mercoledì 25 dicembre 2013



                             BUON  NATALE

           A  TUTTI  GLI  AMICI  FALCONARESI
           
            ANCHE  A  QUELLI   LONTANI

mercoledì 18 dicembre 2013

Provincia di Pesaro in "dissesto finanziario"
Chiesto il prepensionamento di 70 dipendenti

Il Messaggero

Ma serve il via libera del ministero e dell'Inps. Sindacati in allarme


PESARO - In Provincia di Pesaro e Urbino è pronta una maxi infornata di prepensionamenti. Prima però occorre attendere il via libera del Ministero della Funzione Pubblica e dell’Inps. 
L’amministrazione provinciale intende infatti mandare in pensione anticipata una settantina di dipendenti, in possesso dei requisiti previsti prima della riforma Fornero, nel triennio 2014/2016. Un’operazione che se andasse in porto nel 2016 porterebbe la pianta organica dell’ente di viale Gramsci a circa 450/460 unità. Quasi 200 in meno rispetto al 2009 quando l’ente toccò la quota record di 620 dipendenti. L’operazione però è vincolata all’approvazione del Ministero e dell’Inps che permettono di mettere in esubero il personale solo qualora l’organico risulti sovradimensionato. La Provincia invece ha richiesto l’esubero “per dissesto finanziario”. Insomma chiede di mandare prima in pensione i lavoratori non perché ne ha troppi rispetto alle esigenze lavorative bensì perché non ha abbastanza denaro per pagare gli stipendi. Se però verrà concessa la possibilità di usufruire di quel particolare meccanismo di uscita anticipata dal lavoro viale Gramsci potrà dare corso ad un drastico taglio del personale. Che, considerando una spesa media pro capite di 36 mila euro all’anno per dipendente, consentirebbe di risparmiare più di 2 milioni e mezzo di euro dai costi di gestione. Tutti i lavoratori potenzialmente interessati sono stati sentiti dalla direzione generale della Provincia e, a parte un paio, hanno dato la propria disponibilità ad andare in pensione. Si tratta perlopiù di cantonieri. A preoccupare i sindacati però è il futuro. Considerando che in Provincia persiste ancora il blocco delle assunzioni temono che questi pensionamenti non vengano sostituiti. «L’auspicio è che ai pensionamenti seguano delle assunzioni altrimenti ne risentirà il livello dei servizi» dice Roberto Rossini, Funzione Pubblica Cgil.

Chi ha paura della destra dei babau?

Uno di Casapound sale su una scala e toglie la bandiera europea al Palazzo Ue (restituita dopo poco), in segno di protesta contro i diktat europei. Apriti cielo, titoli dei tg, sdegno istituzionale, condanna rapida a tre mesi per furto aggravato

Sfasciavano vetrine e assaltavano i blindati della polizia, mettevano a ferro e fuoco la città. Ma l'hanno fatta franca, qualche fermato e poi rilasciato, qualche denuncia a piede libero e passa la paura. Così fu per black-bloc, centri sociali, anarco-insurrezionalisti. Ora, in una protesta simbolica ma un po' lugubre di Casapound, uno di loro compie un gesto clamoroso alla luce del sole: sale su una lunga scala e toglie la bandiera europea al Palazzo Ue, restituita dopo poco, in segno di protesta contro i diktat europei.
Apriti cielo, titoli dei tg, sdegno istituzionale, condanna rapida, non solo a tre mesi di reclusione ma per «furto aggravato», come se si trattasse di ladri e non di protestatari simbolici. Per carità, tenete la vostra protesta entro i limiti della legge; ma quella protesta esprime un disagio condiviso da gran parte degli italiani: alcuni invocano il ritorno alle nazioni; altri, come me, vorrebbero un'altra Europa. In realtà stanno ritentando di criminalizzare la destra intera partendo da quella estrema, come mostrava bene ieri un articolo di Gad Lerner su La Repubblica. Si trova sempre nel magma del web o della protesta diffusa una dichiarazione stupida, come la battuta antisemita.
Sperano che scappi il morto (qualcuno si sta adoperando?). Intanto basta per colpire i Forconi, spaccarli e premere su di loro per isolare chi è stato più vicino alla loro protesta. Invece vi auguro buona protesta. Che sia non violenta e non danneggi altri cittadini. Ma sia ampia, decisa, unita, italiana. Di popolo.


