mercoledì 22 ottobre 2008

Classi-ponte o razzismo?






Ho voluto documentarmi un po'sui problemi della scuola che tengono banco in questi giorni. Ho trovato questo interessante schema sul Carlino di venerdì/17 che spiega in sintesi come si regolano alcuni paesi europei di fronte alla realtà immigrazione



GERMANIA Corsi di lingua tedesca a livello pre-primario Classi speciali e /o regolamentaz. sulla composizione delle classi

FRANCIA Formazione di classi speciali di iniziazione nella scuola primaria e classi di accoglienza nelle medie

SPAGNA Sostegno aggiuntivo all'apprendimento in classi comuni.In Catalogna sperimentaz. in centri specifici dove si insegna 4 ore al giorno in lingua castigliana e catalana

GRAN BRETAGNA Insegnamento intensivo della lingua del paese.Sostegno aggiuntivo all'apprendimento.Adattamento della valutazione alla provenienza etnica

UNGHERIA e MALTA Nessuna misura di supporto per i bambini immigrati OLANDA,POLONIA,SLOVACCHIA Classi speciali

ROMANIA Sostegno aggiuntivo all'apprendimento



Ho trovato sull'argomento anche un interessante pezzo del parlamentare europeo Mario Mauro,vero esperto in fatto di scuola ed educazione. Trascrivo buona parte del pezzo

"Tra gli innumerevoli commenti sul tema dell'integrazione dei migranti di autorevoli antirazzisti democratici,vorrei sottolineare quello di Piero Fassino:-un bambino discriminato già nella tenera età si porta dietro la ferita della discriminazione per tutta la vita-e-introdurre un principio secondo cui si fanno classi differenziali per appartenenza etnico culturale significa introdurre una discriminazione tra bambini che che non può che produrre effetti dannosi- Fassino non ha alcuna conoscenza di ciò che avviene nelle scuole italiane e delle condizioni in cui alunni e docenti sono costretti a lavorare a causa delle barriere linguistiche che spesso coinvolgono gran parte delle classi,barriere che non permettono un apprendimento nè da parte dei bambini immigrati,nè da parte di quelli italiani. il solo mettere insieme persone provenienti da culture diverse non basta quindi a costruire le condizioni dell'integrazione. Può anzi rivelarsi ancora più discriminante se un bambino non possiede una base linguistica per potersi inserire in un contesto ignoto. La classe-ponte non è assolutamente uno scandalo,anzi,permetterebbe in pochi mesi a un alunno che non conosce l'italiano di mettersi al passo con i compagni. Non si tratta di creare classi ghetto per l'intera durata di un ciclo di studi,ma una misura prettamente formativa e quindi estremamente integrativa per gli alunni immigrati ............................. Si potrebbe seguire l'esempio tedesco,dove i bambini immigrati in età scolare che possono partecipare alle lezioni senza gravi difficoltà di linguaggio sono inseriti nelle classi secondo la loro età e capacità.La percentuale di bambini immigrati per classe non supera il 20%.Se gli scolari immigrati nella classe sono in proporzione superiore a 1 su 5,vengono istituite delle classi speciali (per ragazzi della stessa età) per i bambini immigrati che saranno istruiti in tedesco e secondo i curricula della scuola tedesca. Numerosi ministeri per l'educazione dei singoli LANDER promuovono programmi di lingua prescolari per i figli di immigrati le cui conoscenze linguistiche non sono sufficienti per andare a scuola. Un anno prima della della registrazione nella scuola elementare,i figli di immigrati devono fare un test di lingua:se non lo passano sono invitati a seguire un corso di lingua all'asilo o alla scuola elementare stessa.Il corso di lingua è rivolto ai figli di famiglie immigrate nati in Germania o arrivati da piccoli.Il 50% dei figli di immigrati ha bisogno del corso"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo in Italia si sventola il drappo rosso del razzismo.
Non c'è niente da fare.

Anonimo ha detto...

Ungheria e Malta niente classi ponte.Umh
Ma quanti immigrati ha l'Ungheria?
E Malta? Malta gli immmigrati non ce li vuole proprio,specie i clandestini non li fa avvicinare.
Così un po' di problemi se li levano

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con anonimo del 22 ottobre,non c'è niente da fare.
Non c'è speranza per la scuola statale.
L'UNICA COSA è METTERE VIA I SOLDI PER LE SCUOLE PRIVATE