venerdì 27 novembre 2015


Spese pazze della Regione, tutti sullo stesso piano: chiesto il giudizio per i 66 indagati

Ancona: arrestati 3 uomini con passaporti falsi

Arrestati 3 uomini che viaggiavano con passaporti falsi, saranno espulsi

I passaporti che hanno esibito non hanno convinto gli agenti, che hanno deciso di approfondire fino a quando i tre hanno ammesso la falsità dei documenti precisando di averli acquistati in Turchia per circa 1.000 euro/   


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Ancona: arrestati 3 uomini con passaporti falsi

Ancona: arrestati 3 uomini con passaporti falsi
Erano in procinto di salire sul treno delle 02:45 di ieri per Milano quando gli Agenti della Polizia Ferroviaria li hanno notati e controllati. E' successo tutto lla stazione di Anccona. I passaporti che hanno esibito non hanno convinto gli agenti, che hanno deciso di approfondire i controlli in ufficio, dove i tre stranieri, inizialmente reticenti, hanno ammesso la falsità dei documenti precisando di aver acquistato i passaporti in Turchia per una somma totale di circa 1.000 euro. Dai primi riscontri sembra che i tre fossero entrati illegalmente in Italia attraversando la frontiera marittima di Bari nascosti in un container. Tutti sono stati arrestati e stamattina, al processo per direttisisma, hanno patteggiato 1 anno di reclusione.
Sono in corso le procedure per l’espulsione dal territorio Nazionale. Dopo i fatti di Parigi gli uomini della Polfer hanno notevolmente intensificato i controlli in ambito ferroviario. Nelle ultime due settimane hanno arrestato complessivamente 4 persone, denunciato il responsabile di un aggressione ad un capo treno, colto in flagranza e denunciato un uomo nell’atto di porre ostacoli sui binari e rintracciato un minore.
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Spese pazze della Regione, tutti sullo stesso piano: chiesto il giudizio per i 66 indagati

Stefano Pagliarini  Anconatoday

Spese pazze della Regione, tutti sullo stesso piano: chiesto il giudizio per i 66 inano Pagliarini  AnconaToday

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Erano 66 gli indagati tra politici e funzionari della regione e sono gli stessi 66 per cui il pm ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di peculato. Dunque tutti sullo stesso piano e nessuna scrematura

Spese pazze della Regione, tutti sullo stesso piano: chiesto il giudizio per i 66 indagati
Spese pazze del consiglio regionale. Chiesto il rinvio a giudizio per tutti i 66 indagati. E’ questa la decisione del pm titolare dell’indagine Ruggiero Dicuonzo, che ha depositato la richiesta di processare tutti i politici e funzionari della Regione finiti nell’indagine dal 2008 al 2012, dove gli inquirenti sono convinti siano stati usati 1,2 milioni di euro pubblici a scopi privati. Le accuse non cambiano di un virgola. Dunque, dopo anni di studi da parte della Guardia di Finanza di Anconanessuna scrematura da parte della magistratura, nessuna posizione da stralciare. Si va da politici che hanno comprato un libro all’ex assessore Maura Malaspina (Udc), difesa dall’avvocato Alessandro Scaloni e accusata di aver speso più di 2mila euro per una cena con 20 invitati. C’é chi è accusato di aver speso pochi euro come anche chi ne ha spesi decine di migliaia. Per tutti l’accusa è di peculato o concorso in peculato per aver attinto ai rimborsi dei gruppi di partito per pagare attività o spese private, qundi che non rientravano tra quelle previsti dalla legge sul “Finanziamento dell'attività dei gruppi consiliari” (L.r. 10/08/88 n° 34) o comunque non erano collegate ad attività istituzionali o, nella migliore delle ipotesi, non erano sufficientemente documentati. Ma c'è anche l’ex assessore Paola Giorgi, accusata di truffa e difesa dall’avvocato Gianni Marasca. A lei viene contestato di aver fatto finta di risiedere a Matelica, quando in realtà avrebbe vissuto ad Ancona, per avere gioco facile nei rimborsi di trasporto. 
Alcuni sono nomi della politica passata. Ma ci sono dentro anche gli attuali assessori regionali Angelo Sciapichetti (Pd, assessore all’ambiente) e Moreno Pieroni (del Psi-Uniti per le Marche, assessore alla Cultura e Turismo). Proprio quest’ultimo, difeso dall’avvocato Monica Clementi, ha commentato: «Ho appreso del rinvio a giudizio. Non ho ancora parlato con il mio avvocato e non conosco i dettagli della decisione del procuratore. Posso solo dire a caldo che sono disposizione del presidente della Giunta Luca Ceriscioli per tutte le valutazioni che vorrà fare sulla vicenda». Chiesto il giudizio anche per l'ex governatore Gian Mario Spacca, l'ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi (entrambi eletti con il Pd ma poi passati a Marche 2020) l'ex consigliere e attuale segretario regionale del Pd Francesco Comi, vari consiglieri rieletti nella nuova legislatura. Dentro anche l’ex Pci e poi Idv Andrea Filippini che, accusato di essersi appropriato di quasi 30mila euro, aveva spiegato la sua posizione alle fiamme gialle, assistito dal suo avvocato Laura Versace
Spese pazze della Regione, tutti sullo stesso piano: chiesto il giudizio per i 66 indaga