Report choc degli Usa: la democrazia italiana distrutta dai vincoli Ue

Sergio Rame

Uno studio di Bank of America e Merrill Lynch dimostra come l'eccessiva osservanza della politica italiana ai vincoli Ue porterà al suicidio collettivo
L’"eccessiva virtuosità" della politica italiana, ligia ai vincoli di bilancio imposti dall'Unione europea, porterà i partiti a una sorta di suicidio collettivo, a tutto vantaggio del Movimento 5 Stelle, che ne raccoglierà i frutti alle prossime elezioni politiche, attese nel 2015.
A tracciare un quadro drammatico della situazione politica nostrana sono due analisti della Bank of America e di Merrill Lynch, Raffaella Tenconi e Laurence Boone che, nel report dedicato all'Italia Renzi vs the economy, hanno avvertito che, senza adeguate misure di stimolo, l’economia del Belpaese rischia una nuova recessione, modellodouble dip, dopo la "debole" ripresa in corso.
Secondo gli analisti statunitensi, l'"eccessiva virtuosità" nei termini di "un continuo forte impegno a mantenere il deficit sotto il 3% del pil, senza tenere in considerazione quale sia la performance del pil, combinata con l’asticella sempre più alta posta dalla Bce per misure addizionali di stimolo all’economia, favorirà i partiti che più apertamente si oppongono allo status quo". Tra questi sicuramente i Cinque Stelle e, in misura minore, Forza Italia e la Lega Nord. "Una volta che il M5S dovesse superare la soglia del 30%, diventerebbe un candidato credibile a conquistare un’indiscussa maggioranza alle prossime elezioni politiche, che secondo noi si terranno nel 2015", continuano Tenconi e Boone paventando un governo guidato dai grillini per il significativo cambiamento che porterebbe alla comunicazione e alle politiche economiche. Secondo i due analisti, "gli investitori esteri sono abituati a vedere frequenti cambiamenti di governo in Italia, ma anche a cambiamenti di politica economica lenti, ad un’esecuzione abbastanza accurata delle politiche di bilancio e a una forte propensione" a favore dell'Unione europea. I grillini sono, invece, favoreli di cambiamenti politici rapidi e coraggiosi: "La ragione per cui questo partito secondo noi ha avuto finora un’influenza positiva sullo scenario politico è che produce idee nuove per affrontare tutti i tipi di problemi economici e sociali: insomma, tengono vivo il dibattito sociale. Il loro alto tasso di consenso costringe i partitiincumbent e a focalizzarsi di più sul cambiamento". Allo stesso tempo i Cinque Stelle sono anche aperti a dibattere della permanenza nell’euro e della ristrutturazione del debito. "Non si tratta necessariamente di una convinzione politica genuina - si legge nel report - ma l’incertezza riguardante questi argomenti aumenterà se si troveranno alla guida del Paese".


Sanità Marche, 700 mila euro
​di premi ai dirigenti



ANCONA - Ammonta a quasi 700 mila euro il totale di premi per obiettivi raggiunti, liquidato dal 2010 ad oggi ai vertici dell'Asur, delle Aziende sanitarie e ospedaliere, delle Aree vaste: direttori generali, amministrativi e sanitari. Una cifra che però i consiglieri regionali di Centrodestra Marche-Fratelli d'Italia Giulio Natali, Franca Romagnoli e Francesco Acquaroli non sono riusciti a rintracciare nelle pieghe del bilancio. "Abbiamo assistito ad un lacrimatoio dell'assessore al Bilancio Marcolini - ha detto Natali - sulla triste realtà della situazione regionale. Un ragionamento in parte condivisibile, ma ci sono tanti settori in cui si potrebbe risparmiare a costo zero". La Romagnoli ha puntato il dito contro la fretta nel liquidare le somme, riconosciute per il raggiungimento di determinati obiettivi: "L'ultima determina è del 5 dicembre e liquida oltre 22 mila euro riferiti all'agosto 2013. Non mi sembra proprio una priorità. Insomma, il bilancio piange, ma c'è chi ride". E i dirigenti vengono premiati - ha rilevato Acquaroli - "mentre assistiamo ad un calo di servizi e alla chiusura di strutture sul territorio". Quanto al bilancio 2014, secondo gli esponenti di Centrodestra Marche, si tratta del risultato di «una programmazione inesistente, ad esempio per la gestione del territorio. Ci si nasconde dietro la crisi per giustificare un'azione della Giunta insufficiente, come si vede dall'operato del Consiglio: poche leggi, confuse e di emergenza". Tanto che della sanità, "che impegna il 70% del bilancio regionale, in Consiglio si è visto molto poco, solo provvedimenti di urgenza".


