venerdì 25 marzo 2016



BUONA    PASQUA

DI 

RESURREZIONE

      
     PIERO  DELLA  FRANCESCA

mercoledì 23 marzo 2016


Falconara, ok al bilancio: il debito pro capite scende sotto i 2.300 euro

Falconara, ok al bilancio: il debito pro capite scende sotto i 2.300 euro

Da 77 milioni di euro più 9 di debiti fuori bilancio del 2008 si stima una riduzione a 55 milioni per il 2018. È quanto emerso nel corso del consiglio comunale che ha approvato il Bilancio di Previsione 2016
http://www.anconatoday.it/  M. Catalani


Falconara, ok al bilancio: il debito pro capite scende sotto i 2.300 euro
Nel 2018 il debito delle casse comunali scenderà a 55 milioni di euro. È la
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Falconara, ok al bilancio: il debito pro capite scende sotto i 2.300 euro
previsione emersa nel corso del consiglio comunale di lunedì 21 marzo durante la quale il consiglio comunale ha dato l'ok al Bilancio Preventivo 2016. Nove voti favorevoli e 4 contrari (Pd e Falconara Bene Comune)  al termine di una seduta fiume durata fino alle 20.30. Indebitamento che all'oggi è sceso a 59,9 milioni di euro. Il che significa «che se nel 2008, quando ci siamo insediati, ogni falconarese aveva 3.300 euro di debito, al termine di questa legislatura, nel 2018, arriveremo a 1.990 euro procapite» ha sottolineato nel suo intervento Raimondo Baia, capogruppo di Uniti per Falconara. A oggi l'indebitamento comunale vale poco meno di 2.300 euro per ogni residente. Inalterate tasse e tariffe a domanda individuale, l'approvazione del bilancio apre al grande piano di opere pubbliche previsto per il prossimo biennio. La fretta di approvarlo prima della scadenza di legge (il 30 aprile) è stata dettata dalla volontà di poter dare il via il prima possibile agli iter burocratici. Burocrazia attaccata duramente dallo stesso assessore al Bilancio, Raimondo Mondaini che ha posto l'accento sul «rischio di non riuscire a sfruttare il tempo che abbiamo a disposizione. La burocrazia imposta dall'alto sta assorbendo sempre più energie alle amministrazioni. I Comuni si trasformeranno in produttori di carta da presentare ad altri enti anziché in erogatori di servizi». Enti definiti «organismi indipendenti dal buonsenso visto che impongono le stesse procedure di Expo per asfaltare una strada» ha aggiunto l'assessore.
Bilancio definito invece «asfittico, con tante ombre e deludente» da Franco Federici, capogruppo del Partito Democratico«Non avete progettualità – ha rincarato la dose il democrat – avete fatto tutto ciò che aveva impostato la giunta Recanatini e la contingenza internazionale, con i tassi di interesse pari a zero, ha permesso di tornare alla normalità. I lavori pubblici? Micro interventi dal sapore elettorale ma vedremo fra due anni cosa siete riusciti a concludere. Noi torniamo a registrare che dopo 8 anni la città è ferma se non in lento declino»«Se siamo come Recanatini, votate favorevolmente al bilancio – ha replicato Ivano Astolfi (Upf) – Qui si parla come se Falconara fosse una città normale. Se lo fosse l'indebitamente dovrebbe essere di 1 milione ogni 1000 abitanti: 26/27 milioni, quindi. Siamo ben lontani dalla normalità». Per Lara Polita (Fbc) «è mancata la partecipazione. Il bilancio dovrebbe coinvolgere tutto il consiglio comunale e invece i dati ci sono stati consegnati pochi giorni prima del voto. Inoltre avrei voluto un estratto sintetico e compresibile ai più da illustrare ai cittadini».


