerosi residenti che si sono affacciati dalle finestre hanno manifestato apertamente il loro apprezzamento per l’intervento del sindaco Brandoni. “Bravo sindaco, era ora. Non se ne poteva più, questo palazzo era una vera indecenza” hanno dichiarato anche molti passanti al primo cittadino impegnatissimo a coordinare le operazioni. “Mantengo fede a un impegno preso con gli elettori riguardo al delicato tema del controllo del nostro territorio e della sicurezza” ha commentato Brandoni precisando che un intervento del genere (“il primo di una lunga serie” ha garantito il sindaco) non sarebbe stato possibile senza “la preziosissima collaborazione delle forze dell’ordine”.
“E’ il primo di tanti controlli”
FALCONARA - “Uno degli aspetti che più caratterizza il mio modo di amministrare la città è quello di vivere quotidianamente e in prima persona i bisogni reali dei concittadini che continuamente mi esternano la necessità di ristabilire un contesto di legalità, vivibilità e decoro”. Il sindaco Brandoni ieri mattina era in via Flaminia insieme agli agenti della polizia municipale e ai carabinieri per supervisionare le operazioni di controllo di quella che, afferma, è solo la prima “di tante iniziative”. “Vogliamo restituire ordine a una città dove negli anni si è perso il senso del rispetto delle regole”, osserva Brandoni che ha ringraziato il comandante della tenenza di Falconara Matteo Demartis e i suoi carabinieri e il comandante Stefano Martelli e gli agenti Municipale.

martedì 28 ottobre 2008

Multe da 250 euro alle prostitute troppo svestite








Dal Messaggero del 28 Ottobre
FALCONARA Saranno sanzionate con un multa che può arrivare a 250 euro le lucciole che esibiranno in strada abiti troppo succinti. E' pronta la bozza dell'ordinanza con la quale il sindaco Goffredo Brandoni vuole debellare il fenomeno della prostituzione - maschile e femminile - dalle strade a luci rosse del territorio falconarese. Dopo l'aumento dei controlli notturni per far rispettare i divieti di sosta e fermata già presenti in via Clementina, Castellaraccia e ss 16, ecco l'annunciato inasprimento delle norme. Il provvedimento è stato inviato la settimana scorsa al prefetto Giovanni D'Onofrio per una "consulenza" prima dell'approvazione. Toccherà poi alla Polizia Municipale, coordinata dal nuovo comandante Stefano Martelli, renderlo esecutivo. Il prefetto ha dato il suo ok di massima ma resta qualcosa da rivedere e per questo oggi pomeriggio Brandoni sarà ricevuto in Prefettura. L'argomento prostituzione era stato già affrontato dal primo cittadino in una riunione con i colleghi Daniela Montali di Chiaravalle e Gerardo Cingolani di Montemarciano. Mentre la prima si era detta fermamente contraria a punire le prostitute ma pronta a usare il pugno di ferro con i clienti, Cingolani per il momento aveva preferito far aumentare i controlli nei punti caldi della strada. Brandoni sembra però non voler abbassare la guardia. E così, alla presenza di viados o prostitute che indossano abiti che non lasciano spazio alla fantasia, arriverà la mano ferma delle forze dell'ordine per elevare la sanzione pecuniaria. E se Montemarciano per ora pare non voler applicare l’ordinanza falconarese, a punire le lucciole senza veli ci pensa il tribunale di Ancona. Ne sa qualcosa una maitresse che aveva “esposto” una delle sue ragazze che richiamava la clientela mostrandosi senza veli affacciata alla finestra della casa di via Marina nella quale si prostituiva. Una vetrina hot che ha attirato l'attenzione anche delle forze dell'ordine e trascinato sul banco degli imputati per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione la colombiana Alba Acuna Alaron, locataria dell'appartamento e presunta maitresse. La donna, regolare in Italia, è stata processata ieri, incassando una condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione, più 400 euro di multa. Il pm onorario Pietro Renna aveva chiesto due anni di carcere. La casa a luci rosse si trovava proprio lungo quella via Marina, al confine con Falconara, passata recentemente più volte al setaccio anche dal sindaco di Montemarciano Gerardo Cingolani, in prima linea contro la prostituzione sul suo territorio. L'ultimo blitz di cui il primo cittadino era stato protagonista assieme a polizia, carabinieri e vigili urbani, è dell’11 ottobre. Il pattugliamento della strada, meta di lucciole e viados, era destinato a controllare il rispetto dei divieti di transito in via Leopardi e di sosta e fermata sulla Statale 16. Il bollettino di guerra delle sanzioni elevate aveva superato quota 30.
Sette richieste per le farmacie comunali


Dal Corrierre del 29 Ottobre

FALCONARA – Sono state sette le “manifestazioni di interesse” presentate per le farmacie comunali che l’amministrazione cittadina avrebbe intenzione di vendere per ripianare il bilancio dell’ente. L’indagine esplorativa finalizzata “alla cessione delle farmacie” ha avuto, quindi, secondo i responsabili del settore, “un ottimo successo”. Al Comune sono arrivate “manifestazioni di interesse” in particolare per il trasferimento della sola gestione, ma anche per la gestione e la titolarità. “Abbiamo sondato il mercato – fanno notare i responsabili del settore che ha seguito tutta la pratica – ora spetta alla giunta decidere se vendere entrambe le farmacie, oppure una sola ed in questo caso dovranno stabilire quale delle due mettere all’asta”. Adesso il Comune dovrà anche definire tutti gli aspetti fiscali della questione e chiarire quale sarà il futuro dei sei dipendenti (quattro farmacisti, due con qualifica di “direttore” e due “collaboratori” e due commessi) dei quali si dovrà tener conto nel momento dell’alienazione delle farmacie. Di alienazione, infatti, di tratterebbe e non di vendita in senso stretto, perché per legge quella del Comune è una “concessione” di licenza affidata al “sindaco pro tempore” il quale diventa, per il periodo del suo mandato, titolare delle farmacie che possono essere controllate direttamente dall’ente, ma anche affidate in gestione ad una società esterna . Nel caso di Falconara le due farmacie sono state per molti anni gestite dal Cam che le ha poi passate alla Asco, una società creata appositamente per seguire le due strutture.

lunedì 27 ottobre 2008

Un arresto per droga. E spunta pure l’agendina


Dal Corriere del 27 Ottobre

FALCONARA - Controlli notturni del territorio da parte dei carabinieri di Falconara, al comando del tenente Matteo De Martiis, avvenuti nel week-end. Da mezzanotte alle sei del mattino sono state fermate 70 auto e identificate 100 persone. In particolare è stato arrestato un anconetano residente a Falconara, A.S., 40 anni, tossicodipendente con parecchi precedenti alle spalle. I militari lo hanno trovato in possesso di 6 grammi di hashish. Nei pantaloni aveva poi altre due dosi di cocaina da due grammi ciascuna e due di hashish da tre grammi. I carabinieri hanno quindi effettuato una perquisizione in casa. In un cassetto del bagno hanno scovato altri 157 grammi di hashish e 12 flaconi di metadone. Rinvenuti anche 800 euro in banconote da piccolo taglio, tre bilancini e coltelli per tagliare e confezionare la droga. Scovata anche l’agendina con i nomi dei clienti e la contabilità dell’attività di spaccio che ora sarà motivo di ulteriori indagini. L’uomo si trova ora a Montacuto. Nel corso dei controlli sul territorio, i militari hanno anche fermato un altro ragazzo che fumava hashish e che aveva in tasca tre grammi della sostanza. Per lui è scattata la segnalazione alla prefettura come consumatore di sostanze stupefacenti. Stessa cosa per F.G., 32 anni, anconetano residente a Falconara. Altro anconetano domiciliato a Falconara e fermato, è un trentenne bloccato a bordo di un’auto. Aveva un coltello lungo 15 centimetri ed è stato denunciato per porto di oggetti atti ad offendere. I carabinieri hanno bloccato infine un romeno, operaio di 50 anni, residente a Camerata Picena, ubriaco. E’stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.