Pubbliche Assistenze
in strada contro i tagli



ANCONA - Le Pubbliche Assistenze aderenti ad Anpas Marche hanno attivato sin dallo scorso mercoledì 11 dicembre un presidio permanente H/24 con le proprie ambulanze e volontari di fronte alla Regione Marche, che resterà attivo sino a quando gli amministratori regionali non forniranno risposte concrete alle istanze delle Pubbliche Assistenze.

Da oltre 10 anni, infatti, le associazioni Anpas della regione Marche sono costrette a mendicare la possibilità di veder garantita la loro dignità ed il loro futuro, nonché lottare per assicurare livelli di assistenza adeguati a favore dei cittadini della regione Marche affinché essi continuino ad avere anche in futuro quell’assistenza “eccellente” (secondo il Presidente della Regione Marche Spacca) di cui sino ad oggi hanno potuto godere, ed a basso costo grazie al fondamentale apporto del personale volontario.

martedì 3 dicembre 2013



Raccolte 245 tonnellate di cibo
per la colletta alimentare


ANCONA - Una grande iniziativa di solidarietà. Anche nelle Marche la giornata nazionale della colletta alimentare, che si è svolta ieri, ha testimoniato che il difficile periodo di crisi non cancella la solidarietà. In totale nelle Marche sono state raccolte circa 245 tonnellate di cibo (pasta, olio, legumi, farina, riso, omogeneizzati) . Quest’anno hanno aderito all’iniziativa ben 438 supermercati nelle Marche (140 nella sola Provincia di Pesaro-Urbino). Circa 5.000 volontari hanno prestato il loro lavoro gratuitamente: nei supermercati, trasportando le merci dai supermercati ai magazzini di Fano e S. Benedetto e nei magazzini per sistemare i prodotti donati.

Marche, avvisi di garanzia
per le spese dei consiglieri


ANCONA - Primi avvisi di garanzia per le spese dei gruppi consiliari della Regione Marche. Ne dà notizia in un comunicato il consigliere Api Dino Latini, ex sindaco di Osimo.L”’avviso di garanzia nei miei confronti per la gestione dei fondi annuali ai gruppi consiliari della Regione Marche lo considero giusto da ogni punto di vista. Servirà anche a me per poter esporre nella sede giudiziaria quello che ho autorizzato alla spesa, se rientrava o meno nelle voci ammesse per i fondi ai gruppi consiliari e le eventuali responsabilità penali e contabili che dovrò assumersi”. Latini non contesta “il giudizio che sulle stesse la pubblica opinione si è formata e si formerà. Se nei fondi al gruppo consiliare del periodo dal maggio 2010 al dicembre 2012 ho inserito voci di spese che nulla c’entrano con quelle normativamente stabilite è giusto che paghi le conseguenze”.


Sorprese a rubare
all'Ipersimply di Falconara


FALCONARA - I militari della Tenenza di Falconara hanno arrestato due donne - S.L., 51 anni, e D.R.V, 21 - dopo la segnalazione degli addetti alla vigilanza del supermercato Ipersimply di Falconara. Le due donne avevano rotto i sistemi antitaccheggio di un capo di vestiario all’interno del negozio e nascondendolo addosso avevano tentato di attraversare la barriera delle casse. Le due ladre sono state fermate dal personale della vigilanza e poi arrestate dai carabinieri per furto aggravato. Ora sono ai domiciliari in attesa del processo.