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domenica 20 marzo 2016

Falconara, Informagiovani al Pergoli e in autunno arriva il Caffè Letterario

Falconara, Informagiovani al Pergoli e in autunno arriva il Caffè Letterario

L'inaugurazione dell'Informagiovani al Centro Pergoli come primo passo verso una piazza Mazzini da rivivere. L'assessore Signorini: Nuove occasioni di incontro per giovani


Falconara, Informagiovani al Pergoli e in autunno arriva il Caffè Letterario
L'Informagiovani ma anche lo Sportello Frida, dedicato alle donne vittima di violenza, al Centro Pergoli di piazza Mazzini. E il Caffè Letterario in arrivo. L'inaugurazione di venerdì 18 rappresenta, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, il primo passo verso il rilancio di piazza Mazzini e del centro cittadino in generale. Al taglio del nastro, l'assessore alle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità, Stefania Signorini. «Entrambi i servizi posti al Pergoli valorizzeranno il centro culturale con nuove occasioni di incontri per giovani e donne di Falconara da sempre al centro della nostra azione amministrativa» ha commentato la Signorini nel corso della cerimonia. 
Entrambi i servizi era in precedenza ospitati in alcuni locali di via Leopardi. Il valzer consentirà al Comune di risparmiare sugli affitti. E presto al Pergoli aprirà il Caffè Lettearario. La consegna dei lavori è prevista a cavallo tra maggio e giugno. La gara per l'affidamento sarà bandita in autunno. Il progetto, frutto di un concorso di idee, costerà circa 25mila euro, in parte (5mila) finanziati dalla Regione Marche «creando così un circolo virtuoso attorno a questo polo culturale» auspica l'assessore. Polo che potrebbe espandersi anche ad altri locali del centro come l'ex guardia medica di via IV
Falconara, Informagiovani al Pergoli e in autunno arriva il Caffè Letterario
Novembre.
Oltre a fare informazione, l'Informagiovani ospiterà anche incontri propedeutici all’inserimento lavorativo con docenti ed esperti del mondo del lavoro. Già lunedì 21, nel pomeriggio, saranno presenti Gianluca Del Fiasco, referente Eures di Ancona, e Graziano Cucchi, docente dell'Università Politecnica delle Marche. Con l’Informagiovani si trasferisce anche lo sportello Frida. Un servizio per aiutare le vittime di violenza o stalking, con consulenze che vanno da quella psicologica a quelle legali, e propone percorsi che consentono alle donne di raggiungere una autonomia economica. Lo sportello rosa si occuperà anche di progetti specifici sempre dedicati alla popolazione femminile, come ad esempio quello già attivato sulla maternità consapevole. L'Informagiovani sarà aperto tutti i giovedì dalle 14.30 alle 18.30. Lo sportello Frida invece il martedì e il sabato dalle 9.30 alle 13.30 e il mercoledì e il venerdì dalle 14.30 alle 18.30.

Falconara, Informagiovani al Pergoli e in autunno arriva il Caffè Letterario
Marco Catalani   http://www.anconatoday.it/

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martedì 15 marzo 2016

Falconara, controlli antiterrorismo nei locali etnici: denunciato un 37enne

Falconara, controlli antiterrorismo nei locali etnici: denunciato un 37enne


Il risultato è arrivato da un servizio svolto per verificare l'eventuale presenza di soggetti riconducibili a gruppi terroristici di matrice islamica, per cui sono stati sottoposti a controllo 6 esercizi commerciali


