martedì 30 dicembre 2014

AUGURI DI BUON ANNO CARI AMICI, 

A CHI E' VICINO E A CHI E' LONTANO

     

                               

 A TUTTI VOI DEDICO

              QUESTE FRASI CELEBRI


"Dio ti conceda la serenità di accettare le cose che non puoi cambiare, il coraggio di cambiare quelle che puoi, e la saggezza di comprenderne sempre la differenza. Buon anno!(adattato da K. Vonnegut)


“Andate fiduciosi nella direzione dei vostri sogni, vivete la vita che avete sempre immaginato. Non è una frase fatta, ma la speranza che questo nuovo anno possa portarti la felicità che meriti. Auguri!” (adattato da Henry David Thoreau)


“Le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano. Tanti auguri e in bocca al lupo!" (adattato da George Bernard Shaw)

Falconara, vento forte: vola il tetto di uno chalet e trancia il cavo del treno


Scoperchiate ‘Le Palme’, i treni in senso unico alternato, ritardi fino a 60 minuti

Ancona, 30 dicembre 2014 - Anche il trasporto

 ferroviario vittima delle raffiche di vento che da

 ieri sera sforzano la provincia di Ancona : stamattina
 
alle 7.40 la copertura dello chalet Le Palme, a 

Falconara, è volata via ed ha tranciato un cavo che 

alimenta i treniIl telone che si è staccato dal tetto dello chalet si é impigliato fra le linee elettriche sopra i binari ed ha tranciato il cavo che alimenta i treni diretti a sud, con la parziale disalimentazione delle stazioni di Ancona e Falconara. La circolazione procede a senso unico alternato sul binario in direzione Falconara, con ritardi fino a 60 minuti. La stazione di Ancona é stata totalmente rialimentata alle 8:20. Dalle 8:30 é ricollegato anche il tratto di Falconara, per permettere l' ingresso della Freccia 9851, rimasta ferma per un' ora, dalle 7:40 alle 8:35, all' ingresso dello scalo.

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domenica 28 dicembre 2014


Falconara, il Comune fa il bilancio del 2014: "Anno positivo, realizzate opere pubbliche e risolti contenziosi"

Falconara, il Comune fa il bilancio del 2014: "Anno positivo, realizzate opere pubbliche e risolti contenziosi"

Il Comune di Falconara chiude l'anno con la realizzazione di importanti opere: dal Visentini alla Scuole Dante Alghieri. Il 2015 si apre con delle novità: riduzione tariffe dei parcheggi e impianto semaforico nel sottopasso di Villanova


Falconara, il Comune fa il bilancio del 2014: "Anno positivo, realizzate opere pubbliche e risolti contenziosi"
un bilancio positivo quello dell'anno appena trascorso, secondo il Comune di Falconara. "Sono stati risolti importanti contenziosi e realizzate numerose opere pubbliche. Inoltre, è stato ridotto il debito". "Nel 2008 il Comune aveva 85milioni di euro di debito, il consuntivo del 2013 è stato chiuso con 67 milioni- riferisce il sindaco Goffredo Brandoni-. C'è un po' di preoccupazione per i tagli statali ai Comuni di un miliardo e mezzo di euro. Per una cittadina di 27mila abitanti come Falconara comporterà il taglio di alcuni servizi ai cittadini".
L'amministrazione ha affisso un manifesto con le cinque opere pubbliche più importanti realizzate nel 2014: il rifacimento dello Stadio Neri a Palombina Vecchia (realizzato al 50% con un investimento di 600mila euro), la scuola Dante Alighieri a Falconara Alta, la residenza per anziani Visentini, il rifacimento dei marciapiedi in via Milano e dell'asfalto in via del Tesoro. Altre opere sono in corso di realizzazione come la nuova condotta fognaria lungo la Flaminia e la rifioritura delle scogliere.
Per quanto riguarda poi la raccolta differenziata, si è passati da 46% a 52%. "Questo salto è stato fatto grazie all'implementazione della comunicazione alla cittadinanza. In nostro obiettivo è arrivare al 65% ed evitare il più possibile l'utilizzo della discarica. Le direttive europee incitano il riuso di materiali prima che vadano in discarica. Abbiamo spostato la sede del riuso alle ex Lorenzini in questo modo utilizziamo una struttura che rischiava di essere abbandonata" afferma l'assessore all'Ambiente, Matteo Astolfi. Sono 300 i verbali emessi per violazione di regolamenti e norme per la raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Bilancio positivo anche per le manifestazioni e gli eventi organizzati a Falconara che hanno richiamato moltissimo pubblico. Ultimo in ordine di tempo il Christmas Music&Snow. Grande successo ha riscosso la festa del 1° maggio organizzata al parco Kennedy.  Finalmente Falconara avrà un teatro. La location scelta è il terminal arrivi dell'aeroporto Sanzio. Per quanto riguarda poi i servizi sociali, sono stati assegnati 4 alloggi di emergenza e 28 alloggi Erap, altri 16 a Casteferretti. Da gennaio poi, in collaborazione con la Caritas saranno dati contributi alimentari a 100 persone tramite la Prefettura. Tra i vari bandi va ricordato quello per il contributo sugli affitti a canone concordato.
Passando ai servizi e agli impianti, è in fase di ultimazione l'installazione di un impianto semaforico di allarme in caso di allagamento nel sottopasso di via Flaminia/Villanova. Sono state ultimate le operazioni per la realizzazione di un impianti di video sorveglianza nelle zone centro e stazione con 6-7 nuove telecamere. Saranno installate anche a Castlferretti nel parcheggio via Terzi. Importante novità a Falconara a partire la primo gennaio 2015.
"Diminuirà la tariffa dei parcheggi. Per la prima ora anziché un euro, lasciare l'auto sulle strisce blu per 60 minuti costerà 80 centesimi, frazionabili. Dalla seconda ora in poi si pagherà invece 1 euro e venti all'ora. Inoltre, diminuiranno i parcheggi sulle strisce blu. Sono circa una trentina quelli che diventeranno bianchi- dichiara Clemente Rossi, assessore alla Viabilità-. L'intenzione è quella di consentire un maggiore afflusso in centro e in tutta la città e una rotazione maggiore negli stalli disponibili. Avremmo voluto abbassare ulteriormente le tariffe ma il bilancio non ce lo ha consentito, vediamo se riusciamo a farlo nel 2015".
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Colpo in una villetta
bottino da 10 mila euro