domenica 26 ottobre 2008


Astolfi incantato dall’arboreto.
“E’ un’oasi da valorizzare”

Dal Corriere del 26 Ottobre

FALCONARA – “E’ sicuramente un luogo da valorizzare, sono rimasto colpito e voglio trovare delle forme di finanziamento per mantenere al meglio la zona”. L’assessore ai lavori pubblici Matteo Astolfi, reduce da un sopralluogo nell’area del fiume, fra il parco del Cormorano ed il quartiere di Fiumesino non nasconde il suo entusiasmo e la volontà di creare occasioni per la fruizione degli spazi verdi. “Ho visitato l’arboreto – spiega – che è un luogo incantato ma deve essere tenuto in perfetto stato e, possibilmente, utilizzato per eventi ed iniziative particolari a contatto con la natura”. Lo spazio, la cui manutenzione è curata a livello volontaristico dalla cooperativa Aesis, accoglie una grande quantità di essenze tipiche della macchia mediterranea anche rare o comunque non più presenti nel territorio.Nei pressi c’è anche un laghetto abitato dalle ultime ranocchie della zona, mentre un frammento dell’arboreto è stato lasciato appositamente allo stato selvaggio per mostrare ai visitatori (soprattutto scolaresche che durante l’anno effettuano spesso gite alla scoperta nella natura vicino casa) com’è l’intrico di alberi ed arbusti quando non interviene la mano dell’uomo. “Purtroppo – osserva Astolfi – il percorso del vecchio fosso di San Sebastiano è, invece, molto degradato, vorrei quindi trovare delle forme di intervento per la manutenzione utilizzando magari la convenzione con il Cam per le aree verdi. E’ un peccato lasciarlo così anche perché quella era l’aula verde”. In progetto anche, un percorso per disabili proposto dalla stessa cooperativa Aesis e poi ulteriori interventi sull’altro lato del fiume al parco del Cormorano. “Contiamo di ottenere altri finanziamenti dalla Regione – dice Astolfi – per completare l’area verde e il campo da rugby e di certo l’impianto sportivo servirà a rivitalizzare tutta l’area che ora è utilizzata soprattutto d’estate, mentre in questo modo sarebbe frequentata dodici mesi all’anno”. Fondamentale per la completa ed agevole fruizione della zona sarà l’apertura del ponte in legno sul fiume Esino, realizzato con i fondi del contratto di quartiere. “La struttura è completa – fa presente l’assessore – ma non possiamo aprirla al pubblico fino a quando non verrà effettuato il collaudo. Ci sono dei tempi tecnici ed alcune pratiche da espletare, ma dovremo farcela entro la fine dell’anno e con il ponte sarà molto più facile arrivare a piedi o in bicicletta al Cormorano, nei pressi del fiume ed alla pista ciclabile che arrivo fino a Chiaravalle”.
“Brandoni si sente sindaco solo della sua parte politica”


Dal Corriere del 26 Ottobre

FALCONARA – “Ma a Falconara è ancora possibile dissentire?”. La domanda viene dal capo gruppo del Pd Emanuele Lodolini che, a margine della presentazione della richiesta di un referendum sulle centrali Api, commenta le recenti prese di posizione del sindaco Brandoni, accusato, inoltre, di avere “un atteggiamento scarsamente istituzionale”. “E’ il Sindaco di tutti i falconaresi non solo di quelli di centro-destra – spiega Lodolini – ma di questo ancora non sembra essersi reso conto. La lettera inviata ai cittadini per spiegare l’accordo con l’Api è un esempio. Si sente primo cittadino, ma di una sola parte politica”. Secondo il capo gruppo del Pd Brandoni “poteva evitare” di andare nelle scuole a controllare la collocazione dei volantini sull’assemblea sindacale, mentre per quanto concerne la vicenda dei “sandwich” pubblicitari dei Democratici “l’atteggiamento è stato davvero troppo rigoroso”. “Non mi pare ci siano state prese di posizione altrettanto decise – osserva Lodolini – ed una indignazione altrettanto alta quando in città sono apparsi i manifesti di Forza Nuova”. Intanto il Pd cittadino ha avviato la campagna di tesseramento presso la sede di via Flaminia 604 che è aperta dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20.

sabato 25 ottobre 2008

Centrali Api, assemblea scettica sul referendum



Dal Carlino del 25 Ottobre


L'assemblea permanente No Centrali Api non prende posizione rispetto all'iniziativa, lanciata dal Pd il 13 settembre scorso e formalizzata giovedi', del referendum consultivo per permettere ai cittadini di esprimersi rispetto alle due nuove centrali Api. Non mancano infatti gli scettici rispetto alla consultazione popolare, anche perche' secondo l'assemblea l'obiettivo e' quello di fare pressione sulla Regione Marche, titolata a fornire un parere vincolante sui nuovi impianti. La linea d'azione dell'assemblea, cui aderiscono comitati e liberi cittadini, e' quella di "informare la cittadinanza sui veri impatti sanitari e ambientali del progetto dell'Api e fare in modo che il Presidente della Regione Marche neghi l'intesa Stato-Regione su di esso"
I fossi subito in sicurezza


Dal Carlino del 25 Ottobre

Subito la messa in sicurezza del territorio e del reticolo dei fossi, che va garantita dalle istituzioni a tutela della sicurezza dei cittadini, senza attendere l'eventuale autorizazione delle centrali Api ed il conseguente intervento dell'azienda in base alla convenzione stipulata dal Comune. Questa la richiesta arrivata ieri pomeriggio dai rappresentatni delle attivita' produttive di Falconara: al castello l'assessore al bilancio Marina Mancini e alle attivita' produttive Raimondo Mondaini hanno incontrato i rappresentanti di Confartigianato (il segretario Marco Pierpaoli, il presidente Graziano Ragalia ed il vice Rolando Cappelloni) e quelli di Cna (la segretaria Romana Mataloni, il presidente Giovanni Fantacone e Adriana Brandoni) che avevano sollecitato chiarmenti sullo stato finanziario del Comune. Gli aministratori comunali hanno ribadito come la situazione economica dell'Ente resti difficile, minata dallo squilibrio strutturale tra etrate e uscite (su cui incide l'alto indebitamento, pari a 76 milioni di mutui, che comporta interessi esorbitanti ogni anno). Ma secondo Cgia e Cna la messa in sicurezza dei fossi, che hanno determinato l'alluvione del 2006, e' una priorita' di cui debbono farsi carico le istituzioni. L'impegno preso dai rappresentanti del Comune e' di contattare a tal fine Ministero dell'Ambiente e Provincia, e di riconvocare le attivita' produttive entro un mese per fare il punto della situazione. A questo punto ci si attende una presa di posizione che possa soddisfare le richieste di tutte le parti interessate alla questione.