Falconara, controlli antiterrorismo nei locali etnici: denunciato un 37enne
Controlli antiterrorismo martedì mattina da parte dei Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima. Dopo aver controllato a tappeto diversi commerciali solitamente frequentati da cittadini extracomunitari, i militari hanno scoperto come in un mini market e phone center, lavorasse un cittadino bengalese a cui la Commissione territoriale aveva respinto l’istanza di asilo politico per motivi umanitari con conseguente rigetto del rinnovo del proprio permesso di soggiorno. Al termine degli accertamenti, è scattata la denuncia  per impiego di manodopera clandestina al datore di lavoro: un 37enne cittadino del Bangladesh e residente a Falconara. 
Il risultato è arrivato al termine di un servizio svolto per verificare l’eventuale presenza di soggetti riconducibili a gruppi terroristici di matrice islamica, svolto con l’impiego di due equipaggi della Tenenza e coadiuvati da un equipaggio del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ancona. Sono stati sottoposti a controllo 6 esercizi commerciali, ubicati principalmente nei paraggi della stazione ferroviaria. Controllate anche 20 persone, in particolare la loro regolarità sul territorio e gli eventuali precedenti penali con particolare riferimento a reati riconducibili al terrorismo internazionale.
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lunedì 14 marzo 2016


Bagnasco: «I bambini non sono cose da produrre»



La prolusione del cardinale presidente al Consiglio 

della Cei: «Certi cosiddetti 

diritti risultano essere solo per i ricchi alle spalle dei


 delle donne e dei loro corpi»



Articolo tratto dall’Osservatore romano – È dedicata 

alla situazione dei cristiani in Medio oriente, 


all’accoglienza dei profughi, alla difesa della famiglia

 e del suo ruolo insostituibile, alla formazione del 


clero, la prolusione con la quale il cardinale Angelo 

Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale 

italiana (Cei), ha aperto oggi a Genova i lavori del 

Consiglio permanente, che si concludono mercoledì.

Il porporato in primo luogo ha fatto cenno allo storico

 incontro avvenuto a Cuba fra Papa Francesco e il 


Patriarca di Mosca Cirillo, al termine del quale è stata

 dichiarazione comune nella quale soprattutto si è 

espressa preoccupazione e comune sollecitudine nei 


confronti dei tanti cristiani perseguitati. Molti di loro

 hanno lasciato le loro case per trovare rifugio in 

Europa. E molti sono morti nel tentativo, compresi 

330 bambini solo nel mare Egeo: «Che spettacolo dà

 di sé l’Europa?», si è chiesto il porporato, invitando a


 confrontarsi «con i volti sfatti e terrorizzati dei 

bambini e dei vecchi». «Può l’Europa, culla di civiltà e

 diritti — ha continuato — erigere muri e scavare 

fossati?». Di certo, ha sottolineato il presidente della

 Cei, non l’ha fatto l’Italia, che «ha mostrato da subito

 generosità e prontezza», anche attraverso l’opera di 

molte realtà cattoliche. E anche ai sacerdoti il 

cardinale ha espresso gratitudine per la loro vicinanza

 alla comunità, mentre ci si prepara all’assemblea di

 maggio che, ha annunciato, sarà aperta dal Papa e

sarà dedicata alla vita e alla formazione permanente 

del clero.

Nel suo insieme, ha rilevato il cardinale, sembra che il 
Paese «stia reagendo alla crisi, ma il cammino si 

presenta faticoso. La gente è ammirevole, continua a 

rivelare una grande capacità di resistere e lottare, di 

non perdere la fiducia, di unire le forze. La famiglia, 

poi, ancora una volta dà prova di essere il perno della 

rete sociale, luogo in cui si condividono le risorse e si 

genera fiducia e coraggio per andare avanti. Essa è 

veramente il più grande capitale di impresa e di 

solidarietà, un tesoro da non indebolire e disperdere 

con omologazioni infondate, trattando nello stesso 

modo realtà diverse». Perché «da una parte si 

rivendicano le differenze sul piano culturale e,

 dall’altra, le si negano sul piano normativo, creando 

di fatto delle situazioni paramatrimoniali». Del resto, 

«la deriva individualista, radicale e liberista, non 


intende fermarsi: mentre riaffermiamo con tantissima

 gente che avere dei figli è un desiderio bello e 

legittimo, così è diritto dei bambini non diventare 

oggetto di diritto per nessuno, poiché non sono cose 

da produrre. Tanto più che certi cosiddetti diritti 

risultano essere solo per i ricchi alle spalle dei più 

poveri, specialmente delle donne e dei loro corpi. 