MONTEMARCIANO - Si aggira sui 10.000 euro il bottino della cassaforte svaligiata in una villetta in via della Gabella nell'omonima località di Montemarciano. Il furto è precedente al Natale, quando i ladri hanno preso di mira anche il Circolo. A insospettire la famiglia derubata sono state alcune anomalie riscontrate. Nessun segno di scasso nella porta e nelle finestre, inoltre la cassaforte era aperta e non forzata. Il sospetto dell'imprenditore, che lo ha scritto anche su Facebook, è che si sia tratto del "ladro della porta accanto" o meglio di qualcuno che lui conosce e di cui si fidava tanto da lasciargli libero accesso all'abitazione. All'interno della cassaforte c'erano tutti i gioielli di famiglia anche regali ricevuti dalla moglie e dai figli. Sempre a Montemarciano, ma a Marina, la mattina di Santo Stefano la polizia stradale di Senigallia ha trovato un'auto che era stata rubata poco distante. La pattuglia di passaggio sul lungomare Buglioni ha notato infatti un'auto incidentata all'interno di un parcheggio. La macchina, una Citroen Saxò, presentava parecchie ammaccature e aveva inoltre divelto un segnale stradale. Dalla visura della targa gli agenti hanno appurato che non si trattava di un veicolo segnalato come oggetto di furto e hanno quindi rintracciato il proprietario, L.C. 75enne di Montemarciano, che in un primo momento ha riferito che l'auto era regolarmente parcheggiata nel cortile ma, andando a verificare, si è accorto che non c'era più. Ecco perché quindi non aveva sporto ancora denuncia.

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Pensionato trovato morto in casa, ucciso a colpi di spranga


Chiaravalle (Ancona), 27 dicembre 2014 - A quanto risulta dalle prime indagini a uccidere Giancarlo Sartini possono essere stati tre colpi inferti con estrema violenza con una spranga, un’asta di ferro o addirittura un piccone.
Probabilmente il pensionato di 53 anni, trovato morto stamani nel suo letto a Chiaravalle (Ancona) dalla sorella, è stato sorpreso nel sonno e colpito senza pietà. È questa la prima ricostruzione dell’omicidio prospettata dal medico legale, Raffaele Giorgetti, intervenuto sul posto insieme al pm Paolo Gubinelli e ai carabinieri del Reparto operativo di Ancona e della Compagnia di Jesi. Il decesso risalirebbe alla notte scorsa.
La porta dell’alloggio era chiusa dall’interno e si pensa che l’omicida sia entrato da una finestra sul retro, stamani trovata aperta. L’armadio della camera di Sartini era aperto, e la stanza adiacente completamente a soqquadro, con i cassetti aperti. Si sta ancora cercando di capire se l’assassino abbia portato via denaro o altri oggetti, e finora l’arma del delitto non è stata ritrovata. Non sono stati individuati segni di colluttazione, il che fa pensare che il pensionato non abbia potuto tentare neppure una debole difesa. Ex dipendente di una ditta che gestisce le pulizie dei treni, Sartini viveva solo, nell’appartamento di via della Circonvallazione 23, condiviso in passato con i genitori, che ora sono morti.
Nel pomeriggio a Chiaravalle arriveranno anche i carabinieri del Racis, il Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche, per completare i rilievi e individuare eventuali impronte lasciate dall’assassino.
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mercoledì 24 dicembre 2014


                   OASI DI PADRE GUIDO

                   IL PRESEPE VIVENTE

       