venerdì 24 ottobre 2008

Ricatto osé alla compagna di scuola

Dal Corriere del 24 Ottobre

FALCONARA - Sono rimaste scottate le due amiche che hanno scherzato col fuoco di immagini erotiche. Una quattordicenne che si è immortalata senza veli col videofonino, una nomade di diciassette anni sua compagna di scuola che è riuscita a prenderle quelle foto e l’ha minacciata di far girare il file con le pose osé se non avesse pagato. E che è stata arrestata dai carabinieri di Falconara agli ordini del tenente Matteo De Martiis. I militari dell’Arma, dopo aver appreso della storia di bullismo a luci rosse, hanno messo a punto un piano d’azione perfetto che si è concluso con le manette fatte scattare ai polsi della ragazza di origini slave mentre allungava il braccio per incassare i soldi dell’estorsione. Nel fiume carsico delle sexy perversioni della tecnologia tornano in superficie scene a luci rosse registrate con un clic del telefonino, e gli effetti imbarazzanti e potenzialmente drammatici che possono produrre. Un gioco un po’ spinto quello della quattordicenne, in un arrangiato set regista di se stessa, si è puntata addosso l’occhio elettronico per fotografarsi in fermi-immagine ammiccanti, con fare disinibito, e svestita. Per vedere l’effetto che fa. Molto diverso da quello amaro di vedersi taglieggiata dalla ragazza nomade di diciott’anni ancora da compiere, regolare e residente ad Ancona. Vanno a scuola insieme, frequentano un istituto superiore anconetano dove la più grande è riuscita a carpire gli scatti proibiti alla più piccola, che vive a Falconara. E ha cominciato a tormentarla, facendo valere la differenza d’età. Il “clic” di un divertimento s’è trasformato in un boomerang di angoscia e ha dato il via a un’escalation drammatica di minacce, un pressing che per la giovanissima vittima è diventato insopportabile. La diciassettenne ha trasformato le immagini della goliardata licenziosa nell’arma del ricatto: “Paga, oppure invio queste foto a tutti”. La ragazzina che aveva forse voluto provare il brivido di calarsi nel ruolo di attrice è piombata nell’incubo di finire sul display dei telefonini degli amici, e in pasto alla curiosità pruriginosa e voyeristica di internet. E, atterrita dal pensiero che i suoi familiari potessero venire a conoscenza della leggerezza trasgressiva, per un po’ di tempo ha subito in silenzio i soprusi dell’altra. Poi non ha retto più e si è sfogata con i genitori spezzando la cappa di angoscia da togliere il fiato. La famiglia si è rivolta ai carabinieri della tenenza di Falconara che - coordinati dal comandante De Martiis - hanno risolto la situazione spezzando le catene alla ragazzina e caricando la trappola all’altra che la perseguitava. Hanno combinato un incontro per la consegna di cento euro in cambio della garanzia di non divulgare le pose discinte. All’appuntamento c’erano i carabinieri che hanno arrestato la nomade con l’accusa di estorsione.
Il Pd pronto al referendum per le centrali dell'Api


Dal Carlino del 24 Ottobre


Il partito Democratico ha presentato ieri una mozione per chiedere un referendum consultivo sulle due centrali Api, dopo il parere positivo rispetto agli impianti espresso dalla maggioranza nel Consiglio del 13 Settembre. Il testo della mozione e' stato illustrato ieri pomeriggio in conferenza stampa (presente il capogruppo Lodolini, il coordinatore Federici, il consigliere Mastrovincenzo e Abramucci), mentre ieri sera al Pergoli il Comitato No centrali Api ha sottoposto l'ipotesi del referendum al voto degli aderenti, per valutare un sostegno all'iniziativa. "Iniziativa che il Pd ha annunciato sin dal 13 settembre - ha spiegato Lodolini - e saremmo felici di un appoggio dell'assemblea permanente, ma andremo comunque avanti. Tra l'altro all'interno del comitato qualcuno e' rimasto fermo al Brandolini di sei mesi fa. L'auspicio, in ogni caso, e' che la mozione venga discussa ed approvata nel prossimo Consiglio comunale, ma se la maggioranza di centrodestra dovesse esprimere parere negativo, seguiremo un'altra strada, quella della raccolta delle firme". Il referendum, in caso di mancata approvazione del Consiglio, puo' essere infatti indetto tramite un'istanza che sia sottoscritta da almeno il 10% degli aventi diritto: alla consultazione possono partecipare anche i 16enni, per un totale di circa 23mila votanti, quindi occorrerebbero circa 2300 firme. "Non vedo perche' - ha aggiunto Federici - la maggioranza non dovrebbe approvare la mozione sul referendum consultivo: il sindaco ha ripetuto piu' volte che all'80% dei falconaresi non interessa delle due centrali, quindi non dovrebbe temere l'esito della consultazione". "Viene pero' da chiedersi - ha concluso Lodolini parafrasando Veltroni - se a Falconara e' ancora consentito il dissenso, visto l'atteggiamento da "macchietta" del sindaco che e' andato nelle scuole a togliere i volantini e si indigna per i sandwitches del Pd, ma non mostra altrettanta indignazione per i manifesti abusivi di Forza Nuova". Proprio sulla storia dei sandwitches sono considerati installazioni pubblicitarie e anche in passato era necessario il nulla osta del primo cittadino, non bastava una comunicazione.

giovedì 23 ottobre 2008

Sedata dai carabinieri una rissa tra due algerini


Dal Corriere del 23 Ottobre


FALCONARA - Litigano di notte, probabilmente per qualche offesa di troppo, arrivando a colpirsi a suon di pugni e ceffoni lungo il corso cittadino. E’ scoppiata una rissa la notte scorsa a Falconara, in via Nino Bixio, dalle parti di piazza Garibaldi, pieno centro cittadino. Protagonisti due operai algerini, uno di 30 e l’atro di 34 anni, entrambi residenti ad Ancona e poi risultati in regola con il permesso di soggiorno. Erano passate da poco le 22.30 quando i due magrebini hanno iniziato a insultarsi ad alta voce di fronte al civico 40 di via Bixio. In pochi minuti il diverbio si è fatto decisamente pesante, tanto che i due algerini sono ben presto passati dalle parole alle mani. Le loro grida in seguito a una breve colluttazione hanno richiamato l’attenzione di alcuni residenti e qualcuno ha pensato bene di chiamare il 112 prima che la lite potesse degenerare in qualcosa di ben più grave. In pochi minuti sul posto sono intervenute due pattuglie dei carabinieri, una della Tenenza falconarese e l’altra del Nucleo operativo radiomobile, che come ogni sera stavano effettuando i consueti controlli lungo via Flaminia e e sulle strade del centro e della periferia per garantire l’ordine pubblico e il rispetto della legalità. All’arrivo dei militari dell’Arma, i due algerini non sono scappati. Hanno spiegato ai carabinieri che la lite era nata per futili motivi. Uno dei due aveva riportato una vistosa ecchimosi al volto e per questo i carabinieri hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118. L’algerino è stato trasportato al pronto soccorso per le cure del caso ed è stato dimesso poche ore dopo. I due extracomunitari non sono stati denunciati.
Cortile vietato alle auto, rivolta dei genitori Scuola Aldo Moro



FALCONARA - Divieto di accesso alle auto da lunedì scorso nel cortile della scuola materna ed elementare Aldo Moro a Palombina Vecchia. E’ stata Barbara Bottaluscio, dirigente dell’istituto comprensivo Falconara sud, a decidere di bloccare definitivamente, per questioni di sicurezza, il via vai dei genitori in attesa dei figli (le Aldo Moro accolgono in totale circa 150 alunni), ma la scelta non è stata apprezzata da tutti. Alcune mamme, infatti, a partire da martedì hanno avviato una raccolta di firme (fino a ieri ne erano state messe insieme una sessantina) per protestare contro il provvedimento giudicato troppo restrittivo. “L’accesso alla viabilità interna – osserva la dirigente dell’istituto comprensivo – crea pericolo per i minori che sono sotto la mia diretta responsabilità e questa constatazione ha portato alla decisione di chiudere le pertinenze della scuola”. La preside parla anche di “viabilità ormai molto caotica” e di regole che esistono, ma “non vengono assolutamente rispettate”. “La situazione è critica da tempo – dice la professoressa Bottaluscio – e si stava negoziando con i genitori, ma la decisione finale era solo mia perché la responsabile diretta della pertinenza sono io in prima persona. Vedremo comunque cosa potrà essere studiato per il futuro, ma la viabilità era diventata un problema anche per il transito degli scuolabus”. Secondo i genitori (i quali ora possono solo aspettare i figli in auto lungo via Palombina Vecchia o se vogliono entrare nel recinto devono trovare un parcheggio nei dintorni della scuola) in questo modo non viene certo garantita una maggiore sicurezza, anzi “tutto il contrario perché poi i bambini devono arrivare da soli fino alle auto”. “Fuori – spiegano i genitori – posti auto non ce ne sono perché l’edificio è nei pressi del centro commerciale Le Ville che all’ora dell’uscita dei bambini è sempre piuttosto affollato e stare con le auto in seconda fila sulla strada principale non è certo meno pericoloso”. Alcuni genitori, comunque, rilevano che, “in effetti c’è chi è particolarmente indisciplinato e per entrare nel recinto della scuola non ha esitato a rompere sbarre e protezioni e se non trova posto parcheggia sulla aiuole, mentre qualcuno è anche arrivato a spostare i new jersey di plastica che dividevano le due parti della strada interna”. “Inoltre – rilevano i genitori che hanno promosso la raccolta di firme – quando piove o fa molto freddo i bambini si dovranno fare anche un bel pezzo di strada a piedi, e allora la sicurezza sì e la salute no? E che dire poi delle cartelle e degli zaini pesantissimi che i piccoli si devono trascinare dietro?”. Nei primi giorni di ottobre la scuola aveva subito l’assalto di ignoti vandali che hanno superato la cancellata e poi sono saliti sulla scaletta antincendio per rompere i vetri di alcune porte, con bottiglie di birra i cui resti sono stati rinvenuti nei corridoi. Nel cortile era stato frantumato il vetro di protezione dell’idrante, srotolato nel giardino interno. Le indagini, a cura dei carabinieri di Falconara al comando del tenente Demartis, sono ancora in corso.

