venerdì 25 novembre 2016

Sanità, troppi ostacoli per la carriera: via dall'ospedale di Torrette

Sanità, troppi ostacoli per la carriera: via dall'ospedale di Torrette

Rapporti tesi tra direttori e medici, primari costretti a dirigere più reparti e mancanza di personale. E allora ecco l'esodo verso altri ospedali. L'ultimo é Emanuele Rossi che lascia per andare a Macerata


Sanità, troppi ostacoli per la carriera: via dall'ospedale di Torrette
Lo scorso anno anno l'oculista Sprovieri e il radiologo Valeri a Fermo. Poi Catalini e Logullo per Medicina e Neurologia a Macerata. Infine Emanuele Rossi, sempre a Macerata, per il pronto soccorso. Quello dall'ospedale regionale di Torrette inizia ad avere i contorni di un esodo. E presto potrebbero registrarsi addii di medici da altri reparti come urologia e oncologia. Ma anche (e ancora) dal pronto soccorso, come ha ammesso Rossi alla stampa nei giorni scorsi. Le cause? Ce le hanno raccontate sottovoce alcuni medici di Torrette. L'ospedale regionale non avrebbe spazi di crescita: rapporti tesi tra direttori e medici, primari costretti a dirigere più reparti e mancanza di personale rispetto al carico di lavoro di un ospedale a servizio di tutta la regione. Va anche considerato che molti reparti sono universitari. 
Questo significa che se il medico non è universitario avrà il percorso verso il primariato precluso. Dunque, meglio andarsene altrove a cercare spazi professionali. Una situazione che non è figlia dell'oggi ma che parte da lontano tant'è che le parole nei confronti del direttore generale Michele Caporossi sono buone. Viene riconosciuto al dirigente di avere a che fare con un'eredità non facile da gestire ma di cercare comunque di dare nuovi stimoli. Di certo non sarà un'impresa facile e, comunque, non immediata. Ci vorrà tempo, insomma. Bene per i giovani, fortuna da cercare altrove per gli over (nei casi citati si va dai 59 anni di Catalini ai 45 di Rossi). Meno bene per gli utenti che fino a qualche anno fa avevano nell'ospedale di Torrette un'eccellenza a livello nazionale con tanti luminari desiderosi di raggiungere Ancona da tutta Italia. 
http://www.anconatoday.it/

Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/esodo-medici-ospedale-regionale-torrette-ancona.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884


Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/esodo-medici-ospedale-regionale-torrette-ancona.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884



Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/esodo-medici-ospedale-regionale-torrette-ancona.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884


Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/esodo-medici-ospedale-regionale-torrette-ancona.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884

mercoledì 23 novembre 2016


Sosta, con lo shopping di Natale costa la metà

Sosta, con lo shopping di Natale costa la metà

Abbattuta a 40 centesimi la prima ora, ecco le tariffe scontate per le righe blu. L'assessore Rossi: «Pensiamo di agevolare le persone e il commercio»


Sosta, con lo shopping di Natale costa la metà
La prima ora di sosta sule righe blu di Falconara costerà 40 centesimi anziché 80. Restano i 2 euro per le 2 ore ma con appena 50 centesimi in più (2,5 euro, quindi) si potrà parcheggiare per mezza giornata. Cinque euro per la giornata intera. Sono le tariffe della sosta natalizia varate dalla giunta comunale. A partire dal 5 dicembre e fino al 6 gennaio. «Pensiamo di agevolare le persone e il commercio» spiega l'assessore Clemente Rossi. Attualmente la sosta a pagamento (in centro, a Castelferretti, a Falconara Alta e in zona Le Ville di Palombina Vecchia) costa 80 cent per la prima ora, 2 euro per due ore, 3 per mezza giornata e 6 per la giornata piena. La tariffa minima è fissata a 20 centesimi per mezz'ora. Va meglio dunque per la cosiddetta "sosta veloce" e il ricambio di mezzi sugli stalli. Allergici al grattino? Niente paura. Restano comunque le aree a disco orario (gialla da via Trento e fino Palombina Vecchia, rossa nella parte nord del centro da via Roma, verde nelle vie sopra via Leopardi in centro o attorno a piazza Garibaldi). Non è la prima volta che la giunta pensa a sconti per il parcheggio durante le festività. Anche lo scorso anno si adottarono i 40 cent ma con tariffa minima di 15 cent (per un quarto d'ora, però) lasciando tuttavia invariate le tariffe giornaliere.
http://www.anconatoday.it/
M.Catalani

Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/falconara-tariffe-parcheggi-natale.htlm
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884

lunedì 21 novembre 2016



Falconara sbanca in Sardegna: 4-5 contro il Cagliari e aggancio in classifica

Falconara sbanca in Sardegna: 4-5 contro il Cagliari e aggancio in classifica

Contante ma agguerrite: le falconaresi senza De Angelis e Alves tornano dalla Sardegna con tre punti d'oro al termine di un match combattuto fino all'ultimo. Doppietta Domenichetti


Falconara sbanca in Sardegna: 4-5 contro il Cagliari e aggancio in classifica
Nove gol, tanto spettacolo e tre punti che prendono l'aereo e volano verso Falconara. Vittoria pesante quella del Città di Falconara contro il Cagliari nell'anticipo della ottava giornata di Seria A Elite. Conquistata nonostante le assenze e in rimonta sulle sarde, sempre temibili, dopo un primo tempo terminato 2-1 per le padrone di casa. Pronti, via, nemmeno un minuto e il Falconara va subito in vantaggio con la Domenichetti che sfrutta al meglio l'assist di Xhaxho. Poco prima il bomber falconarese aveva colpito un palo. Partenza ottima, insomma. Che però non impressiona le sarde, al pareggio sfruttando al meglio un contropiede sugli sviluppi di un corner delle avversarie: la firma è di Vargiu. Proteste marchigiane sul 2-1 del Cagliari. Marta riceve palla e la fa scorrere, forse, oltre la riga. L'arbitro fa comunque proseguire e in diagonale la spagnola fa secca Ceravolo. A quel punto la squadra di casa prende coraggio e costringe il portiere falconarese agli straordinari. Le occasioni più ghiotte, di Marta e Gaby, si infrangono sui pali. Il primo tempo termina con buone iniziative di Domenichetti e Luciani.
All'avvio di ripresa il Città di Falconara pareggia e allunga. Dopo 16'' Xhaxho fa 2-2 su assist di Domenichetti. Le due nazionali azzurre se la intendono. Qualche minuto dopo i ruoli si invertono: l'italo albanese inventa un corner millimetrico e permette alla compagna di depositare comodamente in rete. È la prima doppietta stagionale per la Domenichetti. Falconara è in palla. Nonostante le assenze e i pochi cambi tiene in mano la partita. Il gol del 2Falconara sbanca in Sardegna: 4-5 contro il Cagliari e aggancio in classifica
2-4 arriva grazie a un bel lavoro sulla fascia di Domenichetti: Mulas para ma non trattiene e cosi la palla finisce sui piedi di Sofia Luciani che non perdona. Le cagliaritane non demordono. Il pressing dalle parti di Ceravolo diventa asfissiante. Il portiere falconarese si difende come può ma è costretta ad arrendersi sulla conclusione di Gaby al 8'. Nei minuti finali le Citizens piazzano il colpo decisivo: Luciani inventa per la portoghese Correia che, appostata sul secondo palo, può solo accompagnare. In mischia, a 30'' dalla fine, Marta sigla il definitivo 4-5.
Tre punti d'oro massiccio per il Città di Falconara che ora aggancia Cagliari e Pescara a 7 punti in classifica. E va recuperato il match contro il Sinnai. Esulta il presidente Marco Bramucci. "La miglior prestazione della stagione – sentenzia al termine del match – Nonostante la sofferenza finale dovuta alle scarse rotazioni, nel secondo tempo le ragazze hanno fatto vedere tutto il loro valore. Si vede la qualità del lavoro svolto a livello tecnico, tattico, fisico e, in ultimo, psicologico. Questa squadra aveva bisogno di tranquillità e fiducia. Oggi hanno fatto vedere quello che sanno veramente fare".
http://www.anconatoday.it/sport/f


Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/sport/futsal-falconara-vittoria-cagliari-classifica.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884


Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/sport/futsal-falconara-vittoria-cagliari-classifica.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884

giovedì 17 novembre 2016



Pronti a assaltare un negozio
In auto un bazar, ma sono liberi



FALCONARA - Erano pronti a mettere in scena la rapina perfetta. Avevano tutto: guanti in lattice, maschere per nascondersi il volto, una pistola finta, un taser e un’auto pronta per la fuga. L’assalto è stato fermato sul nascere, a pochi metri dal negozio di via Bixio che – secondo quanto ipotizzato – tre brindisini avrebbero dovuto rapinare con la complicità di due donne rom residenti a Falconara. Proprio una di loro avrebbe rivestito il ruolo di talpa, essendo una dipendente dell’attività che la combriccola di malviventi aveva preso di mira. Tutto il gruppo è stato fermato attorno alle 20 di martedì sera mentre stazionava nella centralissima piazza Gramsci.