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lunedì 23 novembre 2015

Falconara, vandali alla palestra Lombardi di Castelferretti

Falconara, vandali alla palestra Lombardi


Ignoti si introducono nella struttura e svuotano gli estintori sul parquet. Sopralluogo dei tecnici del Comune sabato mattina. Servirà l'intervento di una ditta specializzata. Indagano i carabinieri


Falconara, vandali alla palestra Lombardi di Castelferretti
Raid dei vandali alla palestra "Roberto Lombardi" di Castelferretti, il Comune è alla conta dei danni. Amara sorpresa per quanti praticano sport della palestra della scuola media Montessori, presa di mira da ignoti che hanno svuotato sul parquet gli estintori presenti all'interno della struttura di via Marzabotto. Ad accorgersi è stato il custode che venerdì, attorno alle 21, si è recato sul posto e ha dato l'allarme.
Un gesto che, verosimilmente, è stato compiuto nel pomeriggio. Sabato mattina, sopralluogo dei tecnici del Comune per valutare i danni. Oltre all'acquisto di nuovi estintori sarà necessario l'intervento di una ditta specializzata per ripulire tutta la polvere azzurra che si è posata sul rettangolo di gioco. Alla Lombardi, sempre stamattina, i carabinieri della Tenenza di Falconara, cui è stata sporta denuncia.
M. Catalani
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martedì 17 novembre 2015


Ancona, segni su portoni e citofoni di Osimo e Castelfidardo: ecco come difendersi dai ladri

di Maria Paola Cancellieri

OSIMO - Come difendersi dai ladri? Lo spiegano con una scheda e un decalogo di consigli i carabinieri della Compagnia di Osimo. Negli ultimi giorni il centralino della caserma di via Saffi ha ricevuto diverse segnalazioni di cittadini che avevano notato la presenza di strani segni incisi o disegnati vicino ai campanelli, sui citofoni o sulle cassette della posta di abitazioni e condomini di Osimo e Castelfidardo. Dopo sopralluoghi e verifiche i militari hanno appurato che i “segni” lasciati, in linguaggio ladresco, indicano “abitazioni appetibili e/o casa abitata da donna sola o anziani”. Per questo motivo il capitano Raffaele Conforti, vertice della Compagnia carabinieri di Osimo, ha diffuso un decalogo di buone pratiche e piccoli accorgimenti utili a garantire la sicurezza domestica.


Le false raccolte fondi. Per prima cosa è importante riconoscere il truffatore che si presenta spesso come sedicente operatore di enti che erogano servizi di pubblica utilità come Inps, Poste, Banche oppure finti tecnici del gas o acqua, che con tesserini falsi e con abili artifizi e raggiri, si presentano nelle abitazioni delle vittime sottraendo loro denaro e gioielli. Si sono verificate anche truffe poste in essere da finti appartenenti alle Forze dell’Ordine e/o finti Avvocati, che sottraggono denaro alle ignare vittime facendo credere che un loro familiare è stato arrestato o ha provocato un pesante incidente stradale. I Carabinieri precisano che le aziende o gli enti, non sono assolutamente soliti inviare il proprio personale per raccogliere denaro e, nel caso in cui non sia stata pagata regolarmente la bolletta di un’utenza, spediscono una lettera per sollecitare la riscossione. E questo dovrebbe già rappresentare il primo campanello d’allarme per le potenziali vittime. Nel caso, invece, di lavori alla rete idrica, elettrica o telefonica, le società sono solite apporre avvisi nei giorni che precedono l’eventuale disservizio o l’invio di un operatore specializzato per verificare le utenze però su richiesta del cliente. A ogni modo i contatori sono spesso posizionati al di fuori dell’abitazione ed esiste la telelettura, dunque non c’è necessità di far entrare il personale.