mercoledì 22 ottobre 2008

Classi-ponte o razzismo?






Ho voluto documentarmi un po'sui problemi della scuola che tengono banco in questi giorni. Ho trovato questo interessante schema sul Carlino di venerdì/17 che spiega in sintesi come si regolano alcuni paesi europei di fronte alla realtà immigrazione



GERMANIA Corsi di lingua tedesca a livello pre-primario Classi speciali e /o regolamentaz. sulla composizione delle classi

FRANCIA Formazione di classi speciali di iniziazione nella scuola primaria e classi di accoglienza nelle medie

SPAGNA Sostegno aggiuntivo all'apprendimento in classi comuni.In Catalogna sperimentaz. in centri specifici dove si insegna 4 ore al giorno in lingua castigliana e catalana

GRAN BRETAGNA Insegnamento intensivo della lingua del paese.Sostegno aggiuntivo all'apprendimento.Adattamento della valutazione alla provenienza etnica

UNGHERIA e MALTA Nessuna misura di supporto per i bambini immigrati OLANDA,POLONIA,SLOVACCHIA Classi speciali

ROMANIA Sostegno aggiuntivo all'apprendimento



Ho trovato sull'argomento anche un interessante pezzo del parlamentare europeo Mario Mauro,vero esperto in fatto di scuola ed educazione. Trascrivo buona parte del pezzo

"Tra gli innumerevoli commenti sul tema dell'integrazione dei migranti di autorevoli antirazzisti democratici,vorrei sottolineare quello di Piero Fassino:-un bambino discriminato già nella tenera età si porta dietro la ferita della discriminazione per tutta la vita-e-introdurre un principio secondo cui si fanno classi differenziali per appartenenza etnico culturale significa introdurre una discriminazione tra bambini che che non può che produrre effetti dannosi- Fassino non ha alcuna conoscenza di ciò che avviene nelle scuole italiane e delle condizioni in cui alunni e docenti sono costretti a lavorare a causa delle barriere linguistiche che spesso coinvolgono gran parte delle classi,barriere che non permettono un apprendimento nè da parte dei bambini immigrati,nè da parte di quelli italiani. il solo mettere insieme persone provenienti da culture diverse non basta quindi a costruire le condizioni dell'integrazione. Può anzi rivelarsi ancora più discriminante se un bambino non possiede una base linguistica per potersi inserire in un contesto ignoto. La classe-ponte non è assolutamente uno scandalo,anzi,permetterebbe in pochi mesi a un alunno che non conosce l'italiano di mettersi al passo con i compagni. Non si tratta di creare classi ghetto per l'intera durata di un ciclo di studi,ma una misura prettamente formativa e quindi estremamente integrativa per gli alunni immigrati ............................. Si potrebbe seguire l'esempio tedesco,dove i bambini immigrati in età scolare che possono partecipare alle lezioni senza gravi difficoltà di linguaggio sono inseriti nelle classi secondo la loro età e capacità.La percentuale di bambini immigrati per classe non supera il 20%.Se gli scolari immigrati nella classe sono in proporzione superiore a 1 su 5,vengono istituite delle classi speciali (per ragazzi della stessa età) per i bambini immigrati che saranno istruiti in tedesco e secondo i curricula della scuola tedesca. Numerosi ministeri per l'educazione dei singoli LANDER promuovono programmi di lingua prescolari per i figli di immigrati le cui conoscenze linguistiche non sono sufficienti per andare a scuola. Un anno prima della della registrazione nella scuola elementare,i figli di immigrati devono fare un test di lingua:se non lo passano sono invitati a seguire un corso di lingua all'asilo o alla scuola elementare stessa.Il corso di lingua è rivolto ai figli di famiglie immigrate nati in Germania o arrivati da piccoli.Il 50% dei figli di immigrati ha bisogno del corso"
E’ morto Marinelli, una vita in ferramenta


Dal Corriere del 22 Ottobre
FALCONARA – E’ morto ieri mattina intorno alle otto Settimio Marinelli, commerciante storico di Falconara, fondatore e fino a qualche anno fa titolare dell’omonimo negozio di ferramenta in piazza Mazzini. Marinelli, che avrebbe compiuto 93 anni a gennaio, aveva abbandonato il suo lavoro in negozio (da qualche anno gestito dal nipote Marco) solo qualche settimana fa a causa di uno stato di salute sempre più critico. “Il negozio era la sua vita – dice Otella Gerundini dipendente della ferramenta dal 1939 – ultimamente però, lui che aveva una memoria di ferro, cominciava ad avere problemi a ricordare bene le cose e questo lo rattristava moltissimo”. Da qui la decisione di restare a casa, ma era stata una scelta difficile perché, come ricorda Otella, “Settimio era sempre al lavoro, la vita l’aveva passata dietro al bancone della sua impresa commerciale”. L’attività della famiglia Marinelli (allora in società con Grifoni) era stata avviata negli anni ’20 del ‘900 in un negozio sulla via Flaminia di fronte alla Stazione ferroviaria. “Io ho cominciato lì – ricorda Otella – il mio ufficio di contabile era all’angolo dove ora c’è un alimentari gestito da ragazzi stranieri”. Poi nel 1949 quando viene costruito il grande palazzo in piazza Mazzini, Settimio, insieme al fratello Mariano, acquista una vasta porzione del piano terra che in seguito viene ampliato con un grande magazzino. L’altro Marinelli, Filippo detto Pippo (padre dell’attuale titolare Marco) lavora nei negozi di Jesi e di Ancona e poi quando questi cessano l’attività torna a Falconara per coadiuvare i fratelli. Solo la seconda guerra mondiale allontana Settimio (che deve il suo nome al fatto di essere il settimo figlio) dal suo negozio e il distacco è lungo. “E’ stato fatto prigioniero dai tedeschi – prosegue Otella – ed è rimasto in Germania per dieci anni. Aveva imparato talmente bene il tedesco che grazie alla sua formidabile memoria lo ricordava perfettamente e anni fa quando arrivarono in negozio degli studenti tedeschi si stupirono non poco della sua padronanza della lingua”. L’anziano commerciante fa amicizia con i ragazzi tedeschi che continuano a chiamarlo un paio di volte l’anno. “E adesso bisognerà spiegare loro che Settimio non c’è più” osserva mestamente Otella. Primo (ed ancora oggi principale) negozio di ferramenta di Falconara, in effetti è riduttivo definire così l’attività della famiglia, perché da “Marinelli” i falconaresi sanno che si può trovare di tutto, dalle vernici ai stivali verdi di gomma, dai vetri agli scolapasta, ai chiodi di tutte le misure e non in confezione sigillata, ma secondo le proprie esigenze. Negozio all’antica da “Marinelli” esiste ancora il rapporto privilegiato e personale con clienti che spesso e volentieri sono anche amici con i quali si scambiano volentieri due chiacchiere fra una vendita e l’altra. Settimio Marinelli, vedovo da molti anni, lascia due figli Marinella e Giorgio molto noto in tutta la regione per la sua attività di fotografo e la sua passione per la natura del territorio che ha fissato in magnifici scatti raccolti in una bella serie di volumi. Il funerale di Settimio Marinelli si svolgerà oggi pomeriggio alle 16 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Goretti.