Così, fa parte di un umanesimo umano il fatto che 

l’amore non giustifica tutto, che i bambini hanno

 diritto a un padre e una madre, come anche 

recentemente il Tribunale dell’Aia ha affermato. A 

questo riguardo, è necessario semplificare e 

accelerare le procedure di adozione, perché possano 

avere risposta le migliaia di richieste a fronte di 

alcune centinaia di bambini dichiarati “adottabili”».

E fa parte dell’umanesimo, ha aggiunto il cardinale, 

«pure la constatazione che la vita nessuno se la può 

dare e quindi togliere; che mai, in nessuna sua fase, 

può essere manipolata e distrutta»; che 

«l’accanimento terapeutico è una cosa, mentre 


l’eutanasia e il suicidio assistito sono tutt’altro».

I recenti, raccapriccianti fatti di cronaca, infine, fanno

 emergere «un inquietante, assoluto vuoto interiore, 

una disperata noia di vivere che esige un insaziabile 

bisogno di sensazioni forti, per cui la tortura e il 

delitto sono pensati, voluti e vissuti per se stessi». È 

inevitabile, dunque, ripensare anche all’educazione, 

di cui attori fondamentali sono anche le molte scuole 

perché, «se è certamente necessario chiedersi quale

mondo lasceremo ai nostri giovani», è «altrettanto 

urgente chiederci quali uomini lasceremo al nostro

 mondo».

http://www.tempi.it/

mercoledì 9 marzo 2016

Attentato del Bardo, la mente si stabilì per mesi ad Ancona

Attentato del Bardo, la mente si stabilì ad Ancona: caccia ad un reclutatore ignoto

Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Genova, il tunisino si sarebbe fatto rilasciare il permesso di soggiorno dalla questura di Ancona per poi andare a Genova per ottenere il passaporto dal consolato tunisino



Attentato del Bardo, la mente si stabilì per mesi ad Ancona

Attentato del Bardo, la mente si stabilì per mesi ad Ancona
Avrebbe soggiornato per diversi mesi ad Ancona nel 2011 Noureddine Chouchane, il tunisino considerato la mente dell'attacco terroristico al museo del Bardo di Tunisi. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Genova, il tunisino si sarebbe fatto rilasciare il permesso di soggiorno dalla Questura di Ancona per poi andare nel capoluogo ligure per ottenere il passaporto dal consolato tunisino. Ma non solo Chouchane, poi ucciso in un raid americano lo scorso 19 febbraio in Libia. Perché ci potrebbe essere un sottilissimo filo rosso che unisce la mente dell’attentato del Bardo al caso di Giuliano Ibrahim Delnevo, il genovese morto nel 2013 durante la battaglia di Al Qusayr combattuta al fianco dei ribelli e partito proprio da Ancona, dal porto cittadino o dall’aeroporto di Falconara. 

Attentato del Bardo, la mente si stabilì per mesi ad Ancona
Entrambi infatti potrebbero aver conosciuto un contatto. Una sorta di reclutatore “ignoto” col compito di fare la spola tra il capoluogo e le zone controllate dall'Isis per condurre i cosiddetti foreign fighters in terra islamica. Ma chi ha aiutato Delnevo è ancora attivo nel capoluogo marchigiano e soprattutto è lo stesso che ha dato ospitalità a Noureddine Chouchane? Domande su cui la Procura e la Questura di Ancona mantengono il massimo riserbo, ma su sui, è certo, si sta indagando

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martedì 8 marzo 2016

Tentano un furto in uno studio professionale, denunciata una coppia

Tentano un furto in uno studio professionale, denunciata una coppia

I militari li hanno sorpresi mentre tentavano di fuggire da un cortile di uno studio professionale. Bloccati, sono stati trovati in possesso di alcuni arnesi da scasso


