venerdì 30 novembre 2018

Partono i nuovi lavori di asfaltatura, come cambia la viabilità

Partono i nuovi lavori di asfaltatura, come cambia la viabilità

L’assessore alla Viabilità Clemente Rossi: «Raccomandiamo massima attenzione agli automobilisti»


Partono i nuovi lavori di asfaltatura, come cambia la viabilità
Partono i lavori di asfaltatura di via Bottego e via Rosselli, nel tratto compreso tra via Baldelli e via Roma. L’intervento partirà lunedì 3 dicembre, senza però accavallarsi con le restrizioni viarie dovute alla giornata del mercato settimanale del lunedì. La durata stimata dei lavori è di circa due settimane e durante questo periodo la viabilità subirà importanti modifiche: il traffico ordinario sarà dirottato nel primo tratto di via Zambelli e di qui in via Donaggio-via Elia per poi immettersi in via Roma o in via Rosselli. La via Bottego resterà transitabile dai soli mezzi pubblici. Negli orari di intenso traffico, per tutta la durata del cantiere, sarà garantita la presenza di pattuglie di polizia locale per indirizzare i veicoli e disciplinare il traffico. Anche il personale dell’azienda d’appalto contribuirà a  regolare la circolazione.
L’intervento prevede la fresatura dell’asfalto esistente, il livellamento del fondo stradale prima della stesura del nuovo asfalto. Stando alle stime il cantiere sarà smantellato il 13 dicembre. Durante l’allestimento è previsto il divieto di sosta nel tratto di via Bottego e via Rosselli compreso tra via Baldelli e via Roma su entrambi i lati della strada e il limite di velocità di 30 chilometri orari. «Chiediamo ai cittadini di prestare la massima attenzione – raccomanda l’assessore alla Viabilità Clemente Rossi – nell’intero arco della giornata, di moderare la velocità anche a tutela della sicurezza dei pedoni. Raccomando velocità particolarmente ridotta lungo il percorso alternativo di via Zambelli, via Donaggio e via Elia per le numerose criticità presenti».


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Grande Muro, pioggia di no agli espropri: «Una ferita per la città»

Grande Muro, pioggia di no agli espropri: «Una ferita per la città»

Assemblea pubblica tra sindaco, assessori e cittadini. Fronte comune contro Rfi: al via una petizione e invito a inviare osservazioni per opporsi ai cantieri