Il blitz che ha messo i cinque sotto scacco è avvenuto per mano dei carabinieri che hanno stretto le manette ai polsi ai potenziali rapinatori. Dopo poche ore passate in caserma, sono stati tutti rimessi in libertà per la mancanza dei presupposti che conducono all’arresto. È scattata solo una denuncia per il possesso del taser – nascosto in un Iphone - e della pistola priva del tappo rosso. Ma questo non basta a far smettere di risuonare l’emergenza sicurezza scoppiata in città e che ha spinto il sindaco Brandoni a pensare di chiedere al prefetto la presenza dell’esercito per limitare una situazione che somiglia sempre più a un baratro di violenza. E per un soffio martedì sera non si è concretizzato l’ultimo episodio di criminalità. A lanciare l’allarme della presenza del quintetto in piazza Gramsci è stato un residente. Il gruppo era fermo nella penombra, aspettando probabilmente l’uscita dei clienti dal negozio che avevano puntato.

Quando i militari sono arrivati, è scattata subito la perquisizione. Due uomini, di 38 e 31 anni, avevano i guanti e un taser pronto per stordire il titolare dell’attività. Il terzo, 48 anni, aveva impressa sul volto una maschera in lattice. Nei pantaloni, una pistola giocattolo. Sui polpastrelli delle mani si era spalmato della colla, in maniera tale da non lasciare impronte. «Ci siamo persi» avrebbero detto ai carabinieri. Vicino a loro, due rom e una Ford Fiesta pronta per essere usata dopo il colpo. Il sospetto è che i malviventi, tutti pluripregiudicati, siano venuti dalla Puglia appositamente per assaltare il negozio. Non uno qualsiasi, ma quello in cui lavora una delle rom trovata con i brindisini. Ora, sono tutti liberi.


http://www.corriereadriatico.it/

venerdì 11 novembre 2016

SAPORI D\'AUTUNNO




12 E 13 NOVEMBRE 2016

PIAZZA MAZZINI E ISOLA PEDONALE 
MERCATINI D'AUTUNNO, MUSICA E ANIMAZIONE,
POLENTA IN PIAZZA - 




lunedì 7 novembre 2016

Fiamme in palestra, non si esclude un atto di vandalismo

Fiamme in palestra, non si esclude un atto di vandalismo

Si pensa anche alla matrice dolosa dell'incendio in via della Repubblica. Rogo spento da un anziano del centro Il Ritrovo

Fiamme in palestra, non si esclude un atto di vandalismo
Una luce accesa e un estintore trovato a terra in mezzo al corridoio. Due dettagli che fanno pensare che l'incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio, sabato 5 novembre, all'interno della palestra di via della Repubblica non sia dovuto a un fatto accidentale. I carabinieri attendono la relazione dei vigili del fuoco e al momento non escludono nulla. Ad accorgersi e dare l'allarme sono stati i soci del centro per anziani Il Ritrovo. Sentivano puzza acre di fumo. Sono scesi in palestra e hanno visto le fiamme. Una piccola porzione ma il fumo generato dal linoleum del pavimento bruciato aveva già intasato tutta la grande stanza. Il presidente, Tarcisio Moroni, è corso a chiamare i pompieri. Un altro socio si è invece diretto verso gli spogliatoi. È lui che ha raccontato della luce accesa e dell'estintore, usato poi per domare le fiamme.
Sul posto anche polizia municipale, ufficio tecnico comunale e protezione civile comunale. E, ovviamente, vigili del fuoco. Spetta a loro la perizia che cercherà di ricostruire la dinamica. La palestra era chiusa. Utilizzata il mattino dalle scuole, nel pomeriggio non ha ospitato partite di volley per via dei campionati fermi causa terremoto. Luca Clementi, presidente del Volley Game Falconara, società che gestisce la struttura, ha parlato a lungo con i vigili del fuoco per capire le origini dell'evento. Nella tarda serata di ieri la palestra era ancora satura di fumo. Impossibile lavorare al suo interno. Nei prossimi giorni i pompieri torneranno ma il sospetto è proprio quello di un atto vandalico. Gli stessi pallavolisti hanno denunciato numerose intrusioni, anche in comcomitanza degli allenamenti e con tanto di piccoli furti negli spogliatoi. È possibile dunque che qualcuno si sia introdotto, abbia appiccato il rogo, cercato di spegnerlo con l'estintore ma poi, impaurito dal troppo fumo, se la sia svignata. Ipotesi al vaglio degli inquirenti. 
Nel frattempo la palestra resta chiusa. Ancora da quantificare i danni.



Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/falconara-fiamme-palestra-repubblica-vandali.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884


Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/falconara-fiamme-palestra-repubblica-vandali.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/AnconaToday/269258656438884

venerdì 4 novembre 2016


"Si dice che è meglio avere un morto in casa che un marchigiano dietro la porta.
Quando le Marche facevano parte dello Stato Pontificio molti di noi facevano gli esattori delle tasse; lavoro antipatico, ma qualcuno doveva pur farlo.
Siamo spesso burberi, riservati, introversi, poco espansivi: insomma non siamo famosi per la simpatia.
Abitiamo in una regione unica, abbiamo tutto: il mare più bello da Gorizia al Gargano, colline meravigliose, montagne incantate, laghi, grotte, spiagge con le palme, i girasoli d'estate e baie da cartolina.
Ma evitiamo di farlo sapere in giro, siamo gelosi di casa nostra, passiamo per inospitali perché ci da quasi fastidio se qualcuno viene a trovarci.
Cento paesini, mille campanili: ognuno con un dialetto, una tradizione e una rivalità centenaria con quello confinante solamente un passo più in là.
Non a caso siamo "LE" Marche.
Così divisi tra noi, ma mai così uniti.
Siamo abituati da secoli ad andare avanti da soli, non abbiamo mai avuto Santi in Paradiso: Roma, con il suo Potere, con i suoi favori e la sua benevolenza, è ancora così lontana che per arrivarci in auto facciamo prima a passare dall'Abruzzo; noi marchigiani, da circa 2000 anni, usiamo ancora la Salaria o la Flaminia, dove passavano le bighe.
Da sempre comunque ci siamo dati da fare, a testa bassa, onestamente, con fatica, con testardaggine ma anche intelligenza e lungimiranza: non abbiamo avuto la grande industria, ci ha snobbato anche lei, allora ci siamo inventati altri modelli che facevano lavorare tutti e che ci hanno invidiato tutti.
Modelli che però sono sempre partiti dalla stessa, solida, base: la famiglia.
Perché in fondo noi marchigiani siamo una stessa, grande, unica famiglia.
Con tanti difetti, ma ancor più pregi.
Questo terremoto ha colpito la parte più antica e quindi più debole di questo territorio, in qualche modo siamo tutti in ginocchio con Arquata, Visso, Ussita, Tolentino e Montemonaco sarà durissima rialzarsi.
Ma come in ogni famiglia, se uno cade c'è sempre qualcun altro che piano piano lo aiuta; lo faremo come sempre senza tanti lamenti, senza clamore, senza aspettare e pretendere aiuti, senza sms, senza un Bruno Vespa qualsiasi che piange in TV per il suo paese, senza Concerti per l'occasione.
Quelli con la camicia bianca e la cravatta rimangano pure a Roma, non si scomodino a venire in elicottero per farsi fotografare vicino alla vecchietta 
ottantenne con il fazzoletto nero in testa, o il Vigile del Fuoco coperto di polvere che lavora da 12 ore; poi fare il discorsetto davanti a microfoni e telecamere arrivate per l'occasione, snocciolare promesse e ripartire per la Capitale.

Non abbiamo tempo per queste cose, non ci servono, non ci piacciono, siamo gente semplice ma non stupida.
Noi andiamo avanti, Arquata, Visso, Ussita, e gli altri cento campanili distrutti continueranno ad esistere, in un modo o nell'altro.
La parola arrendersi da noi non si usa".

P.s. Non l'ho scritta io ma mi sembrava giusto condividerla!