sabato 27 febbraio 2016

Montemarciano, i titolari del Caffè Time
"Chiesto il pizzo". Il caso in Parlamento


MONTEMARCIANO - Il caso dei 14 furti in 4 anni finirà all'attenzione del ministro Alfano tramite un'interrogazione parlamentare. Ad annunciarlo il senatore Nicola Morra del Movimento 5 Stelle ieri mattina in visita ai titolari del Caffè Time di Marina di Montemarciano.

Per la prima volta Elena Balestra ha raccontato delle richieste di “pizzo” ricevute, dando così una plausibile spiegazione all'accanimento verso l'attività di famiglia. "Un giorno sono entrate due persone che conosco - racconta - e con la stessa naturalezza con cui si chiede un caffè mi hanno chiesto 400 euro al mese per garantirmi la sicurezza del locale. Non hanno parlato di pizzo ma è chiaro che lo era. Li ho mandati via. Si trovano a Montemarciano anche se non sono di qui. Volevano la nostra attività ma io non la voglio svendere, la voglio vendere”.

Nell'incubo in cui sono piombati il marito ricorda anche una multa che a lui è sembrata ingiusta. "Avevo messo un biliardino per far giocare i ragazzini - ricorda Gianni Gagliardini - oltretutto gratis perché non funzionava con i soldi e mi hanno multato perché non potevo tenerlo". Racconti, suffragati dai documenti, che hanno lasciato basito il senatore.

"L'aspetto prioritario di questa vicenda riguardava l'aiuto da dare a due onesti lavoratori - commenta il senatore Morra - con Equitalia è stato possibile farlo, grazie alla rateizzazione concessa, e adesso chiederò a Donatella Agostinelli di accompagnarli alla direzione di Banca Marche, dove nemmeno sono stati ricevuti. Risolto il problema dei debiti, resta altrettanto prioritario capire il perché di tutti questi furti. Proprio tramite Donatella Agostinelli presenteremo un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'interno".

Il senatore Morra si è poi collegato in diretta con la trasmissione Coffee Break di La7, dove i coniugi Gagliardini hanno denunciato il loro caso. "A chi si trova nella nostra situazione dico forza e coraggio - l'appello di Gianni Gagliardini - non abbiate paura di esporvi per raccontare cosa vi è successo. Reagiamo positivi". "Ma soprattutto - aggiunge Elena Balestra - non suicidatevi"

http://www.corriereadriatico.it/
Api, Brachetti Peretti: "Crediamo nella raffineria di Falconara"

Api, Brachetti Peretti: «Crediamo nella raffineria di Falconara»

Il presidente intervistato dal CorSera per la vendita delle quote nel settore eolico in Sicilia e Puglia annuncia la volontà di investire nel petrolio e nei distributori Ip. Fiordelmondo, Uil: «Parole rassicuranti»


Api, Brachetti Peretti: "Crediamo nella raffineria di Falconara"
Api tornerà a puntare sulla raffinazione. Ad annunciarlo è stato il presidente di Api Ip, Ugo Brachetti Peretti, in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera. Api ha venduto a Iberdrola, azienda spagnola produttrice e distributrice di elettricità e gas naturale, la quota della joinventure nel campo dell'eolico (in Sicilia e Puglia). Costo dell'operazione, 190 milioni di euro.  Che Brachetti Peretti è intenzionato a investire per rafforzare la raffinazione e la rete distributiva Ip, «valutando nel medio termine acquisizioni o forme di aggregazione in un’ottica di rafforzamento. L’obiettivo è incrementare l’attuale quota di mercato del 9%» spiega il petroliere. I dati riportati nell'articolo sono positivi: redditività a 212 milioni di euro (+43%) e un utile lordo di 26,9 milioni di euro, a fronte di un valore negativo di 102 milioni nel 2014. «A dare una mano ai conti ha concorso il significativo aumento dei margini nell’attività di raffinazione, con un media di circa 5-6 dollari a barile. Una dinamica che premia il nostro impegno nell’avere continuato a credere nell’impianto di Falconara».
Un intendimento che rassicura i lavoratori. «Sono parole rassicuranti che dimostrano la volontà di proseguire e di investire a Falconara – commenta Andrea Fiordelmondo, segretario Uiltec Marche – A giugno scadono i contratti di solidarietà ma se l'orientamento è questo siamo più che positivi». L'azienda, che a luglio 2015 aveva indicato 65 esuberi, potrebbe chiedere una proroga sulla solidarietà ma, visti i risultati e gli investimenti, in numeri inferiori rispetto allo scorso anno. Nei giorni scorsi è stata effettuata una fermata straordinaria per far ripartire un impianto di desolforizzazione. Da accordi sindacali, l'impianto riassorbirà 12 esuberi. Altri investimenti riguardano la produzione di bitume e il cosiddetto bunkeraggio, ovvero il rifornimento di carburante a bordo delle navi per il porto di Ancona. Stando ai dati della Relazione Annuale 2015 dell'Unione Petrolifera, Api ha investito 15 milioni di euro per miglioramento ed efficientamento degl impianti e altrettanti in impianti per la produzione di conbustibile marino a basso tenore di zolfo. E il rigassificatore? Il progetto (contestato da ambientalisti e Movimento 5 Stelle) è ancora lì. Ma in attesa di un partner per realizzarlo è meglio l'uovo oggi. Soprattutto in una situazione economica come quella attuale con i tassi d'interesse più che favorevoli e il costo del petrolio ai minimi storici.
Api, Brachetti Peretti: "Crediamo nella raffineria di Falconara"
Marco Catalani Collaboratore Ancona
http://www.anconatoday.it/economia/