 L' ADORAZIONE DEI MAGI

         Gentile da Fabriano Galleria degli Uffizi



            
       Con questa fiabesca e poetica 

              Adorazione

                    auguro a tutti 
               
                        un sereno Natale
  
         

domenica 21 dicembre 2014

Negazione di un’ identità e suicidio di una cultura





di Vittorio Zedda
Sembrerebbe una questione di poco conto , tanto più a fronte dei problemi ,e tutti gravi, che dobbiamo fronteggiare. Però di poco conto non è il principio che vi è sotteso . E poiché con l’avvicinarsi del Natale la stampa e i media in genere tornano ad occuparsi della questione , evidentemente quel principio è tanto rilevante e controverso , da radicarsi in prese di posizioni polemiche che ignorano un corposo e pluriennale dibattito , nonché i passi in avanti che sull’argomento sono stati fatti.
Ogni anno, in questa stagione ,tutto ricomincia daccapo , come se nulla fosse stato detto, come se nulla fosse stato chiarito, come se nulla fosse stato capito. E allora la questione è seria e visto che riguarda il Natale, o facciamo ora un ultimo tentativo di orientarci sulla questione , o andiamo fuori tempo massimo. Anche se relativamente fuori tempo, perché al prossimo Natale la questione si ripresenterà, quasi certamente.
Tutto cominciò una decina d’anni fa , allorché, in una scuola materna, le maestre decisero di non allestire il presepio con i bambini per non turbare la sensibilità dell’unico bimbo mussulmano frequentante. In conseguenza di quella scelta, non si festeggiò neppure il Natale a scuola. Giornali e radio riferirono il fatto, che divenne “notizia”.
Ricordo il profondo dissenso verso quella rinuncia espresso in una intervista radiofonica dallo scrittore islamico Ben Jelloun, che trovava controproducente e assurdo togliere ai bambini il piacere di una tradizione legata ad una festa,tanto radicata nel sentimento e nel vissuto e particolarmente in quello infantile. Di più, diceva in sostanza Jelloun, che senso ha togliere o negare ai bambini il gusto di una tradizione popolare, segno di una bimillenaria cultura, di diffusione planetaria, radicata nel sentimento, nell’arte, nella letteratura, nella storia, nella vita di ogni ceto sociale e specialmente in un paese come il nostro?
Quante forme di cultura radicano nelle varie religioni e da esse traggono la loro specificità ed essenza, persino quando, nel tempo, si discostano dai loro significati originari? Perché pensare che non debbano aver spazio a scuola, se di culture si tratta? E aggiunse: non fare il presepio è una stupidaggine, anche perché nel Corano Cristo è considerato un grande profeta e molto rilievo è attribuito alla figura della Madonna, vergine e madre anche per i musulmani. Cosa questa che pochi sanno, anche fra gli insegnanti.
Fu una lezione memorabile, quella dello scrittore musulmano. Chiara al punto che avrebbe dovuto chiudere la questione “presepi” per sempre . E nessun’altra voce del mondo islamico sentì la necessità né di controbattere né di aggiungere una virgola alle parole di Jelloun . Oltretutto Jelloun aveva posto la questione assai correttamente, indicando implicitamente una distinzione fra” tradizione culturale” e “culto” . Di fatto il presepe non appartiene da un punto di vista dottrinale né alla Liturgia né al culto in senso stretto.
Ricordate quando, all’inizio delle lezioni, le maestre facevano recitare una preghiera in classe ? Una pratica che si configurava come “culto” e in quanto tale suscitò polemiche, soprattutto allorquando, aboliti i vecchi programmi della scuola elementare che indicavano la religione cattolica come “base e coronamento” dell’azione educativa della scuola dell’obbligo, la scuola pubblica veniva improntata ad una nuova laicità. Una scuola, quindi luogo di cultura, anche religiosa,si badi bene , perché dalle religioni deriva un immenso patrimonio culturale, ma non di “culto”, che si esercita in altre sedi. Ecco perché dallo scrittore magrebino ci venne un esempio di buon senso mussulmano che ci servì di lezione. Ma purtroppo per poco, o forse per pochi. Infatti ad ogni nuovo Natale, in qualche scuola della Repubblica, il dirigente o qualche docente si esprime contro il presepe e, guarda caso, sempre in riferimento alla presenza di musulmani fra gli allievi.
E cosi capitò di nuovo, non molto tempo fa. In occasione del Natale, un importante quotidiano nazionale infatti riportava che in una scuola milanese: “le insegnanti di religione allestiscono il presepio in una parte dell’istituto abbastanza riservata, dove chi non vuole non è costretto a vederlo”. La frase virgolettata riportava la “versione ufficiale” della scuola. Colpiva quel “non essere costretti a vedere” e quindi, “togliere alla vista”. Si può capire la buona intenzione e lo sforzo. Si può capire la scelta di non privare i bambini “cristiani” del presepio, evitando nel contempo interferenze con la sensibilità dei “non cristiani”. Tuttavia, la soluzione adottata non pareva risolvere, e nemmeno affrontare, il problema. Emergeva invece, agli occhi di molti, più che un malinteso senso di rispetto per l’altrui diversità, un inconcepibile atteggiamento di immotivata autocensura, una sottomissione e negazione di una propria e non certo vergognosa specificità e identità culturale.