Il cordoglio del sindaco


FALCONARA – “E’ stata la prima persona che sono andato a salutare appena eletto sindaco”. Per il primo cittadino Settimio Marinelli era un pezzo della Falconara di una volta, un simbolo ed anche un esempio. “Con lui – dice Brandoni – ci potevi rimettere l’orologio, alle 12 e 30 ed alle 19 e 30 in punto cascasse il mondo tirava giù le saracinesche del negozio, preciso, calmo, serio. La sua vita era in negozio e non lo dimenticherò mai, sempre lì dietro al bancone con il suo camice grigio. Era anche un amico di papà e lo ricordo con tanto affetto fin da quanto ero piccolo”. Anche Riccardo Margutti, titolare dell’omonima e storica farmacia sulla Flaminia a pochi metri dal negozio di ferramenta di Settimio Marinelli, parla con nostalgia dell’anziano commerciante. “Lo conoscevo da sempre – spiega – era un tipo affabile, cortese, sempre a disposizione dei clienti in questo suo enorme e fornitissimo negozio che è un po’ anche un punto di riferimento nel centro cittadino”. Settimio Marinelli, personaggio storico del commercio falconarese, nel 2000 aveva ricevuto la benemerenza cittadina, mentre nel 2003 il Club Falconara gli ha assegnato il premio annuale destinato ai personaggi che hanno in qualche modo caratterizzato la vita sociale, economica e culturale della città.
Croce Gialla, il futuro resta incerto


Dal Corriere del 22 Ottobre

FALCONARA – L’incontro con il sindaco Brandoni non ha portato alcuna novità per il futuro della Croce Gialla. Il presidente della pubblica assistenza, Renzo Burattini, ieri ha avuto un breve colloquio con il primo cittadino, ma quest’ultimo gli ha chiesto di affrontare tutti i problemi relativi all’associazione insieme all’assessore ai servizi sociali Gilberto Baldassarri. Baldassarri, alla fine di settembre, rispondendo ad una interrogazione del consigliere Menotti (Pd) aveva fatto sapere che la Croce Gialla potrebbe, molto presto, lasciare il centro per una nuova e più funzionale sede. L’ipotesi è trasferire la pubblica assistenza con uffici, volontari e mezzi, in un’ala della caserma della polizia municipale in via Marconi. Uno spostamento non immediato, visto che l’edificio dovrà essere ampliato per accogliere tutti i servizi ed i mezzi della Croce Gialla. La pubblica assistenza per il Comune avrebbe una sede idonea in una zona facilmente raggiungibile. La proposta potrebbe essere accolta con favore dalla pubblica assistenza che aspetta chiarimenti da Baldassarri.
Una petizione per Montedomini


Dal Corriere del 22 Ottobre

FALCONARA - Il recupero della villa di Montedomini e del sottostante complesso de “Le Grotte”, l’intitolazione di una piazza al Ferretti fondatore del castello. Poi, se possibile, anche un gemellaggio con il paese alsaziano da cui, sembra, arrivarono i conti di Castelferretti. Con una raccolta di firme, avviata proprio in questi giorni, l’associazione Pro Castelferretti vuole riportare in primo piano alcune questioni legate alle storia del paese e del suo territorio. “Di Montedomini purtroppo non si parla più - spiega il presidente dell’associazione Luigi Tonelli - mentre l’edificio sta andando inesorabilmente in rovina. Con questa iniziativa vogliamo sollecitare l'amministrazione comunale affinché vengano ripresi i contatti con l'Inrca, attuale proprietaria del complesso”. La villa, che domina la collina sopra il paese al quale è collegata da una scalinata, è di impianto architettonico particolare e insolito per la zona. Fu realizzata nel XVI secolo per accogliere gli ozi estivi della famiglia comitale. Abbandonata da qualche decennio, è stata oggetto di spoliazioni e di atti vandalici che l’hanno via via privata di tutte le decorazioni interne, ma resta comunque la struttura e, secondo Tonelli, sarebbe un vero peccato se andasse definitivamente perduta. La Pro Castelferretti, sempre con l’obiettivo di legare ancora di più al paese il ricordo dei conti Ferretti, ha deciso di chiedere alla nuova giunta di contestare l'attuale piazza della Libertà a Francesco Ferretti, fondatore nel 1386 del castello di Castelferretti e del casato. “La piazza - osserva Tonelli - dovrebbe prendere il nome piazza Francesco Ferretti già piazza della Libertà. Ciò consentirebbe ai residenti di mantenere integri i documenti personali senza dover cambiare la residenza, ma nello stesso tempo sarebbe un segnale forte dal punto di vista storico e culturale”. Infine l’associazione vorrebbe riprendere in mano un progetto già avviato, quello cioè del gemellaggio fra il paese alle porte di Falconara e il borgo di Ferret in Alsazia, terra di origine, pare, di quelli che poi diventarono i conti Ferretti, feudatari di Castelferretti, proprietari terrieri, soldati al servizio del Papato e famiglia fra le più cospicue di Ancona. “Il comune di Falconara - fa notare il presidente della Pro Castelferretti - è uno dei pochi della zona a non aver mai effettuato nessun gemellaggio. Questa dunque potrebbe essere una buona occasione, tanto più che in passato c’erano già stati dei contatti fra un gruppo di volontari del paese e il Comune di Ferret. Anzi, qualche anno fa il sindaco della cittadina francese era venuto in Italia ed era stato ospite da noi, poi la cosa era finita lì e sarebbe davvero bello poter riannodare i legami”. “Contiamo di raccoglier in breve tempo un congruo numero di firme - precisa Tonelli - per poi consegnare il tutto al sindaco Brandoni con la speranza che le nostre proposte possano essere tenute in considerazione”.

martedì 21 ottobre 2008

Pillole cittadine

Dal Corriere del 21 Ottobre


“La giunta vuole arginare l’opposizione"

FALCONARA – “La giunta Brandoni sbandiera la volontà di revisionare sia lo Statuto sia l’attuale regolamento, per superare una presunta sinteticità e genericità dei precedenti documenti ma la realtà è ben diversa” Secondo Maria Ambrogini, consigliere del Pd e vice presidente della commissione Statuto, “non è assolutamente condivisibile la chiara volontà e l’esclusivo interesse della Giunta di cercare di arginare le numerose e pressanti interrogazioni della minoranza con il pretesto di migliorare la funzionalità del Consiglio. Ne è prova la proposta di limitare la presentazione di massimo due interrogazione a seduta, per ogni consigliere”. “Ancora più grave – osserva la Ambrogini – è il tentativo di modificare l’articolo relativo alle interrogazioni consiliari, sostenendo che le stesse debbono essere relative ad ‘un oggetto determinato’ e non invece ad argomenti di interesse collettivo come peraltro si evince nella maggioranza dei regolamenti comunali vigenti”. “Tali limitazioni - prosegue la Ambrogini – potrebbero portare ad un’effettiva diminuzione dell’attività del Consiglio comunale; per meri formalismi restrittivi e maggiore discrezionalità del Presidente del Consiglio circa l’oggetto dell’interrogazione presentata dai consiglieri, il Consiglio potrebbe essere privato di dibattiti su importanti ed urgenti questioni di rilevanza collettiva e sociale”.