Diffidate dagli abbracci. È utile anche osservare con attenzione mezzi di trasporto, divise e capi d’abbigliamento degli operatori, magari prendendo per scrupolo il numero di targa e il modello del veicolo e comunque chiedendo di esibire il tesserino di riconoscimento e quello d’identità. Se ci sono minimi dubbi, i Carabinieri raccomandano di non esitare a chiamare la società o il 112 o altre Forze di Polizia presenti sul territorio, per una rapida verifica, anche perché, negli ultimi tempi, alcune società che effettuano servizi di vendita e promozioni “porta a porta”, inviano i nominativi degli operatori in servizio. Inoltre raccomandano di diffidare degli sconosciuti che si presentano all’improvviso per strada o a casa, con modi gentili e garbati, chiedendo informazioni o facendo leva nel pronunciare il nome “vero” di un familiare. Diffidare dagli abbracci. Questi sono artifizi utilizzati da delinquenti per commettere truffe o furti di denaro e gioielli, anche se indossati.

I ladri d'appartamento. Sempre più ladri si specializzano nei furti nelle abitazioni e per questo è necessario adottare alcuni accorgimenti. Le porte blindate sono un buon deterrente, ma è indispensabile chiuderle con il mandante o possono essere aperte con una semplice carta di credito. È utile chiudere gli infissi con chiavistelli, apporre sui balconi degli ostacoli (fiori e piante), dotarsi di un sistema di allarme e collaborare con il vicinato. Anche la presenza in casa di piccoli animali da compagnia può far desistere il ladro che, per paura di insospettire o svegliare il vicinato, potrebbe abbandonare l’idea di violare l’abitazione.

Scippi e borseggi. Per contenere il rischio di borseggio o di scippo, invece, è buona prassi tenere la borsa chiusa sottobraccio o a tracolla, fare attenzione a non portarla dal lato della strada e non appoggiarla sul carrello o nel cestello della bici e addirittura nell’abitacolo dell’autovettura in “bella vista”. In caso di prelievo o versamento bancario o in un ufficio postale, è sempre bene farsi accompagnare da qualcuno di fiducia e diffidare dalla gentilezza di sconosciuti che si avvicinano per strada. E se ci si sente osservati è fondamentale chiamare repentinamente i Carabinieri o altre Forze dell’Ordine. Attenzione agli acquisti molto convenienti porta a porta e non firmare mai contratti se le clausole d’acquisto non siano chiare e leggibili.

I topi d'auto. Infine, per quanto riguarda i furti in auto ricordarsi di non lasciare nulla incustodito sui sedili, mentre per ridurre la possibilità di clonazione di bancomat e carte di credito è meglio evitare di utilizzare la carta per aprire le porte elettriche e fare attenzione a eventuali dispositivi che possano “copiare” la carta e captare il pin che deve essere tenuto in disparte dal titolo di credito o trascritto in modo “criptato”

I Carabinieri invitano pertanto i cittadini alla più viva e stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine ed a non esitare a chiamare il numero di pronto intervento 112 oppure la centrale operativa di Osimo all’utenza 071.7138300 e segnalare in qualsiasi momento del giorno, della sera e della notte, qualunque movimento, cose, auto e/o persone che possa sembrare anomalo, titubante o sospetto.

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lunedì 16 novembre 2015



Rapinano un sedicenne e lo riempono di pugni, arrestati

Rapinano un sedicenne e lo riempono di pugni, arrestati

Il giovane è stato raggiunto da cinque uomini mentre si trovava nei pressi della stazione ferroviaria. Aggredito con alcuni pugni è stato rapinato del cellulare e di una collana, fino a quando non è intervenuta una donna


Rapinano un sedicenne e lo riempono di pugni, arrestati
FALCONARA - Viene aggredito da cinque persone e rapinato del suo cellulare e di una catenina d'oro. E' successo nella serata di ieri e per tre persone sono scattate le manette.
Il giovane, un 16enne di Falconara, si trovava nei pressi della stazione ferroviaria quando è stato raggiunto da cinque individui. Accerchiato, è stato aggredito con diversi pugni in volto e rapinato del suo cellulare e di una collana d'oro. Per fortuna è intervenuta una pattuglia della polizia che ha messo in fuga gli aggressori e permesso di soccorrere il giovane.