Tentano un furto in uno studio professionale, denunciata una coppia
FALCONARA - Tentano di entrare in uno studio professionale ma vengono sorpresi dai Carabinieri e denunciati. E' questo quanto successo nella notte tra sabato e domenica.
I militari hanno prima sorpreso una donna, poco dopo la mezzanotte, mentre si affacciava da un angolo di un edificio, in pieno centro storico. Poi dopo averla inseguita e bloccata, i Carabinieri hanno bloccato anche il suo compagno, mentre usciva da un cortile di uno studio professionale. Perquisiti, sono stati trovati in possesso di alcuni arnesi da scasso e di una torcia. La coppia aveva notato dalle vetrate dello studio, un computer in bella mostra decidendo di forzare una finestra ed entrare. L'arrivo delle forze dell'ordine li aveva fatti desistere. I due, entrambi rumeri ma residenti a Falconara, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura dorica per i reati di tentato furti e possesso ingiustificato di strumenti d'effrazione.
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lunedì 7 marzo 2016

Falconara, Comune torna a caccia di tasse alle piattaforme Eni

Piattaforme a largo di Falconara, Eni potrebbe pagare le tasse al Comune

La recente sentenza della Corte di Cassazione che ha riconosciuto a Pineto (Teramo) il diritto di ottenere il pagamento dei tributi dall'Eni riapre i giochi anche al Castello. Mondaini: «Scenario nuovo»


Falconara, Comune torna a caccia di tasse alle piattaforme Eni
Un tesoretto che potrebbe arrivare dal mare. Quello, cioè, formato dai tributi (ieri Ici, oggi Imu) derivanti dal nutrito gruppo di piattaforme Eni al largo tra Falconara e Ancona. Una partita iniziata nel 2009, sospesa quasi subito ma che ora potrebbe essere ripresa grazie alla recente sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso del comune di Pineto (Teramo) contro le sentenze delle commissioni tributarie che avevano esentato Eni dal pagamento della tassa. All'epoca Falconara era sull'orlo del dissesto finanziario. Il sindaco Brandoni, alla ricerca di entrate aggiuntive per coprire i debiti fuori bilancio, mise la lente d'ingrandimento sulle strutture a mare: il pontile e le isole artificiali della Raffineria Api e le piattaforme Eni. Ben 11, le Barbare, quelle al largo di Falconara. Più altre davanti ad Ancona e al Conero ma sempre collegate con la centrale Snam di Rocca Priora. Un'area, dati del Ministero delle Sviluppo Economico, di 39.300 metri quadrati per i quali si stimò un pagamento di 700mila euro annui oltre a 3 milioni di arretrati. Con Api si trovò un accordo e gli arretrati finirono nel calderone dell'accordo con il quale Comune e azienda misero una pietra tombale su tutti i ricorsi in piedi.
Tutt'altra storia per Eni. La multinazionale però impugnò subito l'accertamento di Pineto. Il poco tempo a disposizione per chiudere il bilancio, le incertezze legate a un contenzioso lungo e dall'esito per nulla scontato, indussero il Comune a una strategia di attesa. E di dialogo. Gli impianti a terra vennero rivalutati facendo salire il gettito Eni da 5mila a 140mila euro l'anno. «Ora però si può aprire uno scenario nuovo – dice l'assessore al Bilancio, Raimondo Mondaini – non ho letto la sentenza ma sicuramente sarà un conteggio da rifare da zero». La sentenza classifica le piattaforme nella categoria D/7 ma anzichè utilizzare la rendita castale, fissa come parametro per quantificare il tributo il valore di bilancio. Dato che si estrae dalle scritture contabili «e che difficilmente il Comune può fare con i soli dati in suo possesso» aggiunge Mondaini. Nei giorni scorsi – quando però le motivazioni della sentenza non erano ancora pubbliche - il Comune ha incontrato i referenti dell'Agenzia delle Entrate, anche questi in attesa di una valutazione più approfondita, carte alla mano.
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M.Catalani