“No al declino”

FALCONARA – Con un ordine del giorno il gruppo consiliare del Pd, invita il Sindaco e la Giunta “ad attivarsi, nel breve periodo, in tutte le sedi istituzionali e politiche affinché il Governo modifichi i provvedimenti in modo sostanziale e, nel medio termine, a riportare le politiche dell’istruzione, della ricerca e della formazione al centro dell’agenda politica: spendere meglio, evitare sprechi, con la consapevolezza che solo così si può rilanciare il Paese, aumentarne la competitività ed evitarne il declino”. I consiglieri del Pd, Lodolini, Mastrovincenzo, Ambrogini, Pieroni e menotti, chiedono, inoltre, al Presidente del Consiglio Comunale di inviare l’odg “al Presidente della Regione Marche, al Presidente del Consiglio regionale delle Marche, al Presidente della Provincia, ai Parlamentari eletti nella circoscrizione Marche e al Presidente del Consiglio dei Ministri”. Secondo i consiglieri del Pd “le modifiche inerenti il sistema scolastico portate avanti dall'attuale Governo impoveriscono culturalmente e pedagogicamente l'impianto della scuola italiana”.



Il giallo dei fantocci impiccati



FALCONARA – Alcuni fantocci appesi agli alberi che costeggiano la strada hanno attirato, nel corso di tutta la giornata di ieri, l’attenzione di chi passava in auto lungo via Fossatello. I manichini, attaccati per il collo, e se visti da lontano anche un po’ impressionanti, sono stati scambiati per degli impiccati e molte persone si sono fermate a controllare ed eventualmente dare l’allarme. Sui corpi di stoffa, appesi non si da chi e non si sa bene quanto, ma presumibilmente nelle prime ore della mattina di ieri, erano legati dei cartelli di protesta su scritto, fra vari disegni di teschi: “vergogna”, ed anche “l’eroe che aiuta i pensionati” e “i vigliacchi pagano sempre più caro”. Nel pomeriggio sul posto è arrivata anche una pattuglia di Carabinieri della Tenenza di Falconara per verificare l’accaduto, cercare di capire quello che stava succedendo e, se possibile, raccogliere testimonianze su un fatto decisamente insolito. In serata un sopralluogo è stato effettuato anche dagli agenti della Polizia Municipale.

I locali pubblici si ampliano:

il Comune autorizza i gazebo

Dal Messaggero del 21 Ottobre

FALCONARA Rivitalizzare il centro cittadino agevolando le attività commerciali. Il Comune si appresta a mettere mano al regolamento per il decoro urbano e l'intenzione è quella di lavorare a tranche mettendo al primo punto degli interventi la questione gazebo. Attualmente sono due le richieste da parte di altrettanti locali e si cerca di fare in fretta per dare risposte agli imprenditori. La questione sarà discussa durante la giunta di oggi. Una vera e propria rivoluzione, visto che finora le uniche norme esistenti riguardano i tavoli che d'estate i bar allestiscono all'esterno dei locali. Un provvedimento preso nel 2005 all'indomani della pedonalizzazione di via Bixio. L'obiettivo è di disciplinare in un unico testo tutte le installazioni su spazi pubblici come pensiline, insegne, cartelli pubblicitari, targhe, tende, vetrine, recinzioni, cabine, antenne, condizionatori. Fino a comprendere - per la prima volta a Falconara - un piano del colore per le facciate degli edifici. Ma prima di tutto un regolamento ad hoc per i gazebo dei locali che poi sarà inserito nel testo. Insomma, visti gli ottimi risultati ottenuti dalla spiaggia con l'abbellimento degli chalet, lo stesso principio si userà per il resto della città. Naturalmente il piano prevedrà particolari prescrizioni per il centro, Falconara Alta e Castelferretti, visto il loro status storico. Inoltre si sono già riavviati i contatti con l'università Politecnica delle Marche per ultimare il progetto di marketing urbano per i centri commerciali naturali.

Oltre 200 domande Graduatoria on line



FALCONARA – E’ disponibile anche on line sul sito del Comune (www.comune.falconara-marittima.an.it) la nuova graduatoria definitiva per gli aspiranti assegnatari di alloggi Edilizia Residenziale Pubblica. Sono state 213 le domande presentate a seguito della pubblicazione, nel luglio del 2007, del bando e adesso dopo più di un anno arriva l’ufficializzazione dei punteggi e della lista degli aventi diritti ad una di quelle che un tempo erano chiamate case popolari. Fra gli appartamenti che presto dovrebbero essere messi a disposizione dei numerosi richiedenti ci sono anche quelli di Fiumesino. La graduatoria definitiva dovrebbe anche sbloccare la situazione per quello che riguarda gli alloggi di emergenza del Comune. Un mese fa l’assessore ai servizi sociali Gilberto Baldassarri, replicando al consigliere del Pd Antonio Mastrovincenzo, aveva spiegato che “alcune persone inserite negli alloggi di emergenza hanno fatto domanda per le case popolari”. A partire da questo momento, quindi, almeno stando alle dichiarazioni dell’assessore Baldassarri, dovrebbe essere avviata una ricognizione complessiva sul territorio falconarese per quanto riguarda le case assegnate a persone o gruppo familiari in difficoltà. Quanto agli appartamenti occupati (segnalati sempre dal consigliere Mastrovincezo che aveva individuato almeno due casi di occupazione abusiva e di ventitré famiglie “appoggiate” in alloggi di emergenza senza averne effettivo diritto) Baldassarri aveva chiarito che sono state avviate le “azioni di rito” con relativa denuncia alla Procura della Repubblica. “In questi casi – aveva spiegato – si procede come per uno sfratto esecutivo, ricordando che sono sempre situazioni molto delicate”.

lunedì 20 ottobre 2008

L'uovo di giornata




Sono convinto che se si traducessero in inglese gli articoli di Vittorio Zucconi su Repubblica e li si inviassero a tutti gli elettori registrati per partito democratico americano, il candidato Obama perderebbe elezioni. Se gli americani, anche quelli più filo obamiani, leggessero le volgarità e le castronerie con cui Zucconi farcisce i suoi pezzi a sostegno della nuova America dei suoi sogni, voterebbero all'opposto di come voterebbe lui.
Ne abbiamo già parlato ma la doppia pagina con cui oggi Repubblica celebra l'appoggio di Colin Powell a Barak Obama, merita un supplemento di uova, anzi un'intera frittata. Il pezzo di Zucconi è a pagina 3, quella nobile, quella che ogni quotidiano sceglie per esibire il meglio della giornata. A parte il titolo che dipinge Powell come un traditore e uno che le ha sbagliate tutte (facendo un pessiono servizio a Obama che ha detto chelo vorrebbe nel suo team), l'occhiello colpisce per la sua infondatezza: "Il dolore più forte: dover mostrare all'Onu le false prove sull'Iraq". Uno si immagina subito che questa sia una frase di Powell tratta dall'intervista di cui si parla nella pagina accanto, quella a "Meet the press" in cui Powell ha fatto il suo "endorsement". Manco per niente. Nel pezzo di Zucconi questa frase non esiste anche perchè Powell non l'ha mai detta. Quell'occhiello lascia però intendere che cosa? Che Powell fu costretto a mostrare all'Onu prove che sapeva essere false.
Peccato che nella pagina accanto (siamo sempre su Repubblica) si riassume corretteamente una frase effettivamente pronunciata da Powell in quell'intervista in cui dice: "Ho pienamente sostenuto la decisione della guerra all'Iraq, e non ho mai detto nulla che potesse lasciar intendere che non fossi d'accordo. E questo a prescindere dal discorso che feci alle Nazioni Unite. Riconosco l'importanza di quel discorso e rimpiango il fatto che molte delle informazioni che l'intelligence ci fornì si siano rivelate sbagliate. Il mio grande dispiacere è che la guerra non l'abbiamo condotta nel modo giusto. Prendere Baghdad è stato facile ma poi ci siamo dimenticati che c'era molto altro da fare". (
l'intera intervista la trovate qui).
Come traduce Zucconi tutto questo nel suo pezzo? Così: "Powell ha ripudiato la degenerazione del grande partito di Lincoln, di Eisenhower, di Reagan, di Bush il vecchio (per inciso sarebbe interessante andarsi a rivedere cosa Zucconi dicesse degli ultimi due), quella follia che lo portò al , disse lui, quella tragica mattina del marzo 2001 nella quale il segretario di Stato dovette recitare davanti all'Onu, la sequenza di invenzioni e propaganda spacciata come casus belli contro l'Iraq". Ora a parte che quella frase messa tra virgolette non risulta che Powell l'abbia mai davvero pronuniciata. Ma di certo non poteva averlo fatto in un tragica mattina del marzo 2001 ben prima dell'attentato alle torri gemelle e ben prima che si pensasse di fare guerra all'Iraq.
Powell parlò all'Onu con grande convizione circa tutte le evidenze del fatto che Saddam si stesse munendo di armi non convenzinali (
qui trovate il suo discorso e le foto che mostrò all'Onu), ma era ben due anni dopo: il 5 febbraio del 2003. Uno che non si prende neppure la briga di verificare una data così importante non dovrebbe scrivere sulla pagina 3 di Repubblica.
O forse si.