I rapinatori, nel tentativo di depistare le ricerche, hanno tentato la fuga in tre direzioni diverse, ma sono stati bloccati ed identificati dai militari. Nelle loro tasche sono stati trovati sia l'orologio che la collana d'oro appena rubata. Per tre di loro, un ragazzo di origine rom, uno originario della Tunisia ed uno della Sicilia, tutti gravati da precedenti penali, sono scattate le manette. Per gli altri due invece, uno originario del Marocco ed una ragazza del Brasile, visto il loro minore coinvolgimento nella rapina, i Carabinieri hanno deciso di procedere a piede libero.
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giovedì 12 novembre 2015

Falconara, sabato 14 e domenica 15 novembre tornano i "Sapori d'autunno"
Falconara, sabato 14 e domenica 15 

novembre tornano i "Sapori d'autunno"



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Falconara, sabato 14 e domenica 15 novembre tornano i "Sapori d'autunno"
FALCONARA - Dopo il successo delle precedenti edizione anche per il 2015 tornano i "Sapori d'autunno". Sabato 14 e domenica 15 novembre in piazza Mazzini sarà la volta della sesta edizione della due giorni dedicata all'enogastronomia:  un sapiente mix di profumi, aromi e colori che ricalcano il carattere dell'autunno.
Musica, spettacoli ed incontri animeranno infatti il centro città e faranno da "contorno" alla tradizionale polenta che verrà servita fumante sotto un accogliente gazebo, con la preziosa collaborazione dell'Associazione Pionieri di Rocca Mare. L'incasso sarà devoluto in beneficenza alla Croce Gialla di Falconara e all’associazione Serenamente.
I sapori e i colori dell'autunno saranno anche lo sfondo del mercatino che si snoderà lungo l'isola pedonale, dove troveranno spazio prodotti della gastronomia locale e tante altre proposte pronte a soddisfare anche i gusti ed i palati più esigenti.
“Dopo i successi delle iniziative enogastronomiche e di quelle abbinate alle degustazioni –commenta l’assessore alla cultura, turismo e commercio  Stefania Signorini - continuiamo a credere in questi momenti conviviali per invitare i falconaresi, e non solo, a rivivere la città”.
Si parte sabato 14 alle 10 con il mercatino artigianale e gli stand enogastronomici, che rimarranno aperti fino alle 20. Una dozzina di gazebo di produttori enogastronomici locali troveranno spazio in Piazza Mazzini, mentre oltre 30 stand artigianali, commerciali e hobbistici di qualità, saranno collocati lungo via Bixio. E già da sabato mattina la sala ex Mercato coperto aprirà i battenti per la mostra degli Istituti comprensivi di Falconara “Coloriamo l’autunno”. Sarà possibile visitare l’esposizione dei lavori dei ragazzi delle scuole cittadine fino a lunedì, dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30.
Nel pomeriggio, dalle 16 alle 20 è prevista l’animazione per i più piccoli, mentre dalle 16,30 si  terrà il laboratorio “Mosaico d’autunno”, per bambini dai 7 ai 12 anni (info e prenotazioni 3666303671). Non solo. Alle 17, al centro Pergoli, lo storico di cultura gastronomica Tommaso Lucchetti presenta il libro “Ricettario” di Tommaso Zaccagnini.
Spazio anche alla musica live dalle 17,30 con la pizzica e la taranta dei “Solstizio Mediterraneo” . E dalle 18,45 al via la polentata in piazza.
“Il filo conduttore di questo evento sarà la grande sfida della polenta in piazza – spiega l’assessore Signorini – e ringrazio l’associazione Pionieri di Rocca Mare per il loro contributo fondamentale alla realizzazione di questa iniziativa”.
La polenta sarà servita (dalle 18:45). Si potrà scegliere tra, polenta con funghi e salsiccia al prezzo di 5 euro a porzione, oppure la polenta con lo stoccafisso a 6 euro a porzione. Come nelle precedenti edizioni  l’incasso sarà devoluto in beneficenza.  Stesso discorso domenica 15 quando già dalle 10 aprirà i battenti il mercatino sull’asse di via Bixio, tra le vie IV Novembre e Cairoli. Insomma, anche nella seconda giornata di Sapori d’autunno, una cinquantina di stand coloreranno il centro pedonale fino alle 20. E oltre agli stand, tante proposte per tutti i gusti. Per i più piccoli dalle 16,30 giochi e animazioni con ‘Smile’. Alle 17:45 invece, pizzica e taranta con il gruppo “Musica nell’anima”. Alle 18,45 apertura degli stand di distribuzione della polenta che sarà servita allo stesso prezzo e con le stesse modalità del sabato.
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mercoledì 4 novembre 2015

Fanno saltare il bancomat della Banca Toscana: banditi in fuga

Fanno saltare il bancomat della Banca Toscana: banditi in fuga


Un boato nella notte interrompe bruscamente il sonno dei falconaresi. C'è chi teme il terremoto e un incidente in raffineria. E ora è caccia ai banditi: tre, incappucciati e armati. Indagano i carabinieri