I musulmani , se li conoscete bene , non abdicano a nulla della loro specificità religiosa. Anzi esibiscono con senso di superiorità, insito nella loro coscienza religiosa, i segni e gli atti del loro culto. Il velo sul capo o il volto coperto delle musulmane anche nelle nostre città sono un’esibizione politico –religiosa ,come lo è di fatto l’islam, che non è solo religione. Tendono a mostrare che sono anche qui, con fierezza, e a loro poco importa che le nostre leggi vietino la copertura del volto in pubblico. E’ la loro una sfida perché per loro Allah e l’unico vero Dio e Maometto è il profeta di Allah. Cristo per loro, ha predicato e preannunciato la venuta di Maometto. Quindi l’islam dovrà essere imposto al mondo intero. Con questo tipo di mentalità, difficile attendersi dal mondo islamico atteggiamenti di autocensura o di correzione del proprio modo di contrapporsi al resto del mondo.
In barba alle nostre leggi , sgozzano i montoni in occasione delle loro feste religiose, anche da noi , senza il preventivo stordimento dell’animale per evitargli la sofferenza della lunga agonia necessaria ad ottenere il totale dissanguamento, secondo le modalità della macellazione “halal”. E non sto a enumerare riti e tradizioni cui non rinunciano. Certamente, se fosse una tradizione loro, non rinuncerebbero a fare il presepio. Probabilmente ce lo imporrebbero senza tante storie.
Per chiarire: il tema di questa riflessione non riguarda l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole della Repubblica, e pertanto non è su questo che si vuol esprimere un’opinione. Ci sono leggi al riguardo: leggi vigenti. Su questo ci sono anche opinioni in contrasto, ma la questione che qui si vuol affrontare è un’altra. Una cosa è la dimensione “confessionale” o l’insegnamento di una specifica “fede” religiosa. Altra cosa è la cultura che deriva dalle religioni e dalle conseguenti tradizioni e manifestazioni.
La cultura religiosa, in quanto e per quanto mera cultura, trova nella scuola il suo posto privilegiato, come tutte le forme di cultura esistenti. È tutt’altra cosa dall’istruzione confessionale. Non è fede. È conoscenza. Per conoscere e per capire l’arte e la letteratura (e persino la lingua e la mentalità) di questo Paese, interpretabile appieno solo attraverso la cultura derivante dal Cristianesimo e dal Cattolicesimo, sono certamente utili, se non indispensabili, strumenti culturali che hanno attinto a quelle radici. Il che non si identifica con “la fede”. In questo senso, visto che la società cambia, è opportuno che si conosca (per cultura) anche il senso del Ramadan o della festa delle Capanne, così come il Natale e la Pasqua. Senza confondere questioni diverse su piani diversi.
A questo proposito va ribadito che il presepio non è un precetto religioso; non è un atto liturgico; non è un fatto propagandistico, e nemmeno un atto di culto, per quanto di ovvia ispirazione religiosa. In quanto tradizione popolare è un fatto”culturale“. E la cultura non si nasconde alla vista, non offende e non si occulta: si spiega. Si aiuta a capirla, a interpretarla . Il che non significa imporla. Senza chiusure per la cultura altrui, ma soprattutto senza imbarazzo, e tanto meno vergogna, per la propria.
La sensibilità che ci porta ad assumere comportamenti rispettosi dell’altrui diversità, non può prescindere dal rispettare, anzitutto, noi stessi, e dal fatto che comunque il rispetto deve essere reciproco. La paura, nemmeno dissimulata, dell’integralismo altrui (come se l’integralismo fosse solo”altrui”) non deve indurre ad acquiescenze autodifensive, a mal tollerate rinunce, a occultamenti più o meno parziali e a finti pudori. Si può spiegare a tutti, piccoli e grandi, cristiani e musulmani, che l’espressione di una cultura specifica,se non è in contrasto con le leggi dello stato, non vuole prevaricare, non costituisce un’ingiustizia, non è un’imposizione. Non deve imbarazzare chi la esprime, né chi non vi appartiene o ne è estraneo.
È certamente apprezzabile che, pur nella legittima manifestazione di una antica tradizione, si pensi a modi d’esprimerla nuovi e rispettosi di una mutata composizione sociale, per attenzione agli “altri”. Ma è certo discutibile che in una società ancora (forse per poco) prevalentemente connotata da una matrice cristiana, si scelga di “nascondere” alla vista, una manifestazione di una sua specifica “cultura”. Fosse pure minoritaria, andrebbe tutelata. E minoritaria ancora non è.
Se democrazia ha un senso, non solo politico… Chi pensa di manifestare in modo “riservato” nella scuola le proprie tradizioni, in quanto connesse alla religione, si è mai chiesto quanto sia più macroscopica (e difficile da tenere “riservata”) la tradizionale vacanza di quasi venti giorni per il Natale e quasi dieci per la Pasqua? Chiudere la scuole per periodi così lunghi e per motivi anche di indubbia matrice religiosa non crea imbarazzi a nessuno? Quella sospensione del servizio scolastico non è forse un più pesante condizionamento per chi appartiene ad altra fede religiosa? Altro che presepio.
Certo : fare scuola è sempre più difficile e gli insegnanti sentono sempre di più il bisogno di un supporto e di una tutela. Non si può pretendere che trovino da soli la soluzione a problemi di convivenza interetnica e interreligiosa all’interno delle scuole. Certamente possono concorrere a individuare modi e forme di comprensione, di conoscenza e di tolleranza fra”civiltà”, di cui tanti bambini stranieri immigrati sono inconsapevoli rappresentanti, nonché “portatori sani”. “Leggendo” le valenze culturali di quelle diversità, senza ovviamente avventurarsi nelle questioni di fede. Impegnandosi, come dovremmo far tutti, a superare gli integralismi . Non è facile, ma non è possibile sottrarsi al compito che la nuova composizione sociale propone allo stato, alla società e alla scuola. Con una forte richiesta di dialogo, che è fatto per capire altrui mentalità e per far capire la propria. Per convivere in pace, senza nascondersi e senza imporre. Senza atteggiarsi a vittime e senza fare vittime. E senza disconoscere la propria cultura.