Grande Muro, pioggia di no agli espropri: «Una ferita per la città»
Intanto opporsi agli espropri. E poi portare avanti una discussione ampliata anche ad Ancona, Regione Marche e Ministero per dire no alla realizzazione del Muro, l'opera che Rfi vuole realizzare sui tre chilometri di costa sud falconarese con l'intenzione di abbattere i rumori del passaggio dei treni. Barriera che però i cittadini non vogliono perché, con la sua altezza, toglierebbe la vista del mare per chi abita sul lato monte della Flaminia, murerebbe in casa chi invece vive negli edifici lato mare, proprio a ridosso dei binari. Il Comune invierà la propria opposizione alla richiesta di esproprio temporaneo del vialetto Marotta che Rfi vuole usare come area di cantiere. L'annuncio è stato dato dalla giunta che oggi pomeriggio ha incontrato i cittadini al Castello. L'invito, per tutti, è di fare altrettanto. «Quest'opera è un muro alto fino a 10 metri, una ferita enorme per la nostra città - ha detto il sindaco Stefania Signorini tra gli applausi - Sperarebbe in maniera irreversibile la città dal mare. Noi abbiamo preso un impegno preciso da portare avanti per quanto riguarda il rapporto di Falconara con la linea ferroviaria. Il bypass ha un senso se è arretramento, capasce di ridare alla città la vocazione che le è stata negata. Quest'ulteriore opera blocca l'arretramento, toglierebbe per anni anche la sola possibilità di parcheggiare sulla Flaminia e rappresenta una ferita ulteriore a una città che già paga pegno sotto tanti punti di vista. Diciamo no, netto e totale, a questo Muro. E l'appoggio della comunità è importante». A fianco del sindaco ci sono anche la vice Yasmin Al Diry, l'assessore ai Lavori Pubblici Valentina Barchiesi e l'assessore all'Urbanistica Clemente Rossi. E' quest'ultimo a dettare il calendario della battaglia. «Il Comune si opporrà all'esproprio - ha spiegato - fate altrettanto perché questo ci sarà più forza quando saremo chiamati dal Ministero per la conferenza dei servizi. Fino a quel momento ci muovere a tutti i livelli, locale, regionale e ministeriale, per confrontarci su questo tema. In questo momento calma, freddezza e determinazione sono fondamentali. Dobbiamo essere forti con il vostro sostegno e l’alleanza con tanti soggetti istituzionali e tecnici. Sono stati giorni febbrili perché abbiamo dovuto assumere diverse conoscenze tecniche da argomentare e proporre. Le barriere? Non vengono ritenute risolutive nemmeno dall'Ue. Ci sono altre soluzioni. Ci vorrà del tempo? Beh, sono passati 15anni dalla legge, si può aspettare ancora. Spendere 20 milioni per quest'opera che poi, per stessa ammissione delle Ferrovie, non sarà risolutiva e comporterà altri danni come il deprezzamento delle case, maggior inquinamento da pm10 è semplicemente una follia».
Nel frattempo è già partita una petizione tra i cittadini. Si prevedono anche banchetti informativi per raccogliere le firme. «Sin dal 2010 Falconara si era fatta capofila dei Comuni interessati dall’opera, da Senigallia ad Ancona e aveva sollecitato un incontro cui avevano partecipato anche i rappresentanti di Provincia e Regione, oltre ai tecnici di Rfi. All’epoca, nel dicembre 2010, era stato chiesto di insonorizzare piuttosto le case affacciate sui binari e da allora Rfi non aveva più scritto in merito al progetto. Il Comune di Falconara non ha dormito», conclude il primo cittadino in riferimento alle critiche del consigliere di Cittadini in Comune Loris Calcina. Come soluzioni alternative alle barriere il Comune proporrà investimenti tecnologici similmente a quanto consigliato e già in fase di studio degli organismi tecnici dell’Unione Europea per ridurre la rumorosità dei treni. Tra gli adeguamenti e le innovazioni, la sostituzione delle rotaie, delle ruote (quelle più moderne si sono rivelate molto meno rumorose), dei ceppi dei freni dei treni merci, il rinnovo del parco dei convogli, l’individuazione di una migliore gestione del traffico ferroviario che riduca al minimo il passaggio dei treni di notte. All'assemblea ha preso parte anche Bruno Frapiccini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e presidente in pectore della Commissione speciale per il risanamento del territorio. Approvata a fine ottobre ma ancora mai riunitasi. La questione del Muro potrebbe essere un primo argomento all'ordine del giorno. Secondo Frapiccini, tuttavia, il discorso è più ampio. «Quest'opera non c'entra con il bypass ma con l'alta velocità e il lungomare nord di Ancona - ha fatto presente davanti ai cittadini - Mi fa piacere che ci sia da parte dell'amministrazione questa volontà di dialogare con il Ministero (dove siede il pentastellato Danilo Toninelli, ndr) ma se si va a Roma occorre parlare di tutto, riprogettare. Altrimenti si rischia, con l'arrivo dell'alta velocità, di ritrovarsi comunque con delle barriere». 
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M.Catalani


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martedì 13 novembre 2018





Brucia lo stop, fa ribaltare un furgone ma non si ferma a dare soccorso

Brucia lo stop, fa ribaltare un furgone ma non si ferma a dare soccorso

Rocambolesco incidente sulla Flaminia, danneggiato anche il muro di cinta della ferrovia e interrotto il traffico dei convogli. Due feriti in ospedale



M.Catalani

Grave incidente all'incrocio tra via Palombina Vecchia e via Flaminia. Con tanto di auto che, dopo aver bruciato lo stop per immettersi in direzione nord, non si ferma a prestare soccorso nonostante lo schianto provocato. Mentre il mezzo si immetteva, l'uomo al volante di un furgone che stava trasportando materiale ferroso ha perso il controllo del mezzo che si è ribaltato invadendo l'opposta corsia, scontrandosi con un'altra autovettura che arrivava da Ancona e finendo la sua corsa contro la staccionata dalla ferrovia. In terra, a occupare le corsie, tutto il carico di ferro che il furtone stava trasporantado
Traffico ferroviario interrotto e, sul posto, polizia stradale di Fabriano, automedica e ambulanza delle Croce Gialla di Chiaravalle. Con tanto di giallo sull'allontanamento della prima auto, quella che non facendo lo stop di via Palombina Vecchia, è stata inseguita da un privato e fermata alle sue responsabilità prima della stazione ferroviaria. Spetterà alla Polfer di ricostruire la vicenda. Intanto, sono stati effettuati controlli etilometrici sull'uomo alla guida del furgone. Due feriti lievi sono stati accompagnati al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette. 
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Mensa scolastica, qualità degli alimenti e lotta allo spreco: «Vogliamo migliorare il servizio»