Da l'Occidentale

domenica 19 ottobre 2008

“La comunicazione a nostre spese”






Dal Corriere del 19 Ottobre



FALCONARA - In calce alla lettera, Brandoni ha inserito un post scriptum nel quale precisa che “le spese relative alla presente comunicazione sono state sostenute dal sindaco, dalla giunta e dal gruppo di maggioranza”. “Ci tenevo a far sapere che non un centesimo del bilancio comunale è stato utilizzato per informare i cittadini”, spiega il primo cittadino. “E’ tutto fatturato e dimostrabile - afferma Brandoni -. Il procuratore Avoli della Corte dei Conti mi ha assicurato che non era necessario poiché si tratta di informazioni su atti e deliberazioni comunali, ma ho preferito scegliere questa strada per evitare polemiche e accuse di propaganda”.
“Vi spiego l’accordo con l’Api”


Dal Corriere del 19 Ottobre

FALCONARA - Approvata dal consiglio comunale dello scorso 30 settembre, la convenzione con la raffineria Api è l’argomento di una lettera che il sindaco Brandoni ha inviato a tutte le oltre settemila famiglie falconaresi per spiegare nel dettaglio i motivi della scelta. “Dopo decenni di inutili polemiche - scrive il primo cittadino - e di inconcludenti scontri frontali fra Comune e Api, l’amministrazione comunale sostenuta da una maggioranza Pdl-Udc ha realizzato un accordo il cui scopo è quello di trasformare la presenza dell’impianto industriale da inevitabile peso a sorgente di opportunità per Falconara e per tutti i cittadini”. La raffineria, sottolinea Brandoni, “è presente nel nostro territorio da oltre cinquanta anni grazie ai rinnovi di concessione accordati sempre e solo da giunte regionali di sinistra, le quali mai hanno coinvolto nelle loro decisioni le amministrazioni comunali che ci hanno preceduto”. “D’altronde queste ultime - fa notare il sindaco - non hanno mai aperto un rapporto costruttivo e di dialogo volto alla tutela della salute del cittadino. Contrariamente hanno instaurato un continuo muro a muro che ha solo prodotto un numero elevato di contenziosi giudiziari annosi e costosi, caratterizzati da pretese unilateralmente quantificate, sorrette più da motivazioni politico-elettorali che dalla reale volontà di veder risarciti i danni subiti, con risultati quanto mai incerti e improbabili”. Nella lettera Brandoni riassume i termini dell’accordo che porteranno al Comune circa 13 milioni di euro, fra cui tre milioni di euro a titolo di transazione per la chiusura di tutto il contenzioso civile e amministrativo molti dei quali, secondo il sindaco, “difficili da accogliere”. Grazie alla convenzione il Comune si garantisce il “rispetto” da parte dell’azienda Api della convenzione stilata insieme all’ente locale nel febbraio 1997, fino ad oggi mai completamente attuata, che si concretizzerà con il versamento di un milione di euro. Il Comune garantisce il parere positivo alla costruzione, nell’ambito dell’attuale perimetro della raffineria, di due centrali a ciclo combinato (gas metano-gas di risulta delle lavorazioni proprie) per la produzione ed erogazione di energia elettrica necessaria alla collettviità regionale. “Nell’ipotesi di analoga deliberazione autorizzativa della Regione - prosegue Brandoni - l’Api verserà a titolo di compensazione al Comune di Falconara 6 milioni e 600 mila euro a cui si aggiungeranno ulteriori 2 milioni e 300 mila euro attraverso il Ministero per opere di mitigazione di impatto ambientale”. Dal canto suo l’Api si impegna a non superare gli attuali livelli di emissione degli inquinanti, anzi ad abbatterli, costituire un osservatorio attraverso il quale monitorare gli aspetti ambientali e la sicurezza e a favorire il massimo coinvolgimento delle imprese falconaresi nei lavori di costruzione delle centrali.
Pd e sindaco divisi dai "sandwiches"

Dal Resto del Carlino del 19 Ottobre

Scoppia la guerra dai sandwich tra il sindaco Brandoni e il partito democratico falconarese. I sandwitches finiti al centro della contesa non sono i classici panini, ma i cartelli bifacciali posizionati nelle strade e nelle piazze per promuovere iniziative. Il pd di Falconara, venerdi, ne aveva piazzati alcuni in centro citta' per promuovere l'iniziativa del 25 ottobre al circo massimo e per far conoscere il servizio di trasporto ferroviario per Roma a disposizione dei Falconaresi. I sandwitches, pero', hanno avuto vita breve: i vigili urbani hanno contattato il Pd per richiedere la rimozione (pena il sequestro) per mancanza di autorizzazione. "L'ennesimo dispetto al Pd da parte del sindaco", attacca il capogruppo Emanuele Lodolini "semplicemente la volonta' di far rispettare le regole, uguali per tutti", ribatte il sindaco Brandoni. La rimozione dei sandwitches del Pd era stata ordinata anche lo scorso settembre, quando il partito aveva pubblicizzato l'assemblea pubblica contro le centrali: per un "disguido", la richiesta venne presentata quando gia' il materiale propagandistico era stato posizionato, anche perche' in passato era sufficiente una semplice comunicazione, senza bisogno di attendere una autorizzazione. "Stavolta, poi, nonp oteva essere avanzato il minimo appunto - dice Lodolini - perche' la richiesta era stata presentata il giorno prima. Anziche' dedicare i suoi sforzi all'amministrazione del comune, Brandoni riesce a trovare il tempo per fare blitz nelle scuole e per fare dispetti continui al Pd. Un atteggiamento che non e' degno di chi vuol essere sindaco di tutti, Brandoni si sta dimostrando sindaco solo di una parte e accentua un profilo arrogante che mostra quelli che sono evidenti limiti". Accuse che il sindaco respinge al mittente: "ho sempre autorizzato qualsiasi iniziativa, come democraticamente va fatto; anche se dovessero esserci esigenze in tal senso dalla mia parte politica, le autorizzazioni verranno rilasciate dietro la necessaria richiesta. Non so se questo metodo di lavoro fosse adottato dalle precedenti amministrazioni".
Alessandra Pascucci
L'uovo di giornata