Fanno saltare il bancomat della Banca Toscana: banditi in fuga
Un boato nella notte, il bancomat saturo di gas che esplode e tre banditi in fuga con un bottino che si aggira sui 20mila euro. La notte falconarese è stata interrotta così, alle 4, dalla potente deflagrazione del bancomat della Banca Toscana di via Bixio. La filiale è stata presa di mira da una banda di tre persone incappucciate e armate. Stranieri, stando alle testimonianze di chi li ha sentiti conversare tra loro. 
Un colpo da professionisti. Prima hanno riempito di gas la cassa continua. Poi "un boato che ha fatto tremare la casa: ho pensato a un terremoto" ha raccontato questa mattina una residente. Una bomba. Distruttiva a tal punto da far saltare la porta laterale dell'istituto di credito senza bisogno di abbatterla. Neanche i ladri si aspettavano questo effetto, risultato poi essenziale per consentire loro la fuga. Il piano prevedeva, dopo il "botto" la forzatura di un ingresso per entrare e fare incetta di banconote. Per questo i banditi erano arrivati sul posto con due auto. Una per scappare, l'altra pronta a fare da ariete e invece abbandonata sul posto. Per far entrare le due vetture all'interno della galleria commerciale dove ha sede la Banca Toscana e poi uscirne i banditi hanno spostato i pesanti vasi di fiori sul lato di via Leopardi. 

Il tempo di arraffare tutte le banconote. I ladri hanno fatto il pieno. La cassa continua, infatti, era stata ricaricata il giorno prima come confermato da Cristiano Gattei, il direttore della filiale che, avvisato del fatto, da Pesaro dove vive, si è precipitato a Falconara. La porta forzata grazie all'esplosione ha fatto risparmiare minuti preziosi ai ladri. A quell'ora iniziano infatti i primi trasporti merci per le attività del posto. Alcuni testimoni raccontano di un uomo incappucciato, pistola alla mano, a fare da palo e a urlare "via, via, via" ai complici quando si è reso conto che il posto si stava facendo troppo affollato. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri del comandante Roberto Frittelli. Una grossa mano la potranno dare le telecamere di videosorveglianza.
Fanno saltare il bancomat della Banca Toscana: banditi in fuga
Marco Catalani

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Crisi Aerdorica, Rossi: «Film già visto, siamo un Paese in paralisi»

Crisi Aerdorica, Rossi: «Film già visto, siamo un Paese in paralisi»


Il vicesindaco di Falconara, città che ospita l'aeroporto regionale, interviene sulla vicenda dello stop di Enac e Ministero, al piano di privatizzazione di Aerodorica parlando di un "Sistema Italia" non competitivo
Crisi Aerdorica, Rossi: «Film già visto, siamo un Paese in paralisi»
A prescindere dalle responsabilità, l'incertezza delle procedure affossa il Sistema Italia. È un punto di vista alternativo quello che il vicesindaco di Falconara, Clemente Rossi, ha affidato al suo blog nel commentare la vicenda Aerdorica/Novaport. L'amministratore falconarese la definisce "un film già visto". «Non posso fare a meno di rilevare - aggiunge - che il cosiddetto Sistema Italia non può essere competitivo in questo modo. L'insopportabile groviglio di norme, le incertezze interpretative, il sospetto di brogli inficiano ogni operazione economica. Giusto e doveroso combattere il malaffare ma estremizzare la lotta o rispettare in maniera manichea la forma ci sta portando a bloccare tutto».
Rossi, al netto delle responsabilità ("Belluzzi era o meno consapevole oppure ha cercato di essere concreto?") legge il risultato: la paralisi. «Strano paese il nostro - prosegue il commento - : grandi potenzialità, una grande storia, grande fantasia, grande inventiva, eppure incapace di coniugare il vecchio con il nuovo, il passato con il presente, la sicurezza del benessere con la concorrenza economica, la certezza del diritto con la democrazia praticata. Siamo all'ennesima dimostrazione di non saper essere in grado di attrarre finanziatori e capitali esteri. In barba a qualsiasi ricorrente giaculatoria, formulata da vari quadrati e da vari livelli, Governo in testa, che recita incessantemente circa la vitale necessità per il nostro paese, in un mondo globalizzato, di ricercare investimenti da oltre confine». 
La speranza di Rossi è che l'opzione russa per privatizzare il Sanzio non sia perduta. «Il “nostro aeroporto - conclude - è una macchina troppo importante per rimettere in moto un meccanismo produttivo, regionale e non solo, da troppo tempo arrugginito e inceppato. Da soli – e il profondo rosso del bilancio di Aerdorica è lì a evidenziarlo - non ce la faremo mai».



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