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mercoledì 24 febbraio 2016


Falconara, Zanetti e i suoi campioni incantano il PalaBadiali

Falconara, Zanetti e i suoi campioni incantano il PalaBadiali


Palas pieno per la partita di solidarietà. In campo l'ex capitano dell'Inter ma anche le nazionali falconaresi del calcio a 5 femminile. A calcare il taraflex del Badiali anche l'ex dorico Pesaresi


Falconara, Zanetti e i suoi campioni incantano il PalaBadiali
Emanuele Pesaresi ha preso qualche chilo da quando correva sui campi di serie A con Sampdoria e Lazio (e Ancona, ovvio) ma i piedi sono sempre potenti e precisi. Le nazionali del futsal femminile, le stelle del Città di Falconara Sofia Luciani, Martina Mencaccini e Giulia Domenichetti sono in gran forma. Con loro ci sono anche Ersilia D'Incecco e Marika Mascia, altre due azzurre ma sponde, rispettivamente, Montesilvano e Colonnella, nel campionato di Serie A Elite. A Javier Zanetti, invece, non sembra essere passato un solo secondo da quando ha appeso le scarpe al chiodo.
Falconara, Zanetti e i suoi campioni incantano il PalaBadiali
Ne sanno qualcosa i tanti spettatori che lunedì 22 febbraio lo hanno ammirato al PalaBadiali di Falconara impegnato nella gara benefica organizzata dall'associazione Sogni e Passioni in collaborazione con il Centro di Formazione Calcistica Leoni di Potrero, di Zanetti e del connazionale Esteban Cambiasso, e il Comune di Falconara. Giocate, divertimento, gol e, per qualche fortunato estratto, anche una foto con autografo e maglie. Una bella serata di sport e di solidarietà.
http://www.anconatoday.it/ (M. Catalani)


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martedì 23 febbraio 2016

Cosa si aspetta a buttare fuori dall’università i collettivi che contestano Panebianco?

Febbraio 23, 2016 Luigi Amicone
Cosa si aspetta a interrompere lo spettacolino cretino che da due giorni accade nella facoltà di Scienze politiche a Bologna?
Urla, schiamazzi, insulti. Così, per il secondo giorno consecutivo siamo informati che al professor Angelo Panebianco – per altro firma illustre del Corriere della Sera – viene impedito di fare lezione all’università di Bologna.
Come si permettono e con quali argomenti i bellimbusti registrati nel video pubblicato sul corriere.it martedì 23 febbraio fanno caciara, insultano e trattano da pezza da piedi un professore? Cliccate e sentite nel video del corriere.it, tra le altre, la voce del bellimbusto che avrà vent’anni ma che si crede il padrone dell’università di Bologna, che di anni ne ha mille e probabilmente sopravviverà anche all’ennesima carnevalata: «Lei qui non ha diritto di parlare perché lei è un guerrafondaio e la sua opinione costa la vita a milioni di persone». Però. Cosa vuoi discutere con uno che raglia così? Un buon samaritano gli direbbe: “Ragazzo, sei fuori come un balcone”.
E invece, nonostante la denuncia sui giornali e il biasimo collettivo, da quarantotto ore assistiamo allo sgangherato spettacolino di quattro ragazzotti a cui probabilmente nessuno ha insegnato l’abc dell’educazione civica e dell’igiene mentale, che si permettono di impedire a un professore universitario di fare il proprio mestiere. Roba da matti. Ma dove siamo?
Appunto, dove siamo e cosa dovrebbe fare un’autorità accademica e magari anche solo un vigile urbano o un educatore di adolescenti disturbati, visto che l’università e i suoi professori – come si usa dire però è così – sono pagati con le tasse degli italiani? Dovrebbe prendere quei quattro baluba presuntuosi e ignoranti e buttarli fuori dall’università a pedate nel sedere. Che vadano all’asilo o in birreria a discutere di cose che non stanno né in cielo né in terra.
A confronto di questi sedicenti “Collettivi” Checco Zalone è Emanuele Kant. Epperò, siccome generalmente quelli che ingrossano le file di questi “collettivi” sedicenti sono figli di buona famiglia che non hanno alcun problema a scaldare i banchi, succede che un’infima minoranza di cervelli fritti riesce periodicamente a ottenere il risultato – come si vede nel caso bolognese – di bloccare un corso di lezioni e di impedire il diritto allo studio a chi in università ci va per imparare, spesso ci va da fuori sede e non può permettersi il lusso di buttare via soldi e tempo nel parco giochi degli zero virgola neuroni.
Cosa aspettano le autorità accademiche, i vigili urbani, la Croce Rossa, a interrompere lo spettacolino cretino che da due giorni fa notizia addirittura a livello nazionale, tiene in scacco una delle università italiane più prestigiose, impedisce alla facoltà di scienze politiche di funzionare regolarmente, a un professore di insegnare e alla stragrande maggioranza degli studenti che frequentano l’università Alma Mater di Bologna di seguire le lezioni del professor Panebianco?
Come si fa, nell’anno 2016, a tollerare contestatori al barolo che, siccome buon vino non mente, non fanno parlare un professore «perché le sue opinioni causano milioni di morti»? Siamo in università o su Scherzi a Parte?