Mensa scolastica, qualità degli alimenti e lotta allo spreco: «Vogliamo migliorare il servizio»


Il sindaco Stefania Signorini: «Miglioriamo un servizio già di alto livello. Così anche la refezione diventa un momento educativo per gli alunni»
Mensa scolastica, qualità degli alimenti e lotta allo spreco: «Vogliamo migliorare il servizio»
Prodotti a filiera corta, alimenti bio, senza glutine o provenienti dal circuito equo e solidale, lotta allo spreco alimentare e rispetto dell’ambiente anche per il trasporto del cibo. Sono gli elementi che caratterizzano l’offerta della Serenissima Ristorazione, la società che dal 5 novembre gestisce il servizio di refezione scolastica. L’azienda di Vicenza si è aggiudicata l’appalto soprattutto grazie alla qualità dell’offerta, che prevede alimenti di prima scelta, conferma la politica contro gli sprechi avviata da anni dal Comune di Falconara e prevede iniziative per sensibilizzare alunni e famiglie, come incontri periodici con una nutrizionista. E’ confermato l’utilizzo della ‘Good Food Bag’ promossa da Legambiente, la borsa lavabile e riutilizzabile che permette ai bambini di portare a casa i prodotti non consumati come cibi secchi o confezionati, pane, prodotti da forno, frutta non sbucciata, merende, yogurt, budini e tutti i cibi in vaschetta. Le derrate integre che non sono state distribuite tra gli alunni, come avveniva in passato, saranno invece consegnate alla Tenda di Abramo, cui la Serenissima garantisce anche pasti completi ogni giorno nell’ambito di un progetto di pasti sociali gratuiti. Non andranno perduti nemmeno gli avanzi che restano nei piatti e gli scarti prodotti nella mensa centralizzata in fase di preparazione: saranno consegnati al canile comunale di via delle Caserme.
«Il progetto che abbiamo proposto con il bando – spiega il sindaco Stefania Signorini – è un progetto di alta qualità che coniuga diversi aspetti, principalmente la qualità degli alimenti e la lotta allo spreco alimentare, declinata attraverso diverse attività rivolte ai bambini che coinvolgono le realtà del territorio, come la Tenda di Abramo e il canile comunale. Il servizio di refezione diventa un altro momento educativo per gli alunni, a partire dalla Food Bag per arrivare al nuovo progetto ‘Sparecchiando si impara’, attraverso il quale imparano a differenziare i rifiuti. Già dagli scorsi anni come assessore alle Politiche scolastiche avevo lavorato molto su questi aspetti e sono soddisfatta di proseguire e migliorare un progetto già di alto livello». Quanto alla varietà dei cibi, i bimbi potranno tra l’altro fare merenda con le barrette al sesamo provenienti dal Brasile del commercio equo e solidale, pranzare con gli gnocchi freschi che arrivano da Jesi e con il prosciutto prodotto ad Ancona e scegliere tra alimenti senza glutine delle migliori aziende italiane, prodotti Igp e Qualità Marche. In primo piano anche il rispetto dell’ambiente: la Serenissima trasporterà gli alimenti a bordo di mezzi a metano e tutte le posate sono riutilizzabili. Saranno introdotte ciclicamente nuove ricette nei menù, anche provenienti dalla cucina del territorio regionale. Grande l’attenzione all’educazione alimentare con appuntamenti rivolti alle famiglie e formazione specifica dei componenti della Commissione mensa. Sono 948 gli alunni delle scuole materne ed elementari di Falconara che si sono iscritti al servizio di refezione scolastica per l’anno 2018-2019: sono 538 bambini del comprensivo Ferraris (209 alle Mercantini e 136 alle Aldo Moro, 85 della materna La Mongolfiera e 108 della Rodari), 182 del comprensivo Centro (76 della elementare Leopardi, 60 della materna di via Costa e 46 della Peter Pan) e 228 del comprensivo Sanzio (67 alla elementare Da Vinci, 70 alle materne Zambelli e 91 alla materna L’Aquilone).
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