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Falconara, in arrivo 2 milioni di opere pubbliche: maggioranza al lavoro

Falconara, in arrivo 2 milioni di opere pubbliche: maggioranza al lavoro

Soldi disponibili grazie all'allentamento dei vincoli del patto di stabilità. Giunta e consiglieri al lavoro per individuare le priorità. Per i prossimi tre anni previsti interventi su scuole, impianti sportivi e strade


Falconara, in arrivo 2 milioni di opere pubbliche: maggioranza al lavoro
Due milioni (circa) da spendere in opere pubbliche e altre spese di investimento. Che in un Comune come quello falconarese, dal bilancio ingessato da una parte dal forte indebitamento del passato e dall'altro dal Patto di Stabilità, sono manna dal cielo. La possibilità di effettuare investimenti è stata concessa dall'ultima manovra finanziaria del Governo. I Comuni possono scegliere se contrarre mutui (e non è il caso di Falconara) o se utilizzare gli avanzi di cassa. Vietato utilizzare i fondi per finanziare la spesa corrente (iniziative, servizi, personale, ecc.), via libera  alle spese di investimento (opere pubbliche, automezzi, software informatici, eccetera). 
Un lavoro certosino. Con la coperta sempre troppo corta rispetto alle esigenze ma con il grande merito di aver ricompattato la maggioranza che regge la giunta Brandoni dopo la burrasca legata alla querelle sulla Polizia Municipale. La buona nuova è arrivata, ovviamente, dall'assessore al Bilancio Raimondo Mondaini. Uffici e consiglieri si sono messi subito all'opera e nell'ultimo mese la questione ha tenuto banco sui tavoli della maggioranza. Previsti interventi sulle scuole (Rodari, Leopardi, Zambelli e Ferraris) sugli impianti sportivi (PalaBadiali, la tribuna dello stadio Fioretti, l'illuminazione e manutenzione della tribuna dello stadio Roccheggiani, il rifacimento del fondo sintetico Cdell'Amadio) e un piano di asfaltature. Le vie in lista? Spiccano Giordano Bruno, Pietro m. Mauri, Bixio e Panoramica. Tra le direttive anche quella di potenziare l'illuminazione del centro cittadino (compreso Palazzo Bianchi), il rifacimento di piazza delle Libertà e un intervento di risanamento conservativo del Castello di Falconara Alta.
Un lavorio che si intreccia con la richiesta del Pd di realizzare, come proposto dai sindacati dei pensionati, un percorso ciclo pedonale lungo via Marconi da via dell'Artigianato alla rotatoria dell'IperSimply. La proposta è inserita in un'interrogazione che sarà discussa dopo il bilancio. «Dal 2000 – spiega il consigliere dem, Alessandro Giacchetta - il Comune ha agli atti un progetto di piste ciclabili suddiviso in vari stralci, con i relativi costi. Basterebbe rivisitare questo progetto adattandolo alla nuova morfologia del territorio e adeguando i relativi prezzi. La realizzazione della pista ciclabile, oltre a mettere in sicurezza i pedoni e i ciclisti, incentiverebbe a non utilizzare le automobili, con effetti positivi sull'inquinamento. Si darebbe un contributo al decongestionamento del traffico a Falconara e si fornirebbero alternative alla cronica carenza di parcheggi in centro città». Sul punto, la maggioranza ha inserito, nella "lista della spesa" per via Marconi, la realizzazione di un marciapiedi in quella zona. Potrà ospitare anche biciclette? Si vedrà. Alla voce piste ciclabili, è prevista la realizzazione del tratto Villanova-Fiumesino in parte cofinanziato dalla Provincia e in grado, una volta realizzato, di collegare il centro cittadino con Chiaravalle, lungo l'asta del fiume Esino.
M. Catalani
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