mercoledì 10 febbraio 2016





La giornata del non ricordo


http://www.marcelloveneziani.com/la-giornata-del-non-ricordo.html

domenica 7 febbraio 2016

IL GIORNO DEL RICORDO




IL GIORNO DEL RICORDO


Dal 10-02-2016
 al 14-02-2016


Il giorno del Ricordo


10/14 Febbraio 2016 - Museo della 


Resistenza



Mostra Fotografica       "L'ESODO" -  

ingresso           libero




11 Febbraio 2016 - Centro Cultura Pergoli -


 ore 17.30


Proiezione film "La Città dolente" - 

ingresso libero

giovedì 4 febbraio 2016

Falconara, task force comunale per fronteggiare l'emergenza vento

Falconara, task force comunale per fronteggiare l'emergenza vento

Per fronteggiare l'emergenza vento, è stata costituita una task force formata da operai e tecnici comunali, il personale della Polizia Municipale, le squadre di Marche Multiservizi e i vigili del fuoco


Sono scattate intorno alle 5 di questa mattina (giovedì 4 febbraio) le operazioni per fronteggiare l’emergenza vento, preannunciata da un avviso di condizioni meteo avverse diramato nella giornata di ieri dalla Protezione Civile Marche,che ha colpito anche Falconara.
In campo operai e tecnici comunali, il personale della Polizia Municipale, le squadre di Marche Multiservizi e i vigili del fuoco. In particolare a causa delle raffiche di vento che hanno colpito la città diversi alberi sono stati abbattuti cosi come pali dell’illuminazione pubblica, segnali stradali e cartelloni pubblicitari. In alcuni casi occupando la sede stradale. È stato necessario rimuoverli e le operazioni si sono protratte fino alle mattinata. Su tutto il territorio sono stati necessari interventi della task force. Da via del Consorzio, nella zona industriale, dove sono stati abbattuti 3 pali della luce, a via Caserme dove sono finiti in strada quattro alberi, passando per la mezzacosta dove sono caduti alberi (nelle vie Galliano, Toscana e Ville), pali dell’illuminazione pubblica (via Castellaraccia), cartelloni pubblicitari (via Baldelli). Disagi anche in via Stadio per la caduta di un albero, al Cimitero di Falconara dove è stato abbattuto dal vento un cipresso, e in via Saline. In tutti i casi le maestranze comunali, gli operai di MMS e le squadre dei pompieri hanno provveduto alla rimozione di alberi, pali e altri materiali che occupavano la sede stradale. In alcune vie di Palombina, tra le altre in via Puglie e Toscana, si è registrata anche una interruzione della corrente elettrica nel corso dell’emergenza.
Sulla strada sono finiti anche alcuni cassonetti dei rifiuti. Questi sono stati riposizionati da MMS e laddove necessario si è provveduto a raccogliere i materiali finiti sulla sede stradale. È stato inoltre disposto per il pomeriggio di giovedì 4 un intervento straordinario di pulizia in via Matteotti. Si è verificato infatti il fenomeno del deposito di detriti costituiti in gran parte da ramaglie ed aghi dei pini. Detriti che debbono essere rimossi per ripristinare la fruibilità e la sicurezza delle strade e marciapiedi.
Infine in via Tommasi si è constatata la caduta di un traliccio in legno per la linea telefonica ed è stata effettuata segnalazione alla Telecom ed Enel per verificarne le  proprietà, mentre in via La Costa si è verificato il cedimento della balaustra del ponte sulla Statale 16. contestualmente alla segnalazione all’Anas, si è provveduto ad eseguire un intervento provvisorio di ancoraggio. Proseguono le verifiche su tetti, cornicioni e tegole pericolanti, anche in edifici privati. «La macchina comunale ha funzionato alla perfezione nell’emergenza di questa notte – commenta il Sindaco Goffredo Brandoni -. Ringrazio tutti i soggetti che questa notte hanno operato per ridurre al minimo i disagi per la cittadinanza».
http://www.anconatoday.it/cronaca/falconara