Quegli imparzialoni della BBC hanno vietato le gag televisive sugli islamici perché, spiegano, in Gran Bretagna sono una minoranza troppo permalosa. Ma con i cristiani è una pacchia, puoi sfotterli a volontà visto che sono la maggioranza silenziosa. Per cui dagli alla badante filippina, cattolicissima e pettegola, ma guai a ridere su chi ha spizzicato una costoletta di maiale durante il Ramadan.
Mark Thompson, il direttore generale della BBC, è il contrario di Gordon Deitrich, il suo omologo celebrato come un modello di giornalismo coraggioso e irriverente nel film “V for Vendetta”. Deitrich era disposto a tutto pur di sfidare il politicamente corretto, mentre il buon Thompson non ha alcuna voglia di inimicarsi la comunità islamica inglese. Una minoranza che fa rima con arroganza.
“Penso che essere una minoranza ponga le cose in una prospettiva leggermente differente,” spiega Thompson, tanto ‘leggermente’ che il postino Ahmed è tornato in video per chiedere scusa. Non sapete chi è il postino Ahmed? Uno dei protagonisti della popolare soap opera “EastEnders” che, in una puntata della serie, aveva osato mandar giù un boccone durante il Ramadan. Apriti cielo: centinaia di lettere di cittadini islamici infuriati sono piombate negli studi della BBC e la direzione, praticamente terrorizzata, ha costretto il postino a tornare in video per una bella ritrattazione pubblica in stile sovietico.
Non si scherza con l’Islam, ma con i cattolici è tutto un altro paio di maniche. Su Internet trionfa uno sketch di “Harry e Paul”, un’altra sitcom di successo in onda sulla BBC, in cui si vede una governante filippina che si struscia ubbidiente sul suo “padrone” inglese, mentre il comico Harry Enfield invita lei a “mostrare il culo” e lui a “montarla”. L’83% dei filippini è cattolica ma chi se ne frega delle lettere di protesta piombate da Manila. Alla BBC hanno soltanto a cuore i fedeli di Allah. E pensare che il direttore generale Thompson si definisce “un cattolico praticante”.
Quando gli islamici diventeranno maggioranza in Gran Bretagna aspetteremo al varco Thompson per vedere se avrà allora il coraggio di prendersi gioco di loro. In caso contrario una risata lo seppellirà.

Da L'Occidentale

sabato 18 ottobre 2008

Pizzicato dagli scanner su un’auto rubata

Dal Corriere del 18 Ottobre

FALCONARA - Beccato al volante di un auto rubata grazie al sistema automatico di lettura delle targhe in dotazione alle pattuglie delle forze dell’ordine. E’ finito così di nuovo nei guai G.C., un tarantino già pregiudicato di 42 anni, poi denunciato per ricettazione. L’uomo è stato sorpreso giovedì sera, attorno le 22.30, da una pattuglia dei carabinieri del Norm mentre transitava lungo via Flaminia al volante di una Fiat Uno, risultata poi rubata nel pomeriggio a Civitanova. Il pugliese ha avuto la sfortuna di incrociare una pattuglia dei carabinieri proprio mentre era in funzione il sistema Provida, la telecamerina sul cruscotto collegata a due scanner a raggi infrarossi piazzati sul lampeggiante che leggono targa e velocità delle auto in transito. Gli scanner possono leggere quindici targhe al secondo e se una di queste è rubata viene segnalata all'equipaggio, tramite una foto istantanea. Il lettore, collegato al computer della centrale che contiene il data base delle targhe segnalate, ha subito allertato i militari. I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile hanno così bloccato l’auto e identificato il conducente. La Fiat Uno è stata posta sotto sequestro e il tarantino è stato interrogato per scoprire se fosse lui l’autore materiale del furto. L’operazione dell’altra notte è stata insomma facilitata dalle nuove tecnologie da tempo in dotazione alle pattuglie di carabinieri e polizia che possono accertare in tempo reale se la targa controllata è quella di un’auto rubata in tutti i Paesi che aderiscono al trattato di Schengen.
Prodotti alimentari sicuri,
Comune e Asur insieme per la prevenzione

Dal Corriere del 18 Ottobre

FALCONARA – Garantire i clienti e formare gli operatori, mettendoli quindi in condizione di lavorare meglio. Questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale che giovedì ha organizzato il primo incontro con gli esercenti sulle procedure e gli obblighi relativi alla commercializzazione dei prodotti destinati all’alimentazione umana. “Le recenti notizie che provengono dall’Asia – ha commentato l’assessore al commercio Raimondo Mondaini – in ordine alla preparazione di alimenti con sostanze rilevatesi tossiche, creano allarme sia tra i consumatori che tra gli operatori economici che trattano prodotti alimentari che contengono sostanze potenzialmente annoverabili tra quelle a rischio. A tale proposito va precisato che la vigente normativa del settore è sicuramente idonea a scongiurare il pericolo che situazioni di tale portata si verifichino anche in Italia”. Il Comune di Falconara però al fine di informare gli operatori commerciali sulle prescrizioni e gli obblighi, con particolare riferimento a quelli attinenti ai prodotti destinati all’alimentazione umana e provenienti da paesi non appartenenti alla Comunità Europea, ha deciso, in collaborazione con l’Asur, di illustrare agli addetti ai lavori le principali normative di riferimento, le corrette prassi da seguire e le novità in arrivo. Al singolo operatore controllato verrà consegnato, infatti, un documento riassuntivo del controllo stesso, ma gli esiti delle attività di controllo - che a breve saranno intensificate - saranno periodicamente resi noti. Nel corso della riunione il dott. Pandolfi, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asur 7 di Ancona, ha chiarito le normative relative alla tracciabilità dei prodotti alimentari e all’autocontrollo che i produttori e i commercianti sono tenuti ad attuare. Soddisfatti i rappresentanti delle associazioni di categoria ed i commercianti intervenuti, ed anche l’assessore al commercio secondo il quale la partecipazione degli operatore indica “la loro volontà di conoscere meglio le norme, non solo per evitare pesanti sanzioni pecuniarie ma soprattutto, per garantire ai clienti prodotti sani e di qualità”.
Nega l'elemosina e viene picchiata
Romeno arestato e poi rilasciato, prognosi di venti giorni per la donna
Dal Carlino del 18 Ottobre

Donna minacciata in mezzo alla strada da un cittadino straniero: si ribella al suo aguzzino che la prende a botte. Un fatto cruento quello avvenuto giovedi pomeriggio in via Bottego, una via centrale di Falconara dove un cittadino romeno senza fissa dimora di 43 anni, Nicolae Feroiu, ha aggredito una donna di origini ucraine, ma da anni residente ad Ancona, Lidia Niedelska, 58 anni. Secondo il racconto della diretta interesata, stilato ai carabinieri della tenenza e della compagnia di Ancona, una volta che si e' ripresa dallo choc, quell'uomo l'avrebbe avvicinata lungo la strada chiedendole dei soldi. Dopo l'aggressione il romeno e' stato inseguito, fermato successivamente dai carabinieri e arrestato. Ieri mattina durante il processo per direttissima il Feroiu e' stato rimesso in liberta'. Pare che nei suoi confronti non siano scattati i parametri della tentata rapina visto che il giudice avrebbe riconosciuto al romeno soltanto il reato di lesioni. Stamo parlando di lesioni piuttosto serie visto che la donna ha riportato una prognosi guaribile in venti giorni. Il fatto e' avvenuto in mezzo al traffico quotidiano di un normale pomeriggio feriale, con diversi passanti che hanno assistito alla scena brutale. La donna ucraina e' stata avvicinata dall'uomo che le ha subito chiesto del denaro, al primo rifiuto il romeno si e' fatto molto piu' insistente arrivando alle minacce. A quel punto la sventurata ha cercato di allontanarsi e soprattutto ha preso in mano il cellulare affermando di voler chiamare il 112 per chiedere l'intervento dei carabinieri. A quel punto l'uomo ha iniziato a prender a calci e pugni la poveretta con una violenza terribile tanto che la donna e' finita a terra ferita. I carabinieri pero' erano stati informati e nel giro di pochi minuti sono giunti sul posto, dopo brevi ricerche hanno acciuffato lo straniero arrestandolo. Lidia Niedelska e' invece finita al pronto soccorso di Torrette per le cure del caso.