Evita il carcere per cinque volte, arrestato dai Carabinieri di Falconara

Evita il carcere per cinque volte, arrestato dai Carabinieri di Falconara


E' ritenuto uno dei pusher di eroina più attivi del capoluogo. L'uomo, solo nel corso del 2014, era stato arrestato ben 5 volte da Carabinieri, Polizia e GdF, riuscendo sempre ad evitare la detenzione in virtù della legge "svuota carceri"


Evita il carcere per cinque volte, arrestato dai Carabinieri di Falconara
Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Tenenza di  Falconara hanno tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Ancona H.H., cittadino tunisino 44enne. L'uomo, considerato dagli inquirenti uno degli spacciatori di eroina più attivi nel capoluogo dorico, era già sottoposto alla misura dell'obbligo di firma presso i Carabinieri, a seguito di un arresto operato nei primi dello scorso novembre sempre dai militari della Tenenza, che lo avevano trovato in possesso di 30 grammi di eroina.
Nonostante i molteplici precedenti, però, l'uomo aveva evitato il carcere grazie alle recenti modifiche della normativa sugli stupefacenti, che di fatto impediscono misure cautelari detentive per gli episodi ritenuti di lieve entità. Gli investigatori dell'arma, però, non hanno mollato la presa e lo hanno arrestato nuovamente, dopo circa un mese, “pizzicandolo” con 11 dosi di eroina nascoste in piazza Pertini.
A questo punto l'autorità giudiziaria ha sostituito l'obbligo di firma con la custodia in carcere, ponendo fine ad una situazione che rischiava di diventare surreale: il tunisino infatti, solo nel corso del 2014, era stato arrestato ben 5 volte sia dai militari dell'Arma, dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, riuscendo sempre ad evitare la detenzione in virtù della legge “svuota carceri”.
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venerdì 19 dicembre 2014


Presentato il progetto Terminal Teatro
Si parte con Faraco, chiusura con Placido


FALCONARA - È stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa allestita al castello di Falconara Alta il Progetto Terminal Teatro. Falconara vara infatti una stagione teatrale che andrà in scena nel Terminal Arrivi dell’aeroporto. Sarà installato un palco di 10 metri per 12 con circa 400 sedute e all’interno dell’hangar sorgerà quindi un teatro che sarà stabile fino al 18 aprile. Presenti all’incontro con la stampa l’assessore alla cultura e turismo Stefania Signorini, Raimondo Arcolai dell’Amat e Laura Cerasa responsabile commerciale di Aerdorica. Si parte sabato 10 gennaio 2015 con Carmine Faraco in serata cabaret.

Sabato 21 febbraio 2015 sarà la volta invece di Lucia Fraboni in Sfreccia Rossa viaggio assai poco raccomandabile sulla Tavv (Tratto Ancona-Vologna): spettacolo comico di Lucia Fraboni con la partecipazione di Francesco Favi e con Stefano Ranucci e Alessandro Cupido, regia di Mauro Bricca.

Giovedì 19 marzo 2015 invece arrivano Kledi Kadiu e il Balletto di Roma per Contemporary Tango: musiche Francisco Canaro, Lucio Demare, Juan D’Arienzo, Carlos Gardel, Astor Piazzolla, Osvaldo Pugliese, Anibal Troilo, Angel Villoldo, coreografia e regia Milena Zullo.

Infine sabato 18 aprile 2015 spazio a Michele Placido in Serata d'onore con Gianluigi Esposito (canto) e Antonio Saturno (chitarra).

“Si tratta di un progetto a cui tengo tantissimo perché è il punto di arrivo della volontà di avere il teatro a Falconara – dichiara l’assessore Stefania Signorini -. Una grande sfida che siamo riusciti a realizzare grazie alla dottoressa Laura Cerasa che rappresenta Aerdorica. Non poter disporre di un teatro è stata una grande mancanza che ho vissuto nella mia attività di assessore alla cultura perché c'era l'esigenza di avere spazi che non avevamo. Questa ricerca mi ha portato ad immaginare uno spazio, che sicuramente è molto originale: il Terminal Arrivi dell'aeroporto di Falconara. Uno spazio inconsueto, ma molto suggestivo e soprattutto funzionale per la sua collocazione e per la possibilità di avere parcheggio. Partiamo con una programmazione che risponde a gusti diversi, una mini-stagione composta da uno spettacolo di cabaret, quello di una compagnia comica locale, un balletto con Kledi e infine Serata d'onore con Michele Placido”.

“Ringrazio – conclude l’assessore Signorini - la Croce Gialla per la collaborazione per la biglietteria, Amat per aver sposato il progetto è la dottoressa Cerasa che condivide il mio entusiasmo e la volontà di raccogliere questa sfida”.

“Grazie all'assessore Signorini siamo di nuovo qui a Falconara felici di dare una mano. Il terminal arrivi è uno spazio inusuale, ma ci sono ottime possibilità perché possa essere visitato dal pubblico, anche perché le scelte sono di qualità – commenta Raimondo Arcolai dell’Amat - . Voglio fare un plauso all'amministrazione che ci crede e avere un assessore che ci crede, soprattutto in questo momento di crisi e di tagli che hanno colpito prepotentemente la cultura, è per noi un grande stimolo. Naturalmente frequenteremo il teatro dell'aeroporto soprattutto per vedere anche che pubblico si concentrerà in questo nuovo spazio”.

“Quello tra me e l’assessore Signorini è stato un incontro favorevole: siamo entrate immediatamente in sintonia – spiega Laura Cerasa responsabile commerciale di Aerdorica -. Sono diversi anni che credo che l'aeroporto si debba aprire e diventare da non luogo a luogo. Abbiamo già ospitato spettacoli, ma mai il teatro ed in una struttura così bella credo sia giusto ospitare eventi importanti. Ci vogliamo aprire al territorio e far sì che Falconara possa avere libero accesso all'aeroporto. Sono convinta che funzionerà e aspettiamo il primo spettacolo con trepidazione. Ovviamente - conclude Laura Cerasa - è garantita la normale operatività aeroportuale”.
(  Corriere Adriatico  )



Via libera alle ronde a Castelferretti


Il Partito Democratico lascia l'aula



FALCONARA - Le ronde a Castelferretti sono sempre più una realtà. Il consiglio comunale approva l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza, ma l'opposizione non ci sta. E si potrebbe dire che l'opposizione non ci sta nel vero senso della parola, perché durante la seduta del consiglio comunale di mercoledì il Pd non ha partecipato alla discussione: i quattro consiglieri avevano abbandonato l'aula in segno di protesta dopo la discussione sul caso pista ciclabile. Ad ogni modo l'ultimo punto all’ordine del giorno è stato presentato dai consiglieri Al Diry (Icpf), Cipolletti (Fim), Baia (Upf) e Donati (Rf) e riguardava un tema caldo: l’istituzione degli osservatori volontari a Castelferretti. In altre parole le ronde cittadine, fortemente volute da una larga parte dei residenti della frazione per provare a fronteggiare l'ondata di criminalità che ha colpito Castelferretti (e non solo) negli ultimi mesi.

In un’assemblea tenutasi a fine novembre scorso, i cittadini avevano manifestato la volontà di riunirsi per girare nella frazione e segnalare alle autorità eventuali movimenti sospetti, cosa che era piaciuta all’assessore Matteo Astolfi e alla consigliera Yasmin Al Diry che si erano fatti portavoce dell’istanza. Mercoledì in Consiglio la maggioranza ha quindi presentato il documento per chiedere al sindaco Goffredo Brandoni di attivarsi verso gli organi competenti per far sì che vengano istituiti questi gruppi di osservatori volontari, ovvero privati cittadini muniti di giubbotto riconoscibile e ben visibile al buio armati solamente di telefonino.

L'ordine del giorno è però passato con i soli voti della maggioranza, mentre i consiglieri d'opposizione rimasti in aula si sono astenuti (Proto) e hanno dato voto contrario (Borini). Il sindaco Brandoni si adopererà quindi per chiedere al prefetto l'istituzione degli osservatori. Dal canto suo, il Pd non ci sta. "Credo che la maggioranza con questo atto approvato in Consiglio dimostri ancora una volta la sua inadeguatezza sul tema sicurezza - afferma il capogruppo del Pd Antonio Mastrovincenzo -. Il controllo del territorio va lasciato alle forze dell'ordine, i cittadini non possono essere preparati per ogni evenienza. Se fossi stato in aula avrei sicuramente dato voto contrario".
( Corriere  Adriatico)

mercoledì 17 dicembre 2014

    EVVIVA     LE CORALI 

                                           DI FALCONARA M.

   EVVIVA I BIMBI 


                    DELL' OASI DI PADRE GUIDO

   

   


 UN BELLISSIMO SPETTACOLO 

           AL TEATRO ALFIERI

                        DI MONTEMARCIANO

martedì 16 dicembre 2014



ANCONA: ARRESTATO PER 

CONTRABBANDO DIRETTORE 

GENERALE DELLA MANIFATTURA 

ITALIANA TABACCHI


Ci sono anche il direttore generale della Manifattura Italiana Tabacchi spa di Chiaravalle (Ancona), Massimo Tarli, 47 anni, e il responsabile per i rapporti con i clienti esteri, Luca Cecconi, 54, entrambi di Roma, tra le sei persone arrestate dal Gico della Guardia di finanza di Ancona con l’accusa di aver promosso un’associazione a delinquere transnazionale finalizzata al contrabbando di sigarette. Arresti choc, eseguiti con l’operazione ‘Duty freè, portata a termine dalle Fiamme gialle in collaborazione con il Servizio antifrodi delle Dogane, e coordinata dal procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti e dal sostituto Mariangela Farneti. Secondo la procura, i due manager (ora ai domiciliari) della società, che ha l’unità produttiva e i depositi nell’anconetano, facevano partire due camion a settimana formalmente diretti in paesi extra Ue (Moldavia, Ucraina) per consegnare sigarette a ditte inesistenti: la merce viaggiava in sospensione di imposta ma veniva smistata in Polonia e Belgio per la vendita in nero in Paesi europei, con un’evasione d’imposta di 73 milioni di euro. Tutto questo, avveniva grazie alla complicità di un intermediario croato-sloveno, Josip Papic, ‘primula rossà del contrabbando, che avrebbe assicurato il buon fine dei carichi oltreconfine. Con il traffico di ‘biondè, secondo gli inquirenti, la Mit recuperava fatturato con l’export, e i manager guadagnavano prestigio e bonus sui maggiori ricavi. Gli arresti domiciliari sono stati applicati anche un collaboratore esterno della Mit, Carmelo De Luca, pugliese di 55 anni, per l’accusa di aver ‘scortatò le sigarette fino al confine italiano. Mentre è stato emesso un mandato d’arresto europeo per gli autisti delle spedizioni. Contestualmente alle misure cautelari, il gip di Ancona ha autorizzato sequestri preventivi per equivalente per oltre 78 milioni di euro: 73,3 milioni agli indagati, 5,7 milioni di immobili e denaro della Mit spa, chiamata in causa per illecito amministrativo connesso alla condotta dei suoi manager. In serata la società è intervenuta con un comunicato sottolineando che, in questa fase, suo «primario interesse è la difesa della filiera produttiva e occupazionale ad essa legata, nonchè la difesa della sua immagine commerciale di consolidato protagonista del mercato italiano, nel rispetto della regolamentazione applicabile». La Società Manifattura italiana tabacco spa, poi, «si riserva ogni commento ed iniziativa» a sua tutela, dicendosi pronta a collaborare con la magistratura e ad avviare «le verifiche interne necessarie». I dettagli dell’operazione sono stati illustrati dal procuratore Melotti e dal comandante del Gico di Ancona, il colonnello Gianfranco Lucignano. Alla Mit spa, come azienda, ha spiegato il magistrato, viene contestato l’illecito amministrativo relativo all’accusa associativa contestata a due propri dirigenti; le irregolarità riguardano però non tutta l’azienda ma l’articolazione con base a Roma che si occupava dell’export. Sarebbero state 42, tra novembre 2011 e febbraio 2013, le fittizie esportazioni extra Ue (520 tonnellate di sigarette di marche ‘821’, ‘em il’ e ‘Pariolì, prodotte dalla Mit spa) monitorate dalla Guardia di Finanza grazie anche a rilevatori satellitari piazzati sui tir e all’ausilio degli uffici e della rete di contatti europei delle Dogane. Il meccanismo del contrabbando era semplice e poggiava su complicità di doganieri di paesi extra europei: alle frontiere arrivavano solo i documenti consegnati da uomini dell’intermediario sloveno, pagato 12.500 euro a carico per le ‘consulenzè con bonifici a una ditta con sede alle Seychelles; il funzionario di turno li registrava, mentre in realtà i camion scaricavano la merce in magazzini polacchi e belgi appannaggio di ‘grossistì europei del contrabbando. È stato però proprio lo zelo di un doganiere polacco a mettere Dogane e Finanza sulla pista giusta: l’uomo si accorse che la quantità di ‘biondè su un tir non corrispondeva a quella segnata sulla bolla. Gli autoarticolati, formalmente diretti fuori dalla Ue, viaggiavano scarichi perchè le sigarette erano già stoccate altrove, nell’Unione.
Fonte Ansa

domenica 14 dicembre 2014



Al PalaLiuti di Castelferretti  i successi di 


                                      Lucio Dalla 


e i canti di Natale


stelleNatale


FALCONARA – La cooperativa Tempo Libero di Castelferretti presenta “Dalla Piazza Grande – omaggio a Lucio Dalla” evento benefico a favore del centro “E. Bignamini” di Falconara. Domenica 14 dicembre dalle 17 al Palasport Lino Liuti di Castelferretti andrà in scena uno spettacolo musicale per una serata di solidarietà. La prima parte dello show sarà all’insegna dei successi intramontabili di Lucio Dalla, mentre la seconda parte sarà dedicata, come da tradizione, alle musiche e ai canti di Natale. Ospite d’eccezione la violinista Lucia Coacci Anche il Sindaco Goffredo Brandoni parteciperà all’evento e coglierà l’occasione per porgere i propri auguri natalizi a tutti i presenti. Interverranno anche le autorità militari. Le scenografie, come da tradizione ventennale, saranno a cura di Maria Rita Santoni. La band che si esibirà per lo show 2014 è composta da Angelo Carassai (voce), Daniela Losasso e Elisa Ferracuti (cori), Silvio Tomassini (tastiere e cori), Roberto Gentili (chitarre), Fabrizio Basilici (basso), Eber Dimarti (batteria). Cureranno audio e luci Roberto Vitali e Stefano Centanni della RS Prosect.

(cronache anconetane)

sabato 13 dicembre 2014




Falconara: trova portafogli con 400 euro, lo riporta a casa al proprietario


Falconara: trova portafogli con 400 euro, 

lo riporta a casa al proprietario

Notizie forse "piccole", ma che contribuiscono a illustrare, come esempio, i molti piccoli episodi positivi che accadono tutti i giorni, purtroppo oscurati dalle brutte notizie

Redazione 13 dicembre 2014


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Notizie forse "piccole", ma che contribuiscono a illustrare, come esempio, i molti piccoli episodi positivi che accadono tutti i giorni, purtroppo oscurati dalle brutte notizie. Come il fatto accaduto giovedì a Falconara e reso noto dai Carabinieri della locale Tenenza: un 74 enne del luogo aveva smarrito il proprio portafogli contenente, oltre i propri documenti, la somma di 400 euro.
Con sommo piacere l'uomo ha poi comunicato al Comando che il giorno successivo un giovane straniero non del luogo gli ha riportato a casa il portafogli con all’interno l’intera somma. Il denunciante lo ha poi premiato con una banconota da 50 euro.

(Falconara Today)


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Spaccio di cocaina, due arresti
La droga nascosta in un cespuglio



FALCONARA - Due spacciatori di cocaina albanesi sono stati arrestati a Torrette dai carabinieri di Falconara. I militari hanno anche recuperato sei involucri con circa 20 grammi di cocaina, nascosti in un parte in un cespuglio nei pressi di un bar, davanti al quale avveniva lo scambio di stupefacenti. Gli arrestati sono Agron Xhezairi, già finito in carcere poco tempo fa per lo stesso reati, e Kristaq Rusi. Alla vista del compagno in manette Xhezairi ha dato in escandescenze, tentando di scagliarsi contro i militari spalleggiato da alcuni conoscenti. Ha anche preso a calci una
centralina di smistamento dell'Enel, danneggiandola. Per riportare tutti alla calma sono dovute intervenire anche pattuglie della polizia.


(Corriere Adriatico)

mercoledì 10 dicembre 2014



Questa mattina alla Scuola Media "Galileo Ferraris" la campionessa olimpionica Elisa Di Francisca ha fatto conoscere a tutti gli studenti il meraviglioso mondo della scherma, grazie alla collaborazione con la neonata "Club Scherma Falconara". Straordinaria la sua testimonianza davanti ai ragazzi: "Prima facevo danza classica, ma da quando avevo sette anni non ho mai smesso di praticare la scherma. Un giorno ho sognato a occhi aperti di diventare campionessa e non ho mai smesso di impegnarmi affinché ciò potesse diventare realtà."
Da parte di tutta la scuola un caloroso grazie alla favolosa Elisa Di Francisca!

(dalla pagina fb del sindaco)




giovedì 4 dicembre 2014


Emergenza profughi in Iraq

 04/09/2014 - Aderiamo alla raccolta fondi proposta da AVSI
 
 
 04/09/2014 - Aderiamo alla raccolta fondi proposta da AVSI
Fondazione AVSI lancia una raccolta fondi a sostegno dei circa 30mila profughi iracheni, in gran parte cristiani, che hanno trovato rifugio nell’area di Erbil, nel Kurdistan iracheno, in seguito agli scontri tra Stato Islamico e milizie curde nel nord-est dell’Iraq. L’intervento consisterà soprattutto nella fornitura di beni essenziali, cibo e supporto al pagamento degli affitti, in partnership con il Patriarcato Caldeo e la Caritas irachena, per restituire alle migliaia di persone in fuga condizioni di vita dignitosa.
«Non capiamo il perché, le ragioni reali di tutto questo. Chiediamo aiuto, ma sembra non esserci nessuno che voglia farlo», è stato l'appello lanciato dal palco del Meeting di Rimini da monsignor Shlemon Warduni, Vescovo ausiliare del Patriarcato di Babilonia in Iraq.
Nel nord dell’Iraq dall’inizio di agosto, oltre 120mila cristiani hanno lasciato le loro case nella piana di Ninive, in seguito ad alcuni violenti attacchi da parte dello Stato Islamico a città abitate da minoranze etniche - soprattutto cristiani e yazidi - e ai successivi scontri con le milizie curde sostenute dall’aviazione americana.
Sono fuggiti nell’area di Erbil, dove hanno trovato rifugio ma al prezzo di condizioni di vita difficili. Da giugno, mese in cui è partita l’offensiva dello Stato Islamico nel Kurdistan iracheno che ha condotto alla presa della città di Mosul e a scontri in tutta l’area, più di 700mila iracheni hanno lasciato le loro abitazioni.
«Siamo passati, dall’occupazione americana, alla più strana e terribile persecuzione, a Mosul. Vogliono sradicarci dalle nostre radici e dal nostro terreno, cancellare la nostra cultura millenaria in Isono le altre minoranze. Vogliono sradicarci, ucciderci, distruggere tutta l’archeologia e i manoscritti più antichi», ha spiegato monsignor Warduni nel corso dell'incontro al Meeting di Rimini.

È possibile effettuare la propria donazione collegandosi al
sito di Avsi (selezionando la voce: EMERGENZA PROFUGHI IN IRAQ).

Oppure tramite bonifico bancario:
Credito Valtellinese
Sede Milano Stelline, Corso Magenta 59
Iban: IT04D0521601614000000005000
c/c intestato a: AVSI Fondazione
Causale: EMERGENZA PROFUGHI IN IRAQ
Per bonifici dall’estero: Swift code (BIC): BPCVIT2S

Segui la campagna anche su Twitter, sul
profilo di AVSI e con l’hashtag #avsi4iraqraq. Centoventimila cristiani hanno lasciato la Piana di Ninive. E poi ci