mercoledì 15 ottobre 2014







Ancona, Indesit diventa americana

Il grande supermarket Marche

di Agnese Carnevali


ANCONA - Su Indesit sventola la bandiera a stelle e strisce. Dopo trent’anni si chiude l’era della famiglia Merloni e si apre il nuovo corso con gli americani di Whirpool. Ieri il colosso statunitense degli elettrodomestici ha acquistato ufficialmente la maggioranza delle azioni del gruppo di Fabriano.

Se ne va così un altro pezzo del made in Italy marchigiano. Un’operazione da 758 milioni con cui i Merloni - Antonella, Maria Paola, Aristide e Andrea i quattro figli di Vittorio da tempo malato, e la madre Franca Carloni - dicono addio all’azienda che per trent’anni è stata il marchio di famiglia. Dimissioni irrevocabili dall’attuale Cda. Il nuovo sarà nominato in un paio di settimane.

Un addio che porta con sé ottant’anni di storia. È negli anni Trenta che Aristide Merloni fonda l’azienda, legando il suo nome alla sua terra, Fabriano, dove sorge l’azienda, che sarà ribattezzata dal figlio Vittorio, Indesit, nel 1984 quando acquisisce il marchio. Anni di espansione e di crescita. Anni in cui erano le Marche ad imporsi sul mercato. Un tempo che nell’immaginario collettivo non si sarebbe mai esaurito. Un legame quello tra la famiglia Merloni e Fabriano che si pensava destinato a durare per sempre.

Si è infranto invece sulla modernità dei tempi, la durezza della crisi e le regole della globalizzazione.
Indesit è solo l’ultimo esempio dello shopping degli stranieri nelle Marche. Prima di Indesit, Poltrona Frau, Nazareno Gabrielli, Benelli, Berloni cucine, gruppo Ferretti. Mentre sarebbero già nel mirino dei portafogli esteri Banca Marche e l’aeroporto Raffaello Sanzio.

Benvenuti nel supermarket Marche. Dalla moda ai motori, dal legno alla nautica. Il meglio del made in Italy cede alle offerte degli investitori stranieri. E dall’industria il fenomeno si allarga a banche ed infrastrutture. L’istituto di credito, sin dal nome simbolo del territorio regionale, farebbe gola agli americani e agli arabi degli Eau.

Sull’aeroporto avrebbero mostrato interesse 8 investitori, tra cui gruppi canadesi, sudamericani e nord europei. E mentre si preparano nuove operazioni di vendita, cosa rimane sul territorio? Poltrona Frau, è passata agli americani della Haworth e la Nazareno Gabrielli al gruppo libanese aggregato alla Iris Fund. A Pesaro in pochi anni hanno visto passare di mano Benelli ai cinesi di Qjian Jiang, Berloni a Corporation Hcg di Taiwan, che detiene il 94% delle azioni e Cometa. Nella nautica il 58% del gruppo Ferretti è dei cinesi Shandong Heavy Industry, che ha fatto cambiare bandiera alla pesarese Cometa e alla dorica Crn.

Ma il fenomeno ha caratterizzato anche altre realtà storiche. La Defendi di Camerano (bruciatori per fornelli), ora nella multinazionale tedesca Ego Blanc und Fisher. E poi la Sogemi di Osimo (accessori per auto) che presenta capitale lussemburghese. Ad Ascoli non dimenticano le cessioni della Carlo Erba poi Pfizer (colosso nel settore farmaceutico) agli americani e della Roland (strumenti musicali) ai giapponesi.
Mercoledì 15 Ottobre Il messaggero.it

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L PAESE IN GINOCCHIO

La sentenza dell'Istat: l'Italia non cresce dal 2011


L'istituto rivede il dato del Pil in base ai nuovi parametri: -0,3% nel 2014. Il governo rinvia alle 18 il Consiglio dei ministri sulla legge di stabilità

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Niente da fare. L'Italia, per dirla con uno slogan caro a Matteo Renzi, non "cambiaverso". Nel giorno in cui il governo dovrebbe dare il via libera alla legge di Stabilità (il consiglio dei ministri, inizialmente previsto per le 15, è stato rinviato alle 18) l'Istat certifica l'ennesimo dato negativo: il Pil del nostro Paese non cresce dal secondo trimestre del 2011. E continuerà a non crescere. 
Nel quarto trimestre 2013 il Prodotto interno lordo ricalcolato in base ai nuovi conti nazionali è negativo: -0,1%. Non va meglio nel 2014 dove, nel secondo trimestre, il Pil è diminuito dello 0,2% sul trimestre precedente e dello 0,3% su base annua. L'Italia è quindi ufficialmente in stagnazione.
 (Il Tempo)

lunedì 13 ottobre 2014



                        DISASTRO ITALIA

C’era una volta Guido (e la protezione civile)

L’efficienza di Bertolaso uccisa dalle inchieste 

L’orgoglio italiano ridotto a «un’aspirina»


L’Italia è una Repubblica (poco) democratica fondata sul capro espiatorio. Siamo così impegnati, ad ogni calamità, incidente, scandalo, a cercare le colpe, da dimenticare i rimedi per evitarne di nuovi. Così abbiamo l’alluvione di Genova, che irrompe nel 2014 con la stessa furia distruttiva del 2011. Autunno allora, autunno adesso. E via, la girandola delle accuse, modellate come plastilina contro l’avversario di turno.
Le soluzioni, dunque. Franco Gabrielli, numero uno della Protezione Civile, è stato chiaro: «La Protezione Civile è senza mezzi, è come se mi avessero mandato sul fronte con una scatola di aspirine». È tutto qui, dunque, il problema, agibilità e risorse. E il pensiero non può non andare a quegli anni spericolati del Governo Berlusconi, quando a capo del Dipartimento c’era Guido Bertolaso. Rifiuti di Napoli e il terremoto dell’Aquila. L’emergenza del sisma del 2009 diventò ferita nazional popolare, e il Paese si strinse attorno a quell’uomo che riusciva dove altri non riuscivano, celebrità (perchè lo fu, eccome) risaltata dalle occhiaie di chi, tra un vertice, un coordinamento e un nuovo campo da allestire, evidentemente dormiva pochissimo. E i risultati c’erano. La reazione dello Stato all’emergenza del sisma aquilano fu esemplare. Nel 2010, l’Ocse, per la prima volta redasse un rapporto su un sistema di protezione civile del suo complesso, il nostro. E ne sottolineò «l’efficacia di coordinamento», con il governo centrale. Proprio in quello studio, dunque, si sottolineava che l’aver collocato il Dipartimento della protezione civile sotto la diretta responsabilità del Presidente del Consiglio era garanzia delle migliori condizioni per gestire le crisi. All’Aquila si ebbe il paradigma più significativo di quella filosofia. La dimensione internazionale della Protezione Civile di Bertolaso non si fermò nelle lodi dell’Ocse. Nel Gennaio 2010 fu incaricato dal Governo di recarsi ad Haiti, colpita da un devastante terremoto, per partecipare al coordinamento delle attività di soccorso. D’altronde, anche in questo ramo a Bertolaso l’esperienza non mancava, considerando che nel 2005 un editoriale del Corriere della Sera evidenziava come l’Italia, simbolo nel mondo della disorganizzazione, nel portare il proprio contributo alle popolazioni del sud est asiatico colpite dallo Tsunami aveva dimostrato doti di efficienza molto superiori alla nordica (e per questo celebre per pianificazione) Svezia. Tutto questo grazie alla Protezione Civile. Autore dell’articolo: Mario Monti. Proprio negli anni del suo governo cominciò il progressivo depotenziamento della Protezione Civile. Figlio, ovviamente, di quel turbinio mediatico-giudiziario che colpì Bertolaso e lo portò, a fine 2010, a lasciare. Già, perchè l’Italia non ama gli uomini forti e risolutori. Per i quali la tenaglia è sempre pronta. E quella di Bertolaso fu particolarmente stringente. La sua vita e la sua missione professionale furono terremotate da indagini giudiziarie e inondate da campagne mediatiche a suon di intercettazioni, con una sfumatura di gossip. Il tutto a un passo da un provvedimento del governo per riformare la Protezione Civile, e trasformarla in Spa. Il tutto quando Berlusconi aveva annunciato la sua intenzione di nominarlo ministro. Ma si sa, in Italia va così. E le migliori intenzioni si sciolgono nella cronaca giudiziaria, che raggiunge punte paradossali come nel processo "Grandi Rischi", fondato sulla implicita convinzione di certa magistratura che in Italia i terremoti si possono anche prevedere. In questo processo, diviso in due tronconi, Guido Bertolaso è stato sottoposto ad un supplemento di indagine dopo due richieste di archiviazione della Procura della Repubblica respinte dal Gip. Questo è il risultato del "grande trauma": il principio che di fronte all’emergenza non sia più consentito agire "in emergenza", facendo prevalere la politica sulla burocrazia e accettando il rischio che per salvare vite umane e mettere in sicurezza città si possano infilare qualche sciacallo tra le pieghe di una missione nobile. E così, ora, chi deve agire ha le mani legate e niente più di una scatola di aspirine. E chi ha agito, come Bertolaso (che non ha al momento alcuna condanna), ora lo fa in altri Paesi, come Sudan ed Etiopia, dove la disperazione non aspetta, certo, un nulla osta. E noi, qui, a girare in tondo, alla ricerca di colpe mentre l’Italia crolla.
Pietro De Leo (IL TEMPO)


    NOTIZIE DALLA VALLESINA


Ex Ardo, da oggi 1.500 ​lavoratori in mobilità


ANCONA - Da oggi 1.450 lavoratori della ex Antonio Merloni sono avviati alla mobilità, cioè al licenziamento: 820 nelle fabbriche di Fabriano e del circondario, e 630 a Gaifana di Nocera Umbra. Sono gli operai non riassunti dalla J & P di Giovanni Porcarelli che, pur fra mille difficoltà (da ultimo l'annullamento dell'acquisizione di ramo d'azienda da parte della corte di Appello di Ancona) ha riassorbito 700 addetti del gruppo elettrodomestico fondato da Antonio Merloni, la più grande azienda contoterzista europea fino agli anni '80, crollata come un castello di carte sotto il peso della crisi economica, particolarmente punitiva nel settore del 'biancò, e di scelte industriali sbagliate. La ex Antonio Merloni è in amministrazione straordinaria dall'autunno del 2008, e per i dipendenti non riassunti da Porcarelli, finora protetti dalla cassa integrazione in deroga, non si vedono prospettive all'orizzonte. La mobilità durerà un anno per chi ha meno di 40 anni, due anni per i 40-50enni, tre anni per chi ha più di 50 anni. L'Accordo di programma del 2010 fra ministero dello Sviluppo economico e le Regioni Marche e Umbria che con un plafond di 35 milioni di euro avrebbe dovuto incentivare la reindustrializzazione dei due territori in crisi, è rimasto un paracadute chiuso, nonostante gli interventi regionali siano regolarmente partiti, e le Marche, ad esempio, abbiano presentato 62 progetti. Non si sono fatti avanti imprenditori intenzionati a investire, e le due Regioni e Fiom, Fim e Uilm chiedono una verifica al Mise per poter rimodulare e semplificare la parte nazionale dell'Accordo, «strozzata», sostengono, dai vincoli della legge 181. Nel Fabrianese, i nuovi ingressi in mobilità gonfiano i dati già allarmanti della disoccupazione: il 13% della popolazione, che sale al 22% se si considera esclusivamente la fascia della in età da lavoro. Un quadro cui si aggiungono le incertezze legate al contenzioso giudiziario sulla J. & P. (aperto dalle banche creditrici dell'ex Merloni) e del piano industriale della Whirlpool, la multinazionale Usa che ha acquisito il controllo della Indesit.

(Corriere Adriatico)


Un apprezzamento scatena la zuffa
Guerra tra due bande per una ragazza



FALCONARA - Due bande si affrontano in pieno giorno per una ragazza. Paura in piazza Garibaldi. Grida, urla, spintoni. Volano ceffoni e pugni. Una scazzottata in pieno giorno tra “bande” rivali, sotto gli occhi di bambini, mamme e nonni a spasso per l’affollato centro di Falconara. E’ successo poco dopo le 18 in piazza Garibaldi. La pace della domenica è stata bruscamente interrotta dagli schiamazzi che provenivano dalla piazza, in vicinanza di un bar. Due gruppi di giovani prima hanno cominciato a litigare, poi sono venuti alle mani. Solo il tempestivo intervento dei carabinieri di Falconara, sollecitati dai tanti testimoni, e poi della polizia municipale ha evitato che l’accesa lite potesse degenerare in rissa. I militari dell’Arma e i vigili hanno provveduto a fermare i giovani e identificarli.

(Corriere Adriatico)
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Rapinano un ragazzo per rubargli il cellulare e pestano a sprangate l'amico intervenuto per difenderlo



ANCONA - Uno studente di Filottrano di 22 anni è stato gravemente ferito intorno alle 5 del mattino tra sabato e domenica da un gruppo di cinque rapinatori, che lo hanno picchiato nei pressi della discoteca Miami di Monsano.

Il giovane, Francesco Ciocci, originario di Jesi ma residente a Filottrano, era accorso in aiuto di un amico, un coetaneo anche lui di Filottrano, che i cinque - sembrerebbe albanesi - avevano circondato e preso a schiaffi per derubarlo del cellulare. Attaccato a colpi di spranga e a pugni, lo studente ha avuto la peggio, riportando gravissime lesioni al volto, alla mascella e al cranio. E' grave, ma non in pericolo di vita.

(Il  Messaggero)
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I clochard dormivano ovunque
Nel cuore della notte arrivano i controlli


ANCONA - Clochard all'ospedale di Torrette. Arriva la polizia. Materassi, cuscini e coperte. Persone che dormono all'interno della cittadella ospedaliera.

Infermieri professionali e operatori sociosanitari che sempre più spesso non esitano a fornire avanzi del vitto a questi poveri disperati. Nel cuore della notte, tra sabato e domenica, il blitz della polizia contro i bivacchi.

(Corriere Adriatico)
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Maxi rissa alla stazione ferroviaria
Carabiniere a terra, quattro arresti


FANO - Quattro maghrebini, due dei quali fratelli, sono stati arrestati dai carabinieri per una rissa scoppiata davanti alla stazione ferroviaria di Fano, per motivi ancora da chiarire. I quattro erano venuti alle mani, con un gruppo di connazionali che li incitava e che ha reagito all'arrivo di una pattuglia dei carabinieri, uno dei quali è stato spinto a terra da uno dei litiganti, che voleva colpire l'avversario. I militari non si sono fatti intimidire, ma solo l'arrivo di rinforzi, una pattuglia da Marotta e una dei vigili urbani di Fano, ha fatto disperdere il pubblico.

I quattro maghrebini sono stati bloccati e ammanettati, uno di loro, con il volto tumefatto e insanguinato ha perso due incisivi: portato al pronto soccorso, guarirà in dieci giorni. I due fratelli, rispettivamente di 39 e di 44 anni, già noti alle forze di polizia per reati contro la persona e sottoposti all'obbligo di firma, erano entrati in colluttazione con un quarantenne e n quarantaduenne, cognati, anche loro con precedenti penali. Saranno tutti processati per direttissima domani.

(Corriere Adriatico)
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Tariffe, aumenta di 10 centesimi
il biglietto per la corsa semplice


ANCONA - Il Comune di Ancona viaggia verso l'aumento del biglietto del bus. Si tratta della tariffa urbana per l'utilizzo dei mezzi Conerobus. La decisione non è ancora presa dalla giunta, ma arriverà a giorni. Intervenendo ieri alla Tenda democratica in piazza Cavour il sindaco Valeria Mancinelli ha confermato la rimodulazione delle tariffe urbane, annunciando che la manovra prevede tra l’altro l’aumento del biglietto semplice di 10 centesimi. Si allunga la durata temporale per l'utilizzo del ticket.

(Corriere Adriatico)
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I malviventi inseguiti da due clienti
Recuperata la cassettina con 200 euro


JESI - Entrano al Pergolesi Enocaffè e rubano la cassetta con 200 euro di offerte per l'Associazione Italiana per la lotta alle Leucemie. E' successo sabato pomeriggio. I due ladri algerini hanno approfittato di un attimo di tranquillità e del cambio turno tra i soci del locale e hanno arraffato il contenitore. La prontezza di due clienti ha permesso il recupero del contenitore. I malviventi sono stati rincorsi fin quasi a Porta Valle e poi si sono dileguati a mani vuote. Gli agenti del Commissariato di Jesi hanno raccolto denuncia ed elementi per l'identikit.

(Corriere Adriatico)

domenica 12 ottobre 2014



Secondo blitz in tre giorni a scuola
I ladri scappano a mani vuote


FALCONARA - ​Scuole di Castelferretti senza pace: i ladri ancora una volta alle elementari Marconi. Secondo colpo alla scuola elementare di case Unrra nel giro di tre giorni, ma stavolta i malintenzionati sono scappati a mani vuote. Ad accorgersi dell'accaduto il personale scolastico. Nella notte i ladri hanno forzato e rotto una finestra posteriore che affaccia sul lato della ferrovia, approfittando molto probabilmente del rumore provocato dal passaggio di un treno per non essere sentiti dai residenti. Una volta creato il varco, sono entrati e hanno puntato il distributore di bevande. Con degli attrezzi da scasso l'hanno scardinato per cercare le monetine, ma nulla da fare. L'apparecchio era già stato svuotato dagli addetti il giorno prima.

(Corriere Adriatico   )

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Colle 2006 - Castelfrettese finisce
a botte e con un calciatore
all'ospedale per un fallaccio


ANCONA - Degenerata al campo sportivo Sorrentino di Collemarino la partita Colle 2006 - Castelfrettese. Scene da Far West ieri pomeriggio a Collemarino dove per far ritornare la calma è stato necessario l'intervento delle Volanti della Questura oltre ad una pattuglia del Radiomobile dei Carabinieri e una dei Baschi Verdi della Finanza. Sul posto anche un mezzo della Blu Pubblica Onlus assistenza di Falconara. La rissa iniziata in campo è finita negli spogliatoi al termine della partita di calcio tra il Colle 2006 e la Castelfrettese valevole per la sesta giornata nel campionato di prima categoria girone B.

Un incontro in cui anche la direzione arbitrale è stata contestata, tanto che il direttore di gara al triplice fischio ha subito raggiunto gli spogliatoi dove peraltro si sono registrati dei danneggiamenti. Dopo un primo tempo piuttosto equilibrato terminato 1 a 1 che sarà poi il risultato finale la partita è degenerata. Colpi proibiti e parole pesanti fino a quanto accaduto al termine dell'incontro. Un giocatore del Colle 2006 è finito in ospedale per un contrasto di gioco.


(Corriere Adriatico   )



Nascono le nuove Province ma stavolta a scegliere i presidenti e i consiglieri non saranno i cittadini

ANCONA – Province sì, Province no, commissariamenti, dibattiti, confronti. Poi tutto, nel silenzio generale, viene lasciato come prima (o quasi). Magari con un po’ di Democrazia (quella con la D maiuscola) in meno. E sì perché domenica quattro dei cinque consigli provinciali delle Marche (quello di Macerata scadrà nella primavera 2016) saranno rinnovati.
Questa volta, però, non saranno i cittadini a votare, a dover scegliere i propri rappresentanti. Nei quattro seggi allestiti nelle sedi degli Enti dovranno essere infatti eletti presidenti e consiglieri provinciali. In base alla Legge Delrio, quelle di domenica 12 ottobre saranno elezioni di secondo livello (si dice così), non più quindi a suffragio universale. Questa volta il corpo elettorale sarà composto soltanto da amministratori già eletti, cioè tutti i sindaci e i consiglieri comunali dei rispettivi territori. Sono quindi 645 gli elettori della provincia di Ancona, 708 quelli di Pesaro e Urbino, 465 a Fermo e 416 ad Ascoli Piceno.
Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle urne e quindi, dopo poco tempo, saranno proclamati i risultati.
Alcune informazioni: il presidente eletto rimane in carica 4 anni; il numero dei consiglieri da eleggere è 12 nelle Province di Ancona e di Pesaro e Urbino, 10 in quelle di Fermo e di Ascoli Piceno.
Per la Provincia di Ancona l'unico candidato alla carica di presidente è Liana Serrani, mentre sono 4 le liste dei candidati per l'elezione dei 12 consiglieri provinciali: Unione democratica, La Provincia per i Comuni, Ancona Provincia Civica, LBC.
Per la Provincia di Pesaro e Urbino l'unico candidato presidente è Daniele Tagliolini, due le liste dei 12 candidati per l'elezione dei componenti del Consiglio provinciale: La Provincia dei Sindaci, Progetto Provincia.
Per la Provincia di Fermo ci sono 3 candidati alla carica di presidente: Giampiero Gallucci, Fabrizio Cesetti, Jessica Marcozzi. Cinque le liste dei candidati per il Consiglio provinciale: Lista Libera, Prima il territorio, Un grande Fermano, il Fermano prima di tutto, Intesa per la Provincia. Per la Provincia di Ascoli Piceno l'unico candidato alla carica di presidente è Paolo D'Erasmo, tre le liste dei candidati al Consiglio provinciale: Amministratori del Piceno per la Costituzione, Cambiamento e innovazione per il rilancio del Piceno, L'altra Provincia.
Per cui da domenica le Province marchigiane ripartono a pieno regime. Sempre che si riesca a comprendere quale sarà, con esattezza, il loro ruolo. Al momento non è ancora chiaro.
(  ALTROGIORNALEMARCHE    )

venerdì 10 ottobre 2014





DIVENTIAMO SOCI ?










IL PROGETTO
MAROMA è il nuovo spazio d'intrattenimento che prende forma nella centralissima Falconara Marittima, in via Marsala proprio a confine con Piazza Mazzini. Nasce dalla riqualificazione del cinema Sport, storica sala cittadina. MA.RO.MA. è l'anagramma delle iniziale dei tre nomi di coloro che hanno realizzato questo ambizioso ma stimolante e lungimirante progetto. Sono Marco Ruzziconi, Roberto Giorgetti e Matteo Trementino. Nel loro programma hanno allestito una pianificazione ad ampio respiro che si sviluppa con una programmazione che guarda con attenzione lo spettacolo ma anche la cultura e il bisogno di aggregazione, divenuto sempre di più un importante collante fra i cittadini. Luogo ideale quindi per compleanni, feste private, aperitivi e cene ma anche per assistere a mostre, sfilate, musica live e spettacoli sia comici che di arte varia sette giorni su sette.

IL PROGRAMMA

Inizialmente la programmazione vedrà il lunedì e martedì aperto a qualunque soluzione soprattutto attenta ai nuovi fermenti artistici cittadini. Dedicato alle feste universitarie e delle scuole superiori in genere il mercoledì. Con il nome "Magic Moments", Il giovedì, una cena fra magia, prestigio, cabaret ed illusionismo, ricca di fascino e sorprese. Il venerdì è "Live", un appuntamento fra blues, funky e soul con le formazioni musicali più interessanti del centro Italia. All'insegna della disco 70/80, con il vinile protagonista, il sabato sera.  Poi la domenica che dalle ore 15 diventa una ludoteca e uno spazio bambini con minigonfiabili, a cura de Les Clowneries, per concludersi, a richiesta, con un apericena con i genitori.

ORARI

Gli orari dal lunedì al sabato sono dalle 19 alle 2 mentre la domenica dalle ore 15 alle ore 23.

STAFF & PARTNERS

La particolarità del MAROMA sarà in pieno stile conviviale e vanta la collaborazione professionale con Kruger Agostinelli, a cui è stata affidata la coordinazione artistica degli eventi live, Luca Pelosiper la parte disco e Valeria Renson per i bambini. La parte tecnica relativa all'amplificazioni e alle luci vanta un'altra firma prestigiosa, Ultrasound. Il catering assegnato al Caffè Giuliani. Anticipazioni anche sui menu proposti, carne e vegano a 25 euro e menu pesce 30 euro, in alternativa al bar delle proposte alla carta.  Fra i partner del locale c'è da segnalare che il bar MAROMA ha scelto Caffè Pascucci con la sua miscela top, chiamata BIO. Per la panificazione il partner ufficiale è L’oro del Grano di Falconara Marittima con pane e dolci.  La comunicazione generale, in mailing list, social network e comunicati stampa sarà a cura del kruger.it

ISCRIZIONI

Poichè si tratta di un associazione alla quale si potrà accedere con una semplice iscrizione di 5 euro annuali , ovviamente rispettando i requisiti richiesti, per tutti coloro che faranno richiesta entro il 29 settembre 2014. E che darà in partenza diritto ad avere già accesso sia alla parte finale del 2014 che per tutto il 2015. Attenzione possibilmente da fare almeno tre giorni prima, per non creare problemi all’organizzazione.  Da lunedì 22 Settembre è in funzione la reception presso i locali del MAROMA in via Marsala 21c 60015 Falconara Marittima. Tutti coloro che si iscriveranno dal 30 settembre in poi potranno tesserarsi a 15 euro con validità fino al 31.12.2015 . Bambini fino a 9 anni sempre euro 5 , dai 10 in su euro 15 validità offerta sempre come sopra.

INFO

Mandare mail a info@maroma.it con nome numero persone e saranno riccontattati, oppure chiamare o sms 333 100 5270 

PROSSIMAMENTE:

Il numero zero, la data dell'anteprima, come annunciato sarò lunedì 29 settembre 2014 dalle ore 20in poi in un divertente speciale Lucio Battisti poi da sabato 4 ottobre 2014 partirà la programmazione ufficiale.
I giovedì del “Magic Moments” al momento hanno come ospiti:
ottobre  9 MAGICO ALIVERNINI (noto formidabile cabarettista romano ) – 16  Stefano Ranucci - 23 Magica animazione con Claudio Gatti (Presidente del Club Magico Marchigiano) & The Magic Andrew 
I venerdì live del “Blues Soul & Funky” hanno come ospiti:
ottobre  10 Ricky Burattini & Frank Nastri - 17 Samuele Grandoni Band (4 con trombettista degli Avion Travel) - 24 Filippo Tirincanti (il chitarrista di Terence Trent d'Arb e musicista consigliato da RMC) - 31  Mo Better Funk
I sabato sera del “Power Disco 70” hanno come ospiti:
ottobre  04 dj Spranga – 11 dj Massimo Pelosi – 18 dj dj Ago – 25 dj Fabio Pelosi.
I domenica pomeriggio dedicati ai bambini:
ottobre  Les Clowneries di Valeria Renson.

Ma.Ro.Ma Via Marsala,21 Falconara Marittima (AN)

mercoledì 8 ottobre 2014


Landini, in che epoca vivi?



Qualcuno si sarà sentito più giovane. Avrà ricordato i tempi dell’eskimo, delle barricate, dell’impegno. Insomma la solita retorica indigesta della meglio gioventù. Ma qualcuno, come me, ha aperto al finestra per vedere se in strada passavano la Alfa Giulia della Polizia o qualche Fiat 128. Perché a Milano oggi, in questa giornata scura e finalmente autunnale, sembra proprio di veder frusciare i pantaloni a zampa sui marciapiede e le bandiere rosse sventolare sul cielo plumbeo e pesante di pioggia. “Siamo pronti a occupare le fabbriche, perché ci propongono di abbassare i salari”. No, non è una frase di Luciano Lama o di Bruno Trentin. È Maurizio Landini, in corteo a Milano, l’8 ottobre 2014, alle ore 10.42. Anche se è archeologia, preistoria. Occupare le fabbriche? Ma che c… sta dicendo Landini? Quali fabbriche? Quali operai? Quali iscritti? Pensa di essere in Unione Sovietica? Il sindacato non rappresenta più la parte più debole dei lavoratori, cioè i precari. Rappresenta quelli che hanno un posto di lavoro. Quelli che, per fortuna, sono riusciti a ottenere un contratto a tempo indeterminato. I sindacati dovrebbero lottare per tutti gli altri, per quelli che lavorano un mese sì e l’altro no, per quelli che vivacchiano con contratti co.co.pro e altre sigle impronunciabili. I sindacati dovrebbero proporre soluzioni per i più giovani, non minacciare carnevalate anacronistiche che sottolineano – ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno – che hanno perso il contatto con la realtà e rappresentano l’interesse (o i privilegi) di una parte minoritaria di lavoratori. Landini, in che epoca vivi?

Ilgiornale.it

martedì 7 ottobre 2014


Al via martedì a Falconara l’attività della scuola di scherma diretta da Angelelli


FALCONARA - Si è svolta questo pomeriggio nella sala del Leone del castello di Falconara Alta la conferenza stampa di presentazione della prima scuola di scherma a Falconara. Presenti assieme al vicesindaco con delega allo sport Clemente Rossi, il consigliere comunale Raimondo Baia, il Maestro Federale Lorenzo Angelelli e la istruttrice regionale di scherma Michela Zavaglia. L’attività della scuola di scherma partirà domani (martedì 7 ottobre) nella palestra delle scuola Aldo Moro dalle 16.
“A memoria mi sembra che non c'è mai stata una scuola di scherma a Falconara – ha esordito il consigliere Baia -. Mi sono appassionato alla scherma nel 1992 guardando Giovanna Trillini alle Olimpiadi che vinse medaglia d'oro all'ultima stoccata: l'urlo della Trillini mi è rimasto dentro.Lo sport è fondamentale per la salute e per la crescita dei ragazzi, li tiene lontani dai pericoli della strada, li forma alle regole del gruppo, li introduce al sacrifico, alla solidarietà, alla lealtà. L'augurio è che le nuove Trillini, Vezzali, e Di Francisca crescano a Falconara”.
A dirigere la scuola il Maestro federale Lorenzo Angelelli che dopo aver insegnato presso il Club Scherma Ancona, la Stamura Scherma Ancona  e il Club Scherma di Jesi, dal 2005 al 2011 è stato nello staff della nazionale di fioretto con il CT Stefano Cerioni collezionando esperienze da tecnico in campo europeo e mondiale.
“Insegno la scherma da 25 anni e vorrei portare la mia esperienza , la mia passione qui a Falconara – ha spiegato - Siamo un po' in ritardo coi tempi ma siamo fiduciosi, di poter partire con questa nuova avventura. Ringrazio l’Amministrazione Comunale per la disponibilità ad ospitarci e la mia collaboratrice Michela Zavaglia, istruttrice regionale,  che mi aiuterà con i più piccoli”.
La Scuola di scherma è aperta infatti per praticanti da sei anni in su e svolgerà la propria attività nelle palestra delle scuole Aldo Moro a Palombina Vecchia due volte alla settimana: il martedì ed il sabato pomeriggio dalle 16 alle 18. La prova per le prime due settimane di attività sarà gratuita: info e iscrizioni 333 6971074.  
”Possono iscriversi alla scuola i bambini da 6 anni in poi, fino a cento anni – sorride Michela Zavaglia -. La scherma si può praticare a qualsiasi età: si tratta di uno sport individuale che aiuta a insegna a ragionare velocemente in pedana e rafforza la capacità di cavarsela da soli. Si8amo veramente felici di aprere questa scuola a Falconara e ci stiamo anche muovendo per poter allargare la nostra attività ai diversamente abili. La scherma è una disciplina paraolimpica e ci piacerebbe portare anche questa ttività, non presente nella nostra regione, a Falconara”.
“Innanzitutto do il benvenuto da parte dell’Amministrazione alla nuova scuola – commenta il vicesindaco Rossi -. Abbiamo cercato di cogliere al volo l'idea che ha prospettato il Maestro Angelelli anche perché collima con gli indirizzi dell' amministrazione dal punto di vista delle attività sportive. L’obiettivo è quello di ampliare infatti la base di coloro che praticano attività sportiva nel territorio con l'ambizione, vista la posizione baricentrica del nostro Comune, di essere polo attrattivo anche per altri comuni della provincia e della regione. Abbiamo messo a disposizione gli spazi e le risorse dell'amministrazione. Non facciamo miracoli, ma ci siamo vicini per quanto riguarda l'organizzazione degli spazi e degli orari. Nel frattempo stiamo cercando di dialogare con i privati, perché il pubblico e il privato va messo a sistema per dare una offerta sportiva il più ampia e variegata possibile alla cittadinanza. Voglio inoltre ribadire che per noi tutti gli sport sono uguali, ma certo che poter ospitare una disciplina nobile come la scherma deve essere un motivo di vanto ed è con vero entusiasmo che siamo qui a lanciare questa nuova attività perché magari ci sono ragazzi nelle nostre famiglie che vorrebbero praticare questo sport, ma non ne hanno avuto ancora la